Pino Zac: differenze tra le versioni

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Nel [[1977]] con [[Vauro]] fonda il settimanale di satira politica ''[[Il Male]]'', realizzando tra l'altro le prime copertine.
Nel [[1977]] con [[Vauro]] fonda il settimanale di satira politica ''[[Il Male]]'', realizzando tra l'altro le prime copertine.


Nei primi anni ottanta, partecipa come ospite a varie trasmissioni dell'emittente romana [[Tele Roma 56]], la televisione del Prof. Arch. [[Bruno Zevi]]. Tele Roma 56 fu decisiva per le varie campagne referendarie radicali degli anni ’80 nel corso delle quali [[Marco Pannella]] fece i proverbiali scioperi della fame e della sete. Le scenografie di tutte le trasmissioni politiche dell'epoca erano proprio di Pino Zac. Alcuni disegni su carta, donati da Pino Zac a [[Luigi Del Mastro]], regista di molti di quei momenti politici, sono visibili nella sezione "Collegamenti esterni".
Nei primi anni ottanta, partecipa come ospite a varie trasmissioni dell'emittente romana [[Tele Roma 56]], la televisione del Prof. Arch. [[Bruno Zevi]]. Tele Roma 56 fu decisiva per le varie campagne referendarie radicali degli anni '80 nel corso delle quali [[Marco Pannella]] fece i proverbiali scioperi della fame e della sete. Le scenografie di tutte le trasmissioni politiche dell'epoca erano proprio di Pino Zac. Alcuni disegni su carta, donati da Pino Zac a [[Luigi Del Mastro]], regista di molti di quei momenti politici, sono visibili nella sezione "Collegamenti esterni".


Nel [[1981]] illustra, in Francia, una rara edizione di [[Tarocchi]], i ''"Tarot de l'an 2000"''. Nel [[1983]] fonda ''[[L'Anamorfico]]'', una rivista anch'essa di satira politica che ebbe vita breve. Negli ultimi anni si trasferisce a [[Fontecchio]] ([[L'Aquila]]), dove un infarto<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/08/27/un-infarto-ha-stroncato-pino-zac.html ''Un infarto ha stroncato Pino Zac'', La Repubblica, 27 agosto 1985]</ref> lo stronca a soli 55 anni.
Nel [[1981]] illustra, in Francia, una rara edizione di [[Tarocchi]], i ''"Tarot de l'an 2000"''. Nel [[1983]] fonda ''[[L'Anamorfico]]'', una rivista anch'essa di satira politica che ebbe vita breve. Negli ultimi anni si trasferisce a [[Fontecchio]] ([[L'Aquila]]), dove un infarto<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/08/27/un-infarto-ha-stroncato-pino-zac.html ''Un infarto ha stroncato Pino Zac'', La Repubblica, 27 agosto 1985]</ref> lo stronca a soli 55 anni.

Versione delle 14:59, 24 gen 2016

Giuseppe Zaccaria, noto soprattutto con lo pseudonimo di Pino Zac (Trapani, 23 aprile 1930Fontecchio, 25 agosto 1985), è stato un disegnatore, regista e animatore italiano.

Biografia

Nato a Trapani [1] ma da madre abruzzese, si è sempre considerato di Pratola Peligna. Studia architettura a Roma ma decide in seguito di dedicarsi completamente all'illustrazione. A vent'anni, nel 1950, crea “Gatto Filippo”, primo fumetto in Italia che sviluppa le tematiche in strisce autoconclusive, la cui pubblicazione è durata fino al 1958 sul quotidiano Paese Sera.

Si dedica al cinema d'animazione e inizia a lavorare per diverse testate. Collabora con Mauro Bolognini nel 1964, per la realizzazione di due episodi del film La donna è una cosa meravigliosa. L'anno successivo propone su pellicola il personaggio di Gatto Filippo. Codirige insieme a Franco Rossi il mediometraggio "Viaggio di lavoro" curandone l'animazione, episodio del film "Capriccio all'italiana" del 1968. Nel 1970 gira con tecnica mista "Il cavaliere inesistente", tratto dall'omonimo romanzo di Italo Calvino.

Collabora con le testate francesi Le Canard enchaîné, Pilote e L'écho des savanes e fonda, a Londra, la rivista Playtime. Negli anni settanta, sulla rivista Eureka diretta da Luciano Secchi, propone prima la versione a fumetti dell'Orlando Furioso e poi la striscia "Kirie & Leison", che ha come protagonista un diavolo e un sacerdote e che ironizza sul compromesso storico tra comunisti e democristiani.

Nel 1975 realizza la serie di incisioni "La comédie de l'art" presso la scuola stamperia di Gerardo Lo Russo e fonda il giornale satirico "Quaderni del Sale".

Nel 1977 con Vauro fonda il settimanale di satira politica Il Male, realizzando tra l'altro le prime copertine.

Nei primi anni ottanta, partecipa come ospite a varie trasmissioni dell'emittente romana Tele Roma 56, la televisione del Prof. Arch. Bruno Zevi. Tele Roma 56 fu decisiva per le varie campagne referendarie radicali degli anni '80 nel corso delle quali Marco Pannella fece i proverbiali scioperi della fame e della sete. Le scenografie di tutte le trasmissioni politiche dell'epoca erano proprio di Pino Zac. Alcuni disegni su carta, donati da Pino Zac a Luigi Del Mastro, regista di molti di quei momenti politici, sono visibili nella sezione "Collegamenti esterni".

Nel 1981 illustra, in Francia, una rara edizione di Tarocchi, i "Tarot de l'an 2000". Nel 1983 fonda L'Anamorfico, una rivista anch'essa di satira politica che ebbe vita breve. Negli ultimi anni si trasferisce a Fontecchio (L'Aquila), dove un infarto[2] lo stronca a soli 55 anni.

Libri

Filmografia

Note

  1. ^ cfr. Salvatore Mugno, L'umorista Pino Zac vignettista ironico trapanese per caso, «La Sicilia» (Catania, ed. di TP), 18 agosto 2007, dove è anche riportato l'Atto di nascita dello stesso.
  2. ^ Un infarto ha stroncato Pino Zac, La Repubblica, 27 agosto 1985

Bibliografia

Collegamenti esterni

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