Fromboliere: differenze tra le versioni

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== Note storiche ==
== Note storiche ==
[[File:Balearic Slinger.jpg|thumb|right|Frombolierie delle [[Baleari]], famoso per le sue abilità nell'uso del frombolo.]]
[[File:Balearic Slinger.jpg|thumb|Frombolierie delle [[Baleari]], famoso per le sue abilità nell'uso del frombolo.]]
[[File:Lyon-balles de fronde.jpg|thumb|proiettili di piombo, del II o III secolo AD. proveniente da [[Lione]], Francia]]
Negli eserciti antichi i frombolieri erano [[Fanteria leggera|fanti leggeri]], specializzati nell'uso del frombolo o ''funda'', una particolare fionda che scagliava proiettili anche a 400 metri di distanza. In genere portavano con sé una borsa a tracolla con i proiettili di pietra, argilla o palline di piombo a forma di prugna del peso di 20-50 grammi, la cui forza d'urto poteva anche sfondare un elmo, arrecando ferite letali agli avversari. Tali ogive generalmente venivano ''decorate'' con una dedica particolare.
Negli eserciti antichi i frombolieri erano [[Fanteria leggera|fanti leggeri]], specializzati nell'uso del frombolo o ''funda'', una particolare fionda che scagliava proiettili anche a 400 metri di distanza. In genere portavano con sé una borsa a tracolla con i proiettili di pietra, argilla o palline di piombo a forma di prugna del peso di 20-50 grammi, la cui forza d'urto poteva anche sfondare un elmo, arrecando ferite letali agli avversari. Tali ogive generalmente venivano ''decorate'' con una dedica particolare.



Versione delle 14:32, 19 gen 2014

Il fromboliere è colui che usa una fionda chiamata frombolo. Il fromboliere più conosciuto è il re biblico Davide.

Note storiche

Frombolierie delle Baleari, famoso per le sue abilità nell'uso del frombolo.
proiettili di piombo, del II o III secolo AD. proveniente da Lione, Francia

Negli eserciti antichi i frombolieri erano fanti leggeri, specializzati nell'uso del frombolo o funda, una particolare fionda che scagliava proiettili anche a 400 metri di distanza. In genere portavano con sé una borsa a tracolla con i proiettili di pietra, argilla o palline di piombo a forma di prugna del peso di 20-50 grammi, la cui forza d'urto poteva anche sfondare un elmo, arrecando ferite letali agli avversari. Tali ogive generalmente venivano decorate con una dedica particolare.

La fionda veniva dotata di laccetto per evitare che essa sfugga durante i volteggi del lancio.

Il fromboliere si distingueva dal cappello in uso a falde larghe, dalla tunica di lana o lino senza maniche; il vestiario contemplava poi dei calzari e il pelta come difesa.

Proiettili di piombo ovali. Su un lato è incisa una saetta, mentre sull'altro l'equivalente della scritta "Prendi Questo". Piombo del IV secolo a.C. proveniente da Atene.

Nell'antichità grandi frombolieri furono i Rodii, ma soprattutto gli abitanti delle Isole Baleari, i quali vennero ampiamente utilizzati come mercenari dai siracusani, dai cartaginesi e infine dai Romani, che arrivarono a costituire intere coorti di frombolieri

I Balearici erano soliti andare in battaglia con tre tipi di frombola, attorcigliati intorno alla testa - usate per il lungo, medio e corto raggio. La loro preparazione iniziava prestissimo. Il padre obbligava il figlioletto a colpire un pezzo di pane posto ad una certa distanza. Il ragazzino non poteva mangiarlo fino a quando non fosse riuscito a colpire il bersaglio.

Le unità di frombolieri cessarono di esistere nel Medioevo, quando la tecnica di costruzione delle armi rese più conveniente e più facile addestrare all'uso degli archi e delle balestre.

Nei secoli successivi si hanno pochissime notizie di frombolieri e dell'uso della frombola, limitate a episodi sporadici o a utilizzi molto specifici. In rete per esempio è possibile trovare fotografie che mostrano giovani palestinesi che durante l'Intifada lanciano sassi usando le frombole.

Bibliografia

  • Arnold M. Snodgrass, Armi ed armature dei Greci, L'erma di Bretshneider, 1991, ISBN 88-7062-726-8.
  • (EN) Thom Richardson, The Ballistics of the Sling Vol. 3, Royal Armouries Yearbook, 1998.
  • Andrea Frediani, Le grandi battaglie dell'antica Grecia, Newton & Compton Editori

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