L'angoscia: differenze tra le versioni

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== Produzione ==
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Inizialmente, il film era stato concepito come una pellicola 3D da girare in America. Successivamente, il regista catalano ha dovuto affidarsi a produttori spagnoli per ricreare il set a [[Barcellona]].<ref>{{Cita libro |autore=[[Paolo Mereghetti]]|titolo=Il Mereghetti|editore=[[Baldini+Castoldi]]|città=Milano|anno=2014|p=234|isbn=8868520583}}</ref> Quasi tutti i componenti del cast sono, invece, anglofoni.
Inizialmente, il film era stato concepito come una pellicola 3D da girare in America. Successivamente, il regista catalano ha dovuto affidarsi a produttori spagnoli per ricreare il set a [[Barcellona]].<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti, 2014|p. 234}}</ref> Quasi tutti i componenti del cast sono, invece, anglofoni.


Il ruolo della madre doveva essere affidato a [[Bette Davis]]. Fu sostituita da [[Zelda Rubinstein]] che aveva già esperienza in film del terrore. Alcuni critici, infatti, hanno notato l'analogia del ruolo di questo lungometraggio con quello di Tangina in ''[[Poltergeist]]''.<ref>{{Cita news |autore=Diego Galán |url=https://elpais.com/diario/2004/06/04/cine/1086300009_850215.html |titolo='Angustia', de Bigas Luna, o el cine dentro del cine |pubblicazione=[[El País]] |editore=[[Gruppo PRISA]] |data=4 giugno 2004 |lingua=es}}</ref>
Il ruolo della madre doveva essere affidato a [[Bette Davis]]. Fu sostituita da [[Zelda Rubinstein]] che aveva già esperienza in film del terrore. Alcuni critici, infatti, hanno notato l'analogia del ruolo di questo lungometraggio con quello di Tangina in ''[[Poltergeist]]''.<ref>{{Cita news |autore=Diego Galán |url=https://elpais.com/diario/2004/06/04/cine/1086300009_850215.html |titolo='Angustia', de Bigas Luna, o el cine dentro del cine |pubblicazione=[[El País]] |editore=[[Gruppo PRISA]] |data=4 giugno 2004 |lingua=es}}</ref>
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Uscito nelle sale cinematografiche italiane solo nel 1990, è stato, successivamente, proposto in formato home video.
Uscito nelle sale cinematografiche italiane solo nel 1990, è stato, successivamente, proposto in formato home video.


In totale, ha incassato negli [[Stati Uniti d'America|USA]] circa 228.000 [[dollari]], un flop che ha costretto il regista ad abbandonare l'America per ritornare in [[Spagna]].<ref>{{Cita libro |autore=Isabel Pisano |titolo=Bigas Luna |editore=Fundacion Autor |città=Barcellona|anno=2010|p=154|isbn=978-84-8048-418-3 |lingua=es}}</ref>
In totale, ha incassato negli [[Stati Uniti d'America|USA]] circa 228.000 [[dollari]], un flop che ha costretto il regista ad abbandonare l'America per ritornare in [[Spagna]].<ref>{{Cita|Isabel Pisano, 2010|p. 154}}</ref>


== Critica ==
== Critica ==
Secondo Marco Cacioppo ''L'angoscia'' è il lavoro più concettuale e visionario realizzato da Bigas Luna.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Mario Cacioppo |titolo=Intervista a Bigas Luna |pubblicazione=[[Nocturno]] |numero=131 |p=97}}</ref> Si tratta, secondo Dario Grisanti, di un «gioco di specchi meta-cinematografico»<ref>{{Cita libro |autore=Dario Grisanti |titolo=Sesso, cibo e Luna. Il cinema di Bigas |p=11}}{{Chiarire||Dati insufficienti}}</ref> in cui, mediante un [[montaggio parallelo]], Luna interseca due storie ambientate entrambe in una sala cinematografica. Alla fine della pellicola, lo spettatore rimane confuso: si tratta dello stesso film oppure di un'illusione della protagonista? Questo interrogativo viene svelato solo attraverso l'epilogo. Nell'ultima scena, infatti, scorrono i titoli di coda de ''L'angoscia'' proiettati, però, su un grande schermo. Tutto ciò che abbiamo visto era in realtà un lungometraggio visto da un pubblico. È, in sostanza, un film dentro un film.<ref>{{Cita|Isabel Pisano, 2010|p. 154}}</ref>
Secondo Marco Cacioppo ''L'angoscia'' è il lavoro più concettuale e visionario realizzato da Bigas Luna.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Mario Cacioppo |titolo=Intervista a Bigas Luna |pubblicazione=[[Nocturno]] |numero=131 |p=97}}</ref> Si tratta, secondo Dario Grisanti, di un «gioco di specchi meta-cinematografico»<ref>{{Cita|Dario Grisanti, 2020|p. 11}}</ref> in cui, mediante un [[montaggio parallelo]], Luna interseca due storie ambientate entrambe in una sala cinematografica. Alla fine della pellicola, lo spettatore rimane confuso: si tratta dello stesso film oppure di un'illusione della protagonista? Questo interrogativo viene svelato solo attraverso l'epilogo. Nell'ultima scena, infatti, scorrono i titoli di coda de ''L'angoscia'' proiettati, però, su un grande schermo. Tutto ciò che abbiamo visto era in realtà un lungometraggio visto da un pubblico. È, in sostanza, un film dentro un film.<ref>{{Cita|Isabel Pisano, 2010|p. 154}}</ref>


Per il critico [[Paolo Mereghetti]], l'opera di Bigas ha ispirato l'incipit di ''[[Scream 2]]''.<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti, 2014|p. 234}}</ref> Sempre Mereghetti sostiene inoltre che sia il «vero capolavoro di Luna, un thriller matrioska dove ipnosi, horror e psicopatologia vanno a braccetto in libertà.»<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti, 2014|p. 234}}</ref>
Per il critico [[Paolo Mereghetti]], l'opera di Bigas ha ispirato l'incipit di ''[[Scream 2]]''.<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti, 2014|p. 234}}</ref> Sempre Mereghetti sostiene inoltre che sia il «vero capolavoro di Luna, un thriller matrioska dove ipnosi, horror e psicopatologia vanno a braccetto in libertà.»<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti, 2014|p. 234}}</ref>
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Di parere opposto, ''[[MYmovies.it]]'': «il regista sperava con questo macchinoso stratagemma di coinvolgere il pubblico all'interno di tutta questa vicenda. Il pazzo del cinema verrà arrestato, ma a noi rimarrà sempre il dubbio se, in un confuso intreccio tra finzione e realtà, il vero assassino non sia invece quello nello schermo.»<ref>{{Mymovies|film|1687|L'angoscia}}</ref>
Di parere opposto, ''[[MYmovies.it]]'': «il regista sperava con questo macchinoso stratagemma di coinvolgere il pubblico all'interno di tutta questa vicenda. Il pazzo del cinema verrà arrestato, ma a noi rimarrà sempre il dubbio se, in un confuso intreccio tra finzione e realtà, il vero assassino non sia invece quello nello schermo.»<ref>{{Mymovies|film|1687|L'angoscia}}</ref>


[[Maurizio Fantoni Minnella]] considera la pellicola come omaggio a [[Luis Buñuel]]. Il regista catalano, infatti, usa spesso dei particolari rivolti agli occhi umani, come nel cortometraggio ''[[Un cane andaluso]]''.<ref>{{Google books |autore=[[Maurizio Fantoni Minnella]] |id=np7pm_g1OCEC |titolo=Bigas Luna. Tra ossessione e desiderio, scandalo e seduzione, il cinema di un regista lucido e provocatorio |editore=[[Gremese|Gremese Editore]] |città=Roma |anno=2000 |isbn=9788884400048 |p=67}}</ref>
[[Maurizio Fantoni Minnella]] considera la pellicola come omaggio a [[Luis Buñuel]]. Il regista catalano, infatti, usa spesso dei particolari rivolti agli occhi umani, come nel cortometraggio ''[[Un cane andaluso]]''.<ref>{{Cita|Maurizio Fantoni Minnella, 2000|p. 67}}</ref>


== Riconoscimenti==
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== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Google books |autore=[[Maurizio Fantoni Minnella]] |id=np7pm_g1OCEC |titolo=Bigas Luna. Tra ossessione e desiderio, scandalo e seduzione, il cinema di un regista lucido e provocatorio |editore=[[Gremese|Gremese Editore]] |città=Roma |anno=2000 |isbn=9788884400048 |cid=Maurizio Fantoni Minnella, 2000}}
* {{Cita libro |autore=Dario Grisanti |titolo=Sesso, cibo e Luna. Il cinema di Bigas |anno=2020 |cid=Dario Grisanti, 2020}}
* {{Cita libro |autore=[[Paolo Mereghetti]]|titolo=Il Mereghetti|editore=[[Baldini+Castoldi]]|città=Milano|anno=2014|isbn=8868520583 |cid=Paolo Mereghetti, 2014}}
* {{Cita libro |autore=Isabel Pisano |titolo=Bigas Luna |editore=Fundacion Autor |città=Barcellona|anno=2010|isbn=978-84-8048-418-3 |lingua=es |cid=Isabel Pisano, 2010}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 12:02, 21 feb 2021

L'angoscia
File:Titoli Angoscia BigasLuna.JPG
Titolo originaleAngustia
Paese di produzioneSpagna
Anno
Durata85 min
Genereorrore
RegiaBigas Luna
SoggettoBigas Luna
SceneggiaturaBigas Luna, Michael Berlin
FotografiaJosep M. Civit
MontaggioTim Sabin
MusicheJosé Manuel Pagán
Interpreti e personaggi

[[Categoria:Film spagnoli del 1987]]

L'angoscia (Angustia) è un film del 1987 diretto da Bigas Luna.

Trama

Due giovani ragazze si recano al cinema per vedere un film horror, La mummia, storia di un oculista assassino in preda a raptus feroci. Nel mentre la pellicola viene proiettata, uno spettatore rivive le stesse sensazioni dell'antagonista e compie una strage.

Produzione

Inizialmente, il film era stato concepito come una pellicola 3D da girare in America. Successivamente, il regista catalano ha dovuto affidarsi a produttori spagnoli per ricreare il set a Barcellona.[1] Quasi tutti i componenti del cast sono, invece, anglofoni.

Il ruolo della madre doveva essere affidato a Bette Davis. Fu sostituita da Zelda Rubinstein che aveva già esperienza in film del terrore. Alcuni critici, infatti, hanno notato l'analogia del ruolo di questo lungometraggio con quello di Tangina in Poltergeist.[2]

Distribuzione

Uscito nelle sale cinematografiche italiane solo nel 1990, è stato, successivamente, proposto in formato home video.

In totale, ha incassato negli USA circa 228.000 dollari, un flop che ha costretto il regista ad abbandonare l'America per ritornare in Spagna.[3]

Critica

Secondo Marco Cacioppo L'angoscia è il lavoro più concettuale e visionario realizzato da Bigas Luna.[4] Si tratta, secondo Dario Grisanti, di un «gioco di specchi meta-cinematografico»[5] in cui, mediante un montaggio parallelo, Luna interseca due storie ambientate entrambe in una sala cinematografica. Alla fine della pellicola, lo spettatore rimane confuso: si tratta dello stesso film oppure di un'illusione della protagonista? Questo interrogativo viene svelato solo attraverso l'epilogo. Nell'ultima scena, infatti, scorrono i titoli di coda de L'angoscia proiettati, però, su un grande schermo. Tutto ciò che abbiamo visto era in realtà un lungometraggio visto da un pubblico. È, in sostanza, un film dentro un film.[6]

Per il critico Paolo Mereghetti, l'opera di Bigas ha ispirato l'incipit di Scream 2.[7] Sempre Mereghetti sostiene inoltre che sia il «vero capolavoro di Luna, un thriller matrioska dove ipnosi, horror e psicopatologia vanno a braccetto in libertà.»[8]

Il sito FilmTv.it commenta L'angoscia come un'opera «vertiginosa, esempio di contagio tra schermo e sala: una sorta di versione horror e perfida de La rosa purpurea del Cairo»[9]

Di parere opposto, MYmovies.it: «il regista sperava con questo macchinoso stratagemma di coinvolgere il pubblico all'interno di tutta questa vicenda. Il pazzo del cinema verrà arrestato, ma a noi rimarrà sempre il dubbio se, in un confuso intreccio tra finzione e realtà, il vero assassino non sia invece quello nello schermo.»[10]

Maurizio Fantoni Minnella considera la pellicola come omaggio a Luis Buñuel. Il regista catalano, infatti, usa spesso dei particolari rivolti agli occhi umani, come nel cortometraggio Un cane andaluso.[11]

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Paolo Mereghetti, 2014, p. 234
  2. ^ (ES) Diego Galán, 'Angustia', de Bigas Luna, o el cine dentro del cine, in El País, Gruppo PRISA, 4 giugno 2004.
  3. ^ Isabel Pisano, 2010, p. 154
  4. ^ Mario Cacioppo, Intervista a Bigas Luna, in Nocturno, n. 131, p. 97.
  5. ^ Dario Grisanti, 2020, p. 11
  6. ^ Isabel Pisano, 2010, p. 154
  7. ^ Paolo Mereghetti, 2014, p. 234
  8. ^ Paolo Mereghetti, 2014, p. 234
  9. ^ L'angoscia, su FilmTv.it, Tiche Italia s.r.l..
  10. ^ L'angoscia, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
  11. ^ Maurizio Fantoni Minnella, 2000, p. 67

Bibliografia

Collegamenti esterni

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