Sensibilità (fisiologia): differenze tra le versioni
Elimino paragrafo doppio |
referenzio |
||
Riga 24: | Riga 24: | ||
La sensibilità esterocettiva o somatica, solitamente cosciente, raccoglie gli stimoli provenienti dall'esterno permette di relazionarsi con l'ambiente. Può essere suddivisa in: |
La sensibilità esterocettiva o somatica, solitamente cosciente, raccoglie gli stimoli provenienti dall'esterno permette di relazionarsi con l'ambiente. Può essere suddivisa in: |
||
* epicritica o discriminativa, che dà informazioni dettagliate sulla regione corporea in cui è stato applicato lo stimolo e sulle caratteristiche stesse dello stimolo. |
* ''sensibilità epicritica o discriminativa'', che dà informazioni dettagliate sulla regione corporea in cui è stato applicato lo stimolo e sulle caratteristiche stesse dello stimolo. È un tipo di sensibilità raffinata molto dettagliata e precisa, trasmessa ai centri superiori tramite la via del sistema delle colonne dorsali-lemnisco mediale e, dal volto, tramite il [[nervo trigemino]]<ref name=Nieuwenhuys>{{Cita| Nieuwenhuys, Voogd, Huijzen |pp. 681}}, 2010.</ref>. |
||
* protopatica o indiscriminativa, che dà informazioni più grossolane, meno accurate e senza informazioni precise sul punto in cui è stato applicato lo stimolo. |
* ''sensibilità protopatica o indiscriminativa'', che dà informazioni più grossolane, meno accurate e senza informazioni precise sul punto in cui è stato applicato lo stimolo. |
||
La sensibilità viscerale o introcettiva riguarda gli organi interni. È considerabile protopatica, sebbene epicritica sia la componente dolorifica. Le fibre nervose che trasportano questo tipo di sensibilità sono fibre formate da assoni di [[neurone pseudounipolare|neuroni pseudounipolari]] che si uniscono a fibre nervose del [[sistema nervoso periferico]] e affluiscono a livello del [[sistema nervoso centrale]]. |
La sensibilità viscerale o introcettiva riguarda gli organi interni. È considerabile protopatica, sebbene epicritica sia la componente dolorifica. Le fibre nervose che trasportano questo tipo di sensibilità sono fibre formate da assoni di [[neurone pseudounipolare|neuroni pseudounipolari]] che si uniscono a fibre nervose del [[sistema nervoso periferico]] e affluiscono a livello del [[sistema nervoso centrale]]. |
||
Riga 38: | Riga 38: | ||
==Bibliografia== |
==Bibliografia== |
||
* {{cita libro | |
* {{cita libro | autore=Arthur C. Guyton, John E. Hall | titolo=Fisiologia Medica | editore=EdiSES | città=Napoli | anno=2007 |id=ISBN 88-7959-210-6 }} |
||
* {{cita libro | autore=R. Nieuwenhuys, J. D. Voogd, C. Van Huijzen | titolo=Il sistema nervoso centrale | editore=Springer | città= | anno=2010 |id=ISBN 88-470-1140-X }} |
|||
{{Template:Sistema somatosensoriale}} |
{{Template:Sistema somatosensoriale}} |
Versione delle 10:47, 5 dic 2013
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/13/Sensory_Homunculus.png/250px-Sensory_Homunculus.png)
Il termine sensibilità è usato in fisiologia per definire genericamente la percezione mediata dal sistema nervoso degli stimoli, provenienti dall'ambiente o dall'interno del corpo, che agiscono sull'organismo[1].
Classificazione
Può essere suddivisa in sensibilità generale o somatica, che comprende i meccanismi di ricezione e trasmissione dell'informazione provienienti dall'intero organismo, e in sensibilità specifica, quanto il sistema recettoriale è organizzato in organi o apparati facilmente distinguibili, che recepiscono stimoli specializzati[1][2].
A sua volta la sensibilità generale può essere suddivisa in tre tipologie[2]:
- sensibilità meccanocettiva, che comprende la sensibilità tattile e posizionale e recepisce come stimolo le sollecitazioni meccaniche;
- sensibilità termica, che percepisce il caldo e il freddo;
- sensibilità dolorifica, che permette la percezione del dolore.
La sensibilità generale può essere inoltre suddivisa in quattro tipi[2]:
- sensibilità esterocettiva, che raccoglie tutti gli stimoli provenienti dall'esterno del corpo;
- sensibilità propriocettiva, recepisce i segnali posizionali provenienti dall'interno del corpo, esclusi i visceri, in particolare dal sistema muscolo-scheletrico;
- sensibilità viscerale, riceve gli stimoli dagli organi interni;
- sensibilità profonda, raccoglie segnali profondi, provenienti ad esempio da aponeurosi, muscoli e ossa, che veicolano stimoli vibratori, pressori profondi e dolorifici profondi.
La sensibilità specifica include invece la vista, l'olfatto, il gusto, l'udito e l'equilibrio, che viene talvolta considerato, invece, una sensibilità generale[2].
Anatomia e fisiologia
Sono distinguibili vari tipi di sensibilità, raccolte dai recettori sensoriali o dagli organi di senso e suddivise in base alla provenienza e alla destinazione. Può essere cosciente o incosciente a seconda dello stato di coscienza.
La sensibilità esterocettiva o somatica, solitamente cosciente, raccoglie gli stimoli provenienti dall'esterno permette di relazionarsi con l'ambiente. Può essere suddivisa in:
- sensibilità epicritica o discriminativa, che dà informazioni dettagliate sulla regione corporea in cui è stato applicato lo stimolo e sulle caratteristiche stesse dello stimolo. È un tipo di sensibilità raffinata molto dettagliata e precisa, trasmessa ai centri superiori tramite la via del sistema delle colonne dorsali-lemnisco mediale e, dal volto, tramite il nervo trigemino[3].
- sensibilità protopatica o indiscriminativa, che dà informazioni più grossolane, meno accurate e senza informazioni precise sul punto in cui è stato applicato lo stimolo.
La sensibilità viscerale o introcettiva riguarda gli organi interni. È considerabile protopatica, sebbene epicritica sia la componente dolorifica. Le fibre nervose che trasportano questo tipo di sensibilità sono fibre formate da assoni di neuroni pseudounipolari che si uniscono a fibre nervose del sistema nervoso periferico e affluiscono a livello del sistema nervoso centrale.
La sensibilità propriocettiva origina a livello dei muscoli scheletrici, dei tendini e delle capsule articolari, permettendo di recepire lo stato di contrazione muscolare. Può essere protopatica se è destinata a strutture assiali o sovrassiali, ma non alla corteccia cerebrale, ed è utilizzata, insieme a quella epicritica, per l'elaborazione delle attivita motorie.
Patologia
Note
- ^ a b Sensibilità sul Dizionario di Medicina Treccani
- ^ a b c d Guyton & Hall, pp. 552-62, 2007.
- ^ Nieuwenhuys, Voogd, Huijzen, pp. 681, 2010.
Bibliografia
- Arthur C. Guyton, John E. Hall, Fisiologia Medica, Napoli, EdiSES, 2007, ISBN 88-7959-210-6.
- R. Nieuwenhuys, J. D. Voogd, C. Van Huijzen, Il sistema nervoso centrale, Springer, 2010, ISBN 88-470-1140-X.