Comandante (nautica)

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Comandante al lavoro col pilota, il primo ufficiale di coperta ed il timoniere durante le fasi della manovra di arrivo in porto della nave Kristina Regina.

Nella marina mercantile, quella di comandante di nave è la posizione/funzione apicale di bordo, una qualifica professionale, il più alto grado della ufficiale gerarchia di bordo come previsto e certificato dal Codice della navigazione e dalla normativa internazionale di cui alla convenzione IMO - STCW, sez. A - regola II/2 in vigore. Anche la normativa IAMSAR, in materia di ricerca e salvataggio, include la figura del captain ovvero comandante quale grado/funzione e qualifica apicale al comando di un'unità navale o di un aeromobile. Il titolo, il grado, la qualifica di Comandante di Nave in Italia, come in ogni altro paese del mondo, è tutelato dalla legge, pertanto non è ammesso fregiarsi di tale grado/titolo/qualifica senza possedere i previsti ed indispensabili requisiti e prima di aver assunto, di fatto, l'effettivo comando di una nave.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il comandante ricopre l'incarico più elevato tra gli ufficiali nella gerarchia di bordo delle navi mercantili, ovvero civili, ed inoltre, in forza dell'art. 186 CdN, è l'unica autorità di bordo. Quale soggetto apicale di una gerarchia interna costituita a norma di legge, il comandante, nell'espletamento del suo mandato, non ha superiori gerarchici diretti, ma soggiace solamente alla legge posta a disciplina dell'attività della nave. Il Comandante di Nave, nell'atipicità della propria complessa, particolare e singolare funzione, risulta essere l'unica figura giuridica che a norma di legge rappresenta tutti i soggetti che hanno interesse sulla nave e su quanto la nave trasporta se pur, di fatto, risultano in contrasto tra di loro. In ordine gerarchico discendente è seguito dal comandante in seconda a bordo delle navi da passeggeri di oltre 20.000 GT, o dal primo ufficiale di coperta a bordo di tutte le altre navi.

La deontologia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Il comandante affonda con la nave.

Il comandante, nel rispetto delle norme di etica professionale e di comportamento che disciplinano l'esercizio della delicata apicale professione, ovvero nel rispetto delle regole che rappresentano l'insieme dei doveri e degli obblighi del "Comandante a capo della spedizione marittima" e di quanto previsto relativamente ai legami con la legge, ai rapporti con le autorità ed agli obblighi che lo legano a quanti con lui a bordo ed ai vari operatori e soggetti del settore, aventi contatti diretti ed indiretti con la nave, per l’assunzione del comando, deve soddisfare e dare ottemperanza all'obbligo relativo all'atto deontologico più importante riguardante la professione di comandante di nave, atto solenne, ufficiale ed ineludibile che è costituito dalla pubblica ed ufficiale prestazione di Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana ed al suo Capo.

Il "Master"[modifica | modifica wikitesto]

Il termine master, nella lingua inglese, indica il grado apicale a bordo di una nave mercantile. Master significa "principale", "leader", chi ha la responsabilità ed il comando effettivo, organizzativo, commerciale operativo e nautico della nave.

Master Mariner Unlimited è il titolo professionale, ovvero la licenza di chi è abilitato, qualificato, certificato a poter assumere il comando di una nave senza nessun limite in termini di stazza ed in termini di utilizzo navigatorio legato alle caratteristiche dei viaggi da effettuare ed il tipo di navigazione da compiere. Il termine master sembrerebbe essere di diretta derivazione della locuzione latina magister navis, che in epoca romana era utilizzata per indicare il comandante di una nave oneraria. In ambito militare, nei paesi anglofoni, in luogo di Master, si usa la locuzione Commanding Officer.

Per quanto detto, la locuzione master, nel mondo marittimo anglosassone e nei più attenti contesti marittimi internazionali, non viene mai utilizzato quale appellativo; le più nobili ed affermate consuetudini e tradizioni marinare prevedono, per la persona in comando di una nave, l'appellativo universalmente riconosciuto tra gli uomini di mare, ovvero quello di captain. La locuzione master è utilizzata esclusivamente nella documentazione per indicare la posizione, ovvero il rango, cioè il grado di chi è al comando a bordo di una nave.

La professione di Comandante di Nave in lingua inglese viene indicata con la locuzione Shipmaster o Ship Captain. Il comandante con la più alta qualificazione professionale tradizionalmente viene definito Unlimited Oceangoing Shipmaster Senior Grade che è il titolo omologo al nostro soppresso e cancellato titolo professionale marittimo di " Capitano Superiore di lungo corso".

Nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, le attività funzionali del comandante sono regolamentate dal Codice della navigazione[1]. A bordo, con nave in corso di navigazione, quale "Capo della spedizione", ovvero quale "Capo della comunità viaggiante", il comandante assume funzioni di ufficiale di stato civile, di ufficiale di polizia giudiziaria, di tutore a bordo della pubblica sicurezza e di capo e responsabile della polizia di bordo[2]. In qualità di ufficiale di stato civile, quando a bordo e con nave in corso di navigazione, può redigere alcuni importanti atti di stato civile quali: l'Atto di nascita, l'Atto di morte e l'Atto di scomparizione in mare. Sempre a bordo in corso di navigazione, può ricevere un testamento ed in presenza di imminente pericolo di perdita della vita può celebrare il matrimonio. Possono assumere il comando di una nave ed operare nella funzione di comandante coloro i quali siano in possesso dei particolari requisiti, dei titoli richiesti e delle certificazioni previste dall'attuale normativa nazionale ed internazionale disciplinanti l'attività marittima.

Comandante Superiore[modifica | modifica wikitesto]

I comandanti appartenuti ai Ruoli del personale di stato maggiore in Regolamento organico delle compagnie di navigazione della Flotta Italiana di Linea del Gruppo Finmare, aventi al loro attivo, ventisei anni di anzianità di servizio nei Ruoli di cui sopra e ventiquattro mesi di effettivo comando su navi di oltre 28.000 TSL, con velocità di oltre 20 miglia all'ora, impiegate in servizi transoceanici di linea, acquisivano il diritto a potersi fregiare con il titolo onorifico di comandante superiore. A norma delle ufficiali disposizioni veniva scritto Comandante Superiore.

Per il comandante con titolo onorifico di "comandante superiore", i galloni di grado, i guarnimenti del berretto, quali il soggolo ed il fregio sulla visiera, per coloro che ancora godono del diritto a potersene fregiare, saranno foggiati e confezionati secondo le regole e le tradizioni già in uso per i comandanti delle navi appartenenti e/o appartenute alla "Flotta italiana di linea" del Gruppo Finmare, in possesso dei requisiti previsti per potersi fregiare di tale alto titolo onorifico.

Il comandante con il titolo onorifico di "comandante superiore"[3] porterà galloni di grado, diversi da quelli delle immagini di cui alla presente pagina, mantenendo il diritto a potersene fregiare in ogni caso e su qualunque nave egli dovesse imbarcare con il grado di comandante.

Certificazioni e qualifiche previste ed imposte dalla normativa IMO - STCW[modifica | modifica wikitesto]

La qualifica di comandante è stata istituita nella Marina Mercantile Italiana con il decreto ministeriale del 5 ottobre 2000 essa ha sostituito il titolo di capitano di lungo corso. Per i più esperti ed anziani comandanti, non esiste più il riconoscimento dell’anzianità di servizio, quella che un tempo veniva ufficialmente riconosciuta con il rilascio del titolo di capitano superiore di lungo corso. Con lo stesso decreto i titoli di aspirante capitano di lungo corso, di padrone marittimo di 1ª e 2ª classe al traffico al traffico e di marinaio autorizzato al traffico, venivano sostituiti dal titolo di Comandante di 2ª classe e venivano istituiti i titoli di Comandante di 3ª classe e 4ª classe.

L'articolo 6 del D.M. 5 ottobre 2000 stabiliva i requisiti per il conseguimento del titolo di comandante e le relative abilitazioni. Il possessore della qualifica di comandante, in base a quanto prevede la normativa internazionale di cui alla IMO STCW, può assumere il comando di navi senza limiti di tonnellaggio e senza limiti per la navigazione (c.d. lungo corso). Trattasi di un "Unrestricted oceangoing shipmaster certificate".

Per conseguire il certificato di comandante occorrevano i seguenti requisiti:

  • essere in possesso del certificato di abilitazione di "capitano";
  • avere effettuato almeno dodici mesi di navigazione in qualità di primo ufficiale di coperta in virtù del possesso del certificato di abilitazione di "capitano", ovvero essere in possesso del certificato di abilitazione di "ufficiale di navigazione";
  • avere completato, con esito favorevole, un programma di addestramento sui compiti e mansioni dei primi ufficiali e comandanti, addestramento sui compiti e mansioni dei primi ufficiali e comandanti di navi di stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate, di cui alla sezione A-II/2 del codice STCW, circa i requisiti minimi obbligatori per la certificazione dei comandanti e dei primi ufficiali su navi di stazza lorda uguale o superiori a 500 tonnellate, comprensivo di un periodo di navigazione di almeno trentasei mesi in qualità di ufficiale responsabile di una guardia di navigazione a bordo di navi di stazza lorda pari o superiore a 500 tonnellate;
  • aver sostenuto, con esito favorevole, al termine del periodo di addestramento, un esame teorico-pratico, atto a dimostrare il possesso delle conoscenze e capacità di eseguire i compiti e le mansioni dei primi ufficiali e comandanti di navi di stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate, di cui alla sezione A-II/2 del codice STCW, al livello direttivo.

L'articolo 7 del D.M. 5 ottobre 2000 stabiliva i requisiti per il conseguimento del titolo di Comandante di 2ª classe e le relative mansioni.

Il comandante di 2ª classe poteva assumere il comando di navi aventi stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate senza limitazioni riguardo alla destinazione della nave.

Per conseguire il certificato di comandante di 2ª classe occorrevano i seguenti requisiti:

  • essere in possesso del certificato di abilitazione di "capitano di seconda classe";
  • avere effettuato almeno dodici mesi di navigazione in qualità di primo ufficiale di coperta in virtù del possesso del certificato di abilitazione di "capitano di seconda classe", ovvero essere in possesso del certificato di abilitazione di "Ufficiale di navigazione";
  • avere completato, con esito favorevole, un programma di addestramento sui compiti e mansioni dei primi ufficiali e comandanti di navi di stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate, di cui alla sezione A-II/2 del codice STCW, riguardanti i requisiti minimi obbligatori per la certificazione dei comandanti e dei primi ufficiali su navi di stazza lorda uguali o maggiori di 500 tonnellate, comprensivo di un periodo di navigazione di almeno trentasei mesi in qualità di ufficiale responsabile di una guardia di navigazione a bordo di navi di stazza lorda pari o superiore a 500 tonnellate;
  • aver sostenuto, con esito favorevole, al termine del periodo di addestramento, un esame teorico-pratico, atto a dimostrare il possesso delle conoscenze e capacità di eseguire i compiti e le mansioni dei primi ufficiali e comandanti di navi di stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate, di cui alla sezione A-II/2 del codice STCW, al livello direttivo.

Il decreto ministeriale 5 ottobre 2000 istituiva anche i titoli professionali marittimi di Comandante di 3ª e 4ª classe.

L'articolo 8 del D.M. 5 ottobre 2000 stabiliva i requisiti per il conseguimento del titolo di Comandante di 3ª classe e le relative mansioni.

Il comandante di 3ª classe poteva assumere il comando di navi aventi stazza lorda inferiore a 500 tonnellate senza limitazioni riguardo alla destinazione della nave. Per conseguire il certificato di Comandante di 3ª classe occorreva essere in possesso dei requisiti previsti all'articolo 7 del D.M. 5 ottobre 2000 per il conseguimento del certificato di Comandante di 2ª classe.

L'articolo 9 del D.M. 5 ottobre 2000 stabiliva i requisiti per il conseguimento del titolo di Comandante di 4ª classe e le relative mansioni.

Il comandante di 4ª classe poteva assumere il comando di navi aventi stazza lorda inferiore a 500 tonnellate che effettuavano navigazione costiera.

Per conseguire il certificato di Comandante di 4ª classe occorrevano i seguenti requisiti:

  • avere compiuto 20 anni di età;
  • essere in possesso del certificato di abilitazione di "ufficiale di navigazione di terza classe";
  • avere effettuato almeno dodici mesi di navigazione in qualità di ufficiale di coperta, in virtù del possesso del certificato di "ufficiale di navigazione di terza classe".

Con il decreto ministeriale 30 novembre 2007 il titolo di comandante veniva esteso anche al comandante di 2ª, 3ª e 4ª classe.

Il titolo di Comandante secondo l'articolo 6 del decreto ministeriale 5 ottobre 2000 veniva convertito in Comandante su navi di stazza lorda pari o superiore a 3000 tonnellate se in possesso dei requisiti in esso contenuti tranne il requisito del possesso del certificato di abilitazione di "ufficiale di navigazione".

Il titolo di Comandante di 2ª classe, secondo l'articolo 7 del decreto ministeriale 5 ottobre 2000 veniva convertito in Comandante su navi di stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate se in possesso dei requisiti in esso contenuti tranne il requisito del possesso del certificato di abilitazione di "ufficiale di navigazione".

Il titolo di Comandante di 3ª classe, secondo l'articolo 8 del decreto ministeriale 5 ottobre 2000 veniva convertito in Comandante su navi che compiono viaggi costieri se in possesso dei requisiti in esso contenuti tranne il requisito del possesso del certificato di abilitazione di "ufficiale di navigazione", previsto dall'articolo 7 del D.M. 5 ottobre 2000.

Il titolo di Comandante di 4ª classe, secondo l'articolo 9 del decreto ministeriale 5 ottobre 2000 veniva convertito in Comandante su navi che compiono viaggi costieri se in possesso dei requisiti in esso contenuti tranne il requisito del possesso del certificato di abilitazione di "ufficiale di navigazione", previsto dall'articolo 7 del D.M. 5 ottobre 2000.


Certificazioni abilitanti al comando, livelli e competenze di cui alla vigente IMO-STCW[modifica | modifica wikitesto]

Comandante su navi di stazza pari o superiore a 3000 GT[modifica | modifica wikitesto]

Il comandante assume il comando di navi aventi una stazza pari o superiore a 3000 GT.

Distintivo per comandante di navi della Marina mercantile italiana aventi stazza lorda pari o superiore a 20.000 GT. Porterà berretto con visiera di velluto ornata con foglie di alloro o quercia e soggolo cordone recante tre fanalini per lato.

Per conseguire il certificato di competenza da comandante su navi di stazza pari o superiore a 3000 GT occorrono i seguenti requisiti:

Nel caso in cui il comandante su navi di stazza pari o superiore a 3000 GT non è in possesso dell'addestramento per il sistema ECDIS e dell'addestramento per i mezzi di salvataggio veloci, il certificato è rilasciato con limitazioni all'imbarco su navi dotate di sistema ECDIS, ovvero dotate di mezzi di salvataggio veloci.

Comandante su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT[modifica | modifica wikitesto]

Il certificato di abilitazione di comandante su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT consente al titolare di assumere il comando di navi aventi stazza compresa tra 500 e 3000 GT. Per conseguirlo occorrono i seguenti requisiti:

Distintivo per comandante di navi della Marina mercantile italiana aventi stazza lorda da 1.000 a 20.000 GT. Porterà berretto con visiera ornata con un gallone in canutiglia d'oro da 14 millimetri adagiato e cucito su fondo di velluto nero a guisa di onda marina, con soggolo cordone recante due fanalini per lato.
  • Essere in possesso del certificato di abilitazione di primo ufficiale di coperta su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT;
  • essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di II ciclo dell'istituto tecnico indirizzo trasporti e logistica opzioni conduzione del mezzo navale, che fornisce le conoscenze di cui alla sezione A-II/1 del codice STCW, riconosciuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • In alternativa al requisito stabilito al punto precedente, essere in possesso di un titolo di studio conclusivo di un percorso di secondo ciclo, integrato dal previsto percorso formativo per l'acquisizione delle competenze specifiche di coperta di cui alla sezione A-II/1 del codice STCW;

Ovvero

  • aver effettuato 36 mesi di navigazione in qualità di ufficiale di coperta responsabile di una guardia in navigazione su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT, soggette alle disposizioni della Convenzione STCW, risultanti dal libretto di navigazione. Il periodo di navigazione è ridotto a ventiquattro mesi, nel caso in cui dodici mesi di navigazione sono svolti in qualità di primo ufficiale su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT, soggette alle disposizioni della Convenzione STCW, a livello direttivo, risultanti dal libretto di navigazione;
  • aver completato un modulo formativo e di addestramento sugli standard specifici della sezione A-II/2 del codice STCW per comandanti e primi ufficiali. Tale modulo è svolto presso gli istituti autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativamente ad un percorso formativo per l'acquisizionedelle competenze specifiche;
  • essere in possesso dell'attestato di addestramento di marittimo abilitato ai mezzi di salvataggio veloci (MABEV) istituito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Nel caso in cui il comandante su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT non è in possesso dell'addestramento per il sistema ECDIS e dell'addestramento per i mezzi di salvataggio veloci, il certificato è rilasciato con limitazioni all'imbarco su navi dotate di sistema ECDIS, ovvero dotate di mezzi di salvataggio veloci.

Comandante su navi che compiono viaggi costieri[modifica | modifica wikitesto]

Distintivo per comandante di navi della Marina mercantile italiana aventi stazza lorda da 50 a 1.000 GT. Porterà berretto con visiera ornata con un gallone in canutiglia d'oro da 7 millimetri adagiato e cucito su fondo di velluto nero a guisa di onda marina, con soggolo cordone recante un fanalino per lato.

Il personale marittimo in possesso della certificazione di comandante su navi che compiono viaggi costieri può assumere il comando di navi di stazza inferiore a 500 GT che compiono navigazione costiera come definita dall'articolo 1, comma 1 punti 37 e 39 del decreto del Presidente della Repubblica numero 435 dell'8 novembre 1991.

Per conseguire il certificato di abilitazione di comandante su navi aventi stazza inferiore a 500 GT che compiono viaggi costieri occorrono i seguenti requisiti:

  • essere in possesso del certificato di abilitazione di ufficiale di coperta su navi inferiori a 500 GT che compiono viaggi costieri;
  • aver compiuto 20 anni di età;
  • essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di II ciclo dell’istituto tecnico indirizzo trasporti e logistica opzioni conduzione del mezzo navale, che fornisce le conoscenze di cui alla Sezione A-II/3 del codice STCW, riconosciuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • in alternativa al requisito di cui al punto precedente, essere in possesso di un titolo di studio conclusivo di un percorso di II ciclo, integrato con un modulo di allineamento, che fornisce le conoscenze di cui alla Sezione A-II/3 del codice STCW, riconosciuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • aver effettuato 12 mesi di navigazione in servizio di coperta risultanti dal libretto di navigazione su unità soggette alle disposizioni della Convenzione STCW;
  • essere in possesso apposita abilitazione connessa ai servizi radio di bordo rilasciata o riconosciuta dal Ministero dello sviluppo economico, ai sensi delle regole IV/1 paragrafo 3, e IV/2 della Convenzione STCW;
  • essere in possesso del certificato di assistenza medica (medical care) rilasciato e/o riconosciuto dal Ministero della salute.

Comandante per la navigazione litoranea[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo professionale marittimo di comandante per la navigazione litoranea è stato istituito con decreto ministeriale 6 settembre 2011 nel quale all'articolo 7 venivano specificati i requisiti per il conseguimenti del titolo e le relative abilitazioni.

Il comandante per la navigazione litoranea su navi di stazza fino a 2000 GT che compiono una navigazione che si svolge tra porti dello Stato entro sei miglia dalla costa assume il comando di navi di stazza fino a 2000 GT che effettuano navigazione litoranea.

Per conseguire l'abilitazione di comandante per la navigazione litoranea occorrono i seguenti requisiti:

  • essere iscritto nelle matricole della gente di mare di prima categoria;
  • aver compiuto 21 anni di età;
  • essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di II ciclo;
  • aver effettuato 48 mesi di navigazione in servizio di coperta di cui 24 mesi in servizio di guardia in navigazione in coperta risultanti dal libretto di navigazione;
  • aver frequentato con esito favorevole i corsi STCW di antincendio di base e avanzato, sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR), Radar osservatore normale, Radar a rilevazione automatica (ARPA) presso Istituti, Enti o Società riconosciuti idonei dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed essere in possesso del certificato di Primo soccorso sanitario (first aid) rilasciato dal Ministero della salute ai sensi del decreto ministeriale 25 agosto 1997;
  • aver sostenuto con esito favorevole un esame teorico pratico ai sensi dell'articolo 6 del decreto direttoriale 17 dicembre 2007, di cui alla Sezione AII/3 del Codice STCW, dopo il completamento della navigazione di 48 mesi sopracitati.

Il comandante per la navigazione litoranea, addetto a svolgere mansioni connesse ai servizi radio di bordo, deve essere in possesso di apposita abilitazione rilasciata o riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo economico Settore delle Comunicazioni, ai sensi delle regole IV/1 paragrafo 3 e IV/2 della Convenzione STCW.

Comandante del diporto[modifica | modifica wikitesto]

Il comandante del diporto è abilitato alla conduzione di navi da diporto anche adibite al noleggio da 500 a 3000 GT.

Per conseguire il certificato di comandante del diporto occorrono i seguenti requisiti:

  • essere in possesso del certificato di capitano del diporto;
  • aver effettuato 24 mesi di navigazione su navi da diporto adibite al noleggio di cui 12 mesi effettuati con periodi di navigazione internazionale breve, vistata dall'autorità marittima o consolare, con il titolo immediatamente inferiore;
  • aver effettuato, con esito favorevole, il corso di assistenza medica (Medical Care) secondo le disposizioni e i programmi stabiliti dal Ministero della salute.
Specializzazione vela

Per lo svolgimento della professione a bordo di unità dotate di propulsione velica è istituita la "specializzazione vela" della sezione coperta, che si consegue con il superamento di un esame teorico-pratico ed è annotata sul libretto di navigazione.

La prova teorica è svolta in base ai programmi stabiliti con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

La prova pratica di navigazione a vela si svolge innanzi alla commissione d'esame integrata da un istruttore velico designato dalla Federazione Italiana Vela (FIV) o dalla Lega Navale Italiana (LNI).

Stati Uniti e paesi di tradizione britannica[modifica | modifica wikitesto]

Nella US Navy, nella Royal Navy e nei paesi di tradizione britannica il grado di commander è omologo al Capitano di fregata della Marina Militare Italiana. Oltre a quanto chiaramente indicato, il termine "comandante" riferito all'attività di comando e non al grado, semantologicanente lo si traduce con captain e non con commander.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'identità giuridico-funzionale del comandante è tracciata dai contenuti degli articoli 292 e seguenti del Codice della Navigazione.
  2. ^ Articolo 186 del Codice della navigazione.
  3. ^ Nota bene, quello di "Comandante Superiore" è un alto titolo onorifico da non confondere con il più comune alto titolo professionale marittimo di "Capitano Superiore di lungo corso"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti normative internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fonti normative italiane[modifica | modifica wikitesto]

Testi[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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