Europoide: differenze tra le versioni
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Il termine '''europoide'''<ref>{{Cita web|url = http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/E/europoide.shtml|titolo = Europoide: Definizione e significato di Europoide – Dizionario italiano – Corriere.it|accesso = 7 luglio 2015|sito = [[Corriere della Sera|Dizionari.Corriere.it]]}}</ref>, talvolta '''caucasoide'''<ref>{{cita web |url = http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/caucasoide.php |titolo = caucasoide |sito= [[La Repubblica (quotidiano)|Dizionari.Repubblica.it]] |accesso = 2 settembre 2014}}</ref>, da non confondere con ''[[caucasico]]'', indica una classificazione [[Antropologia|antropologica]] dell<nowiki>'</nowiki>''[[Homo sapiens]]''<ref>{{Treccani|uomo_res-3f603bea-9ba0-11e2-9d1b-00271042e8d9_(Enciclopedia-Italiana)|L'evoluzione umana|accesso = 27 febbraio 2017}}</ref>, definibile a partire dalla forma del cranio ed altre caratteristiche craniometriche ed antropometriche: tale termine infatti identifica non solo gli [[Europei]] ma anche quasi tutti gli [[Africa settentrionale|Africani settentrionali]] e i [[Medio Oriente|Mediorientali]]. Con le recenti migrazioni che hanno seguito le scoperte geografiche da parte degli europei, il gruppo si è diffuso anche nelle [[Americhe]] (principalmente [[Stati Uniti]], [[Canada]] e [[Cono Sud]] risaltando nell'[[Argentina]]) e in [[Oceania]] (attualmente la maggior parte dell'[[Australia]] e la [[Nuova Zelanda]]). |
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[[File:Ethnic Groups in the World.jpg|thumb|upright=1.3|Mappa del nostro pianeta Terra alla fine del XX secolo con la distribuzione dei fisiotipi. Il colore verde chiaro segnala i territori principalmente e densamente popolati per europoide o caucasoide. (Mappa apportata da The World Factbook).]] |
[[File:Ethnic Groups in the World.jpg|thumb|upright=1.3|Mappa del nostro pianeta Terra alla fine del XX secolo con la distribuzione dei fisiotipi. Il colore verde chiaro segnala i territori principalmente e densamente popolati per europoide o caucasoide. (Mappa apportata da The World Factbook).]] |
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Nonostante la sua validità come [[razza]] venga messa in dubbio da molti antropologi culturali e sociali, questo termine rimane in uso nelle branche biologiche e scientifiche dell'antropologia<ref>{{Cita web|autore = Diana Smay and George Armelagos|url = http://www.anthropology.emory.edu/FACULTY/ANTGA/Web%20Site/PDFs/Galileo%20Wept-%20A%20Critical%20Assessment%20of%20the%20Use%20of%20Race%20in%20Forensic%20Anthropology.pdf|titolo = Galileo Wept: A Critical Assessment of the Use of Race in Forensic Anthropology|accesso = |editore = Emory University|data = }}</ref>, particolarmente tra gli antropologi [[Antropologia fisica|fisici]] e [[Antropologia forense|forensi]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Stephen|cognome = Ousley|nome2 = Richard|cognome2 = Jantz|nome3 = Donna|cognome3 = Freid|data = May 2009|titolo = Understanding race and human variation: why forensic anthropologists are good at identifying race|rivista = American Journal of Physical Anthropology|volume = 139|numero = 1|pp = 68-76|accesso = 7 luglio 2015|doi = 10.1002/ajpa.21006|url = http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19226647}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome = N. J.|cognome = Sauer|data = Jan 1992|titolo = Forensic anthropology and the concept of race: if races don't exist, why are forensic anthropologists so good at identifying them?|rivista = Social Science & Medicine (1982)|volume = 34|numero = 2|pp = 107-111|accesso = 7 luglio 2015|url = http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1738862}}</ref><ref>{{Cita libro|nome = Robert B.|cognome = Pickering|nome2 = David|cognome2 = Bachman|titolo = The Use of Forensic Anthropology|url = https://books.google.ca/books?id=V0JheWC85h4C&pg=PA82&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso = 7 luglio 2015|data = 22 gennaio 2009|editore = CRC Press|lingua = en|ISBN = 978-1-4200-6878-8}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Labanof - Laboratorio di Antropologia ed Odontologia Forense|url = http://www.labanof.unimi.it/La%20razza.htm|titolo = La razza|accesso = |editore = Università degli Studi di Milano|data = }}</ref>, oltre che tra molti genetisti<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Lynn B.|cognome = Jorde|nome2 = Stephen P.|cognome2 = Wooding|data = 26 ottobre 2004|titolo = Genetic variation, classification and 'race'|rivista = Nature Genetics|volume = 36|pp = S28-S33|lingua = en|accesso = 7 luglio 2015|doi = 10.1038/ng1435|url = http://www.nature.com/ng/journal/v36/n11s/full/ng1435.html}}</ref>, a causa della possibilità di riconoscere un individuo caucasoide tramite analisi genetiche e misurazioni antropometriche del suo scheletro. |
Nonostante la sua validità come [[razza]] venga messa in dubbio da molti antropologi culturali e sociali, questo termine rimane in uso nelle branche biologiche e scientifiche dell'antropologia<ref>{{Cita web|autore = Diana Smay and George Armelagos|url = http://www.anthropology.emory.edu/FACULTY/ANTGA/Web%20Site/PDFs/Galileo%20Wept-%20A%20Critical%20Assessment%20of%20the%20Use%20of%20Race%20in%20Forensic%20Anthropology.pdf|titolo = Galileo Wept: A Critical Assessment of the Use of Race in Forensic Anthropology|accesso = |editore = Emory University|data = }}</ref>, particolarmente tra gli antropologi [[Antropologia fisica|fisici]] e [[Antropologia forense|forensi]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Stephen|cognome = Ousley|nome2 = Richard|cognome2 = Jantz|nome3 = Donna|cognome3 = Freid|data = May 2009|titolo = Understanding race and human variation: why forensic anthropologists are good at identifying race|rivista = American Journal of Physical Anthropology|volume = 139|numero = 1|pp = 68-76|accesso = 7 luglio 2015|doi = 10.1002/ajpa.21006|url = http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19226647}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome = N. J.|cognome = Sauer|data = Jan 1992|titolo = Forensic anthropology and the concept of race: if races don't exist, why are forensic anthropologists so good at identifying them?|rivista = Social Science & Medicine (1982)|volume = 34|numero = 2|pp = 107-111|accesso = 7 luglio 2015|url = http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1738862}}</ref><ref>{{Cita libro|nome = Robert B.|cognome = Pickering|nome2 = David|cognome2 = Bachman|titolo = The Use of Forensic Anthropology|url = https://books.google.ca/books?id=V0JheWC85h4C&pg=PA82&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso = 7 luglio 2015|data = 22 gennaio 2009|editore = CRC Press|lingua = en|ISBN = 978-1-4200-6878-8}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Labanof - Laboratorio di Antropologia ed Odontologia Forense|url = http://www.labanof.unimi.it/La%20razza.htm|titolo = La razza|accesso = |editore = Università degli Studi di Milano|data = }}</ref>, oltre che tra molti genetisti<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Lynn B.|cognome = Jorde|nome2 = Stephen P.|cognome2 = Wooding|data = 26 ottobre 2004|titolo = Genetic variation, classification and 'race'|rivista = Nature Genetics|volume = 36|pp = S28-S33|lingua = en|accesso = 7 luglio 2015|doi = 10.1038/ng1435|url = http://www.nature.com/ng/journal/v36/n11s/full/ng1435.html}}</ref>, a causa della possibilità di riconoscere un individuo caucasoide tramite analisi genetiche e misurazioni antropometriche del suo scheletro. |
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Il termine europoide[1], talvolta caucasoide[2], da non confondere con caucasico, indica una classificazione antropologica dell'Homo sapiens[3], definibile a partire dalla forma del cranio ed altre caratteristiche craniometriche ed antropometriche: tale termine infatti identifica non solo gli Europei ma anche quasi tutti gli Africani settentrionali e i Mediorientali. Con le recenti migrazioni che hanno seguito le scoperte geografiche da parte degli europei, il gruppo si è diffuso anche nelle Americhe (principalmente Stati Uniti, Canada e Cono Sud risaltando nell'Argentina) e in Oceania (attualmente la maggior parte dell'Australia e la Nuova Zelanda).
Nonostante la sua validità come razza venga messa in dubbio da molti antropologi culturali e sociali, questo termine rimane in uso nelle branche biologiche e scientifiche dell'antropologia[4], particolarmente tra gli antropologi fisici e forensi[5][6][7][8], oltre che tra molti genetisti[9], a causa della possibilità di riconoscere un individuo caucasoide tramite analisi genetiche e misurazioni antropometriche del suo scheletro.
Il suffisso -oide è usato per riferirsi a classificazioni antropologiche come mongoloide o negroide, mentre è preferibile usare Caucasico per riferirsi alle popolazioni che abitano il Caucaso, come i georgiani, gli armeni e gli azeri. I due termini sono però molto spesso usati erroneamente per indicare la razza caucasoide.
Caratteristiche
Si distingue per la pigmentazione cutanea limitata, l'occhio orizzontale, i capelli cimotrichi (ondulati a sezione ovale) e il naso leptorrino (lungo e sottile)[10]. Le orbite sono subrettangolari; la fossa nasale alta e stretta, a forma di goccia allungata. La spina dorsale è ben marcata.
La pelosità corporea appare più abbondante rispetto a quella degli altri gruppi fisici (eccetto quella degli australoidi) e si riscontra accentuata tendenza a canizie (imbianchimento dei capelli) e alopecia androgenetica. La pigmentazione e la statura media presentano notevoli differenze tra i vari tipi fisici. I capelli e gli occhi chiari sono più frequenti nell'Europa del nord rispetto al resto del continente, mentre risultano rari nelle aree extraeuropee.
Nella Preistoria europea, i primi Europoidi propriamente detti appaiono intorno al 35000 a.C., identificandosi secondo alcune teorie con Combe-Capelle (proto-mediterranei) e Cro-Magnon.
Le tipologie caucasoidi nell'antropologia fisica
Nell'antropologia fisica classica si distinguevano questi tipi fisici principali all'interno del gruppo caucasoide:
- mediterraneo: costituisce una componente cospicua dei popoli della Penisola Iberica, delle isole mediterranee, della Francia del sud, dell'Italia centromeridionale/insulare e della Grecia.
- dinarica (detto anche illirico): dominante nei Balcani occidentali.
- alpina: dominante nell'Europa centrale.
- nordico: dominante nella Scandinavia occidentale, sulle coste del Mare del Nord, del Mar Baltico occidentale, presente accanto ad altri tipi fisici in tutta Europa.
- baltico: dominante nell'Europa orientale e sulle coste del Mar Baltico orientale.
- cromagnoide: dominante in Europa settentrionale, presenta caratteristiche simili a quelle degli scheletri dei cacciatori/raccoglitori (Cro-Magnon) del Paleolitico e Mesolitico europeo.
- armenoide: dominante in Armenia, Georgia e in alcune parti del Medio Oriente.
- arabico: dominante in Nordafrica e Medio Oriente.
- irano-afghano: dominante tra le popolazioni iraniche.
Immagini
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donna di tipo nordico.
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uomo di tipo nordico.
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uomo di tipo mediterraneo.
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uomo di tipo armenoide.
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uomo di tipo irano-afghano.
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uomo di tipo alpino.
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uomini di tipo baltico.
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tipi di europei.
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uomo di tipo arabico.
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donna di tipo arabico.
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uomo italiano di tipo mediterraneo.
Note
- ^ Europoide: Definizione e significato di Europoide – Dizionario italiano – Corriere.it, su Dizionari.Corriere.it. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ caucasoide, su Dizionari.Repubblica.it. URL consultato il 2 settembre 2014.
- ^ L'evoluzione umana, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 febbraio 2017.
- ^ Diana Smay and George Armelagos, Galileo Wept: A Critical Assessment of the Use of Race in Forensic Anthropology (PDF), su anthropology.emory.edu, Emory University.
- ^ Stephen Ousley, Richard Jantz e Donna Freid, Understanding race and human variation: why forensic anthropologists are good at identifying race, in American Journal of Physical Anthropology, vol. 139, n. 1, May 2009, pp. 68-76, DOI:10.1002/ajpa.21006. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ N. J. Sauer, Forensic anthropology and the concept of race: if races don't exist, why are forensic anthropologists so good at identifying them?, in Social Science & Medicine (1982), vol. 34, n. 2, Jan 1992, pp. 107-111. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ (EN) Robert B. Pickering e David Bachman, The Use of Forensic Anthropology, CRC Press, 22 gennaio 2009, ISBN 978-1-4200-6878-8. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ Labanof - Laboratorio di Antropologia ed Odontologia Forense, La razza, su labanof.unimi.it, Università degli Studi di Milano.
- ^ (EN) Lynn B. Jorde e Stephen P. Wooding, Genetic variation, classification and 'race', in Nature Genetics, vol. 36, 26 ottobre 2004, pp. S28-S33, DOI:10.1038/ng1435. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ Raffaello Parenti, pp. 54, Leptoprosopia.
Bibliografia
- Raffaello Parenti, Introduzione all'Antropologia fisica, Pisa, Libreria scientifica Giordano Pellegrini, 1974 [1969], SBN IT\ICCU\UFI\0340541.
- Raffaello Parenti, Lezioni di Antropologia fisica, 2ª ed., Pisa, Libreria scientifica Giordano Pellegrini, 1973, SBN IT\ICCU\SBL\0457712.
Voci correlate
Altri progetti
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