Atissa

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Atissa
Atissa suturalis
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Brachycera
Coorte Cyclorrhapha
Sezione Schizophora
Sottosezione Acalyptratae
Superfamiglia Ephydroidea
Famiglia Ephydridae
Sottofamiglia Hydrelliinae
Tribù Atissini
Genere Atissa
Haliday, 1837
Serie tipo
Ephydra pygmaea
Haliday, 1833
Sinonimi

Pelignellus
Sturtevant & Wheeler, 1954
Parephydra
Coquillett, 1902

Specie

Atissa Haliday, 1837 è un genere di insetti della famiglia Ephydridae (Diptera: Schizophora).

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti hanno antenne con arista pettinata. Chetotassi con almeno la setola fronto-orbitale reclinata e le setole ocellari ben sviluppate e setole facciali allineate ai margini della faccia su due serie verticali simmetriche e parallele alle parafacce. La vitta frontale, gran parte della faccia e le parafacce sono invece prive di setole. Carena facciale poco pronunciata, gene strette e margine posteriore delle postgene con profilo arrotondato.

Ali con apice acuto, alla terminazione del terzo ramo della radio (R4+5), e venatura alare con costa lunga, estesa fino alla terminazione della media.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Incluso nella tribù degli Atissini, il genere apparteneva in passato alla vecchia sottofamiglia delle Psilopine, ma nelle classificazioni più recenti, Atissa e gli Atissini sono inseriti nella sottofamiglia delle Hydrelliinae.

Fino agli anni novanta, dal genere Atissa si manteneva distinto il genere Pelignellus Sturtevant & Wheeler, 1954, comprendente due specie, P. subnudus Sturtevant & Wheeler, 1954, e P. lituscolus Miyagi, 1977. Mathis & Zatwarnicki (1990) spostarono la specie tipo (P. subnudus) nel genere Atissa con il nome Atissa subnuda e pertanto Pelignellus a sinonimo[1]. Successivamente, Zatwarnicki (1991) spostò P. lituscolus nel genere Cerobothrium con il nome C. lituscolum[2].

Dagli anni novanta, Pelignellus è pertanto sinonimo minore di Atissa, ma il BioSystematic Database of World Diptera riporta ancora come valido Pelignellus con le due specie menzionate[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Malgrado il limitato numero di specie, Atissa è un genere di ampia distribuzione, in quanto rappresentato in tutte le regioni zoogeografiche ad eccezione dell'ecozona orientale.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono 13 le specie attribuite a questo genere, secondo quanto riportato dal BioSystematic Database of World Diptera[4]:

  • Atissa acrostichalis Becker, 1903: PA
  • Atissa antennalis Aldrich, 1931: AU
  • Atissa hepaticoloris Becker, 1903: PA
  • Atissa kairensis Becker, 1903: AF PA
  • Atissa kerteszi Papp, 1974: PA
  • Atissa limosina Becker, 1896: PA
  • Atissa litoralis (Cole, 1912): NE
  • Atissa luteipes Cresson, 1944: NT
  • Atissa mimula Cresson, 1931: NT
  • Atissa oahuensis Cresson, 1948: AU
  • Atissa pygmaea (Haliday, 1833): NE (=A. atlantica Cresson, 1926, Parephydra humilis Coquillett, 1902)
  • Atissa subnuda (Sturtevant & Wheeler, 1954): NE (=Pelignellus subnudus Sturtevant & Wheeler, 1954)
  • Atissa suturalis Cresson, 1929: AU

Specie di grande diffusione è Atissa pygmaea, un moscerino bianco lungo circa un millimetro e di aspetto pruinoso, presente in tutta la regione oloartica e con estensione fino alle regioni neotropicale e afrotropicale.

In Europa sono segnalate cinque specie[5]: A. hepaticoloris, A. kairensis, A. kerteszi, A. limosina e A. pygmaea. Tre di queste sono presenti anche in Italia[6]: A. hepaticoloris, A. limosina, A. pygmaea. La prima è assente in Sardegna e Sicilia, la seconda è assente in Sicilia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Wayne Nielsen Mathis, Tadeusz Zatwarnicki, Taxonomic notes on Ephydridae (Diptera), in Proceedings of the Biological Society of Washington, vol. 103, n. 3, 1990, pp. 891-906. URL consultato il 10 agosto 2011.
  2. ^ Tadeusz Zatwarnicki, Changes in nomenclature and synonymies of some genera and species of Ephydridae. (Diptera) (abstract), in Deutsche Entomologische Zeitschrift, vol. 39, n. 4-5, 1991, pp. 295-333, DOI:10.1002/mmnd.19910380403. URL consultato il 2 agosto 2011.
  3. ^ (EN) N.L. Evenhuis; T. Pape; A.C. Pont; F.C. Thompson, Nomenclator Search Results, in N.L. Evenhuis, T. Pape, A.C. Pont, F.C. Thompson (eds.) BDWD, BioSystematic Database of World Diptera, Systema Dipterorum, Natural History Museum of Denmark, University of Copenaghen, 2009. URL consultato il 14-02-2011.
  4. ^ (EN) N.L. Evenhuis; T. Pape; A.C. Pont; F.C. Thompson, Nomenclator Search Results, in N.L. Evenhuis, T. Pape, A.C. Pont, F.C. Thompson (eds.) BDWD, BioSystematic Database of World Diptera, Systema Dipterorum, Natural History Museum of Denmark, University of Copenaghen, 2009. URL consultato il 22-04-2011.
  5. ^ (EN) Taxon details: Atissa, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 15-02-2011.
  6. ^ Fabio Stoch, Family Ephydridae, in Checklist of the Italian fauna online version 2.0, 2003. URL consultato il 15-02-2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Willis W. Wirth, Wayne N. Mathis, John R. Vockeroth (1987). Ephydridae. In James F. McAlpine (a cura di). Manual of Nearctic Diptera, Volume 2. Research Branch, Agriculture Canada, Monograph 28: 1027-1047. ISBN 0-660-12125-5. (In inglese).
  • Wayne N. Mathis, Tadeusz Zatwarnicki (1998). Family Ephydridae. In László Papp & Béla Darvas (a cura di). Contributions to a Manual of Palaearctic Diptera. Volume 3: Higher Brachycera. Science Herald, Budapest: 537-570. ISBN 978-963-04-8836-5. (In inglese).

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