Stilbite-Ca

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Stilbite-Ca
Classificazione StrunzVIII/J.23-30
Formula chimicaNaCa4[Al8Si28O72]·n(H2O) (n=28-32)
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino, ortorombico
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeC 2/m
Proprietà fisiche
Densità2,19 g/cm³
Durezza (Mohs)3,5 - 4
Sfaldaturaperfetta
Fratturairregolare
Coloreincolore, bianco, giallo, rosa, marrone
Lucentezzamadreperlacea, vitrea
Opacitàtranslucida
Strisciobianco
Diffusionecomune
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale
Aggregato di cristalli di Stilbite rosa (dimensione: 3.5 x 3 cm).

La stilbite-Ca è un minerale, un alluminosilicato idrato di sodio e calcio, appartiene al gruppo delle zeoliti. Prima del 1987, il nome “stilbite” definiva una singola specie minerale ma una riclassificazione dell’Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) ha attribuito il nome “Stilbite-Ca” a un intero sottogruppo di zeoliti.[1] In letteratura la formula chimica della stilbite-Ca viene riportata nei modi più diversi.

Storia del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal greco στίλβειν, stìlbein, che significa scintillare, luccicare, in riferimento alla lucentezza vitrea e perlacea degli esemplari[2]. Fu scoperta nel 1756 da Axel Cronstedt che la definì zeolite selenitica lamellare. Nel 1797 Jean Claude de la Métherie la chiamò Stilbite. Infine, nel 1818 fu rinominata da J. F. A. Breithaupt Desmina, nome che oggi è caduto in disuso. La rara qualità di stilbite: stellerite, definita nel 1909, prese il nome in onore del mineralogista G.W. Steller.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

La Stilbite si presenta in varie forme con cristalli prismatici, tabulari, globulari o raggiati di vario colore: bianco, grigio, rosato, bruno-rossastro, per la presenza d’impurezze.[3] Sono tipici gli aggregati a forma di covone o i geminati a croce pseudo-rombici o in masse fibroso-raggiate. Possiede una lucentezza vitrea, madreperlacea, che varia dal trasparente al traslucido.[4] I cristalli sono lunghi da 1-2 cm fino a 5-10 cm. La rara qualità di stilbite stellerite non è distinguibile dalla stilbite comune con metodi semplici.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La stilbite è una delle zeoliti più comuni. Si forma per genesi idrotermale tardiva nelle cavità e nelle geodi delle rocce basaltiche, quasi sempre associata ad altre zeoliti o alla calcite. Si può ritrovare anche nelle litoclasi delle rocce metamorfiche, in fessure alpine e in filoni minerari. [5]

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Le cristallizzazioni più belle sono quelle indiane delle cave di Poona. Anche le stilbiti islandesi di Teigarhorn, meno appariscenti, sono interessanti.[6] La stilbite è stata segnalata a Westpaterson in New Jersey (U.S.A.), a Kilpatrick e nell’isola di Skye in Scozia, nelle isole Föroyar in Danimarca,[7] nella regione della Nova Scozia in Canada, nel Rio Grande do Sul in Brasile. In Italia, la stilbite è stata trovata in Sardegna presso Oristano, nei graniti di Baveno (Novara) e sull’Isola d’Elba.[8]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Minerale d’interesse scientifico e collezionistico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ”Stilbite-Ca, Mindat.org”
  2. ^ Robert F. Martin, William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: first update (PDF), in The Canadian Mineralogist,, vol. 37, 1999, pp. 1045-1078. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ ”R. Hochleitner, Guida ai minerali, Ricca Editore, Roma, 2009”
  4. ^ ”A. Mottana, R. Crespi, G. Liborio, Minerali e Rocce, Mondadori, Milano, 2009”
  5. ^ ”R. Hochleitner, Guida ai minerali, Ricca Editore, Roma, 2009”
  6. ^ ”K.Saemundsson, E. Gunnlaugsson, Icelandic Rocks and Minerals, Mál og Menning, 2010”
  7. ^ ”Ole Johnsen, Guida ai Minerali del mondo, Zanichelli, Bologna, 2011”
  8. ^ ”A. Mottana, R. Crespi, G. Liborio, Minerali e rocce, Mondadori, Milano, 2009”

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Nova, Atlante dei minerali di Baveno. Gruppo Mineralogico Lombardo, Milano, 1987

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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