La segretaria privata: differenze tra le versioni
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Versione delle 12:13, 11 apr 2020
La segretaria privata | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | |
Durata | 72 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | commedia |
Regia | Goffredo Alessandrini |
Soggetto | Istvan von Somahazy, dal romanzo Die Privatsekretärin |
Sceneggiatura | Franz Schulz Oreste Biancoli |
Produttore | Stefano Pittaluga |
Casa di produzione | Cines |
Distribuzione in italiano | Anonima Pittaluga (1931) |
Fotografia | Massimo Terzano, Domenico Scala |
Montaggio | Guy Simon, Goffredo Alessandrini |
Musiche | Ludwig Lajtai, arrangiata da Paul Abrahams, orchestrata e diretta da Ugo Giacomozzi |
Scenografia | Vinicio Paladini |
Trucco | Franz Sala |
Interpreti e personaggi | |
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[[Categoria:Film italiani del 1931]]
La segretaria privata (1931) è il primo film a soggetto girato da Goffredo Alessandrini.
Trama
Una dattilografa di provincia cerca lavoro in città e, grazie ad un usciere, trova un impiego presso una banca di Roma. Il capo del personale, frustrato nelle sue avances, la prende a malvolere. Ma il direttore di banca, non rivelando la sua vera identità, riesce a conquistarla.
Commento
Film da molti indicato come precursore del genere telefoni bianchi, era il rifacimento di un film-operetta girato in Germania da Wilhelm Thiele che Alessandrini dovette accettare come primo lavoro mentre erano in cantiere le versioni inglese e francese. Alessandrini era appena tornato in Italia da un lungo soggiorno a Hollywood, dove aveva lavorato come direttore del doppiaggio presso la MGM.
Né il regista, né la Merlini immaginavano il favore di pubblico che avrebbe ottenuto questo film, con la canzone che l'attrice cantava (Oh come son felice, felice, felice...) e il mito di Cenerentola "aggiornato" per i tempi.
Altre versioni
Il film ebbe quattro versioni, oltre a quella italiana: la versione tedesca (originale), intitolata Die Privatsekretärin con Renate Müller, francese (Dactylo, con Marie Glory), inglese (Sunshine Susie, con Renate Müller) e spagnola (Historia de una maquina de escribir).
Nel 1953, in Germania, ne venne fatto un remake, Die Privatsekretärin, diretto da Paul Martin.
La critica
Rosario Assunto su Cinema del 25 novembre 1940: "E le signorine chiuso l'album di mode e deposto il ricamo in fondo ad un cassetto, studiavano dattilografia, stenografia, computisteria, per entrare nelle banche, negli uffici nelle aziende. Valido a dissipare la malinconia di un avvenire intravisto come uno sfiorire quotidiano dietro un tavolo ingombro di oggetti, il ritornello di Elsa Merlini (Oh come sono felice..felice..felice) suonava come una promessa alle orecchie di queste Cenerentole.."
Collegamenti esterni
- LA SEGRETARIA PRIVATA, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) La segretaria privata, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La segretaria privata, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) La segretaria privata, su Box Office Mojo, IMDb.com.