Forma quadratica: differenze tra le versioni

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== Forma quadratica associata ad una forma bilineare simmetrica ==
== Forma quadratica associata ad una forma bilineare simmetrica ==
Sia ''V'' uno spazio vettoriale sul campo <math>\mathbb{K}</math>, sia ''f'' una [[forma bilineare]] simmetrica su ''V''.
Sia <math>V</math> uno spazio vettoriale sul campo <math>\mathbb{K}</math>, sia <math>f</math> una [[forma bilineare]] simmetrica su <math>V</math>.


Si definisce forma quadratica associata a ''f'' l'applicazione:<ref>{{Cita|S. Lang|Pag. 189|lang}}</ref>
Si definisce forma quadratica associata a <math>f</math> l'applicazione:<ref>{{Cita|S. Lang|Pag. 189|lang}}</ref>


:<math>q: V \longrightarrow \mathbb{K}</math>
:<math>q: V \longrightarrow \mathbb{K}</math>
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:<math>q(\mathbf v) = f(\mathbf v,\mathbf v)</math>
:<math>q(\mathbf v) = f(\mathbf v,\mathbf v)</math>


Fissata una base dello spazio, se '''x''' è il vettore delle coordinate di '''v''' ed ''M'' la matrice rappresentativa della forma quadratica, si ha:
Fissata una base dello spazio, se <math>\mathbf x</math> è il vettore delle coordinate di <math>\mathbf v</math> ed <math>M</math> la matrice rappresentativa della forma quadratica, si ha:


:<math>q( \mathbf x) = \mathbf x^T M \mathbf x</math>
:<math>q( \mathbf x) = \mathbf x^T M \mathbf x</math>
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La forma quadratica così definita verifica le seguenti proprietà:<ref>{{Cita|S. Lang|Pag. 190|lang}}</ref>
La forma quadratica così definita verifica le seguenti proprietà:<ref>{{Cita|S. Lang|Pag. 190|lang}}</ref>


* <math> \ q(\lambda \mathbf v) = \lambda^2 q (\mathbf v)</math>
* <math> q(\lambda \mathbf v) = \lambda^2 q (\mathbf v)</math>


* <math> \ \frac{1}{2} \left( q(\mathbf v + \mathbf w) - q(\mathbf v) - q(\mathbf w)\right) = f(\mathbf v, \mathbf w)</math>
* <math> \frac{1}{2} \left( q(\mathbf v + \mathbf w) - q(\mathbf v) - q(\mathbf w)\right) = f(\mathbf v, \mathbf w)</math>


per <math>\lambda \in \mathbb{K}; \mathbf v,\mathbf w \in V</math>.
per <math>\lambda \in \mathbb{K}; \mathbf v,\mathbf w \in V</math>.
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Questa osservazione si generalizza agevolmente alle forme in ''n'' variabili e alle [[matrice simmetrica|matrici simmetriche]] ''n''&times;''n''. Essa si può usare per mostrare che la teoria delle forme quadratiche coincide con quella delle forme simmetriche bilineari. Questo è consentito dal fatto che il cambiamento di notazioni che collega le due nozioni, con una sola eccezione, non pone alcuna difficoltà: si tratta solo di dimezzare i coefficienti dei binomi relativi a due diverse variabili. Questo si può fare per ogni campo, con l'unica eccezione costituita dai [[campo (matematica)|campi]] di [[caratteristica (algebra)|caratteristica]] 2. Ad esempio, trattare le forme quadratiche reali e trattare le forme bilineari simmetriche (costruite mediante matrici simmetriche) corrisponde ad esaminare lo stesso oggetto da due punti di vista.
Questa osservazione si generalizza agevolmente alle forme in ''n'' variabili e alle [[matrice simmetrica|matrici simmetriche]] ''n''&times;''n''. Essa si può usare per mostrare che la teoria delle forme quadratiche coincide con quella delle forme simmetriche bilineari. Questo è consentito dal fatto che il cambiamento di notazioni che collega le due nozioni, con una sola eccezione, non pone alcuna difficoltà: si tratta solo di dimezzare i coefficienti dei binomi relativi a due diverse variabili. Questo si può fare per ogni campo, con l'unica eccezione costituita dai [[campo (matematica)|campi]] di [[caratteristica (algebra)|caratteristica]] 2. Ad esempio, trattare le forme quadratiche reali e trattare le forme bilineari simmetriche (costruite mediante matrici simmetriche) corrisponde ad esaminare lo stesso oggetto da due punti di vista.
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Occorre dire che certe questioni della [[teoria dei numeri]] pongono qualche problema. Storicamente vi sono state delle controversie sopra l'opportunità di presentare la nozione di forma quadratica intera ''ammettendo i due'' (cioè basandosi sulle matrici simmetriche intere) oppure ''escludendo i due''. Vari motivi inducono ad escludere i due e questa è ora la scelta standard. Tra questi segnaliamo: (i) si ottiene una migliore comprensione della teoria 2-adica delle forme quadratiche, la sorgente 'locale' della difficoltà; (ii) il punto di vista del [[reticolo (matematica)|reticolo]], che era in genere adottato dagli esperti delle forme quadratiche arithmetiche negli anni 1950; (iii) le attuali necessità della teoria delle forme quadratiche intere in [[topologia]] per la [[teoria dell'intersezione]]; (iv) gli aspetti dei [[gruppo di Lie|gruppi di Lie]] e dei [[gruppi algebrici]].
Occorre dire che certe questioni della [[teoria dei numeri]] pongono qualche problema. Storicamente vi sono state delle controversie sopra l'opportunità di presentare la nozione di forma quadratica intera ''ammettendo i due'' (cioè basandosi sulle matrici simmetriche intere) oppure ''escludendo i due''. Vari motivi inducono ad escludere i due e questa è ora la scelta standard. Tra questi si segnalano: (i) si ottiene una migliore comprensione della teoria 2-adica delle forme quadratiche, la sorgente 'locale' della difficoltà; (ii) il punto di vista del [[reticolo (matematica)|reticolo]], che era in genere adottato dagli esperti delle forme quadratiche arithmetiche negli anni 1950; (iii) le attuali necessità della teoria delle forme quadratiche intere in [[topologia]] per la [[teoria dell'intersezione]]; (iv) gli aspetti dei [[gruppo di Lie|gruppi di Lie]] e dei [[gruppi algebrici]].


Il seguito di questo articolo procede secondo la modalità prevalente nella esposizione dell'argomento, modalità che ha particolare rilevanza quando si lavora su qualche anello ''R'' nel quale 2 non è una [[Anello con unità#Ulteriori definizioni|unità]].
Il seguito di questo articolo procede secondo la modalità prevalente nella esposizione dell'argomento, modalità che ha particolare rilevanza quando si lavora su qualche anello <math>R</math> nel quale 2 non è una [[Anello con unità#Ulteriori definizioni|unità]].
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Se <math>B</math> è invertibile, la forma quadratica <math>Q</math> è ottenuta da:
Se <math>B</math> è invertibile, la forma quadratica <math>Q</math> è ottenuta da:
:<math>2 Q(u) = \mathbf{u}^T \mathbf{Bu} = \sum_{i,j=1}^{n}B_{ij}u^i u^j</math>
:<math>2 Q(u) = \mathbf{u}^T B \mathbf{u} = \sum_{i,j=1}^{n}B_{ij}u^i u^j</math>


dove gli <math>u_i</math> sono i componenti di <math>\mathbf u</math> in questa base.
dove gli <math>u_i</math> sono i componenti di <math>\mathbf u</math> in questa base.
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== Carattere di definizione di una forma quadratica ==
== Carattere di definizione di una forma quadratica ==


Consideriamo una forma quadratica ''Q'' definita su uno spazio vettoriale reale ''V''. Essa si dice ''definita positiva'' se per ogni vettore <math>v\not=0</math> di ''V'' si ha <math>Q(v)>0</math>. Si dice invece ''definita negativa'' se per ogni vettore <math>v\not=0</math> di ''V'' si ha <math>Q(v)<0</math>.
Si consideri una forma quadratica <math>Q</math> definita su uno spazio vettoriale reale <math>V</math>. Essa si dice ''definita positiva'' se per ogni vettore <math>v\not=0</math> di <math>V</math> si ha <math>Q(v)>0</math>. Si dice invece ''definita negativa'' se per ogni vettore <math>v\not=0</math> di <math>V</math> si ha <math>Q(v)<0</math>.
Quando nelle precedenti disuguaglianze si sostituiscono le disuguaglianze strette rispettivamente con <math> \geq </math> e con <math>\leq </math>, si definiscono la ''forma quadratica semidefinita positiva'' e la ''forma quadratica semidefinita negativa'', rispettivamente.
Quando nelle precedenti disuguaglianze si sostituiscono le disuguaglianze strette rispettivamente con <math> \geq </math> e con <math>\leq </math>, si definiscono la ''forma quadratica semidefinita positiva'' e la ''forma quadratica semidefinita negativa'', rispettivamente.


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In generale una forma quadratica può essere:
In generale una forma quadratica può essere:
* definita positiva se '''x'''<sup>T</sup>·''M''·'''x'''>0 per ogni '''x''' diverso da '''0''';
* Definita positiva se <math>\mathbf x^T M \mathbf x > 0</math> per ogni <math>\mathbf x \ne 0</math>.
* definita negativa se '''x'''<sup>T</sup>·''M''·'''x'''<0 per ogni '''x''' diverso da '''0''';
* Definita negativa se <math>\mathbf x^T M \mathbf x < 0</math> per ogni <math>\mathbf x \ne 0</math>.
* semidefinita positiva se '''x'''<sup>T</sup>·''M''·'''x'''≥0 per ogni '''x''' diverso da '''0''';
* Semidefinita positiva se <math>\mathbf x^T M \mathbf x \ge 0</math> per ogni <math>\mathbf x \ne 0</math>.
* semidefinita negativa se '''x'''<sup>T</sup>·''M''·'''x'''≤0 per ogni '''x''' diverso da '''0''';
* Semidefinita negativa se <math>\mathbf x^T M \mathbf x \le 0</math> per ogni <math>\mathbf x \ne 0</math>.
* Indefinita.
* indefinita;


Per individuare il segno di una forma quadratica si possono utilizzare due Teoremi di Debreu:
Per individuare il segno di una forma quadratica si possono utilizzare due Teoremi di Debreu:

==== Primo teorema di Debreu ====
==== Primo teorema di Debreu ====
Sia '''x'''<sup>T</sup>·''M''·'''x''' una forma quadratica con M matrice simmetrica di ordine n, allora:
Sia <math>\mathbf x^T M \mathbf x</math> una forma quadratica con <math>M</math> matrice simmetrica di ordine n, allora:
* la forma quadratica è definita positiva se e solo se tutti gli autovalori della matrice M sono maggiori di 0;
* La forma quadratica è definita positiva se e solo se tutti gli autovalori della matrice <math>M</math> sono maggiori di 0.
* la forma quadratica è definita negativa se e solo se tutti gli autovalori della matrice M sono minori di 0;
* La forma quadratica è definita negativa se e solo se tutti gli autovalori della matrice <math>M</math> sono minori di 0.
* la forma quadratica è semidefinita positiva, ma non definita positiva, se e solo se tutti gli autovalori della matrice M sono maggiori di 0 e ne esiste almeno uno uguale a 0;
* La forma quadratica è semidefinita positiva, ma non definita positiva, se e solo se tutti gli autovalori della matrice <math>M</math> sono maggiori di 0 e ne esiste almeno uno uguale a 0.
* la forma quadratica è semidefinita negativa, ma non definita negativa, se e solo se tutti gli autovalori della matrice M sono minori di 0 e ne esiste almeno uno uguale a 0;
* La forma quadratica è semidefinita negativa, ma non definita negativa, se e solo se tutti gli autovalori della matrice <math>M</math> sono minori di 0 e ne esiste almeno uno uguale a 0.


==== Secondo teorema di Debreu ====
==== Secondo teorema di Debreu ====


Sia '''x'''<sup>T</sup>·''M''·'''x''' una forma quadratica con M matrice simmetrica di ordine n, allora:
Sia <math>\mathbf x^T M \mathbf x</math> una forma quadratica con <math>M</math> matrice simmetrica di ordine n, allora:
* la forma quadratica è definita positiva se e solo se tutti [[minore (algebra lineare)|minori principali]] dominanti hanno determinante maggiore di 0;
* La forma quadratica è definita positiva se e solo se tutti [[minore (algebra lineare)|minori principali]] dominanti hanno determinante maggiore di 0.
* la forma quadratica è definita negativa se e solo se i minori principali dominanti di ordine pari hanno det. positivo e quelli di ordine dispari lo hanno negativo;
* La forma quadratica è definita negativa se e solo se i minori principali dominanti di ordine pari hanno determinante positivo e quelli di ordine dispari lo hanno negativo.
* la forma quadratica è semidefinita positiva se e solo se tutti minori principali hanno det. maggiore o uguale a 0;
* La forma quadratica è semidefinita positiva se e solo se tutti minori principali hanno determinante maggiore o uguale a 0.
* la forma quadratica è semidefinita negativa se e solo se i minori principali di ordine pari hanno det. maggiore o uguali a zero, quelli di ordine dispari lo hanno minore o uguale a zero e;
* La forma quadratica è semidefinita negativa se e solo se i minori principali di ordine pari hanno determinante maggiore o uguali a zero, quelli di ordine dispari lo hanno minore o uguale a zero.
* in tutti gli altri casi è indefinita;
* In tutti gli altri casi è indefinita.


==== Altro metodo ====
==== Altro metodo ====
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== Forme isotrope e anisotrope ==
== Forme isotrope e anisotrope ==


Una forma quadratica ''Q'' sullo spazio ''V'' si dice ''forma quadratica isotropa'' quando in ''V'' si trova un vettore non nullo ''v'' tale che <math>Q(v) = 0 </math>. In caso contrario si parla di ''forma quadratica anisotropa''.
Una forma quadratica <math>Q</math> sullo spazio <math>V</math> si dice ''forma quadratica isotropa'' quando in <math>V</math> si trova un vettore non nullo <math>v</math> tale che <math>Q(v) = 0 </math>. In caso contrario si parla di ''forma quadratica anisotropa''.


== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Lang| nome= Serge | titolo= Algebra lineare| editore= Bollati Boringhieri| città= Torino| anno= 1992|id=ISBN 88-339-5035-2|cid =lang}}
* {{cita libro | cognome= Lang| nome= Serge | titolo= Algebra lineare| editore= Bollati Boringhieri| città= Torino| anno= 1992|id=ISBN 88-339-5035-2|cid =lang}}
* {{en}}{{cite book | first=J.W.S. | last=Cassels | title=Rational Quadratic Forms | series=London Mathematical Society Monographs | volume=13 | publisher=Academic Press | year=1978 | isbn=0-12-163260-1 | zbl=0395.10029 }}
* {{en}}{{cite book | last=Kitaoka | first=Yoshiyuki | title=Arithmetic of quadratic forms | series=Cambridge Tracts in Mathematics | volume=106 | publisher=Cambridge University Press | year=1993 | isbn=0-521-40475-4 | zbl=0785.11021 }}
* {{en}}{{cite book | title=Introduction to Quadratic Forms over Fields | volume=67 | series=Graduate Studies in Mathematics | first=Tsit-Yuen | last=Lam | publisher=American Mathematical Society | year=2005 | isbn=0-8218-1095-2 | zbl=1068.11023 | mr = 2104929 }}
* {{en}}{{cite book | first1=J. | last1=Milnor | author1-link=John Milnor| first2=D. | last2=Husemoller | title=Symmetric Bilinear Forms | series=Ergebnisse der Mathematik und ihrer Grenzgebiete | volume=73 | publisher=Springer-Verlag | year=1973 | isbn=3-540-06009-X | zbl=0292.10016 }}
* {{en}}{{cite book | last=O'Meara | first=O.T. | title=Introduction to quadratic forms | series=Die Grundlehren der mathematischen Wissenschaften | volume=117 | publisher=Springer-Verlag | isbn=3-540-66564-1 | year=1973 | zbl=0259.10018 }}

== Voci correlate ==
* [[Forma bilineare]]
* [[Modulo (matematica)]]
* [[Polinomio omogeneo]]

==Collegamenti esterni==
* {{springerEOM|autore=A.V.Malyshev|titolo=Quadratic form|link=quadratic_form}}
* {{springerEOM|autore=A.V.Malyshev|titolo=Binary quadratic form|link=binary_quadratic_form}}


{{Portale|matematica}}
{{Portale|matematica}}

Versione delle 03:04, 4 gen 2014

Template:Avvisounicode In matematica una forma quadratica è un polinomio omogeneo di grado 2 in un certo numero di variabili. Ad esempio la distanza tra due punti di uno spazio euclideo tridimensionale è ottenuta dalla radice quadrata di una forma quadratica in 6 variabili, le tre coordinate cartesiane ortogonali di ciascuno dei due punti.

Esempi di forme quadratiche in una, due e tre variabili sono dati da:

Si osservi che le funzioni quadratiche generali e le equazioni quadratiche non forniscono esempi di forme quadratiche.

Forma quadratica associata ad una forma bilineare simmetrica

Sia uno spazio vettoriale sul campo , sia una forma bilineare simmetrica su .

Si definisce forma quadratica associata a l'applicazione:[1]

che ad ogni vettore dello spazio vettoriale associa il numero:

Fissata una base dello spazio, se è il vettore delle coordinate di ed la matrice rappresentativa della forma quadratica, si ha:

Proprietà

La forma quadratica così definita verifica le seguenti proprietà:[2]

per .

La forma quadratica non è lineare, infatti dalla prima si ottiene:

mentre dalla seconda si ottiene:

Se si considera per la generica forma quadratica in due variabili l'espressione

si vede che essa può esprimersi come:

con:

Questa osservazione si generalizza agevolmente alle forme in n variabili e alle matrici simmetriche n×n. Essa si può usare per mostrare che la teoria delle forme quadratiche coincide con quella delle forme simmetriche bilineari. Questo è consentito dal fatto che il cambiamento di notazioni che collega le due nozioni, con una sola eccezione, non pone alcuna difficoltà: si tratta solo di dimezzare i coefficienti dei binomi relativi a due diverse variabili. Questo si può fare per ogni campo, con l'unica eccezione costituita dai campi di caratteristica 2. Ad esempio, trattare le forme quadratiche reali e trattare le forme bilineari simmetriche (costruite mediante matrici simmetriche) corrisponde ad esaminare lo stesso oggetto da due punti di vista.

Forma quadratica sopra un modulo o uno spazio vettoriale

Sia un modulo sopra un anello commutativo . In particolare, interessa il caso in cui è uno spazio vettoriale sopra un campo .

Una funzione del genere viene detta forma quadratica sopra se:

  • L'applicazione:
è una forma bilineare su .

viene chiamata forma bilineare associata o polare. Si noti che per ogni vettore vale:

e di conseguenza se è invertibile in si può ricavare la forma quadratica dalla forma simmetrica bilineare con l'espressione:

Quando è invertibile, questa espressione evidenzia una corrispondenza biunivoca tra forme quadratiche su e forme bilineari simmetriche su . Se una qualsiasi forma bilineare simmetrica, allora è sempre una forma quadratica. Questo fatto talora viene utilizzato per la definizione di una forma quadratica, ma se non è invertibile questa definizione è insufficiente in quanto non tutte le forme quadratiche possono ottenersi con tale costruzione.

Le forme quadratiche sopra l'anello degli interi sono dette forme quadratiche intere o reticoli interi. Essi svolgono ruoli importanti in teoria dei numeri e in topologia.

Due vettori e di sono detti ortogonali per se:

Il nucleo della forma bilineare è l'insieme degli elementi di che sono ortogonali a tutti gli elementi di , mentre il nucleo della forma quadratica è costituito da tutti gli elementi del nucleo di per i quali . Se inoltre è invertibile, allora e la sua forma bilineare associata hanno lo stesso nucleo.

La forma bilineare si dice forma bilineare nonsingolare se il suo nucleo si riduce allo 0. La forma quadratica si dice forma quadratica nonsingolare se il suo nucleo è costituito dal solo 0.

Si dice gruppo ortogonale di una forma quadratica nonsingolare il gruppo degli automorfismi di che preserva la forma .

Se è libero di rango n, si può scrivere una forma bilineare come matrice simmetrica relativa a qualche base di . Le componenti di questa matrice sono date da:

Se è invertibile, la forma quadratica è ottenuta da:

dove gli sono i componenti di in questa base.

Due altre proprietà delle forme quadratiche sono le seguenti.

  • I vettori e sono ortogonali rispetto a se e solo se:

Carattere di definizione di una forma quadratica

Si consideri una forma quadratica definita su uno spazio vettoriale reale . Essa si dice definita positiva se per ogni vettore di si ha . Si dice invece definita negativa se per ogni vettore di si ha . Quando nelle precedenti disuguaglianze si sostituiscono le disuguaglianze strette rispettivamente con e con , si definiscono la forma quadratica semidefinita positiva e la forma quadratica semidefinita negativa, rispettivamente.

Criteri di classificazione

In generale una forma quadratica può essere:

  • Definita positiva se per ogni .
  • Definita negativa se per ogni .
  • Semidefinita positiva se per ogni .
  • Semidefinita negativa se per ogni .
  • Indefinita.

Per individuare il segno di una forma quadratica si possono utilizzare due Teoremi di Debreu:

Primo teorema di Debreu

Sia una forma quadratica con matrice simmetrica di ordine n, allora:

  • La forma quadratica è definita positiva se e solo se tutti gli autovalori della matrice sono maggiori di 0.
  • La forma quadratica è definita negativa se e solo se tutti gli autovalori della matrice sono minori di 0.
  • La forma quadratica è semidefinita positiva, ma non definita positiva, se e solo se tutti gli autovalori della matrice sono maggiori di 0 e ne esiste almeno uno uguale a 0.
  • La forma quadratica è semidefinita negativa, ma non definita negativa, se e solo se tutti gli autovalori della matrice sono minori di 0 e ne esiste almeno uno uguale a 0.

Secondo teorema di Debreu

Sia una forma quadratica con matrice simmetrica di ordine n, allora:

  • La forma quadratica è definita positiva se e solo se tutti minori principali dominanti hanno determinante maggiore di 0.
  • La forma quadratica è definita negativa se e solo se i minori principali dominanti di ordine pari hanno determinante positivo e quelli di ordine dispari lo hanno negativo.
  • La forma quadratica è semidefinita positiva se e solo se tutti minori principali hanno determinante maggiore o uguale a 0.
  • La forma quadratica è semidefinita negativa se e solo se i minori principali di ordine pari hanno determinante maggiore o uguali a zero, quelli di ordine dispari lo hanno minore o uguale a zero.
  • In tutti gli altri casi è indefinita.

Altro metodo

Dal momento che la ricerca degli autovalori non è in generale "semplice", altrettanto valido è il metodo di ridurre con mosse di Gauss, che preservino il determinante, (sommare a righe multipli di altre righe, spostare righe in un numero pari di volte, etc..) per ricondursi a una forma triangolare superiore con zeri sotto la diagonale. Il prodotto degli elementi della diagonale è il determinante, poi, se tutti gli elementi sono maggiori (risp. minori) di zero allora la forma quadratica associata è definita positiva (risp. negativa); se sono maggiori o uguali (risp. minori o uguali) a zero è semidefinita positiva (risp. semidefinita negativa); indefinita se alcuni elementi lungo la diagonale sono positivi e altri negativi. Ovviamente tutto ciò vale se la matrice di partenza è simmetrica, se non lo è si prende la sua parte simmetrica e si procede.

Forme isotrope e anisotrope

Una forma quadratica sullo spazio si dice forma quadratica isotropa quando in si trova un vettore non nullo tale che . In caso contrario si parla di forma quadratica anisotropa.

Note

  1. ^ S. Lang, Pag. 189
  2. ^ S. Lang, Pag. 190

Bibliografia

  • Serge Lang, Algebra lineare, Torino, Bollati Boringhieri, 1992, ISBN 88-339-5035-2.
  • (EN) J.W.S. Cassels, Rational Quadratic Forms, Academic Press, 1978, ISBN 0-12-163260-1.
  • (EN) Yoshiyuki Kitaoka, Arithmetic of quadratic forms, Cambridge University Press, 1993, ISBN 0-521-40475-4.
  • (EN) Tsit-Yuen Lam, Introduction to Quadratic Forms over Fields, American Mathematical Society, 2005, ISBN 0-8218-1095-2.
  • (EN) Symmetric Bilinear Forms, Springer-Verlag, 1973, ISBN 3-540-06009-X.
  • (EN) O.T. O'Meara, Introduction to quadratic forms, Springer-Verlag, 1973, ISBN 3-540-66564-1.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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