Bernard Lown: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore= B. Lown|titolo= L'arte perduta di guarire. I consigli di un grande medico per un ritorno a una medicina più umana| anno= 1997|curatore= C. Spinoglio|editore= Garzanti|ISBN=978-8811738626|cid=Lown}} Disponibile su {{cita pubblicazione|autore=B. Lown|titolo= L’arte perduta di guarire|rivista=G Ital Cardiol|anno= 2009|numero= 10 (9)|pp= 612-632|PMID=19891254}} In PDF sul sito web {{cita web| url=http://www.giornaledicardiologia.it/r.php?v=580&a=6866&l=9510&f=allegati/00580_2009_09/fulltext/2009-09_08%20612-632.pdf|titolo= Giornale Italiano di Cardiologia: L’arte perduta di guarire|accesso= 7 novembre 2015}}.
* {{cita libro|autore= B. Lown|titolo= L'arte perduta di guarire. I consigli di un grande medico per un ritorno a una medicina più umana| lingua=italiano|anno= 1997|curatore= C. Spinoglio|editore= Garzanti|ISBN=978-8811738626|cid=Lown}} Disponibile su {{cita pubblicazione|autore=B. Lown|titolo= L’arte perduta di guarire|rivista=G Ital Cardiol|anno= 2009|numero= 10 (9)|pp= 612-632|PMID=19891254}} In PDF sul sito web {{cita web| url=http://www.giornaledicardiologia.it/r.php?v=580&a=6866&l=9510&f=allegati/00580_2009_09/fulltext/2009-09_08%20612-632.pdf|titolo= Giornale Italiano di Cardiologia: L’arte perduta di guarire|accesso= 7 novembre 2015}}.
* {{cita libro|autore=B. Lown|titolo=Prescription for Survival: A Doctor's Journey to End Nuclear Madness (Bk Currents)|anno=2008|lingua=inglese|editore=Berrett-Koehler|ISBN=978-1576754825}}
* {{cita libro|autore=B. Lown|titolo=Prescription for Survival: A Doctor's Journey to End Nuclear Madness (Bk Currents)|anno=2008|lingua=inglese|editore=Berrett-Koehler|ISBN=978-1576754825}}
* {{cita libro|autore= Bernard Lown|autore2=Alberto Malliani|titolo=Neural Mechanisms and Cardiovascular Disease|anno=1987|lingua=inglese|editore=Springer-Verlag|collana=Fidia Research Series|ISBN=978-0387964546}}
* {{cita libro|autore= Bernard Lown|autore2=Alberto Malliani|titolo=Neural Mechanisms and Cardiovascular Disease|anno=1987|lingua=inglese|editore=Springer-Verlag|collana=Fidia Research Series|ISBN=978-0387964546}}
* {{cita libro|autore= Colleen E. Clancy|autore2= Robert S. Kass| titolo=Basis and Treatment of cardiac Arrhythmias|anno= 2005 |editore=Springer|lingua=inglese|ISBN= 978-3-540-24967-2|cid=Clancy and Kass}}


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Versione delle 15:18, 15 nov 2015

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

«La speranza senza azione è senza speranza»

Bernard Lown (Utena, 7 giugno 1921) è un cardiologo statunitense inventore del defibrillatore a corrente continua e cofondatore della International Physicians for the Prevention of Nuclear War, organizzazione che ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1985.

Bernard Lown ha sviluppato la tecnica di defibrillazione a corrente continua[1], uno strumento fondamentale per la rianimazione cardiaca, e ha introdotto l’uso della lidocaina per il controllo delle aritmie ventricolari. Nel corso della sua carriera Lown si è occupato di due grandi sfide della medicina: la morte cardiaca improvvisa e gli effetti degli stress psicologici sul sistema cardiovascolare. Le sue ricerche hanno portato a progressi nel campo della medicina, come la creazione delle Unità Coronariche. Nel 1985 ha accettato il Premio Nobel per la pace per conto della International Physicians for the Prevention of Nuclear War, l’organizzazione che aveva co-fondato insieme al cardiologo sovietico Yevgeniy Chazof[2].

Bernard Lown è tuttora Professore emerito di Cardiologia presso la Harvard School of Public Health e Senior Physician Emeritus presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston, MA. Egli è il fondatore del Lown Cardiovascular Center e della Lown Cardiovascular Research Foundation. Di recente ha fondato il Lown Institute, che si propone di riformare il sistema sanitario e la società americana.

Biografia

Bernard Lown è nato a Utena in Lituania. Di origine ebraica, all’età di 13 anni è emigrato negli Stati Uniti a Lewiston, poco prima dell’inizio della II Guerra Mondiale.

Ha studiato nell’Università del Maine ed ha conseguito la laurea in Medicina alla Johns Hopkins University School of Medicine nel 1945. Ha esercitato in seguito presso il Yale-New Haven Hospital (Yale University a New Haven nel Connecticut), presso il Montefiore Medical Center del Bronx a New York; ha acquisito la fellowship in Cardiologia presso il Peter Bent Brigham Hospital (ora Brigham and Women’s Hospital di Boston) [3]. Il suo mèntore in Cardiologia è stato Samuel A. Levine[4][5]. Nel 1946 Lown ha sposato la cugina Louise Lown: hanno avuto tre figli, Fredric, Anne e Naomi.

Yale-New Haven Hospital, Connecticut
Il Brigham and Women’s Hospital di Boston

L’attività nel campo della Cardiologia

Lo sviluppo del Defibrillatore

Bernard Lown ha contribuito alla diffusione nella comunità medica internazionale della consapevolezza che la morte cardiaca improvvisa, importante causa di morte nel mondo sviluppato, fosse reversibile e che le persone che erano rianimate con successo potessero avere una normale aspettativa di vita. Famosa è l'affermazione riguardo la prognosi dei pazienti con infarto miocardico acuto: "cuori troppo buoni per morire"[6].

Lavorando con Samuel A. Levine scoprì che la elevata mortalità dell’infarto cardiaco (all’epoca intorno al 35%), fosse probabilmente dovuta al rigoroso riposo a letto. I pazienti con infarto miocardio acuto venivano infatti tenuti a letto per sei o più settimane. La complicanza più frequente dell’immobilizzazione a letto era l’embolia polmonare, responsabile di una significativa parte della mortalità. Sebbene il cosiddetto “trattamento in poltrona” (chair treatment) di Lown incontrò una ferma opposizione e ostilità tra i clinici dell’epoca, egli riuscì a dimostrare in uno studio su 81 pazienti che con questo approccio la mortalità diminuiva di due terzi. Una volta pubblicato lo studio, il nuovo trattamento fu adottato rapidamente e la durata della degenza in ospedale per infarto diminuì di parecchi giorni: un gran numero di vite venne salvato tirando fuori, per così dire, i pazienti dal letto[7].

Fino agli anni ‘50 la fibrillazione ventricolare, responsabile della morte cardiaca improvvisa, poteva essere affrontata solo con la terapia farmacologica e con risultati scarsi. Nel 1956 il cardiologo americano Paul Zoll descrisse la defibrillazione (interruzione della fibrillazione ventricolare), durante un intervento di cardiochirurgia a cuore aperto e, più tardi, durante un arresto cardiaco improvviso, per mezzo di uno shock a corrente alternata (AC shock); la corrente era ottenuta dalla presa elettrica di parete. In realtà non era stata ancora testata la sicurezza e l’efficacia della corrente alternata, che poteva indurre anche la morte. Nel 1959, Lown dimostrò che la corrente alternata era nociva per il cuore e poteva essere letale.

Alla ricerca di un metodo di defibrillazione più sicuro, Bernard Lown chiese aiuto a Baruch Berkowitz[8], un ingegnere elettrico che lavorava per la American Optical Company. Seguì un anno di intensa sperimentazione. Lown si era proposto due obiettivi: la sicurezza e l’efficacia. Sperimentò che la corrente alternata causava bruciature nei muscoli scheletrici e cardiaco e induceva l’innesco di fibrillazione sia atriale sia ventricolare nel cuore della maggior parte degli animali da esperimento. Lown e Berkowitz riuscirono invece a provare che la corrente continua (DC shock), erogata con una determinata forma d’onda, faceva regredire la fibrillazione, ripristinando il battito cardiaco normale senza danno per i muscoli scheletrici e cardiaco[9]. Il tipo di corrente fu chiamato comunemente “forma d’onda di Lown” (Lown waveform). Questo metodica fu ampiamente accettata e ha contribuito a migliorare la sopravvivenza dei pazienti con cardiopatia ischemica.

Il defibrillatore permise lo sviluppo di nuove possibilità in Cardiochirurgia. Lown fu il primo ad usare in clinica il defibrillatore presso il Peter Bent Brigham Hospital. Donald B. Effler[10] fu il primo cardiochirurgo ad usare il defibrillatore a corrente continua (DC defibrillator) nel 1962 presso la Cleveland Clinic. Nello stesso ospedale Rene Favoloso[11] nel 1967 eseguì il primo by pass aorto-coronarico programmato utilizzando anche il defibrillatore, indispensabile per ripristinare il normale ritmo cardiaco durante l’intervento[12].

Lo sviluppo della Cardioversione elettrica

Bernard Lown studiò anche la possibilità del defibrillatore di trattare altre aritmie non mortali, come la tachicardia ventricolare e la fibrillazione atriale. Scoprì che erogando la scarica elettrica al di fuori del cosiddetto “”periodo vulnerabile”[13] si poteva interrompere la tachicardia senza provocare fibrillazione ventricolare: Lown chiamò Cardioversione questo metodo di DC shock “temporizzato” (“Cardioversione elettrica sincronizzata”). Il cardioverter infatti permette di “”sincronizzare” la scarica al momento giusto (DC shock sincronizzato), un certo intervallo di tempo di sicurezza dopo aver riconosciuto il complesso QRS. Se la scarica elettrica venisse applicata durante un breve periodo, della durata di circa 0,03 secondi, durante la fase di ripolarizzazione (onda T), chiamato appunto “periodo vulnerabile”, indurrebbe l'arresto cardiaco[14]. Al contrario del cardioverter, il defibrillatore eroga il DC shock in qualsiasi momento perché non c’è attività elettrica organizzata spontanea del cuore.

L’Unità coronarica

Il defibrillatore e il cardioverter furono gli strumenti fondamentali per la creazione delle prime Unità di Terapia intensiva coronarica[15], nelle quali si ricoveravano i malati più a rischio per aritmie ventricolari. In questi particolari reparti di degenza l’elettrocardiogramma dei pazienti colpiti da infarto miocardio veniva monitorato battito dopo battito in maniera da poter intervenire immediatamente per interrompere le aritmie con il defibrillatore-cardioverter [16].

Digitale e Lidocaina

Lown scopri nuove applicazioni in Cardiologia per due farmaci già in uso: la Digitale e la Lidocaina. Negli anni ’50 l’intossicazione da digitale era tra le cause di morte dei pazienti con scompenso cardiaco. Lown, nell’Ospedale Montefiore di New York dimostrò il ruolo critico della potassiemia nella sicurezza della digitale. Il suo studio portò all’abbandono della digitale a lunga durata d’azione, la digitossina, a favore dell’uso del glucoside digitale a più breve emivita[17].

Nel 1964 Lown introdusse un nuovo uso per il farmaco lidocaina: la terapia e la prevenzione delle aritmie ventricolari in Unità coronarica. In precedenza la lidocaina era usata quasi esclusivamente dai dentisti come anestetico locale[18].

Bernard Lown (sulla destra) all'inaugurazione del Lown Peace Bridge il 17 ottobre 2008. Foto di Fredric Lown[19]
Il cardiologo russo Eugene Chazov, cofondatore con Lown dell'International Physicians for the Prevention of Nuclear War(IPPNW)

La Sindrome di Lown-Ganong-Levine

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindrome di Lown-Ganong-Levine.

Insieme a Ganong e Levine, Bernard Lown descrisse nel 1952 una sindrome aritmica caratterizzata da PR breve, QRS normale e tachiaritmie sopraventricolari[20], attribuendo l’origine a particolari fattori del sistema endocrino o del sistema nervoso autonomo. Negli anni successivi, con la diffusione delle registrazioni endocavitarie dell’attività elettrica del cuore, la sindrome fu attribuita alla presenza di fasci anomali di conduzione tra atrio e ventricolo come nella Sindrome di Wolff-Parkinson-White[21].

La classificazione di Lown

Lo stesso argomento in dettaglio: Classificazione di Lown.

Nel 1971 Bernard Lown, in collaborazione con un altro cardiologo americano, Marshall Wolf, propose una classificazione delle aritmie ventricolari partendo dall’ipotesi che ad una maggiore frequenza e complessità di esse corrispondesse una prognosi progressivamente peggiore: l’evento prognostico preso in considerazione da Lown era la morte improvvisa cardiaca[22]. Lown inizialmente utilizzò questa classificazione per i pazienti con pregresso infarto miocardico che eseguivano la registrazione Holter dell’elettrocardiogramma per 24 ore. Questo strumento è tuttora utilizzato a fini sia diagnostici sia prognostici, anche al fuori della cardiopatia ischemica.

Note

  1. ^ Lown, pag.188
  2. ^ Yevgeniy Chazof, nato a Nizhniy Novgorod (oggi Gorky) in Russia il 10 giugno 1929, è accademico della Russian Academy of Sciences e della Russian Academy of Medical Sciences, è stato ministro della Sanità dell’URSS. Ha scritto il libro di memorie Health and Power: Memoirs of the 'Kremlin Doctor' Y. Chazov, Moscow, Novosti, 1992.
  3. ^ M. Eisenberg, B. Lown, The resuscitation greats. Bernard Lown and defibrillation., in Resuscitation, vol. 69, n. 2, May 2006, pp. 171-3, DOI:10.1016/j.resuscitation.2006.01.004, PMID 16650729.
  4. ^ Samuel A. Levine (Lomza, Polonia, 1891 - Newton, Massachusetts, 31 maezo 1966) è stato un celebre cardiologo statunitense; di origine polacca, laureato alla Harvard University, ha lavorato alla Peter Bent Brigham Hospital in Boston. Ha legato il suo nome alla scala di Levine, al segno di Levine e alla Sindrome di Lown–Ganong–Levine. La prima unità coronarica di Boston, nel 1964, è stata chiamata in suo onore The Samuel A. Levine Cardiac Unit del Brigham and Women's Hospital.
  5. ^ D E Bedford, Samuel Albert Levine (1891-1966), in Br Heart J, 1966, pp. 853–854.
  6. ^ ME. Silverman, Hearts are too good to die. The history of defibrillation., in Pharos Alpha Omega Alpha Honor Med Soc, vol. 68, n. 2, 2005, pp. 17-22, PMID 15918496.
  7. ^ Bonneville Bette Jane, Patient Monitoring - A Nurse's View, in Journal of the Association for the Advancement of Medical Instrumentation, vol. 2, n. 1, 1967, p. 24.
  8. ^ I. Cakulev, IR. Efimov; AL. Waldo; CS. Beck; NL. Gurvich; B. Lown; BV. Berkovits; M. Mower; M. Mirowski, Cardioversion: past, present, and future., in Circulation, vol. 120, n. 16, Oct 2009, pp. 1623-32, DOI:10.1161/CIRCULATIONAHA.109.865535, PMID 19841308.
  9. ^ B. LOWN, R. AMARASINGHAM; J. NEUMAN, New method for terminating cardiac arrhythmias. Use of synchronized capacitor discharge., in JAMA, vol. 182, Nov 1962, pp. 548-55, PMID 13931298.
  10. ^ RG. Favaloro, DB. Effler; LK. Groves; M. Razavi; Y. Lieberman, Combined simultaneous procedures in the surgical treatment of coronary artery disease., in Ann Thorac Surg, vol. 8, n. 1, Jul 1969, pp. 20-9, PMID 5785924.
  11. ^ Rene Geronimo Favaloro (14 luglio 1923 – 29 luglio 2000) è stato un Cardiochirurgo di origine argentina, realizzò il primo by pass aorto coronario con vena safena nel 1967, preceduto da David C. Sabiston Jr. della Duke University e da H. Edward Garrett, un associato di Michael DeBakey, che utilizzarono nel 1962 e nel 1964 una tecnica simile in un setting chirurgico d’emergenza: entrambi non pubblicarono i dati e rivendicarono la priorità solo successivamente
  12. ^ New York Times: 1 agosto 2000, su nytimes.com. URL consultato il 7 novembre 2015.
  13. ^ J. DALEM, E. VANREMOORTERE, [Experimental ventricular fibrillation and the vulnerable period of the cardiac cycle]., in Arch Int Physiol, vol. 62, n. 1, Feb 1954, pp. 143-5, PMID 13149250.
  14. ^ PF. Kirchhof, CL. Fabritz; M. Zabel; MR. Franz, The vulnerable period for low and high energy T-wave shocks: role of dispersion of repolarisation and effect of d-sotalol., in Cardiovasc Res, vol. 31, n. 6, Jun 1996, pp. 953-62, PMID 8759252.
  15. ^ DG. Julian, The evolution of the coronary care unit., in Cardiovasc Res, vol. 51, n. 4, Sep 2001, pp. 621-4, DOI:10.1016/S0008-6363(01)00365-0, PMID 11530092.
  16. ^ W. Bruce Fye, Resuscitating a Circulation Abstract to Celebrate the 50th Anniversary of the Coronary Care Unit Concept, in Circulation, 124(17), 2011, pp. 1886–1893, DOI:10.1161/CIRCULATIONAHA.111.033597.
  17. ^ R. Kleiger, B. Lown, Cardioversion and digitalis. II. Clinical studies., in Circulation, vol. 33, n. 6, Jun 1966, pp. 878-87, PMID 5940516.
  18. ^ B. Lown, Lidocaine: antiarrhythmic panacea or cardiac cosmetic agent., in JAMA, vol. 246, n. 21, Nov 1981, pp. 2482-3, PMID 7029017.
  19. ^ Utente:BostonWikiContributor Wikimedia Commons
  20. ^ B. LOWN, WF. GANONG; SA. LEVINE, The syndrome of short P-R interval, normal QRS complex and paroxysmal rapid heart action., in Circulation, vol. 5, n. 5, May 1952, pp. 693-706, PMID 14926053.
  21. ^ WJ. Mandel, R. Danzig; H. Hayakawa, Lown-Ganong-Levine syndrome. A study using His bundle electrograms., in Circulation, vol. 44, n. 4, Oct 1971, pp. 696-708, PMID 5094149.
  22. ^ B. Lown, M. Wolf, Approaches to sudden death from coronary heart disease., in Circulation, vol. 44, n. 1, Jul 1971, pp. 130-42, DOI:10.1161/01.CIR.44.1.130, PMID 4104697.

Voci collegate

Bibliografia

  • (IT) B. Lown, L'arte perduta di guarire. I consigli di un grande medico per un ritorno a una medicina più umana, a cura di C. Spinoglio, Garzanti, 1997, ISBN 978-8811738626. Disponibile su B. Lown, L’arte perduta di guarire, in G Ital Cardiol, 10 (9), 2009, pp. 612-632, PMID 19891254. In PDF sul sito web Giornale Italiano di Cardiologia: L’arte perduta di guarire (PDF), su giornaledicardiologia.it. URL consultato il 7 novembre 2015..
  • (EN) B. Lown, Prescription for Survival: A Doctor's Journey to End Nuclear Madness (Bk Currents), Berrett-Koehler, 2008, ISBN 978-1576754825.
  • (EN) Bernard Lown e Alberto Malliani, Neural Mechanisms and Cardiovascular Disease, collana Fidia Research Series, Springer-Verlag, 1987, ISBN 978-0387964546.
  • (EN) Colleen E. Clancy e Robert S. Kass, Basis and Treatment of cardiac Arrhythmias, Springer, 2005, ISBN 978-3-540-24967-2.

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