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Agricoltura sostenibile
Agricoltura

L’agricoltura sostenibile è l’attività agricola condotta in modi sostenibili (soddisfacendo il fabbisogno alimentare e di fibre tessili della società nel presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare quelli che saranno i propri fabbisogni). [1] e basata sulla conoscenza dei servizi ecosistemici , che studiano le relazioni tra gli organismi e il loro ambiente. È un approccio metodologico a lungo termine che include profitto, gestione ambientale, equità, salute, componenti economiche e familiari di una azienda agricola. Si basa su 3 aspetti fondamentali: profitto economico, gestione ambientale e responsabilità sociale. Il focus della sostenibilità verte sul processo e sulla pratica generali di una azienda agricola piuttosto che su un prodotto agricolo specifico. I già integrati principi economici, ambientali e sociali sono incorporati in un triplice approccio (TBL= triple bottom line) se si prendono in considerazione gli effetti che l’azienda agricola ha sull’ambiente circostante; caratteristica che lo differenzia da un approccio tradizionale in cui il margine di profitto è l’unico fattore considerato. L’agricoltura sostenibile è inoltre anche associata a fattori sociali ed ambientali.[2]

Origine del termine[modifica | modifica wikitesto]

Si dice che l’espressione “agricoltura sostenibile” sia stata coniata dall’agronomo australiano Gordon McClymont .[3] A Wes Jackson è attribuita invece la prima pubblicazione di questa espressione nel suo libro del 1980 New roots for Agriculture.[4] L’espressione divenne popolare verso la fine degli anni ’80.[5]

L’agricoltura sostenibile è stata definita come “un sistema integrato di metodi di produzione vegetale ed animale applicati in un luogo specifico e con una durata a lungo termine”, per soddisfare, per esempio, il fabbisogno alimentare e tessile umano, per migliorare la qualità ambientale e le risorse naturali dalle quali dipende il settore agricolo per poter usare nel modo più efficiente possibile le risorse non rinnovabili e le risorse delle aziende agricole ed integrare i cicli biologici naturali e gli strumenti di controllo, per sostenere redditività economica delle operazioni svolte dalle aziende agricole e migliorare la qualità della vita per gli agricoltori e l’intera società.[6]

Principi fondamentali[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono vari principi fondamentali associati alla sostenibilità in agricoltura:[7]

  1. Inclusione di processi biologici ed ecologici nelle prassi produttive agricole ed alimentari. Per esempio, questi processi potrebbero includere ciclo dei nutrienti , la rigenerazione del suolo e azotofissazione
  2. Impiego di ridotte quantità di fattori non rinnovabili e non sostenibili, specialmente se dannosi per l’ambiente.
  3. Ricorso alle competenze degli agricoltori sia per lavorare la terra in modo produttivo, che per promuovere l’autonomia e l’autosufficienza degli agricoltori.
  4. Risoluzione dei problemi legati alle risorse agricole e naturali attraverso la cooperazione e la collaborazione tra individui aventi competenze diverse. Tra i problemi da affrontare figurano la lotta antiparassitaria e l’irrigazione .

Coltivazione e risorse naturali[modifica | modifica wikitesto]

I tradizionali metodi di coltivazione avevano una bassa carbon footprint

L’agricoltura sostenibile può essere intesa come un approccio ecosistemico all’agricoltura.[8] Le pratiche che possono causare danni a lungo termine al suolo includono l’aratura eccessiva (che porta all’erosione del suolo) e l’irrigazione senza l’adeguato drenaggio (che porta alla salinizzazione ). Gli esperimenti a lungo termine hanno fornito alcune informazioni utili su come diverse pratiche agricole possano avere delle ripercussioni su quelle proprietà del suolo che sono essenziali per la sostenibilità. Negli Stati Uniti d’America, un’ente federale, il Natural Resources Conservation Service del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), è specializzato nel fornire assistenza tecnica e finanziaria a coloro che hanno come obiettivo quello di perseguire la conservazione delle risorse naturali coniugandola con la produzione agricola.

Agricoltura di conservazione in Zambia

Gli elementi imprescindibili per qualsiasi area geografica sono sole, aria, suolo, sostanze nutritive e acqua . Dei cinque, la [[qualità del suolo|qualità] e la quantità del suolo e dell’acqua sono le più soggette all’intervento umano con il tempo e il lavoro. Nonostante l’aria e la luce del sole siano disponibili ovunque sulla Terra, le colture dipendono anche dai nutrienti del suolo e dalla disponibilità di acqua. Quando gli agricoltori coltivano e poi raccolgono i frutti del loro raccolto, rimuovono alcuni di questi nutrienti dal suolo. Senza una reintegrazione dei nutrienti, o la terra si impoverisce, diventando inutilizzabile, oppure si va incontro a una diminuzione della resa dei raccolti . L’agricoltura sostenibile verte sulla reintegrazione dei nutrienti nel suolo, e al contempo sulla minimizzazione dell’uso o del bisogno di risorse non rinnovabili, come il gas metano (usato per convertire l’azoto in fertilizzante sintetico), o i minerali grezzi (come il fosfato). Possibili fonti di azoto che sarebbero, in teoria, disponibili illimitatamente, includono:

  1. Riciclaggio di rifiuti vegetali, letame animale e letame umano trattato
  2. Crescita di colture di leguminose e foraggi come le arachidi o l’erba medica che entrano in simbiosi con batteri azotofissatori detti rizobi .
  3. Produzione industriale di azoto tramite il processo Haber che usa l’azoto, ottenuto a partire dal gas naturale (ma questo idrogeno potrebbe invece essere ottenuto tramite l’elettrolisi dell’acqua, usando l’elettricità (forse da pannelli solari o da impianti eolici) o
  4. Colture (non di leguminose) geneticamente modificate per formare simbiosi azotofissatrici o fissare l’azoto senza simbionti microbici.

L’ultima opzione è stata presentata/avanzata negli anni ’70 ma il suo processo di attuazione procede gradualmente .[9][10]Alternative sostenibili che possano sostituire altri apporti nutritivi come il fosforo e il potassio sono più limitate. Opzioni più realistiche e spesso trascurate includono la rotazione delle colture a lungo termine , tornando a cicli naturali che annualmente inondano terre coltivate (restituendo i nutrienti persi) come le inondazioni del Nilo , l’impiego a lungo termine del biochar e l’uso di ecotipi vegetali e animali che sono adattati a condizioni tutt’altro che ideali come parassiti, siccità o mancanza di nutrienti. Le colture che richiedono alti livelli di nutrienti del suolo possono essere coltivate in modo più sostenibile con delle adeguate pratiche di gestione dei fertilizzanti.

Acqua[modifica | modifica wikitesto]

In alcune zone le precipitazioni sufficienti permettono la crescita delle colture ma in molte altre zone è necessaria l’irrigazione . Affinché i sistemi di irrigazione siano sostenibili, è necessaria una buona gestione degli stessi (così da evitare la salinizzazione ) evitando che attingano dalla fonte una quantità di acqua maggiore di quella che la fonte è in grado di rifornire naturalmente, altrimenti la fonte idrica diventerebbe realmente una risorsa non rinnovabile . I miglioramenti nella tecnologia per la perforazione dei pozzi e per le pompe a immersione , associata allo sviluppo dell’irrigazione a goccia e l’irrigazione con pivot a bassa pressione hanno reso possibile raggiungere regolarmente le rese agricole alte in zone in cui l’affidarsi solamente alle precipitazioni, in precedenza, non aveva garantito la buona riuscita dei raccolti. Tuttavia, questo progresso ha un prezzo. In molte zone, come la falda acquifera Ogalalla , l’acqua viene consumata molto più velocemente di quanto venga rifornita dalla fonte.

  1. ^ "What is sustainable agriculture | Agricultural Sustainability Institute". asi.ucdavis.edu. Retrieved 2019-01-20.
  2. ^ Ontario Ministry of Agriculture, Food and Rural Affairs. (2016). Introduction to Sustainable Agriculture . [1]
  3. ^ Rural Science Graduates Association (2002). "In Memo rium - Former Staff and Students of Rural Science at UNE" [University_of_New_England_(Australia)| University of New England]. Archived from the original on 6 June 2013. Retrieved 21 October 2012.
  4. ^ Jackson, Wes. New Roots for Agriculture. Foreword by Wendell Berry. University of Nebraska Press. ISBN 0803275625.
  5. ^ Kirschenmann, Frederick.A Brief History of Sustainable Agriculture, editor's note by Carolyn Raffensperger and Nancy Myers. The Networker, vol. 9, no. 2, March 2004.
  6. ^ Gold, M. (July 2009). What is Sustainable Agriculture?. United States Department of Agriculture, Alternative Farming Systems Information Center.
  7. ^ Pretty, Jules (2008-02-12). "Agricultural sustainability: concepts, principles and evidence". Philosophical Transactions of the Royal Society of London B: Biological Sciences. 363 (1491): 447–465. doi: 10.1098/rstb.2007.2163. ISSN 0962-8436. PMC 2610163. PMID 17652074.
  8. ^ Altieri, Miguel A. (1995) Agroecology: The science of sustainable agriculture. Westview Press, Boulder, CO.
  9. ^ "Scientists discover genetics of nitrogen fixation in plants - potential implications for future agriculture". News.mongabay.com. 2008-03-08. Retrieved 2013-09-10.
  10. ^ Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, March 25, 2008 vol. 105 no. 12 4928–4932 [2].