Alabama (John Coltrane)

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Alabama
ArtistaJohn Coltrane
Autore/iJohn Coltrane
GenereJazz
StileBallad
Edito daImpulse! Records
Pubblicazione originale
IncisioneColtrane Live at Birdland
Data1963
Durata5:09

Alabama è un brano musicale strumentale composto dal musicista jazz John Coltrane incluso nel suo album Live at Birdland del 1963. Il brano venne scritto in risposta alla strage che aveva avuto luogo il 15 settembre '63 durante un attentato razzista ad opera del Ku Klux Klan all'interno di una chiesa battista nella cittadina di Birmingham, in Alabama, nel quale erano rimaste uccise quattro bambine.[1][2]

Il quartetto classico di Coltrane eseguì questa malinconica e triste ballata nel 1963 durante un'apparizione televisiva in occasione di una puntata del programma Jazz Casual.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Coltrane incise il brano, simile ad un mesto canto funebre, nel corso di un'unica sessione di registrazione notturna che ebbe luogo il 18 novembre 1963 al Van Gelder Studio, Englewood Cliffs, NJ.[3] McCoy Tyner riferì che la genesi del brano aveva avuto origine da una fonte scritta, e cioè un discorso tenuto da Martin Luther King sulle quattro bambine decedute nell'attentato in Alabama:

«Era sui giornali. Stampato. Così lui [Coltrane] aveva preso le forme ritmiche di quel discorso e le aveva trasformate in Alabama.[4]»

Coltrane, Tyner, Garrison e Jones, incisero "nuovamente" Alabama, insieme a Afro Blue e Impressions, in occasione di una puntata da 30 minuti del programma televisivo Jazz Casual, condotto da Ralph J. Gleason. La band incise il 7 dicembre 1963 presso lo studio KQED TV di San Francisco. L'episodio andò in onda il 19 febbraio 1964 su WNET TV di New York, e il 23 febbraio 1964 su KQED TV di San Francisco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ All About Jazz: "The Top Ten Best Live Jazz Recordings - #7" (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2008).
  2. ^ John Colrane - Alabama (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2012).
  3. ^ Kahn, Ashley. The House That Trane Built, Il Saggiatore, 2006, pag. 96, ISBN 978-88-4281309-5
  4. ^ Kahn, Ashley. A Love Supreme - Storia del capolavoro di John Coltrane, Il Saggiatore, 2004, Milano, pag. 79, ISBN 88-428-1146-7

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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