100.000 lire: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Lire 100000 (Caravaggio).JPG|300px|right|thumb|L'ultima banconota da 100.000 lire, detta "[[Caravaggio]]" (2° tipo), emessa dal 1994 al 1998]]
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La banconota da '''100.000 [[lira italiana|lire]]''' era una [[banconota]] che circolava in [[Italia]] prima dell'introduzione dell'[[euro]]. È possibile cambiare questa banconota per 51,6456 € fino al 29 febbraio 2012.
La banconota da '''100.000 [[lira italiana|lire]]''' era una [[banconota]] che circolava in [[Italia]] prima dell'introduzione dell'[[euro]]. È possibile cambiare questa banconota per 51,65 [[]] fino al 29 febbraio 2012.


==Prima serie: Manzoni==
==Prima serie: Manzoni==
La contestuale emissione di biglietti da 50 mila e 100 mila lire venne decisa per la prima volta dal governo di [[Aldo Moro]] e dal ministro del Tesoro [[Emilio Colombo]]. A quei tempi il valore di 100 mila lire era decisamente elevato, equivalendo circa allo stipendio medio di un operaio.
La prima banconota da 100.000 lire in assoluto fu quella dedicata allo scrittore [[Alessandro Manzoni]]. Secondo i collezionisti{{citazione necessaria}} si tratta di una delle più belle e riuscite banconote della storia della cartamoneta italiana (prima emissione [[1967]]; ultima emissione [[1979]]). Anche questa, così come molte altre banconote repubblicane, fu disegnata da [[Trento Cionini]].

La prima banconota da 100.000 lire in assoluto fu quella dedicata allo scrittore [[Alessandro Manzoni]]. Secondo i collezionisti si tratta di una delle più belle e riuscite banconote della storia della cartamoneta italiana (prima emissione [[1967]]; ultima emissione [[1979]]). Anche questa, così come molte altre banconote repubblicane, fu disegnata da [[Trento Cionini]].


==Seconda serie: Botticelli==
==Seconda serie: Botticelli==
Nel corso degli anni Settanta la crisi petrolifera e la liberalizzazione del mercato internazionale dei cambi colpirono pesantemente la lira, che perse oltre la metà del suo valore. Fu così che il goveno di [[Giulio Andreotti]] e del ministro del Tesoro [[Gaetano Stammati]] si trovarono nella necessità di emettere nuovi pezzi da 50 mila e 100 mila lire, i vecchi essendo stati pesantemente esposti all'[[inlazione]] e alla [[contraffazione]].
Nella successiva versione è raffigurata una delle [[Grazie (mitologia)|Grazie]] tratta dal celebre dipinto ''[[La Primavera (Botticelli)|La Primavera]]'' di [[Sandro Botticelli]]. Il verso mostra elementi architettonici non meglio identificabili (prima emissione [[1978]]; ultima emissione [[1982]]).

La nuova versione del biglietto raffigurò una delle [[Grazie (mitologia)|Grazie]] tratta dal celebre dipinto ''[[La Primavera (Botticelli)|La Primavera]]'' di [[Sandro Botticelli]]. Il verso mostra elementi architettonici non meglio identificabili (prima emissione [[1978]]; ultima emissione [[1982]]).

==Terza serie: Caravaggio primo tipo==
Il fenomeno inflazionistico non diminuì, ma anzi si esacerbò nei primi anni Ottanta, raggiungendo un tasso del 20%. La somma di 100 mila lire del [[1983]] equivaleva in potere d'acquisto a quella di 15 mila lire del [[1967]]. Il governo di [[Bettino Craxi]] e del ministro del Tesoro [[Giovanni Goria]] decise quindi di rinnovare tutte le banconote circolanti nel paese.

Sulle nuove banconote da 100 mila, di color marrone-grigio e datate [[1983]], era raffigurato il pittore [[Michelangelo Merisi da Caravaggio]]. Sul recto della banconota era raffigurato, appunto, il volto del pittore secentesco e la sua opera ''[[Buona ventura (Caravaggio Parigi)|Buona ventura]]''; sul verso, il noto dipinto ''[[Canestra di frutta]]''.

Nel frattempo, comunque, la svalutazione non accennò a rallentare: nel [[1990]] le banconote da 50 mila e 100 mila lire arrivarono ad un valore d'acquisto pari a quelle da 5 e 10 mila lire nel [[1967]].

==Quarta serie: Caravaggio secondo tipo==
Come per quelle da [[50.000 lire]], esigenze di lotta alla contraffazione spinsero il Governatore della Banca d'Italia a proporre un nuovo modello per le banconote da 100.000 lire (prima emissione [[1994]]).


La differenza fra i due tipi è nella colorazione, in alcuni dettagli dello sfondo e nella filigranatura, che è doppia nel nuovo modello. La banconota uscì dalla circolazione il [[28 febbraio]] [[2002]].
==Terza serie: Caravaggio (primo e secondo tipo)==
Sulle banconote, di color marrone-grigio, era raffigurato il pittore [[Michelangelo Merisi da Caravaggio]]. Va precisato però che della stessa banconota (come per quelle da [[50.000 lire]]) esistevano due tipi: ''Caravaggio primo tipo'' (prima emissione [[1983]]) e ''Caravaggio nuovo modello'' (prima emissione [[1994]]). Sul recto della banconota era raffigurato, appunto, il volto del pittore secentesco e la sua opera ''[[Buona ventura (Caravaggio Parigi)|Buona ventura]]''; sul verso, il noto dipinto ''[[Canestra di frutta]]''. La differenza fra i due tipi è nella colorazione, in alcuni dettagli dello sfondo e nella filigranatura, che è doppia nel nuovo modello.


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 15:30, 30 giu 2010

Le 100.000 lire, dette "Manzoni", emesse dal 1967 al 1979
La banconota da 100.000 lire, detta "Botticelli", emessa dal 1978 al 1982
L'ultima banconota da 100.000 lire, detta "Caravaggio" (2° tipo), emessa dal 1994 al 1998

La banconota da 100.000 lire era una banconota che circolava in Italia prima dell'introduzione dell'euro. È possibile cambiare questa banconota per 51,65 fino al 29 febbraio 2012.

Prima serie: Manzoni

La contestuale emissione di biglietti da 50 mila e 100 mila lire venne decisa per la prima volta dal governo di Aldo Moro e dal ministro del Tesoro Emilio Colombo. A quei tempi il valore di 100 mila lire era decisamente elevato, equivalendo circa allo stipendio medio di un operaio.

La prima banconota da 100.000 lire in assoluto fu quella dedicata allo scrittore Alessandro Manzoni. Secondo i collezionisti si tratta di una delle più belle e riuscite banconote della storia della cartamoneta italiana (prima emissione 1967; ultima emissione 1979). Anche questa, così come molte altre banconote repubblicane, fu disegnata da Trento Cionini.

Seconda serie: Botticelli

Nel corso degli anni Settanta la crisi petrolifera e la liberalizzazione del mercato internazionale dei cambi colpirono pesantemente la lira, che perse oltre la metà del suo valore. Fu così che il goveno di Giulio Andreotti e del ministro del Tesoro Gaetano Stammati si trovarono nella necessità di emettere nuovi pezzi da 50 mila e 100 mila lire, i vecchi essendo stati pesantemente esposti all'inlazione e alla contraffazione.

La nuova versione del biglietto raffigurò una delle Grazie tratta dal celebre dipinto La Primavera di Sandro Botticelli. Il verso mostra elementi architettonici non meglio identificabili (prima emissione 1978; ultima emissione 1982).

Terza serie: Caravaggio primo tipo

Il fenomeno inflazionistico non diminuì, ma anzi si esacerbò nei primi anni Ottanta, raggiungendo un tasso del 20%. La somma di 100 mila lire del 1983 equivaleva in potere d'acquisto a quella di 15 mila lire del 1967. Il governo di Bettino Craxi e del ministro del Tesoro Giovanni Goria decise quindi di rinnovare tutte le banconote circolanti nel paese.

Sulle nuove banconote da 100 mila, di color marrone-grigio e datate 1983, era raffigurato il pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio. Sul recto della banconota era raffigurato, appunto, il volto del pittore secentesco e la sua opera Buona ventura; sul verso, il noto dipinto Canestra di frutta.

Nel frattempo, comunque, la svalutazione non accennò a rallentare: nel 1990 le banconote da 50 mila e 100 mila lire arrivarono ad un valore d'acquisto pari a quelle da 5 e 10 mila lire nel 1967.

Quarta serie: Caravaggio secondo tipo

Come per quelle da 50.000 lire, esigenze di lotta alla contraffazione spinsero il Governatore della Banca d'Italia a proporre un nuovo modello per le banconote da 100.000 lire (prima emissione 1994).

La differenza fra i due tipi è nella colorazione, in alcuni dettagli dello sfondo e nella filigranatura, che è doppia nel nuovo modello. La banconota uscì dalla circolazione il 28 febbraio 2002.

Bibliografia

  • Franco Gavello e Claudio Bugani, Cartamoneta Italiana - Banconote italiane, Varese, Gigante, 2005.
  • Guido Crapanzano e Ermelindo Giulianini, La cartamoneta italiana, Milano, G&G Numismatica, 2005.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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