Trenta tiranni (Historia Augusta)

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La lista dei trenta tiranni (latino: Tyranni Triginta) inclusa nella Historia Augusta raccoglie trentadue uomini, donne e bambini che sarebbero stati usurpatori contro diversi imperatori romani. Questi trenta tiranni si sarebbero ribellati nel periodo seguente la sconfitta di Valeriano a opera dei Sasanidi.[1] L'esistenza di questi trenta usurpatori, il cui numero è stato probabilmente fissato per richiamare i trenta tiranni di Atene, è dubbia, e l'Historia è l'unica fonte per molti di loro[2].

I trenta tiranni sono: Ciriade,[3] Postumo,[4] Postumo iunior,[5] Lolliano,[6] Vittorino,[7] Vittorino iunior,[8] Mario,[9] Ingenuo,[10] Regaliano,[11] Aureolo,[12] Macriano,[13] Macriano iunior,[14] Quieto,[15] Odenato,[16] Erode,[17] Meonio,[18] Ballista,[19] Valente,[20] Valente senior,[21] Pisone,[22] Emiliano,[23] Saturnino,[24] Tetrico,[25] Tetrico iunior,[26] Trebelliano,[27] Erenniano,[28] Timolao,[29] Celso,[30] Zenobia,[31] Vittoria (o Vitruvia),[32] Tito[33] e Censorino.[34] Di questi:

  • nove sono storici, e all'incirca contemporanei di Gallieno (260-8), successore di Valeriano;
  • uno fu un pretendente al trono all'epoca di Decio (Valente senior);
  • due sono dell'epoca di Claudio II il Gotico e Aureliano (268-75);
  • due sono di epoca incerta;
  • tre probabilmente non furono usurpatori;
  • quattro non ebbero mai il potere;
  • quattro sono quasi sicuramente inventati (Celso, Saturnino, Trebelliano e Censorino).

Di particolare importanza sono gli usurpatori detti "dei Balcani" (Ingenuo, Regaliano, Aureolo), quelli "d'Oriente e delle Afriche" (Emiliano e i Macriani) e soprattutto quelli dell'Impero delle Gallie (Postumo, Leliano, Mario, Vittorino, Tetrico). In quel tempo infatti, dalla rivolta del generale Postumo (260) fino alla sconfitta di Tetrico per mano dell'imperatore Aureliano presso i Campi Catalaunici (274), la Gallia visse un periodo di relativa indipendenza (Impero delle Gallie). Queste avevano come capitale Augusta Treverorum (l'attuale Treviri, in Germania) e venivano difese e amministrate come vera e propria entità statale autonoma.

Diocleziano pose fine a tale situazione di instabilità nel 284 con una radicale riforma burocratica e amministrativa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 1.1.
  2. ^ Chastagnol, 1994, p. 837-839
  3. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 2.
  4. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 3.
  5. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 4.
  6. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 5.
  7. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 6.
  8. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 7.
  9. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 8.
  10. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 9.
  11. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 10.
  12. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 11.
  13. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 12.
  14. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 13.
  15. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 14.
  16. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 15.
  17. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 16.
  18. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 17.
  19. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 18.
  20. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 19.
  21. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 20.
  22. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 21.
  23. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 22.
  24. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 23.
  25. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 24.
  26. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 25.
  27. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 26.
  28. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 27.
  29. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 28.
  30. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 29.
  31. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 30.
  32. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 31.
  33. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 32.
  34. ^ Historia Augusta, Triginta tyranni, 33.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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