Yann Dedet

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Yann Dedet alla Cinémathèque française nel 2023

Yann Dedet (Parigi, 25 gennaio 1946) è un montatore francese, noto soprattutto per aver montato i film di François Truffaut da Le due inglesi (1971) a Gli anni in tasca (1976) e quelli di Maurice Pialat da Loulou (1980) a Van Gogh (1991).

È il maggiore dei cinque figli di un'antiquaria e di Pierre Dedet (1922–2000),[1][2] attivo nella Resistenza francese e proprietario tra anni '50 e '60 della libreria Le Divan in cours Mirabeau ad Aix-en-Provence e poi dagli anni '80 fino alla sua morte della K Livres di rue Cardinale 8 nel quartiere Mazzarino, nonché occasionale editore, avendo pubblicato tramite le Éditions K, fondate assieme ad Alain Gheerbrandt, l'ultima opera di Antonin Artaud, Van Gogh il suicidato della società.[1] Dedet comincia col girare cortometraggi da ragazzo, grazie a una cinepresa Bolex Paillard 8 millimetri regalatagli per il suo undicesimo compleanno.[2]

Dopo aver fallito l'ammissione all'École technique de photographie et de cinéma di Parigi, scopre il montaggio durante un tirocinio presso il laboratorio di sviluppo L.T.C. di Saint-Cloud all'età di 19 anni.[3][4] È poi apprendista di Claudine Bouché al montaggio de La sposa in nero (1968) di François Truffaut,[3] continuando come apprendista di Agnès Guillemot nei film successivi del regista.[5] Ha montato il suo primo film nel 1971 (Le due inglesi),[4] che Truffaut col senno di poi trovava troppo lungo.[6] Di quest'ultimo, per il quale avrebbe montato anche Effetto notte (1973) e Adele H. - Una storia d'amore (1975), Dedet ha dichiarato che «detestava i match cut [...] Un gesto dovrebbe essere completo e non interrotto da uno stacco o da un cambio d'angolazione. È il ritmo che deve dettare il momento»,[5] definendolo il suo mentore cinematografico ed il loro periodo assieme come la sua scuola di cinema.[7][8]

Dopo essere stato scelto da altri registi (con la parziale eccezione di Dušan Makavejev) in qualità di "montatore di Truffaut",[7] Dedet troverà un nuovo sodalizio altrettanto duraturo con Maurice Pialat, a partire da Loulou (1980), passando per Ai nostri amori (1983) e Sotto il sole di Satana (1987).[4] Nel corso della sua carriera ha collaborato anche con registi come Philippe Garrel, Claire Denis, Cédric Kahn e Manuel Poirier.[7]

È stato sposato con la regista Brigitte Roüan,[9] da cui ha avuto un figlio, Félix Dedet-Roüan. Ha poi sposato la montatrice Stéphanie Granel,[10][11] sua assistente in vari film e la figlia del filosofo Gérard Granel, con la quale ha avuto un figlio, l'artista contemporaneo Jules Dedet-Granel, noto come L'Atlas.

Filmografia parziale

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Premi e riconoscimenti

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  1. ^ a b (FR) Nadia Tighidet, Au nº34 du cours Mirabeau, la librairie "Le Divan" de Pierre Dedet, in La Provence, 14 agosto 2015. URL consultato il 1º marzo 2018.
  2. ^ a b Crittenden, p. 20.
  3. ^ a b Crittenden, p. 21.
  4. ^ a b c (FR) Yann Dedet: "J'ai monté un bon nombre de films, mais avec un réalisateur nouveau, une réalisatrice nouvelle, j'apprends encore des choses", Radio France, 8 dicembre 2020. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  5. ^ a b Crittenden, p. 22.
  6. ^ Crittenden, p. 36–37.
  7. ^ a b c Crittenden, p. 23.
  8. ^ Crittenden, p. 24.
  9. ^ (EN) Liza Béar, Brigitte Roüan, in BOMB Magazine, 1º gennaio 1992. URL consultato il 1º marzo 2018.
  10. ^ (FR) Anna Bloom, “Stévenin, il rabâche jusqu’à rendre l’impossible possible” : Stéphanie Granel se souvient du cinéaste, in Les Inrockuptibles, 5 agosto 2021. URL consultato il 3 settembre 2022.
  11. ^ (FR) Marcos Uzal, Récit d’un Repérage épique, in Libération, 18 aprile 2018. URL consultato il 3 settembre 2022.
  • (EN) Roger Crittenden (a cura di), Yann Dedet, in Fine Cuts: The Art of European Film Editing, prefazione di Walter Murch, 1ª ed., Waltham, Focal Press, 2005, pp. 20–35, ISBN 978-0-240-51684-4.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Premio César per il miglior montaggio Successore
Hervé de Luze
per L'uomo nell'ombra
2012
per Polisse
Juliette Welfling
per Un sapore di ruggine e ossa
Controllo di autoritàVIAF (EN16937099 · ISNI (EN0000 0000 4821 8907 · LCCN (ENno2004065873 · GND (DE1061771946 · BNF (FRcb14170182s (data) · J9U (ENHE987007350216605171