Utente:Nicht/Sandbox3

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Luogo[modifica | modifica wikitesto]

Situato sulla Merritt Island, il Centro si trova a nord-nordovest di Cape Canaveral sull'Oceano Atlantico, a metà strada tra Miami e Jacksonville sulla Space Coast della Florida, a est di Orlando. Si estende in un terreno di 55 km e largo quasi 10 km, e ricopre 570 km2. KSC è un'importante destinazione turistica della Florida centrale, venendo visitato ogni anno da più di un milione di visitatori. Il Kennedy Space Center Visitor Complex offre visite pubbliche del Centro attraverso tour in bus. Poiché gran parte dell'area è una zona chiusa al pubblico e solo il nove per cento del terreno è occupato, il sito è anche un importante santuario della fauna selvatica; le lagune Mosquito Lagoon e Indian River, l'area protetta del Merritt Island National Wildlife Refuge e la costa protetta Canaveral National Seashore sono altre attrazioni caratteristiche della zona. I lavoratori del Centro possono incontrare aquila calva, alligatore del Mississippi, cinghiali, crotalo diamantino orientale, Puma concolor in via d'estizione [senza fonte] e lamantino dei Caraibi.

Programmi storici[modifica | modifica wikitesto]

Programma Apollo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Programma Apollo.
A Saturn V carrying Apollo 15 rolls out to Pad 39A in 1971 on Mobile Launch Platform 1.

Dal 1967 al 1973, ci furono 13 lanci di Saturn V, tra cui le dieci missioni con equipaggio dall’Apollo 8 all’Apollo 17. Il primo lancio con equipaggio del Saturn V avvenne il 21 dicembre 1968, per la missione orbitante lunare di Apollo 8. Le due missioni successive testarono il Modulo Lunare Apollo: Apollo 9 (orbita terrestre) e Apollo 10 (orbita lunare). Apollo 11, lanciato dal Pad A il 16 luglio 1969, eseguì il primo atterraggio sulla Luna il 20 luglio. Il programma Apollo andò avanti per altri tre anni, fino a al dicembre 1972, con le missioni da Apollo 12 ad Apollo 17.

Skylab[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Skylab.

Il 14 maggio 1973, con l'ultimo lancio del Saturn V dal Pad 39A venne portata in orbita la stazione spaziale Skylab. A questo punto, i pad di Cape Kennedy 34 e 37B utilizzate per il Saturn IB furono dismesse e il Pad 39B modificato per ospitare il Saturn IB, e utilizzato per lanciare tre missioni con equipaggio per Skylab quello stesso anno, così come l'ultimo veicolo spaziale Apollo per il Apollo-Soyuz Test Project nel 1975.

Space Shuttle[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Programma Space Shuttle e Missioni dello Space Shuttle.
Shuttle Discovery launching from Pad 39A on STS-60, February 3, 1994
Shuttle Atlantis is moved to Pad 39A for the 1990 launch of STS-36.
The Space Shuttle Atlantis (STS-129) is seen on launch pad 39A at the NASA Kennedy Space Center shortly after the rotating service structure was rolled back on Nov. 15, 2009.

Durante la fase di progettazione dello Space Shuttle, la NASA ricevette proposte per la costruzione di siti di lancio e atterraggio alternativi a quelli del KSC. KSC aveva importanti vantaggi, tra cui le sue strutture già esistenti; la posizione sul Intracoastal Waterway; e la sua latitudine meridionale, che dà un vantaggio di velocità alle missioni lanciate in orbite orientali vicino-equatoriali. Gli svantaggi ci sono l’incapacità di lanciare in sicurezza missioni militari in orbita polare, dal momento che i booster potrebbero cadere sulle Carolina o Cuba; corrosione data dall’aria salata; e il meteo spesso nuvoloso o tempestoso. Sebbene la costruzione di un nuovo sito a White Sands Missile Range in New Mexico venne seriamente presa in considerazione, nell'aprile 1972 la NASA annunciò la sua decisione di utilizzare KSC per il Programma Shuttle.

[1]

Dal momento che lo Shuttle non poteva atterrare automaticamente o tramite il controllo remoto, il lancio dello Shuttle Columbia del 12 aprile 1981 per la sua prima missione orbitale STS-1 fu il primo lancio con equipaggio della NASA di un veicolo che non era stato testato precedentemente durante lanci senza equipaggio.

Nel 1976 l'area del parcheggio sud del Vehicle Assembly Building (VAB) fu sede di Third Century America, un’esposizione di scienza e tecnologia che commemorava il Bicentenario degli Stati Uniti. In concomitanza con questo evento, la bandiera degli Stati Uniti venne dipinta sul lato sud del VAB. Durante la fine degli anni settanta, il LC-39 fu riconfigurato per supportare i lanci dello Space Shuttle. Due Orbiter Processing Facility vennero costruiti vicino al VAB come hangar, con un terzo aggiunto nel 1980.

Il Shuttle Landing Facility (SLF) di 4,7 km del KSC fu il sito di atterraggio principale degli Shuttle, sebbene il primo atterraggio del KSC ebbe luogo solo al decimo volo, quando l'11 febbraio 1984 lo Shuttle Challenger completò la missione STS-41-B; il sito di atterraggio primario fino ad allora era Edwards Air Force Base in California, successivamente utilizzato come sito di atterraggio di riserva. La SLF fornì anche un'opzione Ritorno al Sito di Lancio (RTLS), che non venne mai utilizzata. La SLF è tra le piste più lunghe del mondo.[2]

Dopo 24 voli dello Shuttle di successo, il 28 gennaio 1986 avvenno l’incidente dello Challenger, 73 secondi dopo il lancio per la missione STS-51-L; fu il primo lancio Shuttle dal Pad 39B e il primo fallimento durante un lancio con equipaggio dagli Stati Uniti, che causò la morte di sette membri dell'equipaggio. Una guarnizione O-ring situata nel booster destro cedette durante il decollo, causando i successivi cedimenti strutturali. I voli ripresero il 29 settembre 1988, con la missione STS-26, dopo aver apportato modifiche a molti aspetti del programma Shuttle.

Il 1° febbraio 2003, lo Shuttle Columbia e il suo equipaggio di sette persone andarono persi durante il rientro atmosferico sopra il Texas alla conclusione della missione STS-107 (il 113° volo Shuttle); la rottura del veicolo venne innescata dai danni subiti durante il lancio dal Pad 39A il 16 gennaio precedente, quando un pezzo di schiuma dell’isolamento del serbatoio esterno colpì l'ala sinistra dello Shuttle. Durante il rientro, il danno creò un foro che permise ai gas caldi di entrare e sciogliere la struttura dell'ala. Come per l’incidente del Challenger, l’investigazione interruppero le operazioni di volo dello Shuttle alla KSC per più di due anni, fino al lancio della missione STS-114 il 26 luglio 2005.

Durante il programma Shuttle vennero eseguiti cinque Interruzione della Sequenza di Lancio (RSLS) a LC-39, tutti entro quattro secondi prima del lancio, e una [[Space_Shuttle_abort_mode#Cancellazione_Verso_un'Orbita_(ATO)|Cancellazione Verso un'Orbita], STS-51-F il 29 luglio 1985. Le attività svolte durante quasi 30 anni di missioni Shuttle includevano il rilascio di satelliti e sonde interplanetarie, lo svolgimento di esperimenti di scienza e tecnologia spaziale, visite alla stazione spaziale Mir, la costruzione e la manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale, il rilascio e la manutenzione del telescopio spaziale Hubble e il servizio come laboratorio spaziale. Le navicelle Shuttle vennero ritirate dal servizio nel luglio 2011 dopo 135 lanci.

Constellation[modifica | modifica wikitesto]

Il lancio dell’Ares I-X dal Pad 39B del 28 ottobre 2009 fu il primo lancio senza equipaggio a partire dal KSC dal lancio dello Skylab nel 1973.

Expendable launch vehicles (ELV)[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1958, la NASA e l'esercito lavorarono fianco a fianco sui lanci delle missioni robotiche (precedentemente indicati come senza equipaggio).[3] Nei primi anni 60, la NASA svolse ben due lanci di missioni robotiche al mese. Il numero frequente di voli permise una rapida evoluzione dei veicoli, mentre gli ingegneri raccoglievano dati, studiavano le anomalie e miglioravani i veicoli. Nel 1963, con l'intento del KSC di concentrarsi sulle attività e strutture di supporto a terra, un'organizzazione separata Atlas/Centaur venne formata sotto il Lewis Center della NASA (ora Glenn Research Center (GRC)), assumendo tale responsabilità dal Launch Operations Center (aka KSC).[4]

In quasi tutte le missioni robotiche lanciate dalla Cape Canaveral Air Force Station (CCAFS), il KSC supervisionò l'assemblaggio finale e i test dei lanciatori quando arrivavano a Cape. Nel 1965, la direzione Unmanned Launch Operations di KSC divenne responsabile di tutte le operazioni di lancio senza equipaggio della NASA, incluse quelle presso il Vandenberg Air Force Base. Dagli anni '50 al 1978, KSC scelse gli edifici di elaborazione dei lanciatori e dei carichi utili per tutte le missioni robotiche lanciate negli Stati Uniti, supervisionando la loro elaborazione e checkout all’avvicinarsi al lancio. Oltre alle missioni governative, KSC svolse questo servizio anche per missioni commerciali e estere, anche per enti governativi non statunitensi che fornivano rimborsi. La NASA finanziò anche la manutenzione della rampa di lancio CCAFS e i miglioramenti dei veicoli di lancio.

Tutto questo cambiò con il Commercial Space Launch Act of 1984; dopo ciò la NASA potè coordinare solo i propri lanci e quelli della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Le aziende furono in grado di "utilizzare i propri veicoli di lancio" e utilizzare le strutture di lancio della NASA. Anche l'elaborazione del carico utile gestita da aziende private iniziò ad essere svolta all’esterno del KSC. La politica spaziale di Reagan del 1988 favorì lo spostamento di questi lavori dal KSC alle società commerciali. [5] Nello stesso anno, i complessi di lancio del CCAFS iniziarono il trasferimento della gestione dalla NASA all’aviazione.[4]

Negli anni '90, sebbene il KSC non svolgesse più un lavoro pratico sugli ELV, gli ingegneri del Centro continuarono a mantenere una conoscenza degli ELV e possedevano contratti che permettessero loro di avere conoscere i veicoli in modo da poter fornire una supervisione adeguata. KSC lavorò alla ricerca e all'analisi degli ELV e gli appaltatori furono in grado di utilizzare il personale del KSC come risorsa per risolvere problemi tecnici. Il KSC, con il settore del carico utile e dei veicoli di lancio, continuò ad avanzare nelle tecniche di automazione dei lanci ELV e delle operazioni a terra, per consentire la competitività dei lanciatori statunitensi contro il mercato globale.[4]

Nel 1998, il Launch Services Program (LSP) si formò presso KSC, riunendo i programmi (e il personale) presenti tra cui al KSC, al GRC, Goddard Space Flight Center, per gestire il lancio delle missioni robotiche NASA e NOAA. CCAFS e VAFB furono i principali siti di lancio per le missioni LSP, anche se occasionalmente vennero usati anche altri siti. I carichi utili dell'LSP come il Mars Science Laboratory vennero elaborati al KSC prima di essere trasferiti in una rampa di lancio su CCAFS.

Elaborazione della Stazione Spaziale Internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Node 2 being hoisted by overhead cranes in the Space Station Processing Facility

Quando nei primi anni '90 iniziò la progettazione dei moduli della International Space Station, KSC si coordinò con gli altri centri della NASA e con i partner internazionali per prepararsi all'elaborazione precedente al lancio a bordo degli Space Shuttle. KSC utilizzò la sua esperienza pratica nell'elaborazione passata delle 22 missioni Spacelab nel Operations and Checkout Building per ottenere l’affidamento dell’elaborazione della ISS. Queste esperienze vennero incorporate nella progettazione del Space Station Processing Facility (SSPF), la cui costruzione iniziò nel 1991. La Direzione della Stazione Spaziale venne formata nel 1996. Il personale KSC venne integrato nella creazione dei moduli della ISS per avere una conoscenza dei loro processi.[4]

Dal 1997 al 2007, KSC pianificò ed eseguì sul campo i test di integrazione e checkout dei moduli della ISS: tre sessioni di test di Multi-Element Integration Testing (MEIT) e l'Integration Systems Test (IST). Vennero individuati e corretti numerosi problemi che sarebbero stati difficili o addirittura impossibili da risolvere in orbita.

Oggi il KSC continua a elaborare prima del lancio carichi utili per la ISS da tutto il mondo insieme allo sviluppo dei suoi esperimenti per l'orbita.[6] Il futuro Lunar Gateway dovrebbe essere elaborato presso l'Space Station Processing Facility.


Programmi e iniziative in corso[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito sono riportati gli attuali programmi e iniziative del Kennedy Space Center:[7]

Edifici[modifica | modifica wikitesto]

KSC industrial area

L'area industriale del KSC, in cui si trovano molte delle strutture di supporto del Centro, è situata 8 km a sud del LC-39. Essa comprende la Headquarters Building del KSC, Operations and Checkout Building, il Central Instrumentation Facility e il Merritt Island Spaceflight Tracking and Data Network station (MILA), un complesso chiave per le comunicazioni radio e il monitoraggio dei veicoli spaziali. Gli Astronaut crew quarters sono situati nell'O&C; precedentemente si trovavano nell'Hangar S[16] presso Cape Canaveral Missile Test Annex (ora CCAFS).

Le strutture del Kennedy Space Center sono direttamente correlate alle attività di lancio e recupero delle missioni spaziali. Gli edifici sono usati per preparare e mantenere i veicoli spaziali e carichi utili pronti per il volo.[17][18]

Il Headquarters Building ospita uffici per il direttore del Centro, la biblioteca, gli archivi cinematografici e fotografici, una tipografia e la postazione della sicurezza.

[19]

Un nuovo edificio è in costruzione come parte del consolidamento del Campus Centrale e la prima fase dovrebbe essere completata nel 2017.

[20][21][22][23]

Fino al 2015 il Centro possedeva una propria linea ferroviaria a corto raggio di 27 km, quando le ultime due locomotive vennero vendute mentre una terza era già stata donata a un museo. La manutenzione della linea costava 1,3 milioni di dollari all'anno.

[24][25]

Elaborazione del carico utile[modifica | modifica wikitesto]

Kennedy Space Center Operations and Checkout Building
  • Il Operations and Checkout Building (O&C) (precedentemente noto come Manned Spacecraft Operations Building) è un sito storico del U.S. National Register of Historic Places risalente agli anni '60 e fu utilizzato per ricevere, elaborare e integrare carichi utili per i programmi Gemini e Apollo, il programma Skylab negli anni '70 e per gli elementi iniziali della Stazione Spaziale Internazionale attraverso gli anni '90.

[26]

Gli astronauti dell'Apollo e dello Space Shuttle salivano a bordo del astronaut transfer van per essere portati al complesso 39 dall'edificioO &C per essere lanciati nello spazio.

[27]

  • Il Space Station Processing Facility (SSPF) di tre piani, della superficie di 42.500 m2, è costituito da due alloggiamenti per l'elaborazione dei carichi utili, una camera a vuoto, sale di controllo operative, laboratori, aree logistiche e uffici per il supporto di carichi utili non pericolosi della ISS e dello Shuttle fino a standard di ISO 14644-1 class 5.

[28]

  • Il Vertical Processing Facility (VPF) è dotata di una porta 22 x 12 m, dove i carichi elaborati in posizione verticale vengono spostati con due gru aeree e un sollevatore in grado di sollevare fino a 32 tonnellate.

[29]

  • L'Hypergolic Maintenance and Checkout Area (HMCA) comprende tre edifici isolati dal resto dell'area industriale a causa dei materiali pericolosi che vengono maneggiati. Gli elementi alimentati a propellente ipergolico che costituivano il reaction control system degli Space Shuttle, il sistema di manovra orbitale e le unità di alimentazione ausiliarie vennero immagazzinati e serviti nell'HMCF.

[30]

[31]

utilizzata per l'elaborazione di veicoli spaziali Orion e del carico utile.

  • Il Payload Hazardous Servicing Facility (PHSF) contiene un'area di servizio 34 x 21 m, con un gancio alto 26 m. Contiene anche una camera a vuoto per il carico utile delle dimensioni 24 x 18 m. La sua temperatura è mantenuta a 21 gradi centigradi.

[32]

Complesso di lancio 39[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Kennedy Space Center Launch Complex 39.
The Vehicle Assembly Building (center) in 1999, with the Launch Control Center jutting out from its right, and Pads A and B in the distance
Close-up photo of the VAB.

Complesso di lancio 39 (LC-39) venne originariamente costruito per il lanciatore Saturn V, il più grande e più potente veicolo di lancio operativo della storia, per il programma Apollo. Dalla fine del programma Apollo nel 1972, LC-39 venne utilizzato per lanciare ogni volo spaziale umano della NASA, tra cui Skylab (1973), il Apollo-Soyuz Test Project (1975), e il programma Space Shuttle (1981-2011).

Da dicembre 1968, tutte le operazioni di lancio vennero condotte dalle rampe di lancio A e B del Complesso di lancio 39. Entrambe le rampe si trovano vicino all’oceano, a 5 km a est del VAB.

[33]

Le missioni umane per la Luna richiedevano il grande razzo Saturn V a tre stadi, che era 111 m alto e 10 m di diametro. Al KSC, il Launch Complex 39 è stato costruito sull'isola di Merritt proprio per ospitare il nuovo lanciatore. La costruzione del progetto da 800 million iniziò nel novembre 1962. Le rampe di lancio LC-39 A e B furono completate nell'ottobre 1965 (le pianificate rampe C, D ed E furono cancellate), il VAB fu completato nel giugno 1965 e l'infrastruttura alla fine del 1966.

Il complesso comprende:

  • L'Vehicle Assembly Building (VAB), un hangar di 3,700,000 m3 in grado di contenere quattro Saturn V. Il VAB è la quarta struttura più grande al mondo per volume, ed era la più grande in assoluto quando venne completata nel 1965.

[34]


Complesso di lancio 48[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Kennedy Space Center Launch Complex 48.
A render of Boeing's XS-1 Phantom Express launch vehicle on LC-48

Il Launch Complex 48 (LC-48) è un sito di lancio multi-utente in costruzione per piccoli lanciatori e veicoli spaziali. Sarà situato tra il Launch Complex 39A e il Space Launch Complex 41, con LC-39A a nord e SLC-41 a sud.

[35]

LC-48 sarà costruito come un "clean pad" per supportare più sistemi di lancio con diverse esigenze di propellente. Nonostante inizialmente fosse previsto una solo rampa di lancio, il complesso è in grado di essere ampliato a due rampe in un secondo momento.

[36]

Leasing commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Per favorire la crescita del settore spaziale commerciale nell'area e nel Centro come spazioporto multiutente,

[37][38]

KSC concede alcune delle sue proprietà. Ecco alcuni esempi principali:

[39][40][41]

  • Hypergolic Maintenance Facility (HMF) a United Paradyne Corporation (UPC)

[42]

Complesso dei visitatori[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Kennedy Space Center Visitor Complex.
Gate to the KSC Visitor Complex in 2006; Explorer, a Space Shuttle mock-up, is in the background

Il Kennedy Space Center Visitor Complex, gestito da Delaware North sin dal 1995, ha una varietà di reperti, manufatti, esposizioni e attrazioni sulla storia e sul futuro del volo spaziale umano e robotico. I tour in autobus del KSC hanno inizio da questro complesso visitatori. Il complesso comprende anche il separato Apollo/Saturn V Center, a nord del VAB, e la United States Astronaut Hall of Fame, sei miglia a ovest vicino a Titusville. Nel 2009 i visitatori annuali furono 1,5 milioni. Aveva circa 700 dipendenti.

[43]

Il 29 maggio 2015 venne annunciato che l’esposizione Astronaut Hall of Fame sarebbe stata spostata dalla sua posizione precedente in un'altra postazione all'interno del Visitor Complex per fare spazio a un'imminente attrazione high-tech dal titolo "Heroes and Legends". L'attrazione, che venne progettata dallo studio di design Falcon's Treehouse con sede a Orlando, è prevista per l'apertura a fine 2016.

[44]

Nel marzo 2016, il centro visitatori rivelà la nuova posizione dell'iconico conto alla rovescia posizionandolo all'ingresso del complesso; in precedenza, l'orologio era situato presso il sito stampa. L'orologio era stato originariamente costruito e installato nel 1969 ed è elencato nel National Register of Historic Places nel gennaio 2000.

[45]

Nel 2019, la NASA celebrò il 50° anniversario del programma Apollo.

[46]

Nell'estate del 2019, Modulo Lunare 9 (LM-9) sarà trasferito nel Apollo/Saturn V Center come parte di un'iniziativa per ridedicare il centro e celebrare il 50o anniversario del Programma Apollo.

Luoghi storici[modifica | modifica wikitesto]

La NASA elenca i seguenti Historic Districts del KSC; ogni distretto dispone di più strutture associate:

[47][48][49]

  • Launch Complex 39: Pad A Historic District
  • Launch Complex 39: Pad B Historic District
  • Shuttle Landing Facility (SLF) Area Historic District
  • Orbiter Processing Historic District
  • Solid Rocket Booster (SRB) Disassembly and Refurbishment Complex Historic District
  • NASA KSC Railroad System Historic District
  • NASA-owned Cape Canaveral Air Force Station Industrial Area Historic District

Ci sono 24 proprietà storiche al di fuori di questi quartieri storici, tra cui lo Space Shuttle Atlantis, il Vehicle Assembly Building, il Crawlerway e l’Operations and Checkout Building.

[47]

KSC ha una National Historic Landmark, 78 luoghi elencati o elegibili al National Register of Historic Places (NRHP) e 100 siti archeologici.

[50]

Lo stesso argomento in dettaglio: John F. Kennedy Space Center MPS.

Altri edifici[modifica | modifica wikitesto]

Il Rotation, Processing and Surge Facility (RPSF') è responsabile della preparazione dei solid rocket booster per il trasporto al Vehicle Assembly Building (VAB). La RPSF è stata costruita nel 1984 per eseguire operazioni del SRB che erano state precedentemente condotte in high bays 2 e 4 del VAB all'inizio del programma Space Shuttle. È stato utilizzato fino al ritiro di Space Shuttle nel 2011 e verrà utilizzato in futuro dal Space Launch System

[51] (SLS) e lanciatori OmegA.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

A Mercury Redstone rocket on display at Gate 3 was toppled by Hurricane Frances on September 7, 2004.

La forma peninsulare della Florida e i contrasti di temperatura tra terra e oceano forniscono le condizioni atmosferiche ideali per le tempeste elettriche, facendo guadagnare alla Florida centrale la reputazione di "capitale dei fulmini degli Stati Uniti".

[52][53]

Ciò rende necessari ampi sistemi di protezione e rilevamento dei fulmini per proteggere i dipendenti, le strutture e i veicoli spaziali sulle rampe di lancio.

[54]

Il 14 novembre 1969, la navicella Apollo 12 venne colpita da un fulmine subito dopo il decollo dalla rampa 39A, ma il volo continuò senza ulteriori problemi. Il colpo di fulmine più potente registrato al KSC si verificò al LC-39B il 25 agosto 2006, mentre lo Space Shuttle Atlantis era in fase di preparazione per l’STS-115. Inizialmente i manager della NASA si preoccuparono che il fulmine avesse causasto danni al veicolo spaziale, ma dopo ulteriori nessuno danno venne trovato.

[55]

Il 7 settembre 2004, l’uragano Frances colpì direttamente l'area del Centro con venti sostenuti a 110 km/h e raffiche fino a 151 km/h, la tempesta più dannosa fino ad oggi. Il Vehicle Assembly Building perse 1000 pannelli esterni, ognuno delle dimensioni pari a 1,2 x 3 m, esponendo una superficie totale di 3,700 m2. Si verificarono danni ai lati sud e est del VAB. Il Thermal Protection System Facility dello Shuttle subì gravi danni; una parte del tetto venne strappato, facendo entrare un ingente quantitativo d'acqua. Diversi lanciatori in mostra al Centro furono rovesciati dal vento.

[56] html Ulteriori danni alla KSC sono stati causati dall'uragano Wilma nell'ottobre 2005.

La stima conservativa della NASA afferma che il Kennedy Space Center sperimenterà dai 13 ai 20 cm di innalzamento del livello del mare entro il 2050. Il Complesso di lancio 39A è quello più vulnerabile alle inondazioni e ha un rischio annuo di alluvione del 14% a partire dal 2020.

[57][58]

Direttori del KSC[modifica | modifica wikitesto]

Dr. Kurt Debus, first director of KSC

Dalla formazione del KSC, 10 direttori hanno ricoperto questo ruolo, inclusi tre ex astronauti (Crippen, Bridges e Cabana):

Nome Inzio Fine Fonte
Dr. Kurt H. Debus Luglio 1962 Novembre 1974 [59]
Lee R. Scherer 19 gennaio 1975 2 settembre 1979 [60]
Richard G. Smith 26 settembre 1979 2 agosto 1986 [61]
Forrest S. McCartney 31 agosto 1987 31 dicembre 1991 [62]
Robert L. Crippen Gennaio 1992 Gennaio 1995 [63]
Jay F. Honeycutt Gennaio 1995 2 marzo 1997 [64]
Roy D. Bridges, Jr. 2 marzo 1997 9 agosto 2003 [65]
James W. Kennedy 9 agosto 2003 Gennaio 2007 [66]
William W. Parsons Gennaio 2007 Ottobre2008 [67]
Robert D. Cabana Ottobre 2008 In carica [68]
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