Alumohydrocalcite

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Alumohydrocalcite
Classificazione StrunzV/E.04-30
Formula chimicaCaAl2(CO3)2(OH)4·3(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinotriclino
Classe di simmetriapinacoidale
Parametri di cellaa = 6.498, b = 14.457, c = 5.678
Gruppo puntuale1
Gruppo spazialeP1
Proprietà fisiche
Densità2,23 g/cm³
Durezza (Mohs)2,5
Sfaldaturaperfetta secondo {100}
Colorebianco, bianco-bluastro, viola, giallo chiaro
Lucentezzavitrea
Opacitàtraslucida
Strisciobianco
Diffusioneassai rara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'alumohydrocalcite è un minerale, un carbonato idrato di alluminio e calcio. In alcuni testi è chiamata allumoidrocalcite.

Il nome deriva dalla sua composizione chimica: alumo-, per la presenza di alluminio; -hydro-, per la presenza di acqua e -calcite per la presenza di calcio.

Descritta per la prima volta da Jurij Aleksandrovič Bilibin (19 maggio 1901, Rostov Velikij - 4 maggio 1952, San Pietroburgo)[1], geologo sovietico-russo, specialista nei depositi aurei, nel 1926.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta in cristalli, aggregati fibrosi e sferule.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La genesi di questo minerale è secondaria; la paragenesi si ha con allofane, limonite e wad.

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

I rari cristalli monoclini sono fibrosi o aciculari.

Caratteri fisico-chimici[modifica | modifica wikitesto]

Fragile. Solubile in acqua calda e negli acidi. Effervescente in acido cloridrico.

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nella repubblica di Hakassia, in Siberia sud-occidentale, in Russia; a Ladomirov, nella Repubblica Ceca e a Bergisch-Gladbach, in Germania.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004).
  • Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005).
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987).
  • I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978.
  • Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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