Tragedia della torre dei piloti di Genova

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Tragedia della torre dei piloti di Genova
La torre di controllo del porto di Genova come appariva prima dell'incidente e crollo del 7 maggio 2013.
TipoScontro tra nave e torre con conseguente crollo della torre
Data7 maggio 2013
22:59,42
LuogoGenova
StatoBandiera dell'Italia Italia
Motivazioneurto contro la torre di controllo portuale
Conseguenze
Morti9
Feriti4

La tragedia della torre dei piloti di Genova è avvenuta alle 23:05 del 7 maggio 2013[1] ed è dovuta all'impatto tra la motonave portacontainer Jolly Nero e la torre dei piloti del porto di Genova.

Dinamica dell'incidente[modifica | modifica wikitesto]

La nave era intenta a effettuare la manovra di uscita dal porto di Genova con destinazione Napoli e altri porti del Mediterraneo quando collise violentemente con la Torre dei piloti di Genova, causandone il crollo immediato. La torre era in quel momento occupata da circa 10 persone.[2]

I soccorsi furono tempestivi e videro l'intervento dei Vigili del fuoco, personale del 118, Guardia di finanza e Guardia Costiera; le ricerche dei superstiti diedero esiti sin da subito drammatici e furono ritrovate solo 4 persone ancora in vita. Le ricerche proseguirono nei giorni successivi fino al ritrovamento delle nove salme. Vennero immediatamente indagati il comandante della nave, Roberto Paoloni, e il pilota Antonio Anfossi. Nel giugno 2013 furono iscritti nel registro degli indagati anche Andrea Gais, presidente del gruppo Messina (in quanto legale rappresentante della società), il primo ufficiale Lorenzo Repetto, il direttore di macchina Franco Giammoro e il terzo ufficiale Cristina Vaccaro, che al momento dell'incidente erano sulla nave da carico insieme a Paoloni. A seguito di varie denunce della famiglia di una delle vittime, la procura aprì altri due filoni di inchiesta a carico dei progettisti e collaudatori della torre e nei confronti di capitaneria di porto e autorità portuale.

Processo[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente iniziò il processo a Genova e nell'udienza del 16 gennaio 2017 il pubblico ministero chiese la condanna a 20 anni e 7 mesi di reclusione per il comandante Paoloni, con le accuse di omicidio colposo plurimo, crollo di costruzioni, attentato alla sicurezza dei trasporti e falso, e 17 anni per Giampaolo Olmetti, delegato all'armamento della società, con gli stessi capi di imputazione salvo il falso.

Una perizia del 18 luglio 2013 provò che la nave, con alcuni strumenti guasti, stava procedendo a velocità eccessiva nel porto.[3]

Il 17 maggio 2017 il tribunale monocratico di Genova condannò a 10 anni il comandante Paoloni, otto anni e sette mesi per Repetto, sette per il direttore di macchina Giammoro; il pilota Anfossi, concesse le attenuanti generiche, venne condannato a quattro anni e due mesi. Olmetti, responsabile armamento per la compagnia Messina, vide cadere le accuse e venne condannato al pagamento di 1.050.000,00 € come sanzione amministrativa.[4][5]

Il 5 aprile 2018 si aprì l'udienza preliminare, sempre presso il tribunale di Genova, sul secondo filone processuale nato dalle denunce di Adele Chiello Tusa riguardo alla costruzione e collocazione della torre piloti a cavallo della banchina e senza protezioni. Le persone indagate per le quali venne chiesto il rinvio a giudizio furono il commissario e i dirigenti tecnici del Consorzio autonomo del porto di Genova Fabio Capocaccia, Angelo Spaggiari, Paolo Grimaldi, Edoardo Praino, che avevano redatto il progetto precontrattuale per la costruzione; il presidente e i membri della sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che espressero parere favorevole al progetto, Ugo Tomasicchio, Mario Como, Giuseppe Parise, il progettista Bruno Ballerini, il collaudatore Giorgio Mozzo, oltre ai datori di lavoro delle nove vittime e i responsabili della sicurezza, l’ammiraglio Felicio Angrisano e l’ufficiale Paolo Tallone della Capitaneria di Porto; Giovanni Lettich e Sergio Morini della corporazione Piloti e Gregorio Gavarone e Roberto Matzedda della società Rimorchiatori riuniti.[6][7] Da questo filone d'inchiesta derivarono 7 condanne in primo grado, spiccate il 15 settembre 2020.[8]

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'incidente della torre piloti di Genova, in Corriere della sera. URL consultato il 3 giugno 2017.
  2. ^ Massimo Calandri, Giuseppe Filetto, Bruno Persano, Alberto Puppo e Wanda Valli, Genova, la tragedia in porto: 7 morti - Indagati il comandante e il pilota, in la Repubblica, 8 maggio 2013. URL consultato il 4 giugno 2017.
  3. ^ Strage porto di Genova, consegnata perizia sulla Jolly nero: gli strumenti erano guasti, in tgcom24. URL consultato il 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2017).
  4. ^ Torre Piloti, (quasi) tutti condannati per la tragedia di Molo Giano - Genova 24, su Genova24.it, 17 maggio 2017. URL consultato il 21 novembre 2020.
  5. ^ Crollo della torre dei piloti di Genova, tutti condannati tranne l'armatore. Pena di 10 anni al capitano del Jolly Nero, su Il Fatto Quotidiano, 17 maggio 2017. URL consultato il 21 novembre 2020.
  6. ^ Torre piloti bis, via all'udienza preliminare: anche i famigliari delle vittime di Viareggio chiedono di costituirsi parte civile - Genova 24, su Genova24.it, 5 aprile 2018. URL consultato il 21 novembre 2020.
  7. ^ Torre piloti, inchiesta bis: imputati progettisti, collaudatori e datori di lavoro delle vittime, su Il Secolo XIX, 5 aprile 2018. URL consultato il 21 novembre 2020.
  8. ^ Processo Torre piloti bis, tre anni all’ammiraglio Angrisano. Condanne per altre 6 persone, su Il Secolo XIX, 15 settembre 2020. URL consultato il 15 settembre 2020.
  9. ^ a b c d e f g h i La tragedia del porto di Genova: i funerali delle vittime del crollo Jacoviello, ricerche non si fermano, su lanazione.it, 15 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2017.
  10. ^ Giulio Corsi, Michele Robazza e quel sogno di comandare una nave, su iltirreno.gelocal.it, 8 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2017.
  11. ^ LUCCA La tragedia di Genova, la moglie di De Candussio in lacrime: "Come posso accettare la morte di Marco?", su lanazione.it, 9 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2017.
  12. ^ Ermanno Pasolini, Abitava a Savignano per amore della moglie, su ilrestodelcarlino.it, 9 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2017.
  13. ^ Jolly Nero, storia dei sette morti: il dj, il pendolare, il padre..., su blitzquotidiano.it, 9 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2017.