Utente:Facquis/Sandbox/7

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La cattedrale e la basilica della Vergine degli Abbandonati viste da plaza de la Virgen

La cattedrale di Valencia è il principale luogo di culto cattolico della città e chiesa madre dell'omonima arcidiocesi.[1] La cattedrale sorge nel sito della grande moschea di Valencia, realizzata nell'VIII secolo sopra i resti della chiesa visigota, fu adibita nel 1238 al culto cattolico in seguito alla Reconquista per poi essere demolita nel 1262 con l'inizio della costruzione della cattedrale; i resti di queste strutture sono ancora visibili nei sotterranei del museo della cattedrale nel museo dell'Almoina. La cattedrale con il suo campanile, el Micalet, fu realizzata in stile gotico tra il XIV e il XV secolo e al suo interno contiene dipinti di Fernando Yáñez de la Almedina e il suo collaboratore Fernando de Los Llanos, Vicente Macip e suo figlio Juan, Mariano Salvador Maella, Francisco Goya e Francisco Ribalta.[2] In una cappella della cattedrale è esposto il Santo Cáliz, una reliquia che la tradizione identifica nel Santo Graal.[3] La cattedrale è collegata tramite dei due passaggi sopraelevati al palazzo dell'arcivescovo di Valencia in plaza de la Almoina e alla basilica della Vergine degli Abbandonati in plaza de la Virgen. La basilica fu inaugurata nel 1667 per poi essere riammodernata e ampliata XIX secolo, al suo interno la cupola è integralmente decorata da un affresco realizzato nel 1703 da Antonio Palomino.[4]

Altare maggiore della chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro Martire

Altro edificio di grande importanza artistica è la chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro Martire. Risalente al XIII secolo la chiesa fu ampliata trasformata nello stile gotico nella prima metà del XV secolo durante il rettorato parrocchiale di Alfons de Borja y Cabanilles (futuro papa Callisto III) per poi essere nuovamente ristrutturata secondo i dettami dell'architettura barocca sul finire del XVII secolo. Al suo interno la chiesa è completamente ricoperta da affreschi progettati da Antonio Palomino e dipinti nel 1700 dal suo allievo Dionís Vidal; sul lato destro della navata è rappresentata la vita di san Nicola, mentre sul lato sinistro quella di san Pietro.[5]

Chiesa di Santa Caterina

Il primo edificio di culto cattolico costruito a Valencia in seguito alla Reconquista è la chiesa di San Giovanni dell'Ospedale. Realizzata in stile gotico, la chiesa fu eretta nel 1238 dagli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, che la affiancarono a un ospedale, un cimitero e alla residenza dei cavalieri, dei quali oggi ne rimangono dei resti.[6] Altro esempio di architettura gotica valenciana è la chiesa di Santa Caterina, consacrata nel 1300 è una delle poche chiese a tre navate della Comunità Valenciana. Nel corso del XVII secolo la chiesa fu affiancata da un campanile barocco e anche gli interni furono riammodernati secondo questo stile, dopo i danni subiti durante la guerra civile spagnola però la chiesa fu restaurata mettendo in evidenza gli elementi gotici.[7] La chiesa dei Santi Giovanni, invece ha mantenuto la decorazione barocca realizzata sul finire del XVII secolo conservando anche la torre dell'orologio e la volta affrescata dal Palomino.[8]

Facciata del monastero di San Miguel de los Reyes

Monastero di San Miguel de los Reyes, Convento di San Domenico, Real Colegio Seminario del Corpus Christi (associata Església de les Escoles Pies de València), Convent de Santa Clara (València), Església i Palau del Temple XVIII secolo neoclassico oggi sede delegazione spagnola.

Infine sono presenti la chiesa di Sant'Agostino e la chiesa di Sant Vicent de la Roqueta risalenti al XIII secolo e contenenti elementi gotici la prima e romanici la seconda, mentre in stile barocco e realizzate tra il XVII e il XVIII secolo la chiesa di San Tommaso e San Filippo Neri, la chiesa di San Martino, la chiesa di San Michele e San Sebastiano, la chiesa di Santo Stefano, la chiesa di San Giovanni della Croce e la chiesa di Nostra Signora del Pilar e San Lorenzo.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Sala delle colonne nella loggia della Seta
Loggia della Seta
La Lonja è uno degli edifici caratteristici della città, oltre ad essere uno dei più famosi monumenti appartenenti al gotico civile che si possa trovare in Europa. È Monumento Storico Artistico Nazionale dal 4 giugno 1931 e fu dichiarata dall’UNESCO come appartenente al Patrimonio dell’Umanità il 5 dicembre 1996. “La Lonja de Mercaderes” (La Borsa dei Mercanti) si trova al centro dell’urbe – davanti al Mercato Centrale ed al Tempio dei Santi Giovanni – ed occupa una superficie rettangolare la cui area è di circa 1990 metri quadrati.[9]
Mercado Central
Se sei un amante della gastronomía, assaporala con i prodotti frechi, i suoi colori, i suoi sapori e apprezza la ricchezza, la varietà e la qualità della cucina, il Mercato Centrale di Valencia è un paradiso da non perdere. Una visita obbligatoria della città, una gigantesca dispensa di architettura modernista, che contiene tutti i prodotti freschi del frutteto e tutto il gusto e l'odore del Mediterraneo al suo interno. Non esitate, fate una passeggiata nel Mercato Centrale, i vostri sensi vi ringrazieranno!

Il più grande mercato di prodotti freschi d'Europa, oltre a distinguersi per la sua ricca e variegata offerta gastronomica, si trova in uno degli edifici modernisti più emblematici della città. Con una superficie di oltre 8.000 metri quadrati, è ricca decorazioni che fanno riferimento ai prodotti del frutteto e dei giardini di Valencia. La sua struttura, costituita da colonne in ferro che ricordano la Torre Eiffel, piastrelle e vetrate, ne fanno un'attrazione architettonica da non perdere. Ma lungo il percorso non solo vi godrete il contenitore, il contenuto trabocca di gioia, colori, aromi, sapori..... tanta vita e tanto Mediterraneo, insomma. È un luogo dove lo shopping tradizionale si unisce al crescente numero di turisti che frequentano questo spazio. Questa agorà della gastronomia valenciana conta più di 1.200 bancarelle in cui spiccano frutta e verdura fresca, con arance, pomodori e fagioli come protagonisti; carni; formaggi; pesce e frutti di mare, bancarelle con anguille vive che attirano la vostra attenzione; spezie; frutta secca e una lunga eccetera. Se la vostra intenzione non è quella di acquistare, ma volete assaggiare la qualità del prodotto, potete fare una sosta al Central Bar, il tradizionale bar del Mercato Centrale, che ora è nelle mani dello chef Ricard Camarena, dove si offrono tapas, porzioni e panini con il meglio che le della oferta giornalera. Se siate amanti dello shopping o avete voglia di trascorrere una mattinata gastronomica, il Mercado Central è un luogo magico. Non perdetevelo![10]

Plaza de Toros
Mercado de Colón
Uno degli edifici modernisti più emblematici della città. Opera dell’architetto Francisco de Mora y Berenguer eseguita in base al progetto del 1914. Edificio aperto che occupando un intero rione si integra totalmente nello spazio circostante, ricordando gli antichi tendoni dei mercatini tradizionali. In seguito ad un gran progetto di restauro, è stato recuperato uno degli edifici modernisti più importanti della città. Lo scheletro, i mattoni, la ceramica ed il legno sono stati sottoposti a trattamenti specifici; l’elemento recuperato più significativo del recinto è il “trencadís” (mosaico in ceramica) che faceva da coronamento al portale originale. Il risultato è l’apertura di un punto di ritrovo cittadino, con una facciata colorista e valenzana che ricorda le soluzioni strutturali e decorative del modernismo di Gaudí.[11]
Plaza de Toros
In questo enclave, vicino alla Stazione del Nord, troviamo questo edificio neoclassico, opera dell’architetto Sebastián Monleón Estellés, che si innalzò tra il 1850 ed il 1860 sui terreni di una piazza precedente mai portata a termine. L’edificio è alto 17,65 m ed ha un diametro di 52 m. All’esterno si possono apprezzare quattro piani porticati, con archi in mattone, concentrici nel piano basso, a tutto sesto in quelli rimanenti e balaustrate in pietra. All’interno sono disposte 24 gradinate sopra le quali si trovano due gallerie che si appoggiano su pilastri metallici. Le principali corride si svolgono durante le “Fallas” e la “Feria de Julio”.[12]
Palacio del Marqués de Dos Aguas
in stile rococò, fu costruito attorno al 1740, ed è ora la sede del Museo della Ceramica González Martí.
Casa consistorial de Valencia
sede del consiglio comunale, fu costruita in stile neoclassico tra il 1758 e il 1763.
Biblioteca Pubblica
Parco oceanografico di Valencia
L'Hemisfèric
L'Umbracle
Palau de la Música
Progettato da José María de Paredes, Premio Nazionale di Architettura, il Palazzo della Musica fu inaugurato il 25 aprile 1987. Da allora, il Palau è divenuto uno degli edifici più emblematici della città. Oggi, è considerato come uno dei centri musicali più importanti d’Europa. La trasparenza è il mezzo adottato in questa inusuale esperienza architettonica. Una grande volta a cristalli, che corre parallela all’antico letto del fiume Turia, serve come accesso principale. L’ambiente esterno penetra al suo interno, con spazi verdi che crescono all’interno del vestibolo, mentre la cascata di cristallo sembra cadere direttamente sul laghetto che Ricardo Bofill ha disegnato in questo tratto del vecchio corso davanti al Turia.[13]
Palazzo Berbedel
Grande costruzione che ospita diversi corpi indipendenti, omogeneizzati in seguito a successivi interventi. In origine Palazzo dei Duchi di Villahermosa, divenne quindi sede della Capitaneria Generale dopo la distruzione del vecchio Palazzo Reale; successivamente fu residenza del Marchese del Campo ed acquistato più tardi dai Conti di Berbedel il cui nome conserva ancora oggi.[14]
Palazzo de Baylía
Edificazione palatina eretta su quella che fu l’antica residenza del Bayle generale. Presenta un’impostazione postaccademica di accurata composizione, basata su tre corpi in altezza. Un deciso intervento nel XIX secolo gli conferì l’attuale fisionomia. Nel 1904 venne restaurato da Luis Ferreres e da José María Manuel Cortina. Nel 1955, si intervenne all’interno per abilitarlo alla sua attuale utilizzazione come sede della Provincia.[15]
Palazzo di Boïl Arenós
Palazzo gotico definito monumento storico-artistico, nel quale ha attualmente sede la Borsa di Valencia.[16]
Palazzo di Giustizia
In un grande rione rettangolare e nel luogo dove si svolgeva tutto il commercio marittimo tra il 1758 ed il 1802, si erge uno degli edifici più importanti della città, opera degli architetti Felipe Rubio, Antonio Gilabert e Tomás Miner. In origine ospitava la dogana, nel 1828 divenne una fabbrica di tabacco ed infine nel 1914 si trasformò in Palazzo di Giustizia. In stile neoclassico, il patio centrale si divide in due parti grazie a delle arcate; esternamente, presenta mattoni a vista e conci in modo che il piano basso ed il primo rimangano separati dagli altri grazie al bugnato dei pilastri ed all’imposta orizzontale che circonda tutto l’edificio. Nella sua facciata principale si trova una piccola statua di Carlo III, opera del Vergara.[17]
Palazzo dei Borgia
Il Palazzo del Benicarló (antica casa dei Borgia), si trova in un antico intreccio urbano. L’edificio a pianta rettangolare possiede un ampio giardino posteriore che struttura gran parte del rione che lo circonda. Originariamente in tardo stile gotico, nel XIX secolo subì un rimodellamento che gli conferì uno stile gotico. All’edificio, recentemente restaurato, si accede dalla Plaza de San Lorenzo, nell’antichità chiamata dell’Inquisizione perché vi ospitava il Palazzo di detta istituzione.[18]
Palazzo del Marchese della Scala
Casa Palazzo dei Boil, marchesi della Scala e Signori di Manises. Dalla sua originaria costruzione risalente al XVI secolo, assimila e ripete gli schemi propri dei palazzi gotici, con contributi posteriori particolarmente rinascimentali. È il risultato di due differenti costruzioni, con accessi separati e due patii scoperti in epoca più recente uniti da una scala che si trova sotto la cupola ovale. Sono stati unificati anche i vani del piano principale.[19]
Pensiline del porto
La loro costruzione è stata prevista dal "Piano Generale di Ampliamento e Miglioramento del Porto di Valencia”, risalente al 1910. I lavori furono affidati agli ingegneri José Mª Fuster e Fausto Elio. Di particolare bellezza sono la decorazione modernista con rilievi che alludono al commercio e alla navigazione, e i mosaici di ceramica policromatici che trattano temi tipici valenzani: arance, uva ed altri frutti...[20]
Cripta Arqueológica De La Cárcel De San Vicente Mártir
Nella cornice di un magnifico tesoro archeologico, eredità di un passato visigoto, il visitatore può effettuare un viaggio filmato lungo la storia di Valencia, guidato da un antenato che rivive le origini della città. Tutto l’insieme si completa con una preziosa esposizione di pezzi legati al luogo: dipinti murali romani, altare e controporta visigoti, materiali islamici e una statua di San Vicente Mártir. Un complesso archeologico degno di essere ammirato.[21]
Palazzo de Cervellò
Residenza di re e personaggi illustri nel XlX secolo, offre una visita molto interessante, grazie all’ambiente lussuoso dei suoi saloni e all’esposizione di parte dell’archivio municipale e della collezione pittorica.[22]
Casa del Punt de Gantxo
Opera dell’architetto Manuel Peris Ferrando, attribuita ad un modernismo autoctono più per la sua decorazione naturalista che per la sua struttura tipologica. Al piano terra si trova la cappella di San Vincente e San Valero alla quale si accede attraverso un portale barocco. Oltre alla decorazione del complesso, occorre sottolineare l’aspetto dell’ultimo piano dove si riflette il cambio di mentalità dell’epoca.[23]
Ayuntamiento
È formato da due corpi unificati: Le antiche Scuole dell’Arcivescovo Mayoral, "Casa de la Enseñanza", e l’edificio innalzato nel XX secolo, opera degli architetti Francisco de Mora y Berenguer e Carlos Carbonell Pañella. Il primo blocco presenta in generale uno stile accademico con elementi barocchi nelle porte principali e, quello costruito nel XX secolo combina il classicismo con elementi manieristici. L’insediamento definitivo della Corporazione Municipale in questo edificio avvenne nel 1934. Ospita l’Archivio Municipale ed il Museo; nel resto dell’edificio si trovano differenti dipendenze amministrative. L’edificio è moderno e monumentale. Abbondano le decorazioni con elementi valenzani. Al centro della facciata principale si trova una torre con orologio. Al suo interno spiccano il Salone delle Feste e quello delle Sessioni, così come la grande scalinata in marmo. All’esterno si possono apprezzare due cupole ellittiche ricoperte da tegole di vetro ed il grande balcone che copre il corpo centrale del piano principale.[24]
Ufficio Della Posta
Opera eseguita in base al progetto dell’architetto Miguel Angel Navarro che si iniziò nel 1915 e terminò nel 1922. Risponde, nelle sue linee generali, all’eclettismo dominante nell’architettura ufficiale. Di particolare importanza è l’accesso all’edificio, enfatizzato da un corpo sporgente, incorniciato, al piano terra, da doppie colonne ioniche e da un arco a tutto sesto con figure allegoriche nelle parte superiore; è collegato con il salone a due livelli e coperto da una cupola a base ellittica di vetro e il nucleo intorno al quale si sviluppa l’edificio.[25]
Palacio de la Generalidad Valenciana
Costruzione a pianta rettangolare che fu sede in origine, 1418, del punto di raccolta delle tasse dovute alla Corona. Presenta due torrioni laterali ed un corpo centrale, più basso, che sembra unirle. La sua costruzione inizia nel 1421 con l’attuale corpo centrale in stile tardo gotico. Dal 1481 al 1520 viene ampliato il patio, splendida opera di disposizione gotica, si inizia la Cappella e si costruisce la facciata della Plaza de Manises, tutto ciò eseguito dai mastri Pere Compte e Joan Guiverro. Nel 1518 si inizia la costruzione del torrione rinascimentale, eseguita da Joan Corbera e terminata nel 1519. Da questo punto, fino alla costruzione del nuovo torrione nel 1940, non subì lavori che si possano reputare importanti. Il torrione che si affaccia sulla Plaza de Manises viene terminato nel 1952 dall’architetto Albert Ballesteros che cerca di copiare quello rinascimentale.[26]
Piazza rotonda
Opera di Salvador Escrig Melchor del 1840, la Plaza Redonda è, grazie alla particolarità della sua costruzione, una delle singolari attrazioni turistiche di Valencia. Ristrutturata nel 2012, rappresenta oggi uno degli angoli più incantevoli della città. È circondata da tradizionali negozi d’artigianato e bar in cui degustare fantastiche tapas; l’offerta turistica è quindi completata da bancarelle che offrono pizzi, ricami, tele e souvenir di Valencia, oltre a molti altri prodotti. Alla piazza si accede da quattro strade pedonali che convergono in uno spazio accogliente, pieno di luce, e dal quale, posizionandosi in prossimità della fontana situata nel centro, è possibile ammirare una nuova e bella prospettiva del campanile in stile barocco rococò di Santa Catalina, che si erge al di sopra dei tre piani dell’edificio circolare. Sul pavimento è riportata una citazione dello scrittore valenciano Vicente Blasco Ibáñez, che fa riferimento a questo luogo nel suo libro Arroz y Tartana (Riso e tartana).[27]
L'Hemisfèric nella Città delle Arti e delle Scienze
Città delle Arti e delle Scienze
La Ciudad de las Artes y las Ciencias (Città delle Arti e delle Scienze ) di Valencia è di per sé uno spettacolo per gli occhi. Gli edifici che compongono questo imponente centro di svago e cultura, progettati da Santiago Calatrava, presentano un’immagine all’avanguardia che ci porta ad addentrarci nel XXI secolo. L’Hemisfèric offre la possibilità di vedere il cinema Imax di ultima generazione, visitare il planetario ed assistere ad un innovativo spettacolo laser. Il Museo de las Ciencias (Museo delle Scienze) è un edificio spettacolare che ospita percorsi ed esposizioni scientifiche interattive, dove i visitatori si possono sbizzarrire in attività tattili e farsi protagonisti di curiosi esperimenti. Al parco oceanografico (Oceanogràfic) si danno appuntamento tutti gli ecosistemi del pianeta, con abitanti provenienti sia dal mondo animale che da quello vegetale. Le migliori rappresentazioni di opera, concerti e spettacoli scenici possono venire ammirate nel complesso degli auditori all’interno del Palau de les Arts (Palazzo delle Arti), con la sua spettacolare forma ovale e la sua imponente architettura. E infine, l’Ágora, un edificio concepito come uno spazio multifunzionale estremamente versatile, adatto per ospitare eventi di ogni genere.[28]::Palazzo delle Arti Reina Sofia: Si tratta dell’ultimo e più spettacolare edificio della Ciudad de las Artes y las Ciencias (Città delle Arti e delle Scienze). È stato concepito come centro culturale globale, capace di accogliere opera, danza, concerti all’aria aperta, ecc…. Una programmazione di primo livello artistico, volta ad offrire una visione globale che, partendo dalla musica e girando intorno ad essa, abbracci altre discipline artistiche e culturali. Con un palcoscenico di oltre 1.500 m2, è equipaggiato con la tecnologia più avanzata per poter ospitare qualunque tipo di allestimento scenico, operistico, e musicale grazie alle sue piattaforme mobili, agli scenari intercambiabili e al servizio di traduzione simultanea mediante schermo collocato direttamente nella poltrona.[29]
Veles e vents
Simbolo del Port America's Cup, quest'edificio è situato sul canale e costituisce un collegamento visivo tra il mar Mediterraneo e la città di Valencia. Progettato da David Chipperfield e Fermín Vázquez in stile semplice e minimalista, possiede 25 m di altezza e 10.500 m2 di superficie ed è composto da piattaforme orizzontali che fanno ombra sulle terrazze, dalle quali i visitatori possono godere di una nuova prospettiva, sia della marina e della spiaggia, sia della città.[30]
Palazzo dei Congressi di Valencia
Il grande centro convegni imprenditoriali di Valencia è il Palazzo dei Congressi, sito in Avenida de Cortes Valencianas, che si trova presso l’entrata nord-est della città. Si tratta di una delle più moderne arterie di uffici, con un’ampia offerta di hotel e di ristorazione, ma allo stesso tempo ben collegata al centro città. L’edificio fu progettato dall’architetto britannico Norman Foster e fu inaugurato alla fine degli anni ‘90. Complessivamente possiede 15.581 m², suddivisi in 3 auditori, 9 sale per le commissioni e una sala per le esposizioni, tutte con un equipaggiamento tecnologico di ultima generazione. Nel 2010 e nel 2018 l’Associazione Internazionale dei Palazzi dei Congressi (AIPC) lo nominò il Miglior Palazzo del Mondo (World's Best Convention Centre).[31]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Torres dels Serranas

In diversi punti della città sopravvivono ancora i resti delle antiche mura di Valencia, furono costruite dai romani nel II secolo a.C. per poi essere espanse dai mussulmani nell'XI secolo e dai cristiani nel XIV secolo, vennero infine in gran parte abbattute nel 1865.

La città è circondata da una lunga cortina muraria realizzate in diverse fasi costruttive, nel corso dei secoli Mura[32] Torri[33] Torres dels Serrans Torres de Quart Portale della Valldigna

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Jardin del Turia

Jardí del Túria contiene il Pont de las Flors e il Pont de l'Exposició Giardino botanico di Valencia Albufera Giardini Reali di Valencia

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Valencia dispone di quaranta musei sparsi sul territorio comunale, tra i musei artistici di maggior pregio figurano il Museo delle belle arti, il Museo dell'Almoina, il Museo del Patriarca, la Fundación Bancaja

i moderni l'Instituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM), il Centro del Carme Cultura Contemporanea (CCCC), il Museo Valenciano dell'Illustrazione e della Modernità (MuVM), il Bombas Gens Centre d'Art

musei per le arti applicate il Museo nazionale della ceramica, il Museo della seta, il Museo Fallero, il Museo dei soldatini di piombo, il Centro d’artigianato della Comunità Valenciana

i musei scientifici il Museo delle scienze Principe Felipe, il Museo di scienze naturali, il Museo valenciano di etnologia, il Museo del riso

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Giardini Reali di Valencia
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,614,016,518,923,928,131,531,727,522,416,513,213,319,830,422,121,4
T. min. media (°C) 2,12,74,36,810,814,316,917,314,310,55,83,12,67,316,210,29,1
T. max. assoluta (°C) 20,2
(1994)
23,6
(1990)
27,0
(1981)
28,3
(1977)
33,1
(1977)
40,7
(2022)
40,0
(1983)
39,6
(2000)
37,6
(1982)
31,4
(1995)
26,0
(1992)
22,8
(1989)
23,633,140,737,640,7
T. min. assoluta (°C) −9,8
(1985)
−6,0
(1975)
−6,0
(1987)
−2,5
(1995)
3,7
(1995)
6,2
(1975)
9,8
(1991)
8,6
(1978)
5,4
(1971)
−2,7
(1971)
−7,2
(1973)
−5,4
(1980)
−9,8−6,06,2−7,2−9,8
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 000019232370000155763
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 9730000000272330228
Precipitazioni (mm) 69,575,859,076,249,140,721,034,171,8107,0109,984,4229,7184,395,8288,7798,5
Giorni di pioggia 878964236899242392379
Giorni di nebbia 54332100145514811033
Umidità relativa media (%) 777272727269676971767979767268,375,372,9

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Catedral de Valencia ~ La Catedral del Santo Cáliz, su Catedral de Valencia. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  2. ^ (ES) La Iglesia Catedral, su Catedral de Valencia. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  3. ^ (ES) La Historia del Santo Cáliz, su Catedral de Valencia. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  4. ^ (ES) Historia, su Basilica de Ntra. Sra. de los Desamparados. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  5. ^ (ES) Historia · San Nicolás Valencia, su San Nicolás Valencia. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  6. ^ (ES) Historia de San Juan del Hospital – Iglesia San Juan del Hospital, su sanjuandelhospital.es. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  7. ^ (ES) Templo y torre Santa Catalina (PDF), Comune di Valencia.
  8. ^ (ES) Iglesia Parroquial de los Santos Juanes (PDF), Comune di Valencia.
  9. ^ La Lonja de la Seda (La Borsa della Seta), su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  10. ^ Il Mercato Centrale, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  11. ^ Mercato di Colombo (Mercado de Colón), su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  12. ^ L'Arena di Valencia, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  13. ^ Palazzo Della Musica e Congressi di Valencia, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  14. ^ PALAZZO BERBEDEL O DEL MARCHESE DEL CAMPO, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  15. ^ PALAZZO BERBEDEL O DEL MARCHESE DEL CAMPO, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  16. ^ Palazzo di Boïl Arenós, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  17. ^ Palazzo di Giustizia, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  18. ^ Palazzo dei Borgia, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  19. ^ Palazzo del Marchese della Scala, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  20. ^ PENSILINE DEL PORTO, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  21. ^ Cripta Arqueológica De La Cárcel De San Vicente Mártir, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  22. ^ PALAZZO CERVELLÓ, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  23. ^ CASA DEL PUNT DE GANTXO, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  24. ^ AYUNTAMIENTO (MUNICIPIO), su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  25. ^ Ufficio Della Posta, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  26. ^ Palazzo della Generalitat, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  27. ^ PIAZZA ROTONDA, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  28. ^ CIUDAD DE LAS ARTES Y LAS CIENCIAS (CITTÀ DELLE ARTI E DELLE SCIENZE), su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  29. ^ PALAZZO DELLE ARTI REINA SOFIA, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  30. ^ VELES E VENTS, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  31. ^ Palazzo dei Congressi di Valencia, su www.visitvalencia.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  32. ^ https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/08/1.28_MURALLA_ISL%C3%81MICA_firmado.pdfhttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c3/1.02bis_RECINTO_MURALLA_ROMANA_firmado.pdf
  33. ^ https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f8/1.34_TORRES_DE_QUART_firmado.pdfhttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c9/1.10_PUERTA_DE_SERRANOS_firmado.pdf