Tomba di Matolda
Tomba di Matolda | |
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La Tomba di Matolda | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Altezza | 2 084 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°11′07.19″N 7°17′26.3″E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana |
Supergruppo | Catena Rocciamelone-Charbonnel |
Gruppo | Gruppo del Rocciamelone |
Sottogruppo | Cresta Lunella-Arpone |
Codice | I/B-7.I-A.2.b |
La Tomba di Matolda (2.084 m s.l.m.[1]) è una montagna delle Alpi Graie che si trova in Piemonte.
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della montagna è piuttosto particolare e in passato venne collegato ad una leggenda che narra del tragico destino di una giovane sposa, di nobile condizione, che sarebbe morta in questi luoghi per i disagi sofferti nel corso della fuga dai nemici che la perseguitavano.[2] In realtà testimonianze più recenti fanno derivare il toponimo Matolda dal soprannome dei Cargnino, una famiglia di allevatori di Viù proprietari di parte dei pascoli sfruttati dall'alpeggio nei pressi della cima.[3] Tomba potrebbe invece derivare dalla forma a tumulo arrotondato che caratterizza il rilievo[1], ma potrebbe anche essere la trasformazione del termine locale Comba[4] (conca, avvallamento) inizialmente riferito al vicino alpeggio e poi, per estensione, alla cima.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La Tomba di Matolda fa parte dello spartiacque che separa la val di Susa dalla valle di Viù e, in particolare, la val Sessi (a sud) dalla Vallorsera (a nord). Poco a est della Tomba si trova il colle del Colombardino (1.895 m), mentre a ovest lo spartiacque prosegue con le punte Sbaron e di Grifone.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Collegato alla leggenda sopra ricordata è nato, sul versante valsusino della montagna, il detto Da Culumbàrd a Culumbardin a - jé pì d'òr che tra Sùsa e Tùrin (Dal Colombardo al Colombardino c'è più oro che tra Susa e Torino), stando al quale i Longobardi avrebbero nascosto nei pressi della Tomba un favoloso tesoro.[5]
Ascesa alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]La via più facile per salire in vetta è quella che parte dal Colombardino, tra la Punta Sbaron e il Colle del Colombardo, e ne risale senza percorso obbligato il breve pendio erboso[1].
Quando c'è neve la Tomba di Matolda può essere raggiunta con gli sci o le racchette da neve purché con la dovuta attenzione alle slavine, in particolare nel passaggio sotto i pendii orientali della punta Sbaron.[6] Sulla vetta erbosa della montagna è collocato un ometto di pietre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Berutto, Fornelli, p. 157.
- ^ Bollettino del Club alpino italiano, p. 239.
- ^ Percorsi - ATPM Toponimi, su web.archive.org, 21 ottobre 2021. URL consultato il 21 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2021).
- ^ Berutto, Fornelli, p. 30.
- ^ Il Sentiero dei 2000 dal Colombardo al Tuluvit, su comune.condove.to.it, Comune di Condove. URL consultato il 6 luglio 2017.
- ^ Tomba di Matolda da Dravugna, su gulliver.it. URL consultato il 6 luglio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Berutto e Lino Fornelli, Alpi Graie Meridionali, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1980.
- AA.VV., Bollettino del Club alpino italiano, vol. 20-21, Club Alpino Italiano, 1887.
Altri progetti
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