Malattia da siero: differenze tra le versioni

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Un quadro clinico simile veniva rilevato dopo l'iniezione di altre [[antitossina|antitossine]] o [[antiveleno|antiveleni]] di origine equina. A differenza della maggior parte delle altre forme di ipersensibilità, la malattia da siero era scatenata da una sola somministrazione di siero eterologo. Nel caso il soggetto fosse già stato esposto in passato allo stesso antigene, ne risultava una «malattia da siero secondaria», una patologia caratterizzata da un periodo di latenza più corto, sintomi più eclatanti e un decorso clinico più breve.
Un quadro clinico simile veniva rilevato dopo l'iniezione di altre [[antitossina|antitossine]] o [[antiveleno|antiveleni]] di origine equina. A differenza della maggior parte delle altre forme di ipersensibilità, la malattia da siero era scatenata da una sola somministrazione di siero eterologo. Nel caso il soggetto fosse già stato esposto in passato allo stesso antigene, ne risultava una «malattia da siero secondaria», una patologia caratterizzata da un periodo di latenza più corto, sintomi più eclatanti e un decorso clinico più breve.


Delle patologie clinicamente simile alla malattia da siero insorgono talora dopo somministrazione parenterale di sostanze non-proteiche, di solito [[farmaco|farmaci]] come le [[penicillina|penicilline]] o alcuni [[FANS|farmaci antiinfiammatori non steroidei]]: "reazioni simili alla malattia da siero" (in [[lingua inglese|inglese]]: "''serum sickness–like reaction''", [[acronimo]]: ''SSLR''). La patogenesi non è dovuta tuttavia a immunocomplessi.
Delle patologie clinicamente simile alla malattia da siero insorgono talora dopo somministrazione parenterale di sostanze non-proteiche, di solito [[farmaco|farmaci]] come le [[penicillina|penicilline]] o alcuni [[FANS|farmaci antiinfiammatori non steroidei]]: "reazioni simili alla malattia da siero" (in [[lingua inglese|inglese]]: "''serum sickness–like reaction''", [[acronimo]]: ''SSLR''). La patogenesi non è dovuta tuttavia a immunocomplessi<ref>{{cita pubblicazione | autore =Brucculeri M, Charlton M, Serur D |titolo=Serum sickness-like reaction associated with cefazolin. | rivista =BMC Clin Pharmacol |volume=6 |numero= |pagine=3 |anno=2006 |mese = Feb 26 |id = PMID 16504095 |doi=10.1186/1472-6904-6-3 |url=http://www.biomedcentral.com/1472-6904/6/3 | accesso = 2009-03-26}}</ref>.


==Patogenesi==
==Patogenesi==

Versione delle 21:40, 27 mar 2009

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La malattia da siero è una patologia sistemica causata dalla formazione in circolo aggregati di antigene e anticorpo («immunocomplessi»); è pertanto una ipesensibilità mediata da immunocomplessi. La malattia da siero ha una notevole importanza storica, essendo stata la prima affezione a patogenesi immunitaria riconosciuta, e ha importanza teorica in quanto offre un modello paradigmatico per le reazioni patologiche da immunocomplessi.

Storia

La patologia venne descritta per la prima volta nel 1905 da Clemens von Pirquet e dal suo collaboratore Béla Schick i quali svolgevano la loro attività all'Universitätsinstitut für Serotherapie (Istituto Universitario di Sieroterapia) diretto a Vienna da Rudolf Kraus. In seguito ai lavori di Behring e Kitasato, già all'inizio del XX secolo la sieroterapia era ormai entrata nella terapia medica corrente e gli antisieri immunizzanti, generalmente di cavallo, erano somministrati per via parenterale. Pirquet e Schick non solo diedero una descrizione corretta della sintomatologia e del decorso della sindrome, ma soprattutto mostrarono i rapporti cronologici intercorrenti tra la somministrazione del siero e la comparsa dei sintomi. All'incirca 8-13 giorni dopo la somministrazione parenterale di antitossina di cavallo anti-difterite, nei pazienti insorgeva una sindrome caratterizzata da eruzione cutanea, febbre, artralgia, linfadenopatia regionale, edema facciale e albuminuria[1].

Un quadro clinico simile veniva rilevato dopo l'iniezione di altre antitossine o antiveleni di origine equina. A differenza della maggior parte delle altre forme di ipersensibilità, la malattia da siero era scatenata da una sola somministrazione di siero eterologo. Nel caso il soggetto fosse già stato esposto in passato allo stesso antigene, ne risultava una «malattia da siero secondaria», una patologia caratterizzata da un periodo di latenza più corto, sintomi più eclatanti e un decorso clinico più breve.

Delle patologie clinicamente simile alla malattia da siero insorgono talora dopo somministrazione parenterale di sostanze non-proteiche, di solito farmaci come le penicilline o alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei: "reazioni simili alla malattia da siero" (in inglese: "serum sickness–like reaction", acronimo: SSLR). La patogenesi non è dovuta tuttavia a immunocomplessi[2].

Patogenesi

Un importante studio sperimentali, dal quale derivano la maggior parte delle nostre conoscenze sulla fisiopatologia delle malattie da immunocomplessi, fu effettuato nel 1958 da Dixon et al. La somministrazione nel coniglio di un antigene proteico eterologo, per es. albumina bovina (antigene), può dar adito a tre possibili evenienze[3]:

  1. nell'animale normale produttore di anticorpi (Ab), la somministrazione dell'antigene (Ag) determina una grande produzione di complessi anticorpali insolubili che sono rapidamente fagocitati dalle cellule del Sistema reticoloendoteliale. Con il progressivo aumento del titolo di Ab, però, esiste un periodo, a partire dal decimo giorno circa, in cui gli Ab circolanti sono in eccesso; in questo periodo si formano, pertanto, complessi solubili Ag-Ab i quali possono localizzarsi sulle pareti dei vasi sanguigni dando luogo alla forma acuta e autolimitantesi di malattia da siero;
  2. nell'animale tollerante all'Ag e nell'animale cattivo produttore di Ab, non si formano immunocomplessi Ag-Ab e pertanto non si ha insorgenza della malattia da siero;
  3. nell'animale con risposta anticorpale ridotta, ma tuttavia sufficiente a formare piccoli complessi solubili, si ha un eccesso di Ag. La somministrazione ripetuta di antigene in questi animali è in grado di determinare una malattia cronica da immunocomplessi.

Gli eventi vennero studiati, sempre nel 1958, in un altro studio sperimentale sul coniglio utilizzando Ag marcato con Iodio radioattivo 131I. Si osservano lesioni simili a quelle rilevate nei casi fatali, fortunatamente molto rari, di malattia da siero negli esseri umani[4].

Sintomatologia

Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo orticaria, linfoadenopatia, rash cutaneo,[5] febbre, artrite, glomerulonefrite.


Note

  1. ^ Clemens Peter Freiherr Pirquet von Cesenatico e Béla Schick, Die Serumkrankheit. Wien : F. Deuticke, 1906
  2. ^ Brucculeri M, Charlton M, Serur D, Serum sickness-like reaction associated with cefazolin., in BMC Clin Pharmacol, vol. 6, Feb 26 2006, p. 3, DOI:10.1186/1472-6904-6-3, PMID 16504095. URL consultato il 26 marzo 2009.
  3. ^ Dixon FJ, Vazquez JJ, Weigle WO, Cochrane CG., Pathogenesis of serum sickness., in AMA Arch Pathol., vol. 65, n. 1, Jan 1958, pp. 18-28, PMID 13487025.
  4. ^ Weigle WO., The nature of antigen-antibody complexes formed in rabbits during an immune response to bovine serum albumin. (PDF), in J Exp Med., vol. 107, n. 5, May 1 1958, pp. 653-63, PMID 13525577. URL consultato il 26 marzo 2009.
  5. ^ Todd DJ, Helfgott SM., Serum sickness following treatment with rituximab., in J Rheumatol., vol. 34, 2007, pp. 430-3.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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