Sisto Riario Sforza: differenze tra le versioni
Riga 57: | Riga 57: | ||
Nel novembre [[1869]], mentre imperversava lo scontro tra il Papato e la Monarchia sabauda, rifiutò di benedire il neonato principe di Napoli – il futuro [[Vittorio Emanuele III]] – e di presenziare al ''Te Deum'' che si svolse nella [[Basilica di San Lorenzo (Napoli)|basilica di San Lorenzo]].<ref>R. Bracalini, ''La regina Margherita'', Milano, Rizzoli, 1983, p. 60</ref> |
Nel novembre [[1869]], mentre imperversava lo scontro tra il Papato e la Monarchia sabauda, rifiutò di benedire il neonato principe di Napoli – il futuro [[Vittorio Emanuele III]] – e di presenziare al ''Te Deum'' che si svolse nella [[Basilica di San Lorenzo (Napoli)|basilica di San Lorenzo]].<ref>R. Bracalini, ''La regina Margherita'', Milano, Rizzoli, 1983, p. 60</ref> |
||
Morì il 29 settembre [[1877]] all'età di 66 anni. È sepolto in una cappella della [[chiesa dei Santi Apostoli (Napoli)|chiesa dei Santi Apostoli]]. |
Morì il 29 settembre [[1877]] all'età di 66 anni. È sepolto in una cappella della [[chiesa dei Santi Apostoli (Napoli)|chiesa dei Santi Apostoli]] dal [[1927]], anno in cui le sue spoglie furono traslate dalla tomba dove fu da principio deposto, sita nella [[chiesa di Santa Maria del Pianto (Napoli)|chiesa di Santa Maria del Pianto]]. |
||
== [[Genealogia episcopale]] == |
== [[Genealogia episcopale]] == |
Versione delle 13:28, 24 ott 2016
Sisto Riario Sforza cardinale di Santa Romana Chiesa | |
---|---|
Incarichi ricoperti | |
Nato | 5 dicembre 1810, Napoli |
Ordinato presbitero | 1º settembre 1833 dall'arcivescovo Filippo Giudice Caracciolo (poi cardinale) |
Nominato vescovo | 24 aprile 1845 da papa Gregorio XVI, O.S.B.Cam. |
Consacrato vescovo | 25 maggio 1845 dal cardinale Mario Mattei |
Elevato arcivescovo | 24 novembre 1845 da papa Gregorio XVI, O.S.B.Cam. |
Creato cardinale | 19 gennaio 1846 da papa Gregorio XVI, O.S.B.Cam. |
Deceduto | 29 settembre 1877, Napoli |
Sisto Riario Sforza (Napoli, 5 dicembre 1810 – Napoli, 29 settembre 1877) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
Nacque a Napoli il 5 dicembre 1810 da un'antica e nobile famiglia napoletana[1].
Iniziò gli studi filosofici e teologici presso la Congregazione della Missione.
Ancora studente fu nominato da papa Leone XII abate di S. Paolo in Albano, abbazia che godeva del patronato giuridico della sua casata, prendendone possesso il 12 febbraio 1828. Si trasferì così a Roma dove proseguì gli studi presso il Seminario romano sotto la vigilanza dello zio cardinale Tommaso Riario Sforza.
Venne ordinato sacerdote a Napoli il 15 settembre 1833 dall'arcivescovo cardinale Filippo Giudice Caracciolo, quindi ritornò a Roma dove conseguì le lauree in Giurisprudenza e Teologia.
Papa Gregorio XVI lo incaricò per alcune missioni apostoliche e poi lo volle come segretario particolare. Canonico di S. Pietro e vicario della Collegiata di S. Maria in Via Lata, si dedicò all'apostolato fra i diplomatici e gli aristocratici.
Divenne vescovo di Aversa il 24 aprile 1845 e ricevette l'ordinazione episcopale il 25 maggio dello stesso anno.
Il 24 novembre 1845 fu nominato arcivescovo di Napoli; fu elevato al rango di cardinale da papa Gregorio XVI nel concistoro del 19 gennaio 1846 e, nello stesso anno partecipò al conclave che elesse il suo successore, Pio IX, il quale indisse il concilio Vaticano I, al quale prese parte lo stesso Sisto Riario Sforza, in qualità di padre conciliare.
Nel novembre 1869, mentre imperversava lo scontro tra il Papato e la Monarchia sabauda, rifiutò di benedire il neonato principe di Napoli – il futuro Vittorio Emanuele III – e di presenziare al Te Deum che si svolse nella basilica di San Lorenzo.[2]
Morì il 29 settembre 1877 all'età di 66 anni. È sepolto in una cappella della chiesa dei Santi Apostoli dal 1927, anno in cui le sue spoglie furono traslate dalla tomba dove fu da principio deposto, sita nella chiesa di Santa Maria del Pianto.
Genealogia episcopale
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Luigi Valenti Gonzaga
- Cardinale Lorenzo Litta
- Cardinale Vincenzo Macchi
- Cardinale Mario Mattei
- Cardinale Sisto Riario Sforza
Successione apostolica
- Arcivescovo Giuseppe de’ Bianchi Dottula (1849)
- Vescovo Gennaro di Giacomo (1849)
- Vescovo Leonardo Moccia (1849)
- Arcivescovo Giuseppe Pappalardo (1849)
- Vescovo Gennaro Acciardi (1849)
- Vescovo Luigi Vetta (1849)
- Vescovo Camillo Monteforte (1849)
- Vescovo Pasquale Taccone (1849)
- Vescovo Ignazio de’ Bisogno (1849)
- Vescovo Ignazio Maria Selitti (1849)
- Arcivescovo Antonio de Simone (1849)
- Vescovo Francesco Petagna (1850)
- Vescovo Raffaele Carbonelli (1850)
- Arcivescovo Tommaso Michele Salzano, O.P. (1854)
- Vescovo Gennaro de Vivo (1874)
- Arcivescovo Salvatore Maria Nisio, Sch. P. (1875)
Note
- ^ Famiglia Riario Sforza
- ^ R. Bracalini, La regina Margherita, Milano, Rizzoli, 1983, p. 60
Fonti
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sisto Riario Sforza
Controllo di autorità | VIAF (EN) 77180762 · ISNI (EN) 0000 0000 6134 0683 · SBN RCAV264756 · BAV 495/28183 · CERL cnp00566487 · LCCN (EN) no00081216 · GND (DE) 121793834 · BNE (ES) XX1419429 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no00081216 |
---|