Invasione giapponese della Thailandia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
cambio categoria
m fix
Riga 35: Riga 35:
I giapponesi decisero di aprire le trattative con il governo thailandese in segreto. Il dittatore thai [[Plaek Pibulsonggram]], dopo aver appreso dei successi conseguiti dall'[[Potenze dell'Asse|Asse]] nel [[teatro europeo della seconda guerra mondiale|teatro europeo]], promise di supportare i giapponesi nell'invasione della Malesia. Dal canto loro, i giapponesi garantirono alla Thailandia le province malesi cedute nel [[1909]] agli [[Regno Unito|inglesi]] e lo [[Stato Shan]], al tempo appartenente alla Birmania. Nonostante ciò, il dittatore sembrò dimenticare la promessa fatta, se è vero che chiese a inglesi e [[Stati Uniti|americani]], nel [[1941]], di aiutare la Thailandia in un'eventuale invasione giapponese. Ma USA e Regno Unito non potevano offrire il loro aiuto, così Churchill emise un comunicato in cui intimò ai giapponesi di non intraprendere nessuna offensiva in Thailandia; in caso contrario, Regno Unito e Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra ai giapponesi.
I giapponesi decisero di aprire le trattative con il governo thailandese in segreto. Il dittatore thai [[Plaek Pibulsonggram]], dopo aver appreso dei successi conseguiti dall'[[Potenze dell'Asse|Asse]] nel [[teatro europeo della seconda guerra mondiale|teatro europeo]], promise di supportare i giapponesi nell'invasione della Malesia. Dal canto loro, i giapponesi garantirono alla Thailandia le province malesi cedute nel [[1909]] agli [[Regno Unito|inglesi]] e lo [[Stato Shan]], al tempo appartenente alla Birmania. Nonostante ciò, il dittatore sembrò dimenticare la promessa fatta, se è vero che chiese a inglesi e [[Stati Uniti|americani]], nel [[1941]], di aiutare la Thailandia in un'eventuale invasione giapponese. Ma USA e Regno Unito non potevano offrire il loro aiuto, così Churchill emise un comunicato in cui intimò ai giapponesi di non intraprendere nessuna offensiva in Thailandia; in caso contrario, Regno Unito e Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra ai giapponesi.


{{quote|''C'è la possibilità di una imminente invasione giapponese nel vostro paese. Se sarete attaccati, dovrete difendervi da soli. La conservazione dell'indipendenza thainlandese è nell'interesse inglese: un attacco nei vostri confronti verrà ritenuto tale anche nei nostri confronti.''|''messaggio del Primo Ministro [[Winston Churchill]] al maresciallo di campo [[Plaek Pibulsonggram]], ignorato (il messaggio, se preso in considerazione, avrebbe influenzato notevolmente le trattative tra Thailandia e Giappone, dato che si stava contrattando l'armistizio).}}
{{quote|''C'è la possibilità di una imminente invasione giapponese nel vostro paese. Se sarete attaccati, dovrete difendervi da soli. La conservazione dell'indipendenza thailandese è nell'interesse inglese: un attacco nei vostri confronti verrà ritenuto tale anche nei nostri confronti.''|''messaggio del Primo Ministro [[Winston Churchill]] al maresciallo di campo [[Plaek Pibulsonggram]], ignorato (il messaggio, se preso in considerazione, avrebbe influenzato notevolmente le trattative tra Thailandia e Giappone, dato che si stava contrattando l'armistizio).}}


Le minacce di Churchill dovettero evidentemente distrarre gli [[stratega|strateghi]] giapponesi, dato che essi non riuscirono ad ottenere il via libera delle autorità thailandesi. Per i giapponesi, però, la Thailandia costituiva una base di primaria importanza, e così, il generale conte [[Hisaichi Terauchi]] prese la decisione di trasportare le forze armate in Thailandia.
Le minacce di Churchill dovettero evidentemente distrarre gli [[stratega|strateghi]] giapponesi, dato che essi non riuscirono ad ottenere il via libera delle autorità thailandesi. Per i giapponesi, però, la Thailandia costituiva una base di primaria importanza, e così, il generale conte [[Hisaichi Terauchi]] prese la decisione di trasportare le forze armate in Thailandia.

Versione delle 13:00, 16 feb 2015

Invasione giapponese della Thailandia
parte della seconda guerra mondiale
Direttrici di espansione giapponesi in Thailandia
Data8 dicembre 1941
LuogoThailandia
Esito 
  • Cessate il fuoco
  • Occupazione giapponese della Thailandia
  • Alleanza Thailandia-Giappone
  • Dichiarazione di guerra della Thailandia verso gli Alleati
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

Template:Campagnabox Guerra del Pacifico

L'invasione giapponese della Thailandia si verificò l'8 dicembre 1941. Nonostante il profondo senso dell'indipendenza della gente Thai, dimostrato nella guerra franco-thailandese, da considerarsi vera e propria prova di forza, questa battaglia durò solo poche ore grazie a un cessate il fuoco da parte delle due fazioni: la Thailandia doveva sottostare ai negoziati segreti intrapresi con il Giappone diversi mesi prima.

Plaek Pibulsonggram, meglio conosciuto come Phibun.

Preludio

Per potere invadere la Malesia e la Birmania i giapponesi avevano bisogno dell'appoggio di porti, ferrovie e aeroporti che solo la Thailandia poteva offrire. Ma la gente thai era fiera di non essere mai caduta nelle mani di colonizzatori, e più in generale di invasori, e certo non avrebbe desistito in quella occasione, soprattutto dopo la vittoria che la Thailandia era stata in grado di conseguire contro la repubblica di Vichy, nella guerra franco-thailandese. La forza dell'esercito thailandese, inoltre, non era certo trascurabile, tanto più che i soldati, galvanizzati dalla vittoria contro i francesi, erano pronti a combattere. Ma se i giapponesi non volevano registrare perdite elevate, era necessario conquistare le spiagge meridionali della Thailandia.

I giapponesi decisero di aprire le trattative con il governo thailandese in segreto. Il dittatore thai Plaek Pibulsonggram, dopo aver appreso dei successi conseguiti dall'Asse nel teatro europeo, promise di supportare i giapponesi nell'invasione della Malesia. Dal canto loro, i giapponesi garantirono alla Thailandia le province malesi cedute nel 1909 agli inglesi e lo Stato Shan, al tempo appartenente alla Birmania. Nonostante ciò, il dittatore sembrò dimenticare la promessa fatta, se è vero che chiese a inglesi e americani, nel 1941, di aiutare la Thailandia in un'eventuale invasione giapponese. Ma USA e Regno Unito non potevano offrire il loro aiuto, così Churchill emise un comunicato in cui intimò ai giapponesi di non intraprendere nessuna offensiva in Thailandia; in caso contrario, Regno Unito e Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra ai giapponesi.

«C'è la possibilità di una imminente invasione giapponese nel vostro paese. Se sarete attaccati, dovrete difendervi da soli. La conservazione dell'indipendenza thailandese è nell'interesse inglese: un attacco nei vostri confronti verrà ritenuto tale anche nei nostri confronti.»

Le minacce di Churchill dovettero evidentemente distrarre gli strateghi giapponesi, dato che essi non riuscirono ad ottenere il via libera delle autorità thailandesi. Per i giapponesi, però, la Thailandia costituiva una base di primaria importanza, e così, il generale conte Hisaichi Terauchi prese la decisione di trasportare le forze armate in Thailandia.

Operazioni

Direttrice di espansione verso Battambang

Come deciso, il generale conte Terauchi inviò la 15ª armata nella provincia di Battambang, allora sotto il dominio thailandese ma contesa da anni con la Cambogia, di cui adesso è parte, e vi mise a capo la divisione di Guardie Imperiali. I giapponesi non incontrarono resistenze e raggiunta la città di Sisophon, si diressero in direzione nord-ovest, procedendo all'interno del distretto dell'Aranyaprathet, allora appartenente alla provincia di Prachinburi, grazie al tracciato della ferrovia di recente costruzione che univa il distretto di Aranyaprathet a quello di Mongkhol Bourei. Attualmente l'Aranyaprathet fa parte della provincia di Sa Kaeo, creata nel 1983.