Attilio Bettinzoli

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Attilio Bettinzoli (Mestre, 12 febbraio 1957Mestre, 21 maggio 2021) è stato un critico letterario, poeta e italianista italiano, allievo di Vittore Branca.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conseguito il 27 novembre 1980 la laurea in Lettere con il massimo dei voti e la lode presso l'Università degli Studi di Padova, discutendo la tesi Presenze dantesche, registri di stile, polisensi espressivistici nel "Decameron" sotto la supervisione di Vittore Branca, ha completato presso il medesimo Ateneo il diploma di perfezionamento in Filologia moderna con il massimo dei voti e la lode. Successivamente, nel 1984 ha vinto il concorso di ammissione al I ciclo del Dottorato di ricerca in Italianistica presso l'Università degli Studi di Padova e l'Università Ca' Foscari Venezia. All'esame finale, svoltosi a Roma il 17 ottobre 1988, ha discusso una dissertazione dal titolo Note sulla poetica delle "Sylvae" di Angelo Poliziano (con un saggio di lettura della "Manto").

Nel 1985 ha assunto la titolarità della cattedra di Materie letterarie e Latino nei Licei mentre otto anni dopo, nel 1993, ha vinto il concorso per un posto di ricercatore all'Università Ca' Foscari Venezia. Dopo aver conseguito l'idoneità nel 2003, dal 2005 è stato professore associato presso l'allora Facoltà di Lettere e Filosofia (poi Dipartimento di Studi Umanistici) dell'ateneo veneziano.[1]

Si è spento il 21 maggio 2021, dopo una malattia, all'età di 64 anni. I colleghi lo hanno ricordato «come una presenza gentile e piena di dignità» associandolo all'immagine di un «sapiente gentiluomo».[2] Attilio Bettinzoli era molto stimato e apprezzato dagli studenti, soprattutto per la dedizione e la passione nell'insegnamento e per la cura con cui seguiva e correggeva le tesi di laurea.[3]

Interessi di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni, Attilio Bettinzoli ha coltivato interessi poliedrici di ricerca lungo un arco cronologico che spazia da Dante al primo Novecento. È anche autore di tre raccolte poetiche, di cui non ancora edita. La sua attività di ricerca si può inscrivere in tre direttrici principali, la prima delle quali ereditata dal suo maestro Vittore Branca:

È stato inoltre membro della redazione delle riviste "Lettere Italiane" e "Studi sul Boccaccio", quest'ultima fondata e già diretta da Vittore Branca. Entrambe le riviste sono pubblicate dall'editore fiorentino Leo S. Olschki.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Monografie[modifica | modifica wikitesto]

  • A proposito delle "Sylvae" di Angelo Poliziano: questioni di poetica, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1990.
  • Daedaleum iter. Studi sulla poesia e la poetica di Angelo Poliziano, Firenze, Olschki, 1995 (ISBN 9788822243416).
  • La coscienza spietata. Studi sulla cultura e la poesia di Clemente Rebora 1913-1920, Venezia, Marsilio, 2002 (ISBN 9788831780476).
  • La lucerna di Cleante. Poliziano tra Ficino e Pico, Firenze, Olschki, 2009 (ISBN 9788822259356).

Articoli in rivista[modifica | modifica wikitesto]

  • Per una definizione delle presenze dantesche nel "Decameron". I. I registri 'ideologici', lirici, drammatici, in «Studi sul Boccaccio», XIII, 1982, pp. 267-326.
  • Per una definizione delle presenze dantesche nel "Decameron". II. Ironizzazione e espressivismo antifrastico-deformatorio, in «Studi sul Boccaccio», XIV, 1984, pp. 209-240.
  • Percorsi metaletterari nell'"Elegia al Fonzio" di Angelo Poliziano, in «Lettere italiane», XXXVII, 1985, pp. 150-176.
  • "Dolus et Error": di alcuni carmi latini del giovane Poliziano, in «Lettere italiane», XXXVIII, 1986, pp. 166-192.
  • Rassegna di studi sul Poliziano (1972-1986), in «Lettere italiane», XXXIX, 1987, pp. 53-125.
  • "Ruris opes saturi...": lettura della sylva "Rusticus" del Poliziano, in «Rinascimento», XXXII (serie II), 1992, pp. 3-81.
  • Rassegna di studi sul Poliziano (1987-1993), in «Lettere italiane», XLV, 1993, pp. 592-648.
  • Poliziano latino e volgare: postille in margine alle "Stanze", in «Lettere italiane», XLVI, 1994, pp. 610-631.
  • La vita intensa: Rebora, Nietzsche e il frammento "Clemente, non fare così!", in «Studi novecenteschi», XXIV, 54, 1997, pp. 283-330.
  • L'ira di Giove e il ciglio di Simonetta: due schede petrarchesche per le "Stanze" di Poliziano, in «Lettere italiane», XLIX, 1997, pp. 289-294.
  • La coscienza spietata: Rebora, Tolstoj e i «Canti anonimi», in «Lettere italiane», LII, 2000, pp. 184-224.
  • "Lisippo and Apelle": Notes on the margin of the Poliziano-Pico correspondence, in «Lettere italiane», LVI, 2004, pp. 368-409.
  • Ricordo di Nella Giannetto, in «Studi sul Boccaccio», XXXIII, 2005, pp. 11-15.
  • L'abisso e il sangue: struttura, fonti e modelli dei "Canti dell'infermità" di Clemente Rebora, in «Lettere italiane», LVIII, 2006, pp. 66-87.
  • La lucerna di Cleante. Tracce di ermetismo nei "Nutricia" di Angelo Poliziano, in «Lettere italiane», LIX, 2007, pp. 3-44.
  • A proposito di una recente edizione delle "Poesie" di Angelo Poliziano, in «Medioevo e Rinascimento», XXI (n.s. XVIII), 2007, pp. 343-359.
  • Vittore Branca e gli "Studi sul Boccaccio". Rassegna critica e regesto bibliografico, in «Studi sul Boccaccio», XXXVII, 2009, pp. 7-28.
  • Boccaccio, Claudiano e l'eternità, in «Lettere italiane», LXIV, 2012, pp. 161-188
  • Boccaccio, le Parche, il Fato e l'"acceptio personarum", in «Studi sul Boccaccio», XLI, 2013, pp. 239-256.
  • "Credulitas" (Boccaccio, "Decameron" II,1 e "Genealogie" XI,1), in «Quaderni veneti», 2013, pp. 147-152.
  • La fuga, il sonno, la morte. Su alcune "rime" di Jacopo Sannazaro: tra Petrarca, Macrobio e i classici antichi, in «Lettere italiane», LXVII, 2015, pp. 251-269.
  • Il De somno (et somniis) di Boccaccio, in «Studi sul Boccaccio», XLIV, 2016, pp. 313-326.
  • Poliziano e l'"Institutio oratoria": uno sguardo d'insieme, in «Lettere italiane», LXXI, 2019, 82-101.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (IT) Bettinzoli Attilio, Curriculum, su Università Ca' Foscari Venezia. URL consultato il 2 giugno 2021.
  2. ^ (IT) Eugenio Pendolini, Addio al professor Attilio Bettinzoli Ca’ Foscari: «Sapiente gentiluomo», su La Nuova di Venezia e Mestre, 26 maggio 2021. URL consultato il 2 giugno 2021.
  3. ^ (IT) Federica Ferrarin, La scomparsa di Attilio Bettinzoli, su Università Ca' Foscari Venezia. URL consultato il 2 giugno 2021.
  4. ^ (IT) Lettere Italiane, su olschki.it. URL consultato il 2 giugno 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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