Timorasso

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Timorasso
Dettagli
Paese di origineBandiera dell'Italia Italia
Colorebianco
Bandiera dell'Italia Italia
Regioni di coltivazionePiemonte
DOCColli Tortonesi Timorasso
Colli Tortonesi Timorasso Riserva
Ampelografia
Caratteristiche della fogliaMedia o meno che media, pentagonale o pentalobata
Caratteristiche del grappoloGrandezza più che media, mediamente compatto, allungato, conico-piramidale
Caratteristiche dell'acinoAcini sferoide-ellissoidali
Degustazione
http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda.php?codice=234

Il Timorasso è un vitigno a bacca bianca.

Rustico e vigoroso[1] è autoctono dell'alessandrino ed in particolare delle colline del tortonese ed in alcune zone del novese.[2]

Storia e coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

È stato coltivato in provincia di Alessandria fin dall’antichità: se ne hanno testimonianze già nel XIV secolo, nel Trattato di agronomia di Pietro de’ Crescenzi, e nel Bollettino Ampelografico del Di Rovasenda, del 1885[3] che segnalava tale vitigno come il maggiormente coltivato nel Tortonese.

Il nome potrebbe derivare da timido e quindi timorato nel senso di uva gentile, docile, in riferimento al gusto, oppure nel senso di lenta a maturare, cioè tardiva, che però non corrisponde all'attuale sviluppo del frutto. Infine potrebbe essere un riferimento alla produttività incostante, molto variablie a seconda delle annate.[4]

Data la sua scarsa adattabilità a condizioni climatiche diverse da quelle della regione di origine, nel corso dei secoli è stato lentamente abbandonato a favore delle uve a bacca rossa più produttive e meno delicate come barbera e croatina; dopo l'invasione della fillossera, le vigne di timorasso sono state quasi completamente sostituite.

Negli anni ’80 alcuni vignaioli del tortonese, in primis Walter Massa, hanno deciso di riportarlo in vita, scommettendo sulle sue grandi potenzialità[5]. Attualmente viene prodotto nel territorio delle valli del basso Piemonte: val Curone, val Grue, valle Ossona, val Borbera e val Sisola.

Il vino[modifica | modifica wikitesto]

Un bicchiere di Colli Tortonesi Timorasso.

Il vino che si ottiene è un bianco corposo e di buona struttura, dai profumi fruttati e floreali molto delicati, dal colore giallo paglierino che con l'evoluzione vira verso il dorato. Ben si presta ad un lungo invecchiamento.

Nella sua variante più giovane costituisce un ottimo aperitivo e si abbina perfettamente agli antipasti a base di verdure o a salumi poco stagionati. Nella variante invecchiata si accompagna perfettamente ai primi piatti a base di tartufo, ai formaggi freschi, alle carni bianche ed ai piatti di pesce.

Recentemente è stato sviluppato in versione spumante, ottimo da abbinare a piatti di pesce.

La produzione, ancora piuttosto limitata, ne fa un vino di nicchia.[6]

La Doc attualmente è: Colli Tortonesi Timorasso, comprensiva della sottozona Terre di Libarna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Timorasso - scheda, su www.timorasso.it. URL consultato il 17 agosto 2022.
  2. ^ Vitigni del Piemonte – Varietà e Cloni, Regione Piemonte, scheda su www.regione.piemonte.it Archiviato il 27 gennaio 2016 in Internet Archive.
  3. ^ http://www.gamberorosso.it/notizie/articoli-food/viaggio-tra-i-vitigni-autoctoni-il-timorasso/
  4. ^ Timorasso. Qualche ipotesi sul nome dell’uva tortonese, su Il Popolo Tortona, 27 luglio 2022. URL consultato il 17 agosto 2022.
  5. ^ http://www.slowfood.it/slowine/timorasso-uno-tra-i-piu-grandi-bianchi-italiani/
  6. ^ Timorasso, scheda su www.piemonteobertengo.it Archiviato il 27 novembre 2009 in Internet Archive.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]