Seiko Hashimoto

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Seiko Hashimoto

Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici
Durata mandato18 febbraio 2021 –
8 agosto 2021
PredecessoreYoshirō Mori

Ministro di Stato per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo
Durata mandato11 settembre 2019 –
18 febbraio 2021
MonarcaNaruhito
Capo del governoShinzō Abe
Yoshihide Suga
PredecessoreShun'ichi Suzuki
SuccessoreTamayo Marukawa

Dati generali
Partito politicoPartito Liberal Democratico
ProfessionePattinatrice su ghiaccio, pistard
Seiko Hashimoto
Nazionalità Bandiera del Giappone Giappone
Pattinaggio di velocità
Termine carriera 1996
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici invernali 0 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Ciclismo
 

Seiko [1] Hashimoto (Hayakita, 5 ottobre 1964) è un'ex pattinatrice di velocità su ghiaccio, ex pistard e politica giapponese. Vanta sette partecipazioni ai Giochi olimpici.

Carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni olimpiche[modifica | modifica wikitesto]

Pur appartenendo alla ristretta élite dei soli 58 atleti con almeno 7 partecipazioni olimpiche, la Hashimoto, partecipando sia alle Olimpiadi invernali che a quelle estive, ha raggiunto questo obiettivo in soli 12 anni (dal 1984 al 1996), mentre altri atleti hanno raggiunto le 7 partecipazioni olimpiche in un arco di tempo ben più ampio (ad esempio il velista danese Ivan Osiier vi è riuscito nell'arco di 40 anni). L'atleta ha scelto di chiudere con l'attività sportiva, per dedicarsi a quella politica, ad Atlanta 1996, a 35 anni.

  1. Sarajevo 1984 nel pattinaggio di velocità su ghiaccio
  2. Calgary 1988 nel pattinaggio di velocità su ghiaccio
  3. Seul 1988 nel ciclismo su pista
  4. Albertville 1992 nel pattinaggio di velocità su ghiaccio
  5. Barcellona 1992 nel ciclismo su pista
  6. Lillehammer 1994 nel pattinaggio di velocità su ghiaccio
  7. Atlanta 1996 nel ciclismo su pista

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pattinaggio di velocità[modifica | modifica wikitesto]

Giochi olimpici

° 5° classificata a Calgary 1988 (500 m)

Campionati mondiali di pattinaggio di velocità

  • 1981: NQ (18°)
  • 1982: NQ (17°)
  • 1983: 14°
  • 1984: 14°
  • 1985: 7°
  • 1986: 6°
  • 1987: 4°
  • 1988: squalificata (squalificata nei 3.000 m)
  • 1989: 6° (  Oro nei 500 m)
  • 1990:   Argento (  Oro nei 500 m)
  • 1991: 4°
  • 1992:   Bronzo
  • 1993: 4°

Ciclismo su pista[modifica | modifica wikitesto]

Giochi olimpici

Nella gara di velocità dei Giochi olimpici del 1988 Hashimoto si è classificata decima.

Nella gara di inseguimento individuale ai Giochi olimpici del 1992 Hashimoto si è classificata undicesima.

Nella gara di inseguimento individuale ai Giochi olimpici del 1994 Hashimoto è stata eliminata nel round di qualificazione. Nella corsa a punti si è classificata nona.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1995 è stata eletta nel gabinetto giapponese, organo politico del suo paese, per il Partito Liberal Democratico. Oltre ad appartenere alla Camera dei consiglieri, fra il 2006 e il 2019, quando ha rinunciato al suo incarico per servire come ministro in vista delle Olimpiadi di Tokyo[2] ed è stata sostituita da Akihisa Nagashima,[3] è stata presidente della Federazione di pattinaggio del Giappone. Nel 2008 è stata nominata vice-ministro degli esteri dal primo ministro giapponese Tarō Asō, incarico mantenuto sino al 16 settembre 2009 allorché si è insediato Yukio Hatoyama del Partito Democratico. Nel 2014 Hashimoto ha ricoperto il ruolo di leader della squadra degli atleti giapponesi inviati ai Giochi olimpici invernali. Dal 18 febbraio 2021 è stata nominata presidente del Comitato organizzatore giapponese delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

In un party che si è svolto a conclusione dei Giochi olimpici del 2014 Hashimoto, che aveva guidato la spedizione giapponese, è stata fotografata mentre baciava il pattinatore Daisuke Takahashi, più giovane di lei di oltre vent'anni.[2] L'episodio, per il quale si è parlato di molestie sessuali, si è risolto con Hashimoto che ha chiesto scusa per il suo comportamento "vergognoso".[4] Nel momento in cui ha ricevuto la nomina a presidente del comitato organizzativo delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo Hashimoto, rispondendo a una domanda di un giornalista, si è scusata per il suo comportamento del 2014. All’epoca dei fatti aveva precisato che non c’erano prove che lei avesse obbligato Takahashi a baciarla, mentre Takahashi aveva dichiarato che non pensava fosse un caso di abuso di potere o di molestie sessuali. [5]

Un rapporto sui fondi politici pubblicato nel novembre 2016 ha rivelato che la filiale LDP guidata da Hashimoto aveva ricevuto donazioni per un totale di 420.000 yen da due società (Shimokawabe Ranch e Shadai Corporation) che avevano beneficiato di sussidi da parte del Ministero dell'agricoltura, delle foreste e della pesca nel febbraio 2015. Quando è emerso che le donazioni violavano la legge sul controllo dei fondi politici, che vieta alle società che hanno ricevuto sussidi governativi di fare donazioni a partiti politici o organizzazioni di finanziamento politico fino a quando non è trascorso un anno dalla notifica, Hashimoto ha restituito una parte delle donazioni, sostenendo di non essere a conoscenza del fatto che le donazioni fossero soggette a sussidi.[6]

Nel 2023 è scoppiato uno scandalo legato ai fondi nascosti delle cene di finanziamento del Partito Liberal Democratico, un sistema di finanziamento illecito dei partiti che complessivamente potrebbe superare i 5 miliardi di yen (32 milioni di euro). Fra le persone coinvolte vi è anche Hashimoto, responsabile di aver nascosto oltre 20 milioni di yen.[7] In seguito allo scandalo il PLD ha punito 39 dei suoi membri. Hashimoto ha ricevuto la sesta punizione per severità, la sospensione di un anno dalle cariche del partito. [8] Un sondaggio condotto pochi giorni più tardi ha rivelato che per oltre il 50% dei giapponesi le punizioni inflitte dal partito ai suoi membri che hanno infranto la legge sono state troppo leggere. [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il padre le diede nome "Seiko" in onore della fiamma olimpica (seika in giapponese) essendo nata proprio nel periodo dei Giochi olimpici di Tokyo 1964.
  2. ^ a b (EN) Tokyo Olympics’Men’s Forced Kiss’ Woman Is New Chairman?, su world-today-news.com. URL consultato il 5 aprile 2024.
  3. ^ (JA) 日本スケート連盟について (Informazioni sulla Federazione Giapponese di Pattinaggio), su skatingjapan.or.jp. URL consultato il 5 aprile 2024.
  4. ^ (EN) Dan Palmer, Olympics Minister Hashimoto in frame to replace Mori as Tokyo 2020 President, su insidethegames.biz. URL consultato il 5 aprile 2024.
  5. ^ (JA) Rio Hamada, 橋本聖子新会長、過去のセクハラ報道を問われ「当時も今も、深く反省」(会見詳報) (New Chairman Seiko Hashimoto, asked about past sexual harassment reports, ``deeply regrets both then and now (details of press conference), su huffingtonpost.jp. URL consultato l'11 aprile 2024.
  6. ^ (JA) 橋本聖子氏の自民支部、補助金企業2社から寄付 (Seiko Hashimoto's Liberal Democratic Party branch receives donations from two subsidy companies), su nikkei.com. URL consultato il 7 prile 2024.
  7. ^ Costanza Rizzacasa d'Orsogna, Giappone, via quattro ministri di Kishida per lo scandalo delle cene di finanziamento fittizie, su corriere.it. URL consultato il 7 aprile 2024.
  8. ^ (JA) Manabu Horii and Seiko Hashimoto ‘’suspended from party positions’’ Yoshiaki Wada ‘’reprimanded’’ Discipline over Liberal Democratic Party slush fund scandal Hokkaido-related, su news.ntv.co.jp. URL consultato l'11 aprile 2024.
  9. ^ (JA) 内閣支持16.6%、過去最低更新 裏金処分「軽い」5割超―時事世論調査 (Cabinet support 16.6%, new lowest ever; more than 50% think slush fund disposal is "light" - current affairs poll), su jiji.com. URL consultato l'11 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN266328190 · ISNI (EN0000 0003 8271 1254 · LCCN (ENnr95024190 · NDL (ENJA00389742 · WorldCat Identities (ENlccn-nr95024190