TiVulandia 1

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TiVulandia 1
raccolta discografica
ArtistaAA.VV.
Pubblicazione1994
Durata75:05
Dischi1
Tracce19
GenereSigla musicale
EtichettaBMG/Ricordi, 74321-21094-2

TiVulandia 1 è una raccolta di sigle dei cartoni animati del 1994, ristampa su CD della celebre collana omonima degli anni 80, ad opera dell'etichetta discografica BMG/Ricordi.[1]

L'album, pubblicato a distanza di dieci anni esatti dall'ultimo LP conclusivo della serie, è il primo di cinque ristampe (tra il 1994 ed il 2003) delle sigle più famose degli anime giapponesi trasmessi dalle reti RAI e Syndication, negli anni ottanta, generando in qualche modo, una sorta di riscoperta e di revival del genere.[1]

La track list non rispecchia la stessa della versione in vinile, ma include molte sigle mai stampate su CD fino a quel momento. Il CD è stato ristampato nel 2000 come parte della Linea Kids, con l'aggiunta della sigla "Bryger/La ballata di Bryger".[1]

È stata pubblicata anche una versione di questo CD per la Yamato Video, con copertina diversa ma identica scaletta e numero di catalogo.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Sasuke
  2. Yattaman
  3. Chappy
  4. Lulù
  5. Candy Candy
  6. Il Dr. Slump ed Arale
  7. Il gatto Doraemon
  8. Sampei
  9. Fan Bernardo
  10. Heidi (versione 1983)
  11. Lancillotto 008
  12. Pinocchio, perché no?
  13. L'ape Magà
  14. Mysha
  15. La ballata di Fiorellino
  16. Mimì e le ragazze della pallavolo
  17. Cyborg i nove supermagnifici
  18. La fantastica Mimì
  19. Belle et Sebastien

Interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Cori: Paola Orlandi, I Piccoli Cantori di Milano diretti da Laura Marcora, I Piccoli Cantori di Nini Comolli.

Autori: Riccardo Zara, Lucio Macchiarella, Douglas Meakin, Mike Fraser, Carla Vistarini, Luigi Lopez, Argante, Carlo Rossi, A. Rotunno, Flavio Carraresi, Franca Evangelisti, Franco Micalizzi, Franco Migliacci, Aldo Tamborelli, Cesare De Natale, Guido & Maurizio De Angelis, Gloria Martino, Alessandro Centofanti, Massimo Buzzi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Discogs, su discogs.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]