East Is East

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East Is East - Una famiglia ideale
Titolo originaleEast Is East
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1999
Durata100 minuti
Generecommedia
RegiaDamien O'Donnell
SoggettoAyub Khan-Din (omonima commedia teatrale)
SceneggiaturaAyub Khan-Din
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

East Is East - Una famiglia ideale (East Is East) è un film del 1999 diretto da Damien O'Donnell.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Salford, nei pressi di Manchester, anni settanta. Jahangir Khan, soprannominato George, è un immigrato pakistano di religione islamica, residente in Gran Bretagna dal 1937. Sebbene risulti avere già una moglie in Pakistan, George è sposato da 25 anni con Ella, una donna inglese di origini irlandesi e di religione cattolica, da cui ha avuto sette figli: Nazir, Abdul, Tariq, Maneer, Saleem, Meenah e Sajid.

Le difficoltà per i Khan cominciano quando Nazir, il primogenito, rifiuta di sposare la ragazza pakistana che il padre gli ha scelto, facendo così naufragare malamente la cerimonia, e fuggendo a Londra. In seguito a ciò, viene disconosciuto dal padre. La famiglia gestisce un fish and chips in un quartiere operaio dove si iniziano ad avvertire i primi segnali di tensione interetnica: sui muri, infatti, compaiono i manifesti di Enoch Powell, un politico conservatore e xenofobo.

Intanto la vita continua nella famiglia Khan, e Sajid, il figlio più piccolo, ha scoperto di dover essere circonciso. Tenta di opporsi, ma invano. Nel frattempo George pensa ancora a come combinare dei vantaggiosi matrimoni per la sua famiglia e viene presentato al signor Shah, in cerca di due mariti per le due brutte figlie, a cui promette i suoi due figli Tariq e Abdul. Tariq però frequenta di nascosto la discoteca della zona e flirta con una ragazza bianca, nipote del vicino di casa razzista e xenofobo dei Khan, e nessuno dei due figli è disposto a prestarsi a un matrimonio combinato.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 52º Festival di Cannes.[1]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

The Banner Man - Blue Mink (1972)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Quinzaine 1999, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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