Artoria triangularis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Artoria triangularis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaLycosoidea
FamigliaLycosidae
SottofamigliaArtoriinae
GenereArtoria
SpecieA. triangularis
Nomenclatura binomiale
Artoria triangularis
Framenau, 2002

Artoria triangularis Framenau, 2002 è un ragno appartenente alla famiglia Lycosidae.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome proprio della specie deriva dall'aggettivo latino triangularis, -e, cioè triangolare, in riferimento alle zone triangolari distinte presenti sul dorso dell'opistosoma[1].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è macroscopicamente distinguibile dalle altre del genere Artoria per avere un pattern addominale caratteristico, composto da due triangoli di colore nero che ne racchiudono un rettangolo di colore marrone chiaro[1].

I maschi hanno una lunghezza totale di 4,4 millimetri; il cefalotorace misura 2,1 millimetri di lunghezza e 1,5 di larghezza[1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è stata reperita nell'Australia sudorientale: presso la località di Valencia Creek, lungo il fiume Avon, nello stato di Victoria fra il 3 e il 17 settembre 1997 è stato rinvenuto l'olotipo maschile; altri esemplari sono stati reperiti in Australia meridionale (località Whyalla)[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Al 2016 non sono note sottospecie e dal 2002 non sono stati esaminati nuovi esemplari[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Review of the wolf spider genus Artoria Thorell (Araneae: Lycosidae).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Framenau, V.W., 2002 - Review of the wolf spider genus Artoria Thorell (Araneae: Lycosidae). Invertebrate Systematics vol.16, pp.209-235. PDF (pp.227-228)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi