Stazione di Castel di Sangro (FAS)

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Castel di Sangro
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCastel di Sangro
Coordinate41°46′45.01″N 14°06′40.55″E / 41.779169°N 14.111263°E41.779169; 14.111263
Altitudine801 m s.l.m.
Lineeferrovia Sangritana
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1914
Soppressione2007
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, terminale
Binari2 terminali + 4 rimesse + 2 merci
GestoriFerrovia Adriatico Sangritana
OperatoriFerrovia Adriatico Sangritana
InterscambiStazione RFI omonima
Autolinee
DintorniCastel di Sangro

La stazione di Castel di Sangro era una stazione ferroviaria a servizio del comune di Castel di Sangro sulla linea Sangritana gestita da FAS.

È affiancata all'omonima stazione della ferrovia Sulmona-Isernia, gestita da RFI.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne aperta in concomitanza con il troncone proveniente da Ateleta il 17 ottobre 1914[1].

È in disuso dal 2007 a causa della chiusura del tratto di ferrovia di cui era capolinea[2].

Nel 2012 partirono i lavori per unificare le stazioni della FAS a quella di RFI[3], senza che vi fosse alcuna necessità immediata[4].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto disponeva di un fabbricato viaggiatori, adibito a diverso uso, due banchine collegate tramite una passerella ferroviaria che servivano i primi due binari di arrivo e un altro edificio più piccolo che veniva utilizzato per i servizi igienici.

Possedeva uno scalo merci, dismesso dalla sua chiusura, con annesso magazzino che è, tuttavia, in buone condizioni pur essendo abbandonato. Esso ha 2 binari di raccordo con il resto del fascio binari.

Sono presenti due rimesse locomotive, una davanti all'ex magazzino e un'altra davanti al fabbricato viaggiatori, collegate agli altri binari mediante dei raccordi.

Il piazzale si compone di 8 binari, di cui due tronchi. I primi due erano serviti da banchina ed erano adibiti al servizio passeggeri, mentre ve ne erano numerosi altri di scalo, due tronchi che servivano lo scalo merci e altri quattro che permettevano l'accesso alle due rimesse locomotive.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di:

  • Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa
  • Servizi igienici
  • Bar

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione aveva come interscambio una fermata autolinee e la stazione omonima gestita da RFI, posta sulla ferrovia Sulmona-Isernia. Quest'ultima è chiusa al traffico regolare in quanto nel tratto da Sulmona allo scalo RFI, e successivamente fino a Carpinone, nel 2011 è stato sospeso il servizio viaggiatori[5]. La tratta è stata tuttavia riaperta poi nel 2014 da Fondazione FS Italiane e dall'associazione Le Rotaie esclusivamente per l'esercizio turistico[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, 1927.
  2. ^ tuttoTRENO Tema, n. 24, pp. 50-51.
  3. ^ Sulmona-Carpinone: come si uccide una ferrovia, su stagniweb.it.
  4. ^ Stazione nuova? Il treno non c'è più, in Il Sole 24 Ore, 27 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  5. ^ I Treni, n. 332, p. 4.
  6. ^ Binari senza tempo, su fondazionefs.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, Firenze, Le Monnier, 1905, ISBN non esistente.
  • Francesco Bloisi e Francesco Maria, Dalle concesse alle ferrovie regionali: storia tecnica ed evoluzione, in tuttoTRENO Tema, n. 24, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, 2009, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Non oltre Castel di Sangro, in I Treni, n. 332, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, dicembre 2010, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Touring Club Italiano, Guida d'Italia. Abruzzo, Molise, Milano, Touring Editore, 1926, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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