Utente:Pequod76/sandbox/Portale

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Introduzione modifica

La storia antica è lo studio di quel periodo storico, successivo alla preistoria, che va dall'invenzione della scrittura, databile tra il V ed il III millennio a.C., alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476). Talvolta si fa terminare tale età con la grande ondata delle invasioni barbariche che erosero l'Impero romano a partire dagli inizi del V secolo o con il periodo immediatamente successivo alla morte di Giustiniano I (fine del VI secolo), che segna il definitivo tramonto del mondo classico greco-romano. Se tale datazione può valere per il mondo occidentale, in Oriente si preferisce protrarre l'età antica fino alla Dinastia Qin in Cina (II secolo a.C.) o all'Impero Chola in India (massima espansione intorno al 1050) o ad altre date. Nel resto del mondo (ad esempio in alcuni zone dell'Africa, nelle regioni austronesiane e nelle Americhe) le popolazioni autoctone seguono altri tipi di datazione.

Per motivi di spazio, questo portale prende le mosse dalla protostoria, ma si ferma alla metà del IV secolo a.C.,
cioè fino a prima delle conquiste di Alessandro il Macedone.
Il Paleolitico superiore modifica

Per comprendere il contesto ambientale che rese possibile il progressivo diffondersi della specie Homo sapiens sapiens sulla Terra è necessario considerare il periodo dell'ultima glaciazione, quella di Würm, che inizia circa 80.000 anni fa, ai tempi dell'uomo di Neandertal e dell'industria litica mousteriana, e dura fino a circa il 9000 a.C., con un ultimo inasprimento a partire da 30.000 anni fa, quando prende piede fra gli umani l'arte figurativa.

All'epoca della glaciazione di Würm e in particolare nella sua seconda metà, l'uomo si è già sparso in tutto il pianeta: nelle Americhe si trova negli attuali Yukon, Nuovo Messico (cultura di Clovis), Perù (grotta del Guitarrero), Brasile (Toca do Boqueirão da Pedra Furada); in Africa è nei pressi del Capo di Buona Speranza (cultura di Stillbay), nell'attuale Angola, alle Cascate Kalambo (tra Tanzania e Zambia), in Marocco (Grotte di Taforalt e La Mouillah, nei pressi di Orano); nella Mezzaluna Fertile e in tutta l'Europa; in India (Renigunta); in Asia, ad ovest del lago Bajkal e nei pressi del fiume Enisej (cultura di Afontova Gora); in tutto il Giappone; a Giava (Ngangdong) e in Australia.

Il pianeta è battuto da venti freddi e scarsa è la vegetazione: dominano tundra e steppa, ma numerose sono le aree riparate e i fondovalli favorevolmente esposti. Nella buona stagione, i clan si suddividono i compiti, ma la predazione si fonda su risorse effimere, quali possono essere un guado o un qualunque luogo che gli animali prediligono per l'accoppiamento o che sia intercettato da un asse di migrazioni. I siti umani si moltiplicano, le culture materiali si differenziano reciprocamente e in rapporto al passato. Certi elementi, come la caccia di animali di piccolo taglio e il perfezionamento della tecnologia dell'arco fanno pensare ad una certa pressione demografica. 12.000 anni fa, in Europa occidentale, il clima migliora, aumentano le precipitazioni e gli ecosistemi ne risultano stravolti: le grandi aree aperte vengono delimitate dai boschi, favorendo lo sviluppo di nuclei umani più contenuti e dinamici. La caccia è meno produttiva che in passato e viene integrata da conigli, da lumache e dal raccolto di leguminose. Si entra nel Mesolitico (in Europa si svolge tra il 7500 e il 5000 a.C.).

Il favore del clima e il diffondersi di una savana alberata premia la Cultura natufiana (Levante). Si sviluppano i primi villaggi. L'equilibrio dei rapporti di forza si fonda soprattutto sulla dinamica demografica. Nell'8000 a.C. si ha un primo tentativo, che però non avrà seguito, di fabbricazione della ceramica (Mureybet, in Siria). Nel 5500 a.C., sulle coste del Mediterraneo occidentale si assiste ai primi tentativi di allevamento.

Protoscrittura e scrittura modifica

Secondo alcuni storici, i simboli Jiahu (Henan, Cina - 6600 a.C.), rappresentano una forma di proto-scrittura.
Nel 1875, gli scavi archeologici condotti dall'ungherese Zsófia Torma (1840-1899) a Tordos (allora in Ungheria, oggi è la Turdaş rumena) permisero la scoperta di simboli sconosciuti. Nel 1908, gli scavi condotti da Miloje Vasic (1869-1956) a Vinča, presso Belgrado, portarono a scoperte simili. Queste ed altre scoperte portarono a individuare una scrittura Vinča e una relativa cultura Vinča (VI-V millennio a.C.), di cui un particolare esempio sono le tavolette di Tărtăria (5500 a.C.)
Verso la fine del IV millennio a.C. si sviluppa quella che viene tradizionalmente indicata come la prima vera e propria scrittura, quella dei Sumeri, installatisi nel sud della Mesopotamia lungo tutto il millennio, mentre nel nord si assestava una popolazione semitica (quelli che intorno al 2300 a.C. assorbiranno i Sumeri e si identificheranno come Akkadici). All'inizio, la scrittura sumera era pittografica e successivamente ideografica (in quanto, olte ad oggetti, cercava di rappresentare anche idee). In breve, i Sumeri scoprono la possibilità di assegnare ai segni un valore fonetico. Questa scrittura, ricca di troppi simboli, resterà appannaggio delle classi letterate.
La scrittura di Harappa (2600-2000 a.C.) è rappresentata da alcuni sigilli personali recanti simboli, la cui natura di scrittura è stata contestata. Sono riferibili alla civiltà della valle dell'Indo e alcuni ritengono questi simboli come diretti progenitori della scrittura Brahmi.
Intorno al 1000 a.C., il re fenicio Ithobaal di Biblo fa costruire per il padre Ahiram un sarcofago che reca un'iscrizione con tutte le lettere dell'alfabeto fenicio, tranne due.

Rivoluzione agricola e neolitico modifica

La rivoluzione agricola e le nuove tecniche dell'industria litica ("neolitico") sono state per lungo tempo collocate intorno al 9500 a.C., nella zona di Gerico (nell'attuale West Bank), ma ritrovamenti dell'archeologia polacca (2007) hanno leggermente retrodatato queste date (Mazurowski a Tell Qaramel, Siria, alle pendici del Tauro: 10700-9500 a.C.). Si dibatte della relazione tra lo stadiale del Dryas recente e l'adozione di pratiche agricole nel Levante: il freddo e il secco Dryas recente potrebbe aver abbassato la capacità portante dell'area, forzando la popolazione sedentaria dei primi natufiani dentro un più mobile modello di sussistenza. A partire dal VI millennio a.C. si sviluppa la coltura di fagioli, zucca e forse mais nel Golfo del Messico (Zohapilco).

Talvolta si è potuta constatare una contemporaneità di sedentarizzazione totale e predazione (Mallaha-Eynan, in Palestina - 10000 anni fa). Della fine del IX millennio a.C. è Gerico, che la tradizione indica come la prima città umana. Alla metà dell'VIII millennio a.C., dall'Anatolia alla Palestina, è diffusa la coltivazione di farro, amidacee, orzo, e altrettanto si sviluppa l'allevamento di montoni, capre, maiali, buoi. I recipienti di terracotta sostituiscono quelli di pietra solo intorno al 6500 a.C. La Mezzaluna Fertile si pone come modello trainante per queste pratiche, che si sviluppano similmente nei dintorni, ad esempio in Egitto e nel Sahara. Più tardivamente in Estremo Oriente giunge il villaggio (sul Fiume Giallo, come con la cultura di Yangshao: V-IV millennio a.C.). Del 4000 a.C. è la coltura del riso a Hemudu.

Commercio e moneta modifica

Eneolitico, Età del Bronzo, Età del Ferro
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Demografia modifica

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Immagini del pleistocene
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Stendardo di Ur
Stele
Gudea
Elam
Sargon di Akkad
Naram Sim
Bakor
Clovis
Stonehenge
Tomba di Sennedjem
Cronologia del III millennio a.C. modifica
Luogo
Data
Evento
  In coincidenza con l'optimum post-glaciale globale, nel sud-est europeo, in Iran e in Mesopotamia si supera la lavorazione del rame per martellatura a freddo (così in Anatolia nel 6000 a.C.), sviluppando le prime fusioni metallurgiche che aprono l'Eneolitico.
  Le tavolette più antiche tra le collezioni di Uruk attestano le origini della scrittura
  Epoca tinita in Egitto
 
  Antico Elladico I della civiltà egea
 
  III dinastia egizia (Gioser, Sekhemkhet, Huni, Imhotep); prime piramidi in pietra e mastabe
  Snefre importa legno di cedro dal Libano
 
2600 a.C.
Testi letterari (inni, mitologie, testi sapienziali) a Shuruppak e Abu Salabik
  IV dinastia egizia (grandi piramidi di Cheope, Chefren, Micerino; statuaria ufficiale e privata)
 
Immagini della Mesopotamia
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Stendardo di Ur
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