Wikipedia:Bar/2007 11 12

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Qui sono segnalate le discussioni di interesse per tutta la comunità in corso al bar o altrove che proseguono da settimane o mesi:

12 novembre



Discussione sulla possibilità di eliminare l'obbligo di catturare personalmente gli screenshot, attualmente condizione necessaria per poterli caricare su Wikipedia

=> La discussione prosegue in Discussioni Wikipedia:Copyright immagini#Screenshot catturati personalmente.




Avrete forse saputo che stava per essere presentata un'importante interrogazione parlamentare al Senato relativamente ai problemi suscitati dalla SIAE nei confronti del sito homolaicus.com, il cui titolare è stato denunciato (la violazione del diritto d'autore è illecito penale) per l'utilizzo di immagini riproducenti 74 dipinti protetti da diritti d'autore.

Interrogazione presentata, la risposta è giunta ed è pubblicata qui.

Bene: è ufficiale, in Italia abbiamo il fair-use («Pertanto, il testo oggi vigente di tale disposizione art.70 LDA, che è quello sopra sintetizzato, riproduce nella sostanza la disciplina statunitense sul fair use.»

Male: noi non ci facciamo nulla.

Perché: perché la pubblicazione su web è stata ritenuta dalla SIAE (solo un'agenzia statale, ma fonte di quasi tutta quanta la risposta di un dicastero governativo ad un'interrogazione parlamentare) «suscettibile di creare concorrenza all'ordinaria utilizzazione economica dell'opera, trattandosi di un sito accessibile a tutti i navigatori della rete indistintamente e nel quale sono presenti anche espliciti messaggi di promozione commerciale che sono stati letti dall'ente competente come segni di una finalità commerciale del sito seppur di tipo indiretto o collaterale.». Si dirà che noi non facciamo commerci, ma la questione donazioni a favore di entità straniera (WMF) è facillimamente cavillabile in senso favorevole all'amministrazione (e già solo per il link a sinistra "Fai una donazione", non cambia nulla il sitenotice), dal momento che anche la beneficenza è nella pratica gestita con equiparazione alle attività commerciali. Inutile dire della potenziale portata di due paroline come "tipo indiretto o collaterale", inutile approfondire sui mirror commerciali...

Quindi il fair-use c'è, ma assai probabilmente non è applicabile al nostro caso. La SIAE valuta da sé se un sito è "commerciale" o meno, ed il principio applicato non è - si badi - quello dell'effettiva "concorrenza all'ordinaria utilizzazione economica dell'opera", ma è già sanzionabile ciò che è meramente soltanto "suscettibile di creare concorrenza all'ordinaria utilizzazione economica dell'opera". Ovvio che sarebbe presumere malafede ipotizzare che la SIAE agisca per ragioni men che lecite e legittime, e va ricordato che anche fra i nostri utenti ci sono molti autori che vivono con i diritti, quindi non si tratta di non rispettare i diritti degli autori né di considerare la SIAE un bounty killer del copyviol; ma sarebbe stolto non chiedersi se nel nostro voler distribuire materiale libero siamo in regola e se lo saremmo comunque anche di fronte a termini oggi ribaditi per così ampiamente indefiniti ed indeterminati, che verrebbero gestiti da un'agenzia autonoma in pratica decidente per sé e per il governo. Se non per i soldi, che se li andrebbero a cercare in america, almeno per l'aspetto penale, per il quale siamo a troppo pochi continenti di distanza. Occorrerebbe una pronuncia specifica, che dato il clima corrente (visto anche che il famoso DDL editoriale resterà e malgrado le promesse ne saranno esenti solo i blog) non è manco da andare a sollecitare: dovesse svegliarsi qualcuno e ricordarsi che non avevamo ancora passato guai...

A margine, resta spazio per una piccola questione, ormai di puntiglio, sul PD-Italy: il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Marcucci, nel segnalare che «Pertanto, a giudizio di questa amministrazione l'ordinamento civile italiano in materia del diritto d'autore risulta oggi conforme, negli assetti fondamentali, non solo a quello degli altri paesi dell'Europa continentale ma anche a quello dei Paesi dell'area del copyright anglosassone.», ci fa sapere che a suo vedere la normativa UE è stata recepita - si badi: negli assetti fondamentali, cioè in parte - e che quindi quanto effettivamente innovato è il solo effetto del recepimento (ubi lex voluit dixit). Non essendo stato toccato il PD-Italia, quello tale resta, cioè PD. IMHO. Magra consolazione, ma consolazione.

Morale: C'è da fare qualcos'altro con le immagini o siamo già in regola? --gLibero sapere in libero web 06:32, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]


  • Saro lento a capire, ma leggendo quanto sopra non comprendo se il sito "homolaicus.com" sia stato condannato o sara' condannato?, oppure se la SIAE non l' abbia spuntata ed in tal caso chiedo chi paghera' i costi processuali? Oppure il caso "homolaicus.com" contro SIAE non ci azzecca con l' interrogazione parlamentare? Neppure comprendo l' equiparazione beneficenza = attività commerciali. Osservo che vi sono moltissime organizzazioni ONLUS che vendono oggetti nei mercatini di Natale, nei loro shop e hanno pure banner pubblicitari nelle loro pagine web.
anch'io non c'ho capito nulla, c'è qualcuno che con parole povere può spiegare la situazione? PersOnLine 12:56, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

da quello che ho capito io:

  • a- un sito non può fare cultura usando materiale in fair use se ha dei banner pubblicitari
  • b- noi i banner non li abbiamo, ma la GFDL permette il riuso commerciale dei contenuti, e quindi il fair use ce lo scordiamo
  • c- ci vuole un'altra interrogazione parlamentare che chiarisca una volta per tutte la questione "PD-Italy / GFDL / fair use", mettendo in luce le differenze che ci possono essere tra siti gestiti da italiani su server ospitati in Italia, siti gestiti da stranieri e ospitati su server all'estero, siti gestiti da italiani con server all'estero, siti gestiti da stranieri con server in Italia --Madetests 13:18, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
dato il clima, non vorrei che le interrogazioni fossero dei boomerang che invece di ottenere risultati rafforzano posizioni sfavorevoli. Ricordo che per i diritti quelle in essere sono delle campagne civiche volte a modificare la situazione esistente, e non soltanto delle semplici domande. Perciò le reistenze sono prevedibilissime. Forse la chiamata a certificazioni ufficiali (ciò che si dice in risposta alle interrogazioni resta come una pesantissima interpretazione autorevole) in assenza di spiragli di dialogo, non è una strada proficua --gLibero sapere in libero web 13:36, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
(conflittato) @Madatests: Non voglio sembrar scortese, ma vorrei risposte da chi mastica legge e risponde con citazioni di legge. Poiche' la legge italiana non parla di fair use, il tuo punto a) (e quindi il seguente b) e' inconsistente. Quello che si chiede e' cosa sarebbe permesso oggi, considerata la novita' introdotta della risposta alla interpellanza parlamentare (e anche se sia una vera novita'), come sia possibile che la SIAE possa, in apparente contraddizione col parlamento/governo, vincere in opposizione (per cui niente sarebbe cambiato con buona pace del governo). Ed infine chi nel primo caso conosciuto di SIAE contro un sito web (homolaicus) abbia vinto, o se tutto sia ancora in attesa di un giudizio. A latere vi sarebbe la questione sulla valutazione legale degli introiti da attivita' "simil commerciali" da parte di organizzazioni ONLUS o non profit. P.S. So che le interpellanze non fanno legge, in questo caso mi sembra tuttavia che indichino la strada che i legislatori governativi vogliono raggiungere in tempi brevi ed e' su questo che serve chiarezza--Bramfab Discorriamo 13:43, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

Segnalo la discussione La risposta del governo alle interrogazioni sul diritto di citazione, di qualche giorno fa, con anche un mio trattatello comparatistico ;-) --Jaqen at lancaster 14:46, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

Dal canto mio, vi inserisco il commento che ho fatto nella ML di wikimedia italia:
  1. La portata del F.U. statunitense è ben più ampia della previsione dell'art. 70 Legge sul diritto d'autore;
  2. Noi non potremmo mai invocare l'art. 70 perché non possiamo escludere "la finalità commerciale" e, in ogni caso (proprio per quanto ha scritto il

governo) non potremmo mai affermare di "non fare concorrenza" allo sfruttamento dell'opera, per motivazioni analoghe a quelle che hanno portato alla multa del povero disgraziato sotto citato.

In buona sostanza.... rispondono dicendo "hey ma vi rendete conto che abbiamo fatto grandi passi avanti nella liberalizzazione della cultura", quando in buona sostanza.... non hanno fatto una mazza.
Oltre a ciò (nel caso di specie), IMHO la SIAE ha ritenuto che il sito avesse:
  1. una finalità commerciale (benché non diretta, ossia, benché non facesse pagare un prezzo per visitarlo)
  2. una libertà di consultazione tale, da renderlo "concorrente" (proprio perché largamente accessibile) nei confronti dell'uso economico dell'opera.
In pratica si è voluto dire "guarda se usi tale immagine all'interno di un sito chiuso che usi per fare lezione a distanza ai tuoi studenti (e "aggratissse") allora ok... sennò t'attacchi".--Ş€ņpãİ - せんぱい scrivimi 12:38, 14 nov 2007 (CET)[rispondi]
@Senpai: grazie del chiarimento: chiaro e sintetico. Sembra evidente che a noi servirebbe una decisa modifica o meglio sostituzione dell' articolo 70 con un nuovo testo. --Bramfab Discorriamo 17:39, 14 nov 2007 (CET)[rispondi]

Mi ripeto. Che il Sottosegretario abbia passato come risposta una interpretazione nata in ambienti ministeriali molto contigui alla dirigenza Siae è evidente. Che tirando per i capelli voglia dare torto ad homolaicus gonfiando aspetti inconsistenti, altrettanto. Secondo me il punto fondamentale è, lo ripeto, che il ministero+Siae hanno tentato di svuotare la forte richiesta che nasceva anche dal dibattito sull'Ipred2 di una normativa sul fair use dicendo che non c'è bisogno perchè già applicabile in Italia, ma di fatto svuotandolo di significato.

A maggior ragione, allora diventano importanti gli altri due fronti:

  1. l'articolo 70 bis all'esame della commissione cultura in sede legislativa
  2. l'attività degli esperti del Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore

Illusioni è inutile farsele: gli amici della vecchia interpretazione del diritto d'autore sono forti e numerosi e vorranno vendere cara la loro pelle, anche perchè corrono fiumi di denaro. Però, forse non è il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela. Un po' di ottimismo, se il mondo web saprà ritrovare una sua compattezza, non guasta.

Repetita iuvant e quoto in pieno Jaqen quando osserva che una primissima analisi qui al bar era stata tentata già cinque giorni fa. Allo stesso modo quoto in pieno la sua analisi comparatistica che evidenzia in pieno le contraddizioni della risposta del sottosegretario.

Sono d'accordo con g nell'immaginare che la velina della risposta sia uscita dall'ufficio legale della Siae che da un lato tenta di vincere ad ogni costo co homolaicus, prendendosela con pochi banner da quattro soldi, dall'altro arriva ad ammettere l'esistenza del fair use in Italia, a condizione di svuotarne (ed anche qui concordo con g) completamente il significato.

Ma la somiglianza delle analisi con quella fatta da g si ferma qui. Io resto un inguaribile ottimista sull'argomento. Indico solo alcuni segni ma che fanno molto ben sperare: (la firma viene posta sotto)

Esisteva una vera roccaforte dell'influenza della Siae nell'interpretazione del diritto d'autore il comitato consultivo permanente per il diritto d'autore previsto dall'articolo 190 della legge sul diritto d'autore, di cui il presidente della Siae fa parte di diritto. Ebbene in modo significativo nel gruppo di esperti chiamati a raccogliere i pareri del mondo accademico e delle varie organizzazioni, come preparazione tecnica agli emanandi decreti legislativi (cfr. il DDL Levi) per la prima volta sono stati indicati molti personaggi che si sono espressi per posizioni a noi vicine, ad esempio Lorenzo de Tomasi, nostro contributore e relatore al convegno di Manno (Lugano), splendidamente organizzato da Wikimedia. Svizzera. C'è stata una nostra divertente gaffe quando sulla sua pagina utente lo abbiamo invitato ad imparare l'esistenza del diritto d'autore, proprio alla vigilia della sua chiamata al ruolo d'esperto, ma credo che si sarà fatto una crassa risata e conto molto sulla sua esperienza. Credo che tutta la pattuglia di esperti segnalati da Frontieri Digitali sarà una garanzia di buon lavoro, anche perchè con loro Wikimedia da tempo collabora. A questo punto è vero che il cammino sarà tutto in salita ma un briciolo di speranza, per favore lasciatemelo. Se poi qualcuno vuole dare una mano per cercare di chiarire meglio i nostri desiderata si affretti: gli esperti hanno avuto tempi brevissimi per la consegna del loro lavoro: 60 giorni di cui una ventina sono già passati.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 22:27, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]


Salve, vi segnalo un nuovo elenco offline creato dall'ottimo Lp e che penso possa contenere informazioni interessanti: Wikipedia:Elenchi generati offline/Voci en senza interwiki it.

Raggruppa le mille voci di en:wiki con più interwiki e che non abbiano l'interwiki a it:wiki. in pratica si trovano le voci di en:wiki che abbiano almeno 19 interwiki ma non il nostro.

Dalla lettura dell'elenco si nota come la gran parte di voci elencate siano in realtà o errori grossolani o voci con interwiki ancora non aggiornati, ma d'altra parte, spulciando la lista si possono trovare diverse cose interessanti, come voci relativamente importanti e non ancora presenti su it:wiki (tipo camelus), casi "dubbi" (tipo municipality -> municipalità -> comune), o redirect non adeguati (come canguro -> Macropodidae, che in realtà è la famiglia).

Insomma una lettura interessante, da fare però senza fretta e con molta attenzione, sia per i famosi Falsi amici nella lingua inglese, sia per i notevoli casi dubbi, che possono anche non avere un corrispettivo esatto nella lingua italiana.

Io per ora, partendo dalle voci con più interwiki, sto cassando quelli facilmente risolvibile e lasciando un commento per gli altri.

Se vi interessa, buona lettura :-) --Retaggio (msg) 15:21, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

Mi sembra un'ottima iniziativa. Attingerò... --Alb msg 15:39, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
ottima idea, grazie :-) --gLibero sapere in libero web 15:53, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
mi raccomando, coordinatevi con il Progetto:Voci comuni ;) --Madetests 16:00, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Sto sistemando un poco... c'è da dire che in media 1 su 6/7 la canna (ovvero l'interwiki è già stato inserito correttamente, però magair l'ha fatto un bot o qualche altro utente, non saprei)... l'ultima novità è che ci manca la voce ametista (!) -- Xander  サンダー 19:43, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
E questa. Ylebru dimmela 12:37, 14 nov 2007 (CET)[rispondi]
Fatto :-) --gLibero sapere in libero web 16:39, 14 nov 2007 (CET)[rispondi]

Mumble... si potrebbe avere una cosa così anche per le categorie? --Sogeking un, deux, trois... 16:30, 14 nov 2007 (CET)[rispondi]

Segnalo che esiste un tool che permette di fare la stessa cosa partendo però da una categoria specifica più le sue sottocategorie (che forse non è quello che chiede Sogeking ma è utile lo stesso). E' però limitato a 3 gradi di profondità. --Starmaker 17:38, 18 nov 2007 (CET)[rispondi]


Si possono inventare scuse come "possibili sock" et similia per bloccare voci "sensibili" come Berlusconismo o Berlusconi e di fatto impedire che vengano scritte notizie importanti? Chi controlla i controllori se sbagliano per partigianeria? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 202.44.8.100 (discussioni · contributi).

Si era incasinato tutto il bar, ho sistemato il messaggio, pur essendo una contestazione... -- Xander  サンダー 17:35, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

se per controllori intendi gli amministratori penso che "inventarsi scuse" o "sbagliare per partigianeria" sia un comportamento problematico che porta come minimo al deflag dell'utente. dubito che in voci così sensibili qualche sysop possa aver operato in modo scorretto senza che nessuno (ad eccezione dell'anonimo) se ne sia accorto. --valepert 17:47, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Il blocco di una pagina non avviene perchè si vuole censurare. Avviene per permettere di discutere con più calma e giungere ad una soluzione condivisa riguardo locuzioni/frasi/periodi/sezioni/argomenti contestati. -- Sannita - L'admin (a piede) libero 18:33, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Se una pagina è bloccata, si possono proporre modifiche e/o aggiunte nella pagina di discussione. Se c'è consenso, queste vengono messe nella voce da un amministratore. --Lucio Di Madaura (disputationes) 19:19, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Ho bloccato la pagina a causa dei problemi recati da Utente:Asser e dai suoi innumerevoli sock in continua reincarnazione, che negli ultimi due mesi ci hanno fatto perdere fin troppo tempo. Le modifiche possono comunque essere proposte in pagina di discussione, e trovano consenso verranno accettate senza problemi. Ylebru dimmela 19:45, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]


E invece, vi assicuro che esiste un problema, cioè una specie di "cartello" formato da uno sparuto numero di amministratori e qualche utente, sempre gli stessi,di fede sicuramente destrorsa, che si occupano di non far scrivere cose che potrebbero inficiare la figura del personaggio in questione. Non pensavo che fosse possibile, visto la varietà di utenti che frequentano l'enciclopedia, ma purtroppo poi ho dovuto constatare che era così: La cosa si svolge in modo abbastanza scontato...cioè, prima ti lasciano scrivere qualcosa, poi ti annullano gli interventi senza apparente motivo (basta visitare le voci per rendersene conto) confidando in una reazione che nella migliore delle ipotesi porta ad un blocco della voce e persino in un ban a vita... Io stesso sono costretto a scrivere in incognito per evitare ritorsioni. Vorrei che qualcuno prendesse a cuore questo problema che rischia di ledere l'attendibilità dell'opera. Lo stesso amministratore che mi precede in scrittura (lupus in fabula), è stato complice di un tale operato.. Se qualcuno non ci crede, basta andarsi a vedere i problemi creati da un utente alla voce Romano Prodi, ebbene, questo stesso utente agisce indisturbato e senza temere alcunchè nelle voci sensibilissime di Silvio Berlusconi, due pesi e due misure che la dicono lunga sulla poca attendibilità delle voci (tutte di destra) che questo manipolo di volonterosi protegge strenuamente. Persino una voce come Berlusconismo che per definizione dovrebbe essere critica, è diventata un'inutile elogio per il solito personaggio politico. Grazie comunque a chi vorrà indagare, a nome della libertà...quella vera ...Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 202.44.8.100 (discussioni · contributi). 22:45, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

Buffo: da quando son qui sento da sempre simpatizzanti del centrodestra gridare al complotto wikipediano rosso, è la prima volta che sento il contrario. Il che mi conforta e fa pensare che grandi complotti non ce ne siano, a parte quello della cricca degli admin, dei Savi di Sion, dello IOR, della P2... :) AttoRenato de gustibus 22:53, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Io sono admin da tempo ma non ho ancora ricevuto la mia tessera della P2, adesso vado da Gelli e lo faccio nero... Hellis 22:57, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
...orc... ma perché quando fumate roba buona non chiamate mai gli amici? :-O --Retaggio (msg) 23:05, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

Tempo fà, leggendo in Wikipedia, mi sono imbattuto in uno sfogo di un ex utente amministratore che era stato praticamente costretto a dimettersi perchè bistrattato da un gruppo di altri amministratori solo per il gusto di prevaricare ... Questo problema secondo me è abbastanza presente in comunità dove la "carica"di amministratore con i poteri che comporta, può spingere a vessare gli altri utenti anche solo per il gusto di primeggiare... Evidentemente c'è qualcuno che vede rosso, io vi assicuro che in giro per queste pagine ho trovato molti neri...purtroppo !Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 202.44.8.100 (discussioni · contributi).23:13, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

anche le donne degli amministratori possono usufruire in maniera diretta o indiretta di questi poteri? ne possono trarre beneficio in qualche modo?--jo 00:17, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]
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                                |                       |
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                        ||__||  |       non date        |
                       /   O O\__       da mangiare     |
                      /          \      ai troll.       |
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       /  _     \\ _ //   |        /
     *  /   \_ /- | -     |       |
       *      ___ c_c_c_C/ \C_c_c_c____________

Per chi non lo sapesse, l'admin in questione e' Sandro Bondi --Hal8999 01:05, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]

Potrebbe essere anche questo un espediente per evitare di parlare di cose scomode: Dalli al troll...e si liquida chi vorrebbe presentare un atteggiamento prevaricatorio invece ben presente nella comunità...07:41, 13 nov 2007 (CET)

Di solito per portare avanti una discussione seria non si ricorre agli attacchi personali. --jhc 10:04, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]

Caro Asser, esiste una prova lampante che non siamo destrorsi: se guardi in giro, vedrai che spendiamo un sacco di tempo a litigare fra noi su questioni irrilevanti. Ergo, siamo di sinistra. Ylebru dimmela 11:34, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]

Dimostrazione inappuntabile in effetti. :| --Draco "'nuff said" Roboter 12:34, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]



Gruppo e non specie

Vorrei segnalare che la voce Tormalina descrive la tormalina come specie minerale mentre si tratta di un gruppo di specie, avente formula generica (Na,Ca)(Mg,Fe+2,Fe+3,Al,Li)3Al6(BO3)3(Si6O18)(OH,F)4

Buergerite, dravite, elbaite, sciorlite, etc. sono tutte specie a se', appartenenti al gruppo della tormalina.

Visto che l'argomento è già stato segnalato da verificare, potrebbe essere opportuno approfittarne per rinominarlo in 'Gruppo della tormalina' (ad esempio) sostituendone i collegamenti eventuali.

Non avendo le tabelle di Strunz, ho fatto riferimento al Glossary of Mineral Species, di Michael Fleischer, ed.1985. --Antonio 21:00, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

Puoi modificare, se non lo hai già fatto, la voce. Per cambiare il titolo puoi spostarla. Jacopo (msg) 21:20, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
In effetti a guardare questa diff c'è qualcosa di strano (notare chi edita la voce)... -- ELBorgo (sms) 21:32, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Adesso notate come il chi di prima si risveglia dopo due anni di nulla... sempre più strano... (Magari password stupida craccata da qualche ahimé vecchia conoscenza?) -- ELBorgo (sms) 21:35, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]

@elborgo Strana in che senso? E' vero che la tormaline sono un gruppo e non una specie singola, ma la modifica linkata per quanto non precisa su questo punto mi sembra decisamente migliorativa rispetto alla versione precedente. @Antonio: meglio discutere sulla voce nella pagina di discussione della stessa dove ti ho scritto un appunto sulla formula generale. --Nanae 23:00, 12 nov 2007 (CET) @Nanae: va bene: proseguirò là. --Antonio 18:19, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]

Io ho un po' di roba sull'enciclopedia dei minerali; è un gruppo di minerali con formule diverse. Per intenderci: elbaite Na(Li, Al)3Al6[(OH)4/(BO3)3/Si6O18] e altre. Volendo do' un occhio alla voce a breve... --yoruno sparisci sott'acqua 23:16, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
Insomma è strano che Tormalina editi Tormalina dopo due anni di assenza. Strano nel senso di strano, particolare, singolare, non comune... insomma io mi focalizzavo sul chi (corsivo non casuale... anche negli interventi prima). Anche l'idea dello scippo d'utenza mi é venuto seguendo il famoso detto una coincidenza è una coincidenza. Due coincidenze sono un sospetto... prove reali non ce n'è chiaramente. -- ELBorgo (sms) 23:59, 12 nov 2007 (CET)[rispondi]
si avevo notato l'omonimia, ma potrebbe semplicemente piacegli il nome. Il furto di account non è l'unica ne la più semplice spiegazione di una ripresa degli edit dopo due anni, molti utenti non editano con regolarità o fanno lunghe pause. Cmq i suoi edit non mostrano vandalismi neppure dopo la ripresa per cui se fossi in te non mi preoccuperei.--Nanae 10:36, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]

Moltissimi minerali, che chiamiamo minerali in realta' fanno parte di un gruppo di minerali, cito a caso: plagioclasi, granati, tormaline, olivine... In tutti questi casi inoltre usualmente non esistono minerali puri, ossia con una composizione chimica perfetta, ma sono sempre presenti vacarianze, sostituzioni, o termini transizionali etc. Tuttavia in nessun ambiente mineralogico nessuno si e' mai scandalizzato nel sentir parlare della tormalina tout court come minerale, che solitamente e' cosi' chiamata senza la continua aggiunta del termine gruppo che risulterebbe solo una appesantita pedanteria. Poi quando si descrive nel dettaglio allora si dice le tormaline costituiscono un gruppo di minerali che .... bla bl a bla.

Domanda perche' questa discussione non e' stata posta nella pagina di discussione del minerale o proposta al progetto Scienze della Terra? E' strano come in queste ultime settimane compaiano utenti apparentemente ritornati dopo lunghi mesi di assenza.--Bramfab Discorriamo 10:51, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]

Risposta: se è della mia identità che si dubita, vorrei dissipare eventuali dubbi: molto semplicemente, per due anni sono stato trasferito a Roma e per tale periodo non ho praticamente avuto modo di collaborare. Relativamente al p. Scienze della Terra, effettivamente vi avrei dovuto impostare la discussione anziché al bar (e di questo mi scuso). --Antonio 18:19, 13 nov 2007 (CET)[rispondi]