Guglielmo I di Normandia: differenze tra le versioni
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== Origine == |
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Guglielmo era figlio di [[Rollone]], ''[[jarl]]'' (conte) dei [[Normanni]] e conte di [[Rouen]], nonché capostipite della [[Casa di Normandia]]. |
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La madre era Poppa di Bayeux (sposata da Rollone ''[[more danico]]'')<ref name=Harald>{{en}} [http://www.sepo.net/books/heimskringla/harald-harfager-saga/#ES Harald Harfager's Saga, capitolo 24]</ref> |
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La madre era Poppa di Bayeux (sposata da [[Rollone]] come seconda moglie in ''[[more danico]]'')<ref name=Harald>{{en}} [http://www.sepo.net/books/heimskringla/harald-harfager-saga/#ES Harald Harfager's Saga, capitolo 24]</ref><ref name=Ecclesiastica>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish02ordeuoft/ordericivitalish02ordeuoft_djvu.txt#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus. II, liber III, pagina 7]</ref> che, sia secondo il monaco normanno [[Guglielmo di Jumièges]], che secondo Orderico Vitale, era la figlia del conte franco di [[Rennes]] e di [[Bayeux (Francia)|Bayeux]] e marchese di [[Neustria]], [[Berengario II di Neustria|Berengario II]]<ref name=Ecclesiastica/><ref name=Antiqui>{{cita libro|autore=André Du Chesne|titolo=Historiae Normannorum scriptores antiqui|url=http://books.google.com/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA231|anno=1619|opera=II|capitolo=XVII|editore=apud Robertum Foüet|p=231|lingua=la}}</ref>, e della moglie che, secondo lo storico francese, Arthur de La Borderie, nel secondo volume del suo ''Histoire de Bretagne'', era la figlia del conte di [[Rennes]], [[Gurvant]]<ref name=Borderie>{{fr}} [http://bibnum.univ-rennes2.fr/viewer/show/337#page/413/mode/1up#ES Histoire de Bretagne, de l'année 754 a l'année 995 di Arthur Le Moyne de La Borderie, pag 412] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140904171630/http://bibnum.univ-rennes2.fr/viewer/show/337#page/413/mode/1up |data=4 settembre 2014 }}</ref> [[Sovrani di Bretagna|re di Bretagna]], unitamente a [[Pascweten|Pascweten o Pasquitano]], conte di [[Vannes]]. Che la madre fosse una Cristiana viene confermato anche dal 2° verso del ''The Planctus for William Longsword''<ref name=Planctus>{{la}} [http://vlib.iue.it/carrie/documents/planctus/planctus/PWL2.html#ES The Planctus for William Longsword, verse 2]</ref>. |
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Rollone, secondo l{{'}}''Harald Harfager's Saga'' di Snorri Sturluson, era il ''Rolf Ganger'', che si era creato un vasto dominio territoriale, poi denominato Normandia<ref name=Harald/>, era uno dei figli legittimi dello [[Jarl]] (equiparabile al nostro [[conte]]) di [[Møre og Romsdal|Møre]] e, per un breve periodo, anche [[conte delle Orcadi]], [[Ragnvald Eysteinsson]] e di Ragnhilde, figlia di Rolf Nefia<ref name=Harald/>. |
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== Biografia == |
== Biografia == |
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Goglielmo era nato a [[Rouen]], da Rollone e Poppa. |
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Goglielmo, secondo il [[Cronaca (genere letterario)|cronista]] [[normanni|normanno]] decano della [[collegiata]] di [[San Quintino (Francia)|San Quintino]], [[Dudone di San Quintino]], era nato a [[Rouen]], da Rollone e Poppa<ref name=Quentin>{{en}} [http://www.the-orb.net/orb_done/dudo/chapter15.html#ES Dudo of St. Quentin's Gesta Normannorum, capitolo 15]</ref>. |
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Nel [[911]] suo padre assediò [[Chartres]] e il re [[carolingi]]o [[Carlo III di Francia|Carlo il Semplice]] con il trattato di [[Saint-Clair-sur-Epte]] gli cedette parte della [[Neustria]] cioè le contee di [[Rouen]], [[Lisieux]] e [[Évreux]] e la porzione di territorio tra i fiumi Epte, un affluente di destra della [[Senna]], [[Bresle (fiume)|Bresle]] |
Nel [[911]] suo padre assediò [[Chartres]] e il re [[carolingi]]o [[Carlo III di Francia|Carlo il Semplice]] con il trattato di [[Saint-Clair-sur-Epte]] gli cedette parte della [[Neustria]], cioè le contee di [[Rouen]], [[Lisieux]] e [[Évreux]] e la porzione di territorio tra i fiumi Epte, un affluente di destra della [[Senna]], [[Bresle (fiume)|Bresle]] e il mare. Rollone, in cambio, acconsenti a convertirsi al [[Cristianesimo]] e si impegnò a impedire i saccheggi di altre bande vichinghe; inoltre fece atto di sottomissione, divenendo conte di [[Rouen]] e primo conte di [[Normandia]]. |
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Nel [[919]] |
Nel [[919]] i [[Normanni]], approfittando che il potere in Bretagna non era più unitario, devastarono l'intera regione inclusa la [[Cornovaglia (Francia)|Cornovaglia]] cacciandone i Bretoni. |
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Guglielmo fu associato al potere dal padre nel [[927]]. |
Guglielmo fu associato al potere dal padre nel [[927]]. In quello stesso anno Guglielmo, nel castello d'[[Eu (Senna Marittima)|Eu]], rese omaggio a Carlo il Semplice e strinse alleanza con il conte di [[conti di Vermandois|Vermandois]] e di [[Conti di Champagne#Conti di Meaux|Meaux]], [[Erberto II di Vermandois|Erberto II]]. |
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Nel [[931]] gli esuli Bretoni iniziarono i loro tentativi di rioccupare il |
Nel [[931]] gli esuli Bretoni iniziarono i loro tentativi di rioccupare il regno, sotto la guida di [[Alano II di Bretagna|Alano il Barbatorta]]; ma a un iniziale successo (i Bretoni, guidati da Alano e dal conte di [[Rennes]], [[Judicael Berengario]] avevano portato gravi distruzioni nella regione di [[Bayeux (Francia)|Bayeux]]) seguì una grave sconfitta.Dopo la vittoria e la riconquista del territorio, Guglielmo perdonò Judicael Berengario, ma non Alano, che dovette tornare in esilio, presso il [[re d'Inghilterra]], [[Atelstano d'Inghilterra|Atelstano]]. |
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Dopo la morte del padre, di cui non si conosce l'anno esatto |
Dopo la morte del padre, di cui non si conosce l'anno esatto, nel [[933]], Guglielmo, come duca di Normandia, prestò omaggio al re dei Franchi [[Rodolfo di Borgogna|Rodolfo]]<ref>Louis Halphen, ''Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)'', cap. XX, vol. II, pag. 641</ref> e gli fu riconosciuta autorità su tutta la Bretagna, incluse la penisola del [[Cotentin]] e la regione di [[Avranches]]. Su alcune monete Guglielmo assunse il titolo di "duca dei Bretoni". |
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Nel [[934]] dovette fronteggiare una rivolta nella Normandia occidentale (rivolta di Riouf), che si opponeva alla francesizzazione dei Normanni, e |
Nel [[934]] dovette fronteggiare una rivolta nella Normandia occidentale (rivolta di Riouf), che si opponeva alla francesizzazione dei Normanni, e Guglielmo lo dovette assediare a [[Rouen]]. Dopo aver domato la rivolta Guglielmo ricevette la notizia della nascita del figlio, [[Riccardo I di Normandia|Riccardo]], nei pressi di [[Falaise (Calvados)|Falaise]]. |
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⚫ | All'inizio del [[936]] sostenne la proposta di Erberto II di Vermadois, e fu determinante nell'elezione a re dei Franchi del carolingio [[Luigi IV di Francia|Luigi IV d'Oltremare]] contro [[Ugo il Grande (duca di Borgogna)|Ugo il Grande]], duca dei Franchi.<br />Nello stesso anno [[Alano II di Bretagna|Alano Barbatorta]], anche con l'aiuto di Atelstano, divenne conte di [[Vannes]] e di [[Nantes]]<ref name=Alano>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/BRITTANY.htm#AlainIIdied952 #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - ALAIN]</ref>, dopo aver sconfitto i Normanni, guidati da [[Incon]], sulle sponde del fiume Trieux, vicino a [[Plourivo]]. |
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⚫ | All'inizio del [[936]] sostenne la proposta di Erberto II di Vermadois e fu determinante nell'elezione a re dei Franchi del |
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[[File:Assassinat Guillaume Longuépée.jpg|thumb|Assassinio di Guglielmo Lungaspada]] |
[[File:Assassinat Guillaume Longuépée.jpg|thumb|Assassinio di Guglielmo Lungaspada]] |
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Nel [[940]] |
Nel [[940]] Guglielmo appoggiò la rivolta della nobiltà franca contro Luigi IV, e fu con [[Ugo il Grande (duca di Borgogna)|Ugo il Grande]], duca dei Franchi ed [[Erberto II di Vermandois]], ora alleati, prima all'assedio di [[Reims]] e poi a quello di [[Laon]] contro il re Luigi IV. |
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Appoggiò quindi Erluino, conte di [[Montreuil-sur-Mer|Montreuil]], nella sua contesa con Erberto II conte di Vermandois, cognato di Guglielmo, e [[Arnolfo I delle Fiandre |
Appoggiò quindi Erluino, conte di [[Montreuil-sur-Mer|Montreuil]], nella sua contesa con Erberto II conte di Vermandois, cognato di Guglielmo, e [[Arnolfo I delle Fiandre]], aiutandolo a difendere [[Montreuil-sur-Mer]] dai rivali e, per questo, Guglielmo Lungaspada ricevette da Erluino il giuramento di fedeltà, estendendo così i suoi domini; Arnolfo, rispondendo ai raid di Guglielmo, nel [[939]], aveva conquistato, con l'aiuto di Erberto II, la contea di Montreuil, ed aveva catturato la famiglia del conte Herluin de Montreuil, che, alleatosi con Guglielmo, la riconquistò non molto tempo dopo. |
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La lotta con la [[Contea di Fiandra]] portò all'assassinio di Guglielmo Lungaspada, pare su istigazione di Arnolfo<ref>Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), pag. 656</ref>. Infatti |
La lotta con la [[Contea di Fiandra]] portò all'assassinio di Guglielmo Lungaspada, pare su istigazione di Arnolfo<ref>Louis Halphen, ''Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)'', pag. 656</ref>. Infatti nel dicembre del [[942]] Arnolfo e Guglielmo, per appianare la disputa per la contea di Montreil, concordarono un incontro su un'isola della [[Somme (fiume)|Somme]] presso [[Picquigny]], dove si recarono coi rispettivi eserciti e, dopo l'incontro Guglielmo fu ucciso a tradimento. |
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Il cadavere fu trasportato a Rouen, dove fu tumulato nella [[Cattedrale di Notre-Dame (Rouen)|cattedrale cittadina]], dove era stato sepolto suo padre Rollone. |
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Ancora Guglielmo di Jumièges narra che i Normanni ed i Bretoni, tra cui Alano Barbariccia e Judicael Berengario, intervennero e recuperarono il cadavere che fu trasportato a Rouen, dove fu tumulato nella chiesa di Santa Maria sempre Vergine<ref name=Anti/>, dove era stato sepolto suo padre, Rollone<ref name=Relatio>{{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n35/mode/2up#ES Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris, Brevis Relatio de Origine Willelmi Conquestoris, pagina 14]</ref>. |
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[[File:Guillaume longue epee rouen jnl.jpg|thumb|La statua funeraria di Guglielmo Lungaspada, nella [[Cattedrale di Notre-Dame (Rouen)|Cattedrale di Notre-Dame]] di [[Rouen]].]] |
[[File:Guillaume longue epee rouen jnl.jpg|thumb|La statua funeraria di Guglielmo Lungaspada, nella [[Cattedrale di Notre-Dame (Rouen)|Cattedrale di Notre-Dame]] di [[Rouen]].]] |
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Ancora secondo Orderico Vitale, nel nono anno di episcopato ([[1064]]), a [[Rouen]], di Maurilio<ref name=Ecclesiasti>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish02ordeuoft/ordericivitalish02ordeuoft_djvu.txt#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus. II, liber V, pagina 371, nota (i)]</ref>, le salme di Guglielmo e del padre, Rollone, furono portate nella [[cattedrale di Rouen]]<ref name=Ecclesiast>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish02ordeuoft/ordericivitalish02ordeuoft_djvu.txt#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus. II, liber V, pagina 371]</ref>. |
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A Guglielmo succedette il figlio |
A Guglielmo succedette il figlio [[Riccardo I di Normandia|Riccardo]], che era ancora in giovane età e che era stato riconosciuto erede tramite giuramento da tutti i capi normanni e bretoni, tra cui [[Alano II di Bretagna|Alano Barbariccia]]. Alcuni reggenti governarono in sua vece la Normandia, mentre Luigi IV, dopo avergli confermato il possesso della contea, lo prelevare Riccardo e condurre a [[Laon]] per essere educato. |
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Guglielmo aveva ripopolato con monaci provenienti da Saint-Cyprien di [[Poitiers]] l'[[abbazia di Jumièges]], fondata nel [[VII secolo]] e saccheggiata nell'[[841]], abbandonata dalla metà del [[IX secolo]]. Aveva inoltre restaurato l'[[abbazia |
Guglielmo aveva ripopolato con monaci provenienti da Saint-Cyprien di [[Poitiers]] l'[[abbazia di Jumièges]], fondata nel [[VII secolo]] e saccheggiata nell'[[841]], abbandonata dalla metà del [[IX secolo]]. Aveva inoltre restaurato l'[[Abbazia della Santissima Trinità (Fécamp)|abbazia di Fécamp]], incendiata nell'[[842]]. Per la sua morte fu composto un ''[[Lamentazione|planctus]]'' (poema di compianto), di cui sopravvivono due manoscritti degli inizi dell'[[XI secolo]]. |
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== Matrimoni e discendenza == |
== Matrimoni e discendenza == |
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Nel [[931]] aveva sposato la bretone |
Nel [[931]] aveva sposato la bretone Sprota, di alto lignaggio; il matrimonio seguì il ''more danico'' (dopo essere stata abbandonata da Guglielmo, Sprota si unì a Eperlengo di [[Le Vaudreuil]] da cui ebbe un figlio, [[Raoul d'Ivry]]).<br />Da Sprota Guglielmo ebbe un figlio: |
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* [[Riccardo I di Normandia|Riccardo]] |
* [[Riccardo I di Normandia|Riccardo]] (ca. [[932]]; † [[996]]), duca di Normandia |
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Tra il [[935]] e il [[940]], Guglielmo aveva sposato secondo il rito [[Cristianesimo|cristiano]] [[Liutgarda di Vermandois|Liutgarda]] |
Tra il [[935]] e il [[940]], Guglielmo aveva sposato secondo il rito [[Cristianesimo|cristiano]] [[Liutgarda di Vermandois|Liutgarda]], figlia femmina secondogenita del [[conti di Vermandois|conte di Vermandois]], di [[Conti di Champagne#Conti di Meaux|Meaux]], di [[Soissons]] e di Madrie<ref name=Madrie>La contea di ''Madrie'', tra il VI ed il X, secolo occupava un territorio corrispondente all'attuale Nord-Est del dipartimento dell'[[Eure]]</ref> e di [[Vexin]], signore di [[Péronne (Somme)|Peronne]], [[Senlis (Oise)|Senlis]] e [[San Quintino (Francia)|San Quintino]] e futuro [[Conti di Champagne#Conti di Troyes|conte di Troyes]], [[Erberto II di Vermandois|Erberto II]] ([[880]] – [[943]]) (discendente del [[Re d'Italia]], [[Bernardo d'Italia|Bernardo]], nipote di [[Carlo Magno]]) e di Adele (ca. [[895]]- ca. [[931]]), l'unica figlia del marchese di [[Neustria]] e futuro [[re di Francia]], [[Roberto I di Francia|Roberto I]], e di Adele del Maine. Liutgarda, un anno dopo la morte del marito, sposò Tebaldo l'Ingannatore, colui che era stato accusato dell'omicidio.<br />Da Liutgarda, Guglielmo non ebbe figli<ref name=GUILLAUME>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/NORMANDY.htm#GuillaumeIdied942 #ES Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME]</ref>. |
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== Ascendenza == |
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== Bibliografia == |
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=== Fonti primarie === |
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* {{la}} [https://web.archive.org/web/20140515002348/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000870_meta:titlePage.html?sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00l Monumenta Germanica Historica, tomus III]. |
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* {{cita libro|autore=[[Snorri Sturluson]] |titolo=Heimskringla: Harald harfager saga |url=http://www.sepo.net/books/heimskringla/harald-harfager-saga/ |dataoriginale=1230 circa |lingua=en}} |
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* {{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish02ordeuoft/ordericivitalish02ordeuoft_djvu.txt Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus. II]. |
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* {{la}} [https://web.archive.org/web/20150923233458/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000886_00003.html?sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00 Monumenta Germaniae Historica, tomus XXIII]. |
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* {{la}} [https://web.archive.org/web/20160310200642/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000864_meta:titlePage.html?sortIndex=010:050:0026:010:00:00l Monumenta Germanica Historica, tomus XXVI]. |
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* {{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n7/mode/2upl Scriptores rerum gestarum Willelmi ConquestorisI]. |
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* {{en}} [http://www.the-orb.net/orb_done/dudo/dudindex.html Dudo of St. Quentin's Gesta Normannorum] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090815065127/http://the-orb.net/orb_done/dudo/dudindex.html |date=15 agosto 2009 }}. |
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* {{la}} [http://remacle.org/bloodwolf/historiens/flodoard/annales.htm Flodoardi Annales, pars I (877-944)]. |
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* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k55624v La chroniques de nantes]. |
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* {{la}} [http://www.documentacatholicaomnia.eu/02m/0985-1047,_Rodulfus_Glaber_Cluniacensis,_Historiarum_Sui_Temporis_Libri_Quinque,_MLT.pdf Rodulfus Glaber Cluniacensis: Historiarum Sui Temporis Libri Quinque]. |
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* {{la}} [http://books.google.it/books?id=rlkilzs56GEC&pg=PA274&lpg=PA274 Nouae bibliothecae manuscript. librorum tomus primus]. |
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* {{Cita libro|lingua=la|url=http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149|titolo=Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui|cid=Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui}} |
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* {{en}} [http://vlib.iue.it/carrie/documents/planctus/planctus/ The Planctus for William Longsword]. |
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=== Letteratura storiografica === |
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*Louis Halphen, "Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)", cap. XX, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della «Storia del mondo medievale», 1979, pp. 636–661 |
*Louis Halphen, "Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)", cap. XX, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della «Storia del mondo medievale», 1979, pp. 636–661 |
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*Allen Mayer, "I vichinghi", cap. XXIII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della «Storia del mondo medievale», 1979, pp. 734–769 |
*Allen Mayer, "I vichinghi", cap. XXIII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della «Storia del mondo medievale», 1979, pp. 734–769 |
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== Collegamenti esterni == |
== Collegamenti esterni == |
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* {{Collegamenti esterni}} |
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* {{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/NORMANDY.htm#GuillaumeIdied942 Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME]. |
* {{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/NORMANDY.htm#GuillaumeIdied942 Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME]. |
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* {{en}} [http://genealogy.euweb.cz/normandy/normandy.html#TR Genealogy: Casato di Normandia - William "Longsword"]. |
* {{en}} [http://genealogy.euweb.cz/normandy/normandy.html#TR Genealogy: Casato di Normandia - William "Longsword"]. |
Versione delle 08:09, 11 feb 2024
Guglielmo I di Normandia | |
---|---|
Duca di Normandia | |
In carica | 927 – 942 |
Predecessore | Rollone |
Successore | Riccardo Senza Paura |
Duca di Bretagna | |
In carica | 933[1] – 937 |
Predecessore | Gourmaelon[2] |
Successore | Alano II Barbastorta |
Nome completo | Guglielmo Lungaspada |
Altri titoli | conte di Rouen |
Nascita | Rouen, 905 circa |
Morte | Picquigny, 17 dicembre 942 |
Luogo di sepoltura | Cattedrale di Rouen |
Dinastia | Casa di Normandia |
Padre | Rollone |
Madre | Poppa |
Coniugi | Sprota Liutgarda |
Figli | Riccardo Senza Paura, di primo letto |
Guglielmo Lungaspada (in francese Guillaume Longue-Épée, nelle saghe scandinave Viljâlmr Langaspjôt; Rouen, 905 circa – Picquigny, 17 dicembre 942), fu jarl (conte) dei Normanni e conte di Rouen, dal 927 fino alla sua morte e fu anche duca di Bretagna, dal 933 al 937. Fu il secondo signore della Normandia con il nome di Guglielmo I.
Origine
Guglielmo era figlio di Rollone, jarl (conte) dei Normanni e conte di Rouen, nonché capostipite della Casa di Normandia.
La madre era Poppa di Bayeux (sposata da Rollone more danico)[3]
Biografia
Goglielmo era nato a Rouen, da Rollone e Poppa.
Nel 911 suo padre assediò Chartres e il re carolingio Carlo il Semplice con il trattato di Saint-Clair-sur-Epte gli cedette parte della Neustria, cioè le contee di Rouen, Lisieux e Évreux e la porzione di territorio tra i fiumi Epte, un affluente di destra della Senna, Bresle e il mare. Rollone, in cambio, acconsenti a convertirsi al Cristianesimo e si impegnò a impedire i saccheggi di altre bande vichinghe; inoltre fece atto di sottomissione, divenendo conte di Rouen e primo conte di Normandia.
Nel 919 i Normanni, approfittando che il potere in Bretagna non era più unitario, devastarono l'intera regione inclusa la Cornovaglia cacciandone i Bretoni.
Guglielmo fu associato al potere dal padre nel 927. In quello stesso anno Guglielmo, nel castello d'Eu, rese omaggio a Carlo il Semplice e strinse alleanza con il conte di Vermandois e di Meaux, Erberto II.
Nel 931 gli esuli Bretoni iniziarono i loro tentativi di rioccupare il regno, sotto la guida di Alano il Barbatorta; ma a un iniziale successo (i Bretoni, guidati da Alano e dal conte di Rennes, Judicael Berengario avevano portato gravi distruzioni nella regione di Bayeux) seguì una grave sconfitta.Dopo la vittoria e la riconquista del territorio, Guglielmo perdonò Judicael Berengario, ma non Alano, che dovette tornare in esilio, presso il re d'Inghilterra, Atelstano.
Dopo la morte del padre, di cui non si conosce l'anno esatto, nel 933, Guglielmo, come duca di Normandia, prestò omaggio al re dei Franchi Rodolfo[4] e gli fu riconosciuta autorità su tutta la Bretagna, incluse la penisola del Cotentin e la regione di Avranches. Su alcune monete Guglielmo assunse il titolo di "duca dei Bretoni".
Nel 934 dovette fronteggiare una rivolta nella Normandia occidentale (rivolta di Riouf), che si opponeva alla francesizzazione dei Normanni, e Guglielmo lo dovette assediare a Rouen. Dopo aver domato la rivolta Guglielmo ricevette la notizia della nascita del figlio, Riccardo, nei pressi di Falaise.
All'inizio del 936 sostenne la proposta di Erberto II di Vermadois, e fu determinante nell'elezione a re dei Franchi del carolingio Luigi IV d'Oltremare contro Ugo il Grande, duca dei Franchi.
Nello stesso anno Alano Barbatorta, anche con l'aiuto di Atelstano, divenne conte di Vannes e di Nantes[5], dopo aver sconfitto i Normanni, guidati da Incon, sulle sponde del fiume Trieux, vicino a Plourivo.
Nel 940 Guglielmo appoggiò la rivolta della nobiltà franca contro Luigi IV, e fu con Ugo il Grande, duca dei Franchi ed Erberto II di Vermandois, ora alleati, prima all'assedio di Reims e poi a quello di Laon contro il re Luigi IV.
Appoggiò quindi Erluino, conte di Montreuil, nella sua contesa con Erberto II conte di Vermandois, cognato di Guglielmo, e Arnolfo I delle Fiandre, aiutandolo a difendere Montreuil-sur-Mer dai rivali e, per questo, Guglielmo Lungaspada ricevette da Erluino il giuramento di fedeltà, estendendo così i suoi domini; Arnolfo, rispondendo ai raid di Guglielmo, nel 939, aveva conquistato, con l'aiuto di Erberto II, la contea di Montreuil, ed aveva catturato la famiglia del conte Herluin de Montreuil, che, alleatosi con Guglielmo, la riconquistò non molto tempo dopo.
La lotta con la Contea di Fiandra portò all'assassinio di Guglielmo Lungaspada, pare su istigazione di Arnolfo[6]. Infatti nel dicembre del 942 Arnolfo e Guglielmo, per appianare la disputa per la contea di Montreil, concordarono un incontro su un'isola della Somme presso Picquigny, dove si recarono coi rispettivi eserciti e, dopo l'incontro Guglielmo fu ucciso a tradimento.
Il cadavere fu trasportato a Rouen, dove fu tumulato nella cattedrale cittadina, dove era stato sepolto suo padre Rollone.
A Guglielmo succedette il figlio Riccardo, che era ancora in giovane età e che era stato riconosciuto erede tramite giuramento da tutti i capi normanni e bretoni, tra cui Alano Barbariccia. Alcuni reggenti governarono in sua vece la Normandia, mentre Luigi IV, dopo avergli confermato il possesso della contea, lo prelevare Riccardo e condurre a Laon per essere educato.
Guglielmo aveva ripopolato con monaci provenienti da Saint-Cyprien di Poitiers l'abbazia di Jumièges, fondata nel VII secolo e saccheggiata nell'841, abbandonata dalla metà del IX secolo. Aveva inoltre restaurato l'abbazia di Fécamp, incendiata nell'842. Per la sua morte fu composto un planctus (poema di compianto), di cui sopravvivono due manoscritti degli inizi dell'XI secolo.
Matrimoni e discendenza
Nel 931 aveva sposato la bretone Sprota, di alto lignaggio; il matrimonio seguì il more danico (dopo essere stata abbandonata da Guglielmo, Sprota si unì a Eperlengo di Le Vaudreuil da cui ebbe un figlio, Raoul d'Ivry).
Da Sprota Guglielmo ebbe un figlio:
Tra il 935 e il 940, Guglielmo aveva sposato secondo il rito cristiano Liutgarda, figlia femmina secondogenita del conte di Vermandois, di Meaux, di Soissons e di Madrie[7] e di Vexin, signore di Peronne, Senlis e San Quintino e futuro conte di Troyes, Erberto II (880 – 943) (discendente del Re d'Italia, Bernardo, nipote di Carlo Magno) e di Adele (ca. 895- ca. 931), l'unica figlia del marchese di Neustria e futuro re di Francia, Roberto I, e di Adele del Maine. Liutgarda, un anno dopo la morte del marito, sposò Tebaldo l'Ingannatore, colui che era stato accusato dell'omicidio.
Da Liutgarda, Guglielmo non ebbe figli[8].
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Eystein Ivarsson | Ivar Halfdansson | ||||||||||||
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Ragnvald Eysteinsson | |||||||||||||
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Rollone | |||||||||||||
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Ragnhilde | |||||||||||||
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Guglielmo I di Normandia | |||||||||||||
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Poppa di Bayeux | |||||||||||||
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Note
- ^ Si proclamò duca dopo circa 20 anni di vacanza.
- ^ L'ultimo duca, 20 anni prima.
- ^ (EN) Harald Harfager's Saga, capitolo 24
- ^ Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), cap. XX, vol. II, pag. 641
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - ALAIN
- ^ Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), pag. 656
- ^ La contea di Madrie, tra il VI ed il X, secolo occupava un territorio corrispondente all'attuale Nord-Est del dipartimento dell'Eure
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME
Bibliografia
- Louis Halphen, "Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)", cap. XX, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della «Storia del mondo medievale», 1979, pp. 636–661
- Allen Mayer, "I vichinghi", cap. XXIII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della «Storia del mondo medievale», 1979, pp. 734–769
- (EN) Elisabeth Van Houts, The Normans in Europe (Manchester: Manchester University Press, 2008
- (FR) Histoire de Bretagne, de l'année 754 a l'année 995 di Arthur Le Moyne de La Borderie.
Voci correlate
- Vichinghi
- Sovrani di Bretagna
- Storia della Bretagna
- Ducato di Normandia
- Sovrani franchi
- Imperatori del Sacro Romano Impero
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guglielmo I di Normandia
Collegamenti esterni
- Guglièlmo I (duca di Normandia), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) William I, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME.
- (EN) Genealogy: Casato di Normandia - William "Longsword".
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54151246521944131456 · GND (DE) 1147228698 |
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