Wollongong Showground

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Wollongong Showground
  • Steelers Stadium (1982-97)
  • WIN Stadium (1997-)
Vista panoramica dalla tribuna occidentale
Informazioni generali
StatoBandiera dell'Australia Australia
UbicazioneHarbour St., Wollongong NSW 2500
Inizio lavori1911
Inaugurazione1912
ProprietarioGoverno del Nuovo Galles del Sud
GestoreVenues NSW
Intitolato aWIN Television
Informazioni tecniche
Posti a sedere23 000
StrutturaRettangolare, tribune su tre lati
CoperturaTribune laterali, parte della tribuna centrale
Mat. del terrenotappeto erboso
Dim. del terreno100 × 70 m
Uso e beneficiari
Calcio
Rugby a 13
  • Illawarra Steelers (1982-1998)
  • St George – Illawarra (1999-)
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 34°25′40″S 150°54′09″E / 34.427778°S 150.9025°E-34.427778; 150.9025

Wollongong Showground è un impianto sportivo multifunzione australiano di Wollongong, città del Nuovo Galles del Sud. Costruito nel 1911 e originariamente destinato a mostre e fiere agricole ed esposizioni di bestiame, accolse presto incontri di rugby a 13, che fu per lunghissimo tempo l'unica disciplina ivi praticata.

Sorge su un terreno prospiciente la costa del Pacifico e presenta una struttura a ferro di cavallo, con tribune su tre lati, tutte costruite nei due decenni a cavallo tra XX e XXI secolo. Lo stadio è orientato longitudinalmente in direzione nord-sud, e sul lato orientale, quello senza tribuna, affaccia sulla costa.

Tra gli appuntamenti internazionali di rilievo in cui fu utilizzato, figurano un'edizione della coppa del mondo di rugby a XV (nel 2003) e una di quella a XIII (nel 2008).

Di proprietà del governo del Nuovo Galles del Sud, è gestito dall'agenzia statale Venues NSW ed è capace di 23000 spettatori[1]; tra il 1992 e il 1997 fu chiamato Steelers Stadium e dal 1997 è noto con il nome commerciale di WIN Stadium per via dell'accordo di naming con la rete televisiva australiana WIN.

Ospita, fin dalla loro istituzione, le gare interne della formazione calcistica del Wollongong Wolves e di quella di rugby a XIII del St George – Illawarra; inoltre, nella stagione 2020-21, ospita la squadra neozelandese di calcio del Wellington Phoenix in A-League.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il terreno su cui sorge lo stadio era originariamente una spianata di terra battuta sulla quale nel 1911 il consorzio cittadino di agricoltori ottenne il permesso di costruire recinzioni e drenare il fondo al fine di dotarsi di una sede ove tenere le fiere[2]. La nuova struttura fu inaugurata all'inizio del 1912 con una fiera agroalimentare[3].

Nel 1981 lo stadio divenne anche l'impianto interno della formazione calcistica del Wollongong City, quell'anno esordiente in prima divisione nazionale[4][5].

Nel 1982 l'Illawarra Steelers, neonata formazione di rugby a XIII, esordì nell'allora New South Wales Premiership adottando Wollongong Showground come terreno interno: il 28 febbraio di quell'anno debuttò con una sconfitta interna contro Penrith Panthers[6]. Il club milita continuamente allo Showground da allora, benché con un nome diverso, essendosi fuso nel 1999 con il St George Dragons per formare il St George-Illawarra; a fine 1987 ottenne un permesso di locazione ventennale[7] grazie al quale poté affrontare alcuni lavori di ristrutturazione all'impianto, in tempo per l'esordio della stagione successiva[8].

Con l'avvento della stagione 1992 l'impianto si presentò al pubblico con il nome di Steelers Stadium dal nome della squadra che ne usufruiva, e con una nuova tribuna costruita sul lato corto meridionale del campo[9]. Nel 1997 il network australiano WIN, fondato proprio a Wollongong, acquistò i diritti di naming dello stadio, tuttora detenuti.

Nel 2002 fu costruita la tribuna sul lato corto settentrionale dell'impianto[1] e contemporaneamente lo stadio fu prescelto tra le strutture destinate a ospitare la Coppa del Mondo di rugby 2003, la cui organizzazione era stata da poco affidata all'Australia[10][11]; nel corso della manifestazione vi si tennero due incontri della fase a gironi, i primi a livello internazionale mai ospitati da tale stadio, tra le rappresentative di Canada e Tonga (24-7) e tra Francia e Stati Uniti (41-14)[12].

L'altro grande appuntamento internazionale che vide Wollongong Showground protagonista fu la Coppa del Mondo di rugby a 13 2008, della cui fase a gironi ospitò un incontro vinto 42-6 da Figi sulla Francia[13].

Nel 2012 fu completato il rifacimento e la copertura della tribuna occidentale[1]; sul lato orientale, quello aperto verso il mare, fu lasciato invece un terrapieno in erba senza tribuna, sì da tenere aperta la struttura da un lato e lasciare la prospettiva sull'oceano Pacifico[1].

Nel 2019 Wollongong Showground avrebbe dovuto essere la sede unica del sesto campionato mondiale di football americano, ma problemi organizzativi indussero l'IFAF a rinviare la manifestazione e a posporla al 2023 nella stessa sede[14]. Successivamente l'organizzazione del mondiale è stata assegnata alla Germania per il 2023[15] e infine si è avuto un ulteriore rinvio al 2025[16].

Per la stagione 2020-21 di A-League, il massimo campionato di calcio australiano, lo stadio è il campo interno del club neozelandese Wellington Phoenix – unica formazione straniera ammessa al torneo – onde limitare allo stretto indispensabile i trasferimenti nel rispetto delle raccomandazioni imposte per contrastare la pandemia di COVID-19[17].

Incontri internazionali di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Rugby a 13[modifica | modifica wikitesto]

Wollongong
1º novembre 2008
Coppa del Mondo 2008, girone B
Figi Bandiera delle Figi42 – 6
referto
Bandiera della Francia FranciaWollongong Showground (9213 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Ashley Klein

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Wollongong
29 ottobre 2003, ore 19:30 UTC+11
Coppa del Mondo 2003, girone D
Canada Bandiera del Canada24 – 7
referto
Bandiera delle Tonga TongaWollongong Showground (15630 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Alain Rolland

Wollongong
31 ottobre 2003, ore 19:30 UTC+11
Coppa del Mondo 2003, girone B
Francia Bandiera della Francia41 – 14
referto
Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiWollongong Showground (17833 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Paul Honiss

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) WIN Sports & Entertainment Centres, su venuesnsw.com, Venues NSW. URL consultato il 29 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2015).
  2. ^ (EN) Wollongong A., H. & I. Assn., in The South Coast Times, 22 settembre 1911, p. 15. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  3. ^ (EN) The Wollongong Annual Show, in The Sydney Mail and New South Wales Advertiser, 7 febbraio 1912, p. 34. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  4. ^ (EN) Canberra Arrows play Wollongong Wolves in Friendly Match, in The Canberra Times, 25 gennaio 1981, p. 25. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  5. ^ (EN) Marconi choice between Muir, Mariani, in The Canberra Times, 5 aprile 1981, p. 2. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
    «Brian Turner appears certain to join the Wollongong midfield against Leichhardt at Wollongong Showground»
  6. ^ (EN) Eels and Bulldogs in a sparkling start, in The Canberra Times, 1º marzo 1982, p. 16. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  7. ^ (EN) Steelers Stay, in The Canberra Times, 12 dicembre 1987, p. 54. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  8. ^ (EN) Raiders on rampage, in The Canberra Times, 14 marzo 1988, p. 24. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  9. ^ (EN) Rookie boosts Illawarra to win, in The Canberra Times, 30 marzo 1992, p. 28. URL consultato il 29 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  10. ^ (EN) NZ loses Rugby World Cup, in BBC, 18 aprile 2002. URL consultato il 17 agosto 2020.
  11. ^ (EN) 2003 Rugby World Cup Draw, su irishrugby.ie, Irish Rugby Football Union, 20 maggio 2002. URL consultato il 17 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2019).
  12. ^ (EN) William Fotheringham, Eagles fly home to great American indifference, in The Guardian, 1º novembre 2003. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  13. ^ (EN) Fiji 42-6 France, in BBC, 1º novembre 2008. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  14. ^ (EN) IFAF postpones World Championships until 2023, su americanfootballinternational.com, American Football International, 6 dicembre 2018. URL consultato il 30 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2020).
  15. ^ WM im American Football findet 2023 in Deutschland statt, su afvd.de.
  16. ^ WORLD CHAMPIONSHIP (M-TACKLE) TO MOVE TO 2025, su americanfootball.sport.
  17. ^ (EN) Matthew Comito, "It's a new challenge": Phoenix prepare to soar to new heights in Wollongong, su a-league.com.au, A-League, 27 novembre 2020. URL consultato il 29 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2020).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]