Utente:Sercoccia/Sandbox

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Grazia Coccia (Fiume, 27 aprile 1948) è una giornalista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Fiume, esule con la famiglia in Italia, dopo il liceo classico a Novara inizia a collaborare come giornalista pubblicista a varie testate tra cui il Manifesto e Vogue Italia. Nei primi anni 70, a Roma e poi a Milano, inizia a collaborare alla Rai. Nella redazione di “Per voi giovani” realizza reportage radiofonici su temi di attualità in un’epoca di grandi trasformazioni sociali e culturali. Collabora anche alla trasmissione realizzata a Milano “Il circolo dei genitori”, un programma all'avanguardia sui nuovi rapporti tra genitori e figli scaturiti dalla rivoluzione sessantottina. E come regista alla trasmissione musicale “Popoff”.

Nasce Radio Milano Centrale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1975, insieme a Mario Luzzatto Fegiz, fonda “Radio Milano Centrale”, una delle prime radio libere italiane. Come direttrice dei programmi, struttura il palinsesto della radio con la collaborazione di Rosalba Nannino, Mauro Pagani, Gianni Sassi, Giacomo Pellicciotti, Massimo Villa, Gabriele Porro, Eugenio Finardi e Alberto Camerini. Molta informazione, musica selezionata, programmi e personaggi innovativi sono gli ingredienti del successo di Radio Milano Centrale. Come conduttrice inventa il “Giornale delle donne”, appuntamento quotidiano che trattava temi legati al nascente movimento femminista, come contraccezione, aborto, sessualità, autocoscienza. Colonna sonora le canzoni delle suffragette americane, fatte arrivare direttamente dagli Usa e dalle grandi voci del rock come Janis Joplin, Joan Baez e Joni Mitchell. La trasmissione con il maggiore indice di ascolto della radio. (Aldo Grasso, “Radio e televisione: teorie, analisi, storie, esercizi”, Vita e Pensiero)[1]. Chiusa la parentesi di Radio Milano Centrale, dopo un breve periodo nella redazione di Radio Popolare, torna di nuovo in Rai.

Alla Rai per musica, cultura e moda[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1977, diventata professionista, entra nella redazione di Milano come redattore ordinario. Dopo la consueta gavetta in cronaca, economia e nella redazione della Domenica Sportiva e di “Tutto il calcio minuto per minuto”, inizia una proficua collaborazione con il Tg2, prima sotto la direzione di Andrea Barbato, poi di Ugo Zatterin, Alberto La Volpe e Antonio Ghirelli. Caposervizio della redazione Cultura e Spettacoli segue per anni il Teatro alla Scala, anche nelle tournee a Berlino del 1987[2], ancora divisa dal muro, in Canada, in Corea e Giappone, in Spagna e in Unione Sovietica con “La Scala in Urss”[3]: concerti a Mosca e a Leningrado nel 1989 diretti dal Maestro Riccardo Muti.

Oltre alla musica segue la entusiasmante stagione della moda a Milano. L’esplosione negli anni 80 delle sfilate spettacolo e l’affermazione del primo gruppo di stilisti che farà la fortuna del Made in Italy nel mondo. Giorgio Armani, Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Krizia, Missoni, Valentino. A cui seguiranno poi Gucci, Prada, Dolce e Gabbana, Romeo Gigli e tanti altri. Per il Tg2, unica inviata, al festival di San Remo per 10 anni. Continua a seguire anche la musica pop, rock e jazz. Intervista tutti i grandi nomi in Italia e all'estero. Da Ella Fitzgerald a Paul McCartney. Da Frank Sinatra a David Bowie, Lou Reed, Ringo Starr, i Rolling Stones. È sua l’unica intervista[4] a Bob Marley prima dello spettacolare concerto allo Stadio San Siro di Milano nel 1980.

Negli anni 1999-2000 fa parte della Commissione Musica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La nomina è da parte della federazione nazionale della Stampa. Ministra Giovanna Melandri.

Incontra e intervista i più grandi direttori d’orchestra e solisti del mondo. Da Leonard Bernstein, a Sir Colin Davis, da Wladimir Horowitz a Zubin Mehta, Lorin Maazel, Carlo Maria Giulini, George Pretre, Claudio Abbado, Chailly, Daniel Baremboin, Pierre Boulez, Philip Glass e Michael Nyman. Si occupa anche di cinema e incontra registi come Roman Polanski, Win Wenders e attori come Robert Mitchum, Glenn Ford, Bette Davis, Ali MacGraw, Sophia Loren e Jeanne Moreau.

Segue per i vari Tg e per le rubriche del Tg1 “ Primissima” e “Prisma” per gli speciali del TG2 anche l’attività del Piccolo Teatro di Milano, con gli spettacoli capolavoro di Giorgio Strehler e le magnifiche regie di Luca Ronconi con la collaborazione di Gae Aulenti alla Scala. Nel 1990 diventa caporedattore e continua a seguire, con i colleghi della redazione la ricca vita culturale e musicale di Milano. Partecipa alle edizioni 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 de La Milanesiana, rassegna culturale creata da Elisabetta Sgarbi. Per esempio nel 2006 coordina la “Lunga notte bianca” con Davide Tortorella e nel 2007 con Ivan Cotroneo la serata a cui partecipano lo scrittore Michael Cunningham e il cantante e performer Antony & The Johnsons. Sito La Milanesiana

Dal 2000 al 2007 è curatrice e conduttrice della rubrica “Europa” in onda la domenica alle 11,45 su Raitre. Un magazine settimanale su temi d’attualità, reportage, cultura e cinema dei vari paesi europei. Una trasmissione di 50 minuti che, nonostante l’orario non proprio felice, ha avuto ottimi ascolti toccando addirittura il milione di spettatori. Nel programma hanno parlato della loro idea di Europa unita tra gli altri Luciano Pavarotti, Paolo Conte, Franco Battiato, Riccardo Cocciante. Nel 2007 si trasferisce a Roma e lavora alla redazione esteri di Rai International e collabora con alcuni reportage alla Rubrica “Mediterraneo”, omologa di “Europa”, prodotta dalla redazione di Palermo con servizi da Malta, Tunisia, Sud della Spagna, dall'enclave di Ceuta e Melilla in Marocco, Portogallo e Francia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Grasso, Aldo., Radio e televisione : teorie, analisi, storie, esercizi, Vita e pensiero, 2000, OCLC 606064386. URL consultato il 22 giugno 2020.
  2. ^ Giuseppe Barigazzi, La Scala racconta: Nnuova edizione riveduta e ampliata a cura di Silvia Barigazzi, HOEPLI EDITORE, 3 novembre 2014, ISBN 978-88-203-6495-3. URL consultato il 22 giugno 2020.
  3. ^ Ricerca - Archivio La Scala, su www.teatroallascala.org. URL consultato il 22 giugno 2020.
  4. ^ Bob Marley in Italia ‹ Elett.Ri.T.v., su www.elettrisonanti.net. URL consultato il 22 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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