Martirologio Romano: differenze tra le versioni

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Nei primi tempi della [[storia del Cristianesimo]] si prese uso di conservare memoria di coloro che morirono per causa della loro fede: i [[martire|martiri]]. Ogni chiesa particolare aveva un suo [[martirologio]], cioè un elenco di martiri; ben presto si diede importanza al giorno del loro passaggio alla vita eterna, detto il ''dies natalis'', e si prese a commemorare il giorno della loro morte per celebrare la loro memoria, particolarmente nel luogo ove riposavano le loro spoglie.
Nei primi tempi della [[storia del Cristianesimo]] si prese uso di conservare memoria di coloro che morirono per causa della loro fede: i [[martire|martiri]]. Ogni chiesa particolare aveva un suo [[martirologio]], cioè un elenco di martiri; ben presto si diede importanza al giorno del loro passaggio alla vita eterna, detto il ''dies natalis'', e si prese a commemorare il giorno della loro morte per celebrare la loro memoria, particolarmente nel luogo ove riposavano le loro spoglie.


Nel [[XVI secolo]] si decise di unificare i vari martirologi in un solo elenco nel quale trovassero posto tutti i [[santo|santi]] e i [[beato|beati]] riconosciuti come tali dall'autorità della [[Chiesa cattolica]]: la grande opera di revisione fu affidata da [[papa Gregorio XIII]] e dal cardinale [[Guglielmo Sirleto]] al cardinale [[Cesare Baronio]] che la completò nel [[1586]]: venne allora pubblicato il ''Martyrologium Romanum''<ref>''Martyrologium Romanum ad novam kalendarii rationem, et ecclesiasticae historiae veritatem restitutum. Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum. Accesserunt notationes atque tractatio de Martyrologio Romano. Auctore Caesare Baronio Sorano'', ex typographia Dominici Basae, Romae 1586; poi anche apud Petrum Dusinellum, Venetiis 1587</ref>. Successivamente vi furono apportate modifiche e numerose revisioni (le prime già nel [[1593]] e poi nel [[1613]]).
Nel [[XVI secolo]] si decise di unificare i vari martirologi in un solo elenco nel quale trovassero posto tutti i [[santo|santi]] e i [[beato|beati]] riconosciuti come tali dall'autorità della [[Chiesa cattolica]]: la grande opera di revisione fu affidata da [[papa Gregorio XIII]] e dal cardinale [[Guglielmo Sirleto]] al cardinale [[Cesare Baronio]] che la completò nel [[1586]]: venne allora pubblicato il primo ''Martyrologium Romanum''<ref>''Martyrologium Romanum ad novam kalendarii rationem, et ecclesiasticae historiae veritatem restitutum. Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum. Accesserunt notationes atque tractatio de Martyrologio Romano. Auctore Caesare Baronio Sorano'', ex typographia Dominici Basae, Romae 1586; poi anche apud Petrum Dusinellum, Venetiis 1587. Edizioni simili erano già uscite a stampa nel [[1583]]</ref>. Successivamente vi furono apportate aggiunte e modifiche (le prime già nel [[1593]], [[1602]] e poi nel [[1613]]) e furono realizzate nuove edizioni: fondamentali le revisioni volute dai papi [[Urbano VIII]] ([[1630]]<ref>''Martyrologium Romanum Gregorii XIII Pontificis Maximi iussu editum et Urbani VIII auctoritate recognitum, accesserunt notationes atque tractatio de martyrologio Romano. Auctore Cesare Baronio Sorano. Postrema vero haec editio post eius obitum, nonnulla exhibet, quae addenda, vel mutanda Auctor ipse notaverat; nouissimae additae sunt notulae marginales per alium dictae Congregationis Presbyterum loca Annalium eiusdem Baronii, ubi de sanctis sit mentio, vel mentio, vel tempora, quibus floruerunt, aut passi sunt, ex varijs auctoribus indicantes'', Romae 1630.</ref>), [[Clemente X]] ([[1673]]<ref>''Martyrologium Romanum, Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum et Clementis X auctoritate recognitum. Accessit huic editioni eorum memoria, qui a summis pontificibus, usque ad eumdemmet Clementem X pontificem maximum in sanctorum numerum relati sunt'', Romae 1673</ref>) e [[Benedetto XIV]] ([[1757]]<ref>''Martyrologium Romanum Gregorii XIII jussu editum, Urbani VIII et Clementis X auctoritate recognitum. Editio novissima a sanctissimo domino nostro Benedicto XIV pontifice maximo aucta, & castigata, in qua nonnulla sanctorum nomina in praeteritis editionibus omissa supplentur; alia item sanctorum & beatorum nomina ex integro adduntur'', ex Typographia Balleoniana, Venetiis 1757.</ref>).


==Edizioni recenti==
==Edizioni recenti==

Versione delle 15:03, 7 mag 2015

Il Martirologio Romano è un libro liturgico e costituisce la base dei calendari liturgici che ogni anno determinano le feste religiose. La prima edizione ufficiale risale al XVI secolo e fu approvata da papa Gregorio XIII nel 1586.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Martirologio.

Nei primi tempi della storia del Cristianesimo si prese uso di conservare memoria di coloro che morirono per causa della loro fede: i martiri. Ogni chiesa particolare aveva un suo martirologio, cioè un elenco di martiri; ben presto si diede importanza al giorno del loro passaggio alla vita eterna, detto il dies natalis, e si prese a commemorare il giorno della loro morte per celebrare la loro memoria, particolarmente nel luogo ove riposavano le loro spoglie.

Nel XVI secolo si decise di unificare i vari martirologi in un solo elenco nel quale trovassero posto tutti i santi e i beati riconosciuti come tali dall'autorità della Chiesa cattolica: la grande opera di revisione fu affidata da papa Gregorio XIII e dal cardinale Guglielmo Sirleto al cardinale Cesare Baronio che la completò nel 1586: venne allora pubblicato il primo Martyrologium Romanum[1]. Successivamente vi furono apportate aggiunte e modifiche (le prime già nel 1593, 1602 e poi nel 1613) e furono realizzate nuove edizioni: fondamentali le revisioni volute dai papi Urbano VIII (1630[2]), Clemente X (1673[3]) e Benedetto XIV (1757[4]).

Edizioni recenti

Attualmente il martirologio è curato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

L'edizione più recente è del 2001[5]; quella precedente era stata compilata nel 1956, ma in seguito alle numerose canonizzazioni e beatificazioni fatte, in particolare durante il papato di Giovanni Paolo II, si decise di aggiornarlo, riformandolo secondo il dettato del Concilio Vaticano II.

In quest'ultima revisione sono stati esclusi quei santi o beati dei quali non si hanno notizie certe e documentate. In totale annovera 6538 voci. Il nome dei santi è accompagnato da una breve nota comprendente il luogo di morte, la qualifica di santo o beato, il titolo denotante il suo "status" ecclesiale (apostolo, martire, dottore della Chiesa (maestro della fede), missionario, confessore, vescovo, presbitero, vergine, coniuge, vedovo, figlio), l'attività e il carisma.

Note

  1. ^ Martyrologium Romanum ad novam kalendarii rationem, et ecclesiasticae historiae veritatem restitutum. Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum. Accesserunt notationes atque tractatio de Martyrologio Romano. Auctore Caesare Baronio Sorano, ex typographia Dominici Basae, Romae 1586; poi anche apud Petrum Dusinellum, Venetiis 1587. Edizioni simili erano già uscite a stampa nel 1583
  2. ^ Martyrologium Romanum Gregorii XIII Pontificis Maximi iussu editum et Urbani VIII auctoritate recognitum, accesserunt notationes atque tractatio de martyrologio Romano. Auctore Cesare Baronio Sorano. Postrema vero haec editio post eius obitum, nonnulla exhibet, quae addenda, vel mutanda Auctor ipse notaverat; nouissimae additae sunt notulae marginales per alium dictae Congregationis Presbyterum loca Annalium eiusdem Baronii, ubi de sanctis sit mentio, vel mentio, vel tempora, quibus floruerunt, aut passi sunt, ex varijs auctoribus indicantes, Romae 1630.
  3. ^ Martyrologium Romanum, Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum et Clementis X auctoritate recognitum. Accessit huic editioni eorum memoria, qui a summis pontificibus, usque ad eumdemmet Clementem X pontificem maximum in sanctorum numerum relati sunt, Romae 1673
  4. ^ Martyrologium Romanum Gregorii XIII jussu editum, Urbani VIII et Clementis X auctoritate recognitum. Editio novissima a sanctissimo domino nostro Benedicto XIV pontifice maximo aucta, & castigata, in qua nonnulla sanctorum nomina in praeteritis editionibus omissa supplentur; alia item sanctorum & beatorum nomina ex integro adduntur, ex Typographia Balleoniana, Venetiis 1757.
  5. ^ Martyrologium romanum ex decreto sacrosancti oecumenici Concilii vaticani II instauratum auctoritate Ioannis Pauli pp. II promulgatum, Città del Vaticano 2001, ISBN 8820972107.

Bibliografia

  • AA.VV., Il martirologio romano. Teologia, liturgia e santità, 2005, ISBN 8820977478
  • Martyrologium Romanum: Ex Decreto Sacrosancti cumenici Concilii Vaticani II Instauratum Auctoritate Ioannis Pauli PP II Promulgatum, 2004, ISBN 8820972107

Voci correlate

Collegamenti esterni

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