Valle Germanasca

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Valle Germanasca
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Torino
Località principaliPomaretto, Perrero, Salza, Massello, Prali
Comunità montanaComunità Montana Valli Chisone e Germanasca
FiumeGermanasca
Sito web
Coordinate: 44°56′13.36″N 7°07′18.97″E / 44.937044°N 7.121936°E44.937044; 7.121936

La Valle Germanasca è una valle collocata in provincia di Torino e diramazione della val Chisone.

Geografia

La valle è una diramazione della val Chisone, alla quale si unisce all'altezza di Perosa Argentina. Arriva fino a quota 1500 metri nella conca di Prali. Si dirama, lungo il suo percorso, in vari valloni laterali; tra questi il più importante è il vallone di Massello.

La valle è percorsa dal torrente Germanasca, tributario alla destra orografica del Chisone.

Monti

I monti principali che contornano la valle sono, elencandoli in ordine di altezza:

Geografia antropica

I Comuni principali della valle sono Pomaretto, Perrero, Salza, Massello e Prali.

Storia

La valle subì un avvicendarsi di occupazioni e dominazioni, patteggiamenti, cessioni, liti che spostavano di continuo i limiti delle varie influenze politico-religiose.

L'imbocco della valle era protetto dal forte Luigi, una delle piazzeforti di casa Savoia.

Tradizionalmente la Val Germanasca fa parte delle Valli Valdesi, dove la maggioranza assoluta della popolazione segue il culto Valdese, che si riallaccia a Pietro Valdo, perseguitato come eretico nel Medio Evo. Nei confronti di queste popolazioni si alternarono in passato periodi di tolleranza a periodi di persecuzioni.

Nel 1533 i Valdesi vi celebrarono un Sinodo per confermare l'adesione alla Riforma protestante. Nel 1556 fu costruito a Ghigo, frazione di Prali, un tempio per tutti i valdesi dell'alta val Germanasca.

Tra il 1630 e il 1655 la popolazione della valle fu colpita dalla peste e successivamente vide distrutti i suoi insediamenti dalle truppe dei Savoia. Nel 1686 gli abitanti si arresero ai francesi, che avevano già distrutto Angrogna e Torre Pellice. Il tempio valdese fu trasformato in chiesa cattolica.

I valdesi ritornarono dall'esilio di Ginevra nel 1689 (il cosiddetto Glorioso Rimpatrio), ma il comune fu nuovamente occupato dai francesi. Passò poi ai Savoia, che cercarono di riportarvi il cattolicesimo: nel 1767 Carlo Emanuele III fece ricostruire una chiesa cattolica nella frazione Villa.

La valle fu poi occupata da Napoleone e nel 1815 passò definitivamente ai Savoia

Solo con la "libertà" Albertina del 1848, che concesse ai Valdesi il carattere di "culto tollerato", la valle trovò la pace.

Turismo

Oggi la valle ha acquistato una vocazione turistica. La località di maggior interesse turistico è Ghigo, frazione di Prali E vallone di Massello. Una delle attrazioni è la possibilità di visitare le miniere di Talco, particolarmente importanti ed ancora attive nella valle. La visita alle miniere viene denominata Scopriminiera.

Voci correlate

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