Trebelliano

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Trebelliano, da Guillaume Rouillé in Promptuarii Iconum Insigniorum - 1553

Trebelliano (... – ...; fl. anni 260) è stato un usurpatore dell'Impero romano contro l'imperatore Gallieno[1].

È incluso nella lista dei Trenta Tiranni della Historia Augusta,[1] ma gli storici moderni ritengono che sia un personaggio inventato dall'autore dell'opera.

Secondo la Historia, Trebelliano fu un predone che regnò sui Cilici e che chiamava la propria fortezza, posta nella parte più interna tra le montagne dell'Isauria, "Palatium", come il palazzo imperiale sul Palatino a Roma. Avrebbe creato una zecca e si sarebbe arrogato il titolo di imperatore romano.[2] Quando però fu tentato di lasciare la propria fortezza e raggiungere la pianura, fu affrontato ed ucciso dall'egiziano Causisoleo, dux Gallieni ("generale di Gallieno"), oltre che fratello di quell'Aurelio Teodoto che aveva sconfitto Mussio Emiliano.[3] A quel punto gli Isauri si arresero a Gallieno, per timore che lo stesso potesse infierire contro di loro dopo la morte del loro comandante.[4]

Trebelliano è citato da Eutropio, ma questa citazione è comunemente considerata un'interpolazione successiva, o un errore per Regaliano, nel qual caso l'autore della Historia si sarebbe ispirato a questo brano per la biografia di Trebelliano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti antiche
Fonti storiografiche moderne* Körner, Christian, "Usurpers under Gallienus", De Imperatoribus Romanis, su roman-emperors.org.