Permesso di soggiorno: differenze tra le versioni
Semplificaizone |
|||
Riga 6: | Riga 6: | ||
== Nel mondo == |
== Nel mondo == |
||
==Francia== |
=== Francia === |
||
⚫ | In [[Francia]] il titolo è rilasciato dalle [[prefettura|prefetture]], che sino al 2006 emettevano il titolo di residente (''titre de résident''), valido per un periodo di 10 anni, e la carta di soggiorno temporaneo (''carte de séjour temporaire''), valida per un anno. Gli stranieri provenienti dall'[[Algeria]] sono sottoposti a un regime specifico<ref>Ministero dell'Interno della Repubblica francese, ''[https://www.immigration.interieur.gouv.fr/Europe-et-International/Les-accords-bilateraux/Les-accords-bilateraux-en-matiere-de-circulation-de-sejour-et-d-emploi/L-accord-franco-algerien L'accord franco-algérien]''</ref>, dipendente dagli accordi Francia-Algeria del 27 dicembre 1968<ref>Recepiti nella legislazione francese con il [[decreto]] n. 69-243 del 18 marzo 1969, pubblicato nel ''[[Journal officiel de la République française|Journal officiel]]'' del 22 marzo 1969.</ref><ref>[http://www.gisti.org/doc/actions/2001/algeriens/accord.html Testo consolidato dell'accordo franco-algerino (Gisti)], a seguito delle modifiche ed integrazioni apportate con atti [http://www.diplomatie.gouv.fr/traites/affichetraite.do?accord=TRA19850015 del 22 dicembre 1985], [http://www.diplomatie.gouv.fr/traites/affichetraite.do?accord=TRA19940324 del 28 settembre 1994] e [http://www.diplomatie.gouv.fr/traites/affichetraite.do?accord=TRA20010066 dell'11 luglio 2014]. Un quarto emendamento era stato oggetto di negoziato, ma nel 2012 vi si rinunziò; si vedano in proposito Fayçal Megherbi, ''[http://oumma.com/Un-nouvel-avenant-a-l-accord « Un nouvel avenant à l'accord franco-algérien se dessine »]'', e ''Le Point''/AFP, ''[http://www.lepoint.fr/societe/immigration-paris-renonce-a-amender-l-accord-de-1968-avec-l-algerie-11-12-2012-1557633_23.php Immigration : Paris renonce à amender l'accord de 1968 avec l'Algérie]''.</ref>. Gli accordi, in quanto [[trattato internazionale]], sono norme di rango più elevato rispetto al CESEDA e pertanto prevalgono su di esso; la [[giurisprudenza]] amministrativa ha inoltre parificato la carta alla certificazione di residenza<ref>CAA (Corte Amministrativa d'Appello) di [[Lione]], ''[https://www.legifrance.gouv.fr/affichJuriAdmin.do?idTexte=CETATEXT000019080817 pronuncia n. 07LY01505 del 28 aprile 2008]''</ref>. |
||
In [[Francia]] il titolo è rilasciato dalle [[prefettura|prefetture]], che sino al 2006 emettevano il titolo di residente (''titre de résident''), valido per un periodo di 10 anni, e la carta di soggiorno temporaneo (''carte de séjour temporaire''), valida per un anno. In seguito la disciplina è stata ordinata con la previsione di 4 tipi di soggiorno temporaneo, ciascuno con il suo specifico permesso: |
|||
In seguito la disciplina generale è stata ordinata con la previsione di 4 tipi di soggiorno temporaneo, ciascuno con il suo specifico permesso: |
|||
* la carta di soggiorno temporaneo (''carte de séjour temporaire''), della durata di un anno, rinnovabile salvo eccezioni. A seconda delle qualità soggettive dello straniero ci sono permessi specifici e relativi diversi documenti, perciò c'è una ''carte'' diversa per ciascuna delle seguenti condizioni del forestiero: |
* la carta di soggiorno temporaneo (''carte de séjour temporaire''), della durata di un anno, rinnovabile salvo eccezioni. A seconda delle qualità soggettive dello straniero ci sono permessi specifici e relativi diversi documenti, perciò c'è una ''carte'' diversa per ciascuna delle seguenti condizioni del forestiero: |
||
Riga 30: | Riga 32: | ||
I documenti attestanti il titolo al soggiorno sono tutti denominati "carta" (''carte'') e non "permesso" (''permis''); nel diritto francese tale denominazione è sì utilizzata, ma è riservata a documenti attestanti titoli di natura dichiaratamente [[concessione|concessoria]] come il ''permis de conduire'' (patente di guida). |
I documenti attestanti il titolo al soggiorno sono tutti denominati "carta" (''carte'') e non "permesso" (''permis''); nel diritto francese tale denominazione è sì utilizzata, ma è riservata a documenti attestanti titoli di natura dichiaratamente [[concessione|concessoria]] come il ''permis de conduire'' (patente di guida). |
||
=== Trattamento degli Algerini === |
|||
⚫ | Gli stranieri provenienti dall'[[Algeria]] sono sottoposti a un regime specifico<ref>Ministero dell'Interno della Repubblica francese, ''[https://www.immigration.interieur.gouv.fr/Europe-et-International/Les-accords-bilateraux/Les-accords-bilateraux-en-matiere-de-circulation-de-sejour-et-d-emploi/L-accord-franco-algerien L'accord franco-algérien]''</ref>, dipendente dagli accordi Francia-Algeria del 27 dicembre 1968<ref>Recepiti nella legislazione francese con il [[decreto]] n. 69-243 del 18 marzo 1969, pubblicato nel ''[[Journal officiel de la République française|Journal officiel]]'' del 22 marzo 1969.</ref><ref>[http://www.gisti.org/doc/actions/2001/algeriens/accord.html Testo consolidato dell'accordo franco-algerino (Gisti)], a seguito delle modifiche ed integrazioni apportate con atti [http://www.diplomatie.gouv.fr/traites/affichetraite.do?accord=TRA19850015 del 22 dicembre 1985], [http://www.diplomatie.gouv.fr/traites/affichetraite.do?accord=TRA19940324 del 28 settembre 1994] e [http://www.diplomatie.gouv.fr/traites/affichetraite.do?accord=TRA20010066 dell'11 luglio 2014]. Un quarto emendamento era stato oggetto di negoziato, ma nel 2012 vi si rinunziò; si vedano in proposito Fayçal Megherbi, ''[http://oumma.com/Un-nouvel-avenant-a-l-accord « Un nouvel avenant à l'accord franco-algérien se dessine »]'', e ''Le Point''/AFP, ''[http://www.lepoint.fr/societe/immigration-paris-renonce-a-amender-l-accord-de-1968-avec-l-algerie-11-12-2012-1557633_23.php Immigration : Paris renonce à amender l'accord de 1968 avec l'Algérie]''.</ref>. Gli accordi, in quanto [[trattato internazionale]], sono norme di rango più elevato rispetto al CESEDA e pertanto prevalgono su di esso; la [[giurisprudenza]] amministrativa ha inoltre parificato la carta alla certificazione di residenza<ref>CAA (Corte Amministrativa d'Appello) di [[Lione]], ''[https://www.legifrance.gouv.fr/affichJuriAdmin.do?idTexte=CETATEXT000019080817 pronuncia n. 07LY01505 del 28 aprile 2008]''</ref>. |
||
=== Italia === |
=== Italia === |
Versione delle 11:03, 9 apr 2019
Il permesso di soggiorno, nel diritto amministrativo e in diritto internazionale, è un documento rilasciato da un'amministrazione di uno stato a un individuo straniero; con il connesso titolo si consente al cittadino di uno stato estero di trattenersi nel territorio nazionale per periodi di durata superiore a quelli normalmente previsti da un visto.
In Europa, i cittadini dei Paesi membri dell'Unione europea non sono soggetti all'obbligo di munirsi di un titolo per il soggiorno anche prolungato nel territorio di un altro stato membro, ai sensi e per effetto della Convenzione di Schengen.
Nel mondo
Francia
In Francia il titolo è rilasciato dalle prefetture, che sino al 2006 emettevano il titolo di residente (titre de résident), valido per un periodo di 10 anni, e la carta di soggiorno temporaneo (carte de séjour temporaire), valida per un anno. Gli stranieri provenienti dall'Algeria sono sottoposti a un regime specifico[1], dipendente dagli accordi Francia-Algeria del 27 dicembre 1968[2][3]. Gli accordi, in quanto trattato internazionale, sono norme di rango più elevato rispetto al CESEDA e pertanto prevalgono su di esso; la giurisprudenza amministrativa ha inoltre parificato la carta alla certificazione di residenza[4].
In seguito la disciplina generale è stata ordinata con la previsione di 4 tipi di soggiorno temporaneo, ciascuno con il suo specifico permesso:
- la carta di soggiorno temporaneo (carte de séjour temporaire), della durata di un anno, rinnovabile salvo eccezioni. A seconda delle qualità soggettive dello straniero ci sono permessi specifici e relativi diversi documenti, perciò c'è una carte diversa per ciascuna delle seguenti condizioni del forestiero:
- "Visiteurs", visitatori
- "Étudiants", studenti
- "Stagiaires", stagisti
- "Scientifiques", scientifici
- "Profession artistique et culturelle", professioni artistiche e culturali
- "Salariés et travailleurs temporaires", salariati e lavoratori a tempo
- "Commerçants, industriels et artisans", commercianti, industriali e artigiani
- "Non salariés", non salariati
- "Travailleurs saisonniers", lavoratori stagionali
- "Salariés détachés", salariati distaccati
- "Vie privée et familiale", vita privata e familiare
- la carta "compétences et talents" (competenze e talenti), valida per tre anni rinnovabili,
- la carta di résident (residente), valida per 10 anni rinnovabili; il numero di stranieri che hanno ottenuto per la prima volta la carta decennale è stato di 39.697 nel 2003 e 24.133 nel 2006, con un decremento del 40%[5].
- la carta di soggiorno "retraité" (pensionato), valida per 10 anni rinnovabili.
Le condizioni d'attribuzione dei diversi tipi di permesso sono previste negli artt. L-311-1 e ss. del CESEDA[6].
Allo straniero in attesa di permesso possono essere rilasciate una o più ricevute (récépissés) aventi una validità di tre mesi, con successiva riduzione della durata effettiva della carta; lo straniero che avesse ottenuto delle ricevute, riceverà comunque una carta di soggiorno che reca la data della sua domanda, e la carta scadrà al termine che avrebbe avuto se gli fosse stata consegnata il giorno stesso della sua domanda.
I documenti attestanti il titolo al soggiorno sono tutti denominati "carta" (carte) e non "permesso" (permis); nel diritto francese tale denominazione è sì utilizzata, ma è riservata a documenti attestanti titoli di natura dichiaratamente concessoria come il permis de conduire (patente di guida).
Italia
Il permesso di soggiorno il permesso è un'autorizzazione rilasciata dalla Polizia di Stato, che deve essere richiesta dai soggetti extracomunitari per poter soggiornare nel territorio dello Stato[7] per più di otto giorni, oppure di novanta giorni se in possesso di visto d'ingresso per motivi di turismo. Non è richiesto per i cittadini di altri stati facenti parte dell'Unione europea in quanto in possesso della cittadinanza europea.
Esso è disciplinato dal d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286 e dal relativo regolamento di attuazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14 settembre 2011.[8]
Stati Uniti d'America
Negli Stati Uniti d'America il titolo per il soggiorno prolungato dello straniero nel territorio dell'Unione è attestato dalla "carta verde" (Green Card).
Unione Europea
Nell'Unione Europea, la Convenzione di Schengen riguarda l'apertura delle frontiere tra gli Stati membri dell'Unione Europea, mentre l'Acquis di Schengen regola i rapporti tra gli stati firmatari della predetta convenzione; il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo è un tipo di permesso a tempo indeterminato, valido per tutta l'Unione Europea.
Note
- ^ Ministero dell'Interno della Repubblica francese, L'accord franco-algérien
- ^ Recepiti nella legislazione francese con il decreto n. 69-243 del 18 marzo 1969, pubblicato nel Journal officiel del 22 marzo 1969.
- ^ Testo consolidato dell'accordo franco-algerino (Gisti), a seguito delle modifiche ed integrazioni apportate con atti del 22 dicembre 1985, del 28 settembre 1994 e dell'11 luglio 2014. Un quarto emendamento era stato oggetto di negoziato, ma nel 2012 vi si rinunziò; si vedano in proposito Fayçal Megherbi, « Un nouvel avenant à l'accord franco-algérien se dessine », e Le Point/AFP, Immigration : Paris renonce à amender l'accord de 1968 avec l'Algérie.
- ^ CAA (Corte Amministrativa d'Appello) di Lione, pronuncia n. 07LY01505 del 28 aprile 2008
- ^ (FR) Alexis Spire, Accueillir ou Reconduire. Enquête sur les guichets de l'immigration (Ed. Raisons d'agir, 2008) (Accogliere o riaccompagnare. Inchiesta sui botteghini dell'immigrazione), in «Bonnes feuilles», Le Monde, 2 ottobre 2008
- ^ Acronimo di Code de l'entrée et du séjour des étrangers et du droit d'asile, Codice dell'ingresso e del soggiorno degli stranieri e del diritto di asilo, anche detto brevemente code des étrangers, codice degli stranieri.
- ^ Rilascio del permesso di soggiorno Archiviato il 30 ottobre 2009 in Internet Archive.
- ^ pubblicato in Gazzetta Ufficiale 11 novembre 2011 n. 263