Battaglia di Troia: differenze tra le versioni
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La battaglia si svolse nei pressi di [[Troia (Italia)|Troia di Puglia]], nell'allora [[giustizierato]] di [[Capitanata]], e si inserì nella disputa che oppose [[Angioini]] e [[Corona d'Aragona|Aragonesi]] per la successione al [[Regno di Napoli]]. Determinò la presa della cittadina, roccaforte degli Angioini e dei baroni ribelli, da parte delle truppe napoletane e milanesi.<ref>[https://books.google.it/books?id=F7OcCwAAQBAJ&pg=PA36&dq=battaglia+di+troia+1462&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjikZa53NLjAhUd6aYKHVRBCz4Q6AEINjAC#v=onepage&q=battaglia%20di%20troia%201462&f=false Epografia napoletana.]</ref> |
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== Conseguenze politiche == |
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Versione delle 12:30, 7 ago 2019
Battaglia di Troia | |||
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La battaglia su un battente del Maschio Angioino di Napoli | |||
Data | 19 agosto 1462 | ||
Luogo | Troia | ||
Esito | Vittoria delle truppe aragonesi | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
La battaglia di Troia fu uno scontro che avvenne nell'agosto 1462 tra le truppe del re di Napoli Ferdinando I e quelle del duca di Lorena Giovanni d'Angiò.
Lo scontro militare
La battaglia si svolse nei pressi di Troia di Puglia, nell'allora giustizierato di Capitanata, e si inserì nella disputa che oppose Angioini e Aragonesi per la successione al Regno di Napoli. Determinò la presa della cittadina, roccaforte degli Angioini e dei baroni ribelli, da parte delle truppe napoletane e milanesi.[1]
Conseguenze politiche
La vittoria segnò un rafforzamento della monarchia sul baronaggio. Giovanni d'Angiò però continuò a reclamare i suoi diritti sino alla battaglia navale di Ischia del 7 luglio 1465.[2]