Cesio Basso: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiunta info
Riga 16: Riga 16:
}}
}}
== Biografia ==
== Biografia ==
Basso fu intimo amico di Persio, che gli dedicò la sesta satira e di cui avrebbe curato le opere<ref>Schol. in Pers., VI 1.</ref>. Aveva una grande reputazione come poetaː Quintiliano<ref>X 1, 96.</ref> arriva, infatti, a dire che, ad eccezione di [[Orazio Flacco|Orazio]], era l'unico poeta lirico romano degno di essere letto.
Basso fu intimo amico di Persio, che gli dedicò la sesta satira e di cui avrebbe curato le opere<ref>Schol. in Pers., VI 1.</ref>. Aveva una grande reputazione come poetaː [[Quintiliano]]<ref>X 1, 96ː "At lyricorum idem Horatius fere solus legi dignus: nam et insurgit aliquando et plenus est iucunditatis et gratiae et varius figuris et verbis felicissime audax. Si quem adicere velis, is erit Caesius Bassus, quem nuper vidimus".</ref> arrivava, infatti, a dire che, ad eccezione di [[Orazio Flacco|Orazio]], era l'unico poeta lirico romano degno di essere letto.


Si dice che abbia perso la vita nell'eruzione del [[Vesuvio]] nel [[79 d.C.]]
Si dice che abbia perso la vita nell'eruzione del [[Vesuvio]] nel [[79 d.C.]]

== Opere ==
== Opere ==
Probabilmente i ''versus lyrici'' di Basso coprivano più libri, visto che Prisciano cita l'unico verso rimastoci da un secondo libro<ref>Prisciano, ''Grammatica'', II p. 527, 17 Keilː ''Calliope princeps sapienti psallerat ore''.</reF>.
Probabilmente i ''versus lyrici'' di Basso coprivano più libri, visto che Prisciano cita l'unico verso rimastoci da un secondo libro<ref>Prisciano, ''Grammatica'', II p. 527, 17 Keilː ''Calliope princeps sapienti psallerat ore''.</reF>.

Versione delle 16:48, 21 giu 2018

Cesio Basso (in Latino: Caesius Bassus; metà II secolo d.C. – ...) è stato un grammatico e poeta romano.

Biografia

Basso fu intimo amico di Persio, che gli dedicò la sesta satira e di cui avrebbe curato le opere[1]. Aveva una grande reputazione come poetaː Quintiliano[2] arrivava, infatti, a dire che, ad eccezione di Orazio, era l'unico poeta lirico romano degno di essere letto.

Si dice che abbia perso la vita nell'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Opere

Probabilmente i versus lyrici di Basso coprivano più libri, visto che Prisciano cita l'unico verso rimastoci da un secondo libro[3].

Cesio Basso è anche identificato con l'autore di un trattato De Metris di cui esistono notevoli frammenti, probabilmente di un'edizione abbreviata [4].

Probabilmente il lavoro era originariamente in versi e successivamente venne rifatto in prosa per essere usato come un manuale. Un resoconto di alcuni dei metri di Orazio[5], che porta il titolo Ars Caesii Bassi de Metris è spurio, così come un De pedibus et de compositionibus[6].

Note

  1. ^ Schol. in Pers., VI 1.
  2. ^ X 1, 96ː "At lyricorum idem Horatius fere solus legi dignus: nam et insurgit aliquando et plenus est iucunditatis et gratiae et varius figuris et verbis felicissime audax. Si quem adicere velis, is erit Caesius Bassus, quem nuper vidimus".
  3. ^ Prisciano, Grammatica, II p. 527, 17 Keilː Calliope princeps sapienti psallerat ore.
  4. ^ 'Grammatici Latini, ed. A. Mazzarino, Leipzig, Teubner, 1955, vol. 6, pp. 133-155.
  5. ^ In Keil, Grammatici Latini, vol. 6, pp. 305,3-306,27.
  6. ^ In Keil, Grammatici Latini, vol. 6, pp. 307-312.

Bibliografia

  • De metris, in Grammatici Latini, ed. A. Mazzarino, Leipzig, teubner, 1955, vol. 6, pp. 133-155.

Collegamenti esterni

  • Edizione digitale del De metris ne Corpus Grammaticorum Latinorum.

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN537149294298980521421 · ISNI (EN0000 0000 4753 5046 · BAV 495/58888 · CERL cnp00397902 · LCCN (ENnr90002081 · GND (DE118675257 · BNE (ESXX1239278 (data) · BNF (FRcb12112741t (data) · NSK (HR000118043