Bosaro: differenze tra le versioni

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Bosaro
comune
Bosaro – Stemma
Bosaro – Bandiera
Bosaro – Veduta
Bosaro – Veduta
Piazza Madonna S.Luca e palazzina municipale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Amministrazione
SindacoRemo Randolo (centrosinistra) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°00′00″N 11°46′00″E / 45°N 11.766667°E45; 11.766667 (Bosaro)
Altitudinem s.l.m.
Superficie6,02 km²
Abitanti1 608[1] (01-04-2012)
Densità267,11 ab./km²
Comuni confinantiArquà Polesine, Guarda Veneta, Polesella, Pontecchio Polesine, Rovigo
Altre informazioni
Cod. postale45033
Prefisso0425
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT029007
Cod. catastaleB069
TargaRO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitantibosaresi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bosaro
Bosaro
Bosaro – Mappa
Bosaro – Mappa
Posizione del comune di Bosaro nella provincia di Rovigo
Sito istituzionale

Bosaro (Bosaro in veneto) è un comune di 1.608 abitanti della provincia di Rovigo.

Geografia

Il territorio comunale di Bosaro è situato nel medio Polesine, del quale condivide la tipica morfologia pianeggiante e ricca di corsi d'acqua. Infatti il Canalbianco a nord ed il Collettore Padano a sud costituiscono parte del suo confine naturale.

Storia

Benché la prima costruzione in muratura risalga al XV secolo, la ricchezza d'acqua le estese zone boschive che contraddistinguevano il territorio in vicinanza dell'abitato, queste ultime attualmente scoparse ma che trovano riscontro nella toponomastica di una delle sue attuali frazioni, Bosco del Monaco, lascia presupporre con ragionevole autorità un precedente sviluppo legato alle opportunità che i vicini corsi d'acqua offrivano per il sostentamento della comunità, favorendo lo sviluppo della pesca e fornendo ai suoi abitanti il necessario materiale di costruzione.[3]

Nel corso del XV secolo la famiglia Turolla edificò in Bosaro la propria dimora trasformando la semplice fisionomia del villaggio. In seguito Bosaro seguì le vicende storiche della vicina Polesella[4], politicamente territorio del Ducato di Ferrara fino al 1484 con la conclusione della Guerra di Ferrara, o Guerra del Sale, e che sancì la vittoria, e la conseguente annessione, della Repubblica di Venezia. Negli anni successivi la famiglia Turolla si incaricò della costruzione di una nuova chiesa, eretta a parrocchia nel 1497, separando così Bosaro dalla pieve di Arquà. In quel contesto l'opera di censimento effettuata dall'autorità ecclesiastica dichiarava circa 400 fedeli.[4]

La caduta della Repubblica di Venezia del 1797 ad opera della Grande Armata, l'esercito che Napoleone Bonaparte schierò a partire dal 1805, segnò una nuova annessione del territorio. Le clausole del Trattato di Campoformio consegnarono Bosaro e tutto il territorio veneziano all'Impero austriaco che però rimase sovrana per un tempo limitato. Già dal 18 marzo 1805, con la firma del trattato di Presburgo, l'Austria cedette la Provincia Veneta austriaca alla Francia: il successivo 26 maggio Napoleone, da poco divenuto Imperatore dei francesi, si incoronò Re d'Italia a Milano, cingendo la Corona Ferrea. Bosaro tornò così sotto il controllo francese nella nuova identità nazionale, il Regno d'Italia napoleonico.[5]

Il secondo dominio francese durò fino alla caduta di Napoleone. Il 20 aprile 1814 il Veneto, ed anche Bosaro, venne restituito agli asburgici e con la caduta del Regno, quello stesso mese, la città e l'intero Veneto tornarono all'Impero d'Austria, che incorporò, dal 1815, i territori nel Regno Lombardo-Veneto.[5]

In seguito Canaro seguì le vicissitudini storico politiche legate al Polesine ed al suo capoluogo Rovigo, con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia avvenuto nel 1866 al termine della terza guerra di indipendenza.

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

piazza Maria Bolognesi e chiesa parrocchiale di San Sebastiano martire.
tomba di Maria Bolognese nella parrocchiale di San Sebastiano martire
  • Chiesa parrocchiale di San Sebastiano martire.
  • Oratorio di Bosco del Monaco.

Architetture civili

  • Palazzo municipale.
  • Botte Bresparola: botte sifone, particolare opera idraulica progettata nel 1901 da F. Paleocapa, edificata in località Bresparola per permettere al Collettore Padano di scorrere sotto alla fossa di Polesella, attualmente interrata, al fine di ricevere lo scolo delle acque di bonifica.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Persone legate a Bosaro

Amministrazione

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2012.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Veneto Paese per Paese, Volume 1, pag. 266.
  4. ^ a b Veneto Paese per Paese, Volume 1, pag. 267.
  5. ^ a b Veneto Paese per Paese, Volume 1, pag. 365.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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