Scomber japonicus

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Scomber japonicus

Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Scombridae
Genere Scomber
Specie S. japonicus
Nomenclatura binomiale
Scomber japonicus
(Houttuyn, 1782)

Scomber japonicus (Houttuyn, 1782), comunemente noto come lanzardo[2][3] o sgombro occhione[2][3], è un pesce osseo marino della famiglia Scombridae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

S. japonicus ha un aspetto complessivo simile a quello dello sgombro mediterraneo e atlantico e ancor più a quello del lanzardo. Sul peduncolo caudale sono presenti 5 pinnule dorsali e 5 ventrali. La colorazione è azzurra o verdastra sul dorso e argentea perlacea sui fianchi fino a bianco sul ventre. Sul dorso sono presenti numerose linee nerastre ondulate, sul ventre non ci sono macchie (in S. colias sono presenti macchie grigiastre). La taglia massima è di 64 cm per quasi 3 chilogrammi, normalmente misura attorno a 30 cm [4].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale comprende le regioni temperate e subtropicali dell'Oceano Pacifico e le acque sudafricane. Non vive nelle regioni tropicali. È assente dall'Oceano Indiano (tranne il Sudafrica) dove è sostituito da S. australasicus e dall'Oceano Atlantico dove vivono S. scombrus e S. colias. Fa vita pelagica in acque costiere, può trovarsi però al largo in acque della zona epipelagica e della zona mesopelagica a profondità comprese normalmente tra 50 a 200 metri. La profondità massima a cui è stato catturato è di 300 metri[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La longevità massima nota è di 18 anni. È un animale gregario che forma grandi banchi composti da individui della stessa taglia a partire da una lunghezza di 3 cm. Può formare banchi misti con individui di altre specie come Sarda chiliensis, Trachurus symmetricus e Sardinops sagax. Gli adulti passano le ore del giorno nei pressi del fondale, quindi di notte si spostano in acque aperte per nutrirsi. Nelle regioni più fredde in inverno i banchi si spostano in acque profonde dove restano inattivi[4].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di pesci, cefalopodi e crostacei (soprattutto copepodi)[4].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni femmina matura da 100.000 a 400.000 uova che vengono deposte in gruppi di 250-300 uova per chilogrammo di peso. La riproduzione avviene in acque con temperatura tra 15 °C e 20 °C. Uova e larve sono pelagiche[4].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Ha una notevole importanza per la pesca commerciale. Viene catturato prevalentemente con reti da circuizione. Quantitativi minori vengono pescati anche con reti da posta, reti a strascico pelagiche e lenze a traina. È preda frequente dei pescatori sportivi del Pacifico temperato. In Giappone viene allevato in piscicoltura. Viene impiegato nella medicina tradizionale cinese[1][4].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

S. japonicus è intensamente pescato ma non sembra sia soggetto a sovrapesca dato che le popolazioni sono stabili o in lieve incremento. Per questo la IUCN la considera a rischio minimo di estinzione[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Scomber colias, presente anche nel mar Mediterraneo, è stato a lungo considerato una sottospecie di S. japonicus[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Scomber japonicus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Denominazione obbligatoria in Italia ai sensi del DM 31 gennaio 2008
  3. ^ a b Entrambi i nomi sono usati anche per il mediterraneo Scomber colias, a lungo considerato sottospecie di S. japonicus
  4. ^ a b c d e f (EN) Scomber japonicus, su FishBase. URL consultato il 02/11/2014.
  5. ^ Enrico Tortonese, Osteichthyes, Bologna, Calderini, 1975.

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