Xantinuria

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Xantinuria
Xantina
Malattia rara
Cod. esenz. SSNRCG120
Specialitàendocrinologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM278300 e 603592
MeSHC562584, C566358, C566358 e C562584
eMedicine984002

Per xantinuria in campo medico si intende sia una quantità anormale di xantina rintracciata nelle urine che una rara forma di malattia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È stata descritta per la prima volta nel 1954[1].

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

La causa è dovuta ad una deficienza di un enzima, la xantinossidasi che elabora la xantina permettendogli di trasformarsi in acido urico, che normalmente viene eliminata dal rene.

Complicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Si evidenzia talvolta la progressione di calcoli renali, evitabili con una veloce diagnosi.[2] Inoltre si riscontra anche la sindrome di Lesch-Nyhan.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dent CE, Philpot GR, Xanthinuria, an inborn error (or deviation) of metabolism, in Lancet, vol. 266, n. 6804, 1954, pp. 182–5, DOI:10.1016/S0140-6736(54)91257-X, PMID 13118765.
  2. ^ Bahlous A, Gasmi M, Mohsni A, Abdelmoula J., Recurrent urinary lithiasis revealing hereditary xanthinuria, in Presse Med., vol. 36, settembre 2007, pp. 1203-6.
  3. ^ Pais VM Jr, Lowe G, Lallas CD, Preminger GM, Assimos DG., Xanthine urolithiasis., in Urology., vol. 67, maggio 2006.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]