Coordinate: 44°50′02.76″N 11°08′37″E

San Felice sul Panaro

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San Felice sul Panàro
comune
San Felice sul Panàro – Stemma
San Felice sul Panàro – Bandiera
San Felice sul Panàro – Veduta
San Felice sul Panàro – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
SindacoAlberto Silvestri (centrosinistra) dall'08/06/2009 (1º mandato)
Territorio
Coordinate44°50′02.76″N 11°08′37″E
Altitudine19 m s.l.m.
Superficie51,51 km²
Abitanti11 135[1] (31-12-2010)
Densità216,17 ab./km²
FrazioniConfine, Dogaro, Pavignane, Rivara e San Biagio
Comuni confinantiCamposanto, Finale Emilia, Medolla, Mirandola
Altre informazioni
Cod. postale41038
Prefisso0535
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT036037
Cod. catastaleH835
TargaMO
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantisanfeliciani
PatronoSan Felice
Giorno festivo24 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Felice sul Panàro
San Felice sul Panàro
San Felice sul Panàro – Mappa
San Felice sul Panàro – Mappa
Posizione del comune di San Felice sul Panaro all'interno della provincia di Modena
Sito istituzionale

San Felice sul Panàro (San Flis in dialetto mirandolese[3]) è un comune di 11.135 abitanti[1] della provincia di Modena, situato nella bassa pianura modenese a circa 35 km dal capoluogo ed a pochi chilometri dai comuni limitrofi Mirandola e Finale Emilia. Fa parte dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord. Nonostante l'appellativo, in realtà il territorio comunale non è di fatto attraversato dal fiume Panaro, che bagna invece i comuni limitrofi di Camposanto e Finale Emilia.

Storia

I primi insediamenti nella zona, che anticamente fu paludosa e boscosa, risalgono alla cultura delle terramare.

In epoca romana, iniziarono i primi lavori di bonifica e di trasformazione del territorio, proseguiti poi successivamente ed in particolare nell'VIII secolo in modo sistematico ad opera dei monaci dell'Abbazia di Nonantola.

San Felice sul Panaro: la Rocca Estense, com'era prima del terremoto del 20 maggio 2012
150° La Rocca illuminata San Felice sul Panaro MO

Un documento dell'anno 927 cita il villaggio fortificato di San Felice ("Castellum Sancti Felicis") e questa viene ad essere la prima menzione del toponimo, che solo dopo l'Unità d'Italia, ha assunto l'appellativo di "sul Panaro" per essere distinto da altri omonimi comuni dello Stato italiano.

Con le invasioni barbariche, fu eretto a scopo difensivo un fortilizio che, con il passare del tempo, venne in seguito trasformato in un vero e proprio castello, dotato di una cinta muraria e di un fossato. Tale castello divenne poi feudo di Matilde di Canossa durante la lotta per le investiture ed in seguito le sorti del borgo furono per molto tempo legate in maniera alterna al dominio degli Este ed a quello dei Pio, signori di Carpi.

La cittadina, divenuta poi caposaldo di frontiera del Ducato di Modena, fu devastata durante il Rinascimento da invasori spagnoli e francesi. In quei secoli si sviluppò il "Sanfeliciano", che fa parte del dialetto mirandolese e che è tuttora parlato dalla maggioranza dei Sanfeliciani (anche se l'italiano lo sta sostituendo negli ultimi decenni, specialmente tra i giovani).

Con l'Unità d'Italia, San Felice registrò una notevole crescita come centro commerciale ed agricolo della "Bassa" modenese. Dopo la seconda guerra mondiale (che arrecò alcuni danni) ha avuto un notevole sviluppo come centro agricolo-industriale della "Bassa" emiliana.

Il comune è stato danneggiato dai terremoti dell'Emilia del 2012, che nel paese hanno causato tre vittime e gravissimi danni, fra cui la chiesa arcipretale andata completamente distrutta, la Rocca Estense gravemente danneggiata e la torre dell'orologio crollata.

Economia

L'economia di San Felice sul Panaro è basata sull'allevamento, la filiera agroindustriale (salumifici, industria molitoria), l'indotto del settore biomedicale ed i servizi.

La ferrovia Bologna - Nogara (Verona) in una mappa del 1912, con la stazione di San Felice sul Panaro al centro

L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si producono cereali (in particolare frumento e mais), ortaggi, foraggi, uva e frutta. Famoso è il Salame di San Felice, prodotto D.O.P. locale[4].

San Felice ospita la sede della Banca Popolare di San Felice sul Panaro, una delle principali banche locali della regione Emilia-Romagna, che dal 2009 ha assunto la denominazione di San Felice 1893 Banca Popolare[5].

Inoltre annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. Numerosi gli impianti sportivi, che vantano anche una Scuola di Volo con un locale Campo Volo ed Aero Club.[6]

La cittadina acquistò importanza dopo l'inaugurazione della Stazione sulla linea ferroviaria tra Bologna ed il Brennero, che facilitò l'interscambio commerciale della "Bassa" modenese.

Negli anni novanta è stato iniziato il raddoppio di questa importante tratta ferroviaria: San Felice sul Panaro è stata collegata con doppio binario a Bologna il 31 marzo 2007[7].

San Felice fa parte dell'Unione dei comuni modenesi dell'Area Nord della provincia di Modena. L'Unione è composta dai comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla (Sede amministrativa dell'unione), Mirandola, San Possidonio, San Prospero e San Felice sul Panaro.

Nelle vicinanze di San Felice dovrebbe passare la futura Autostrada Cispadana, che dal 2015 collegherà la città di Ferrara con la Bassa modenese e che unirà la A22 con la A13.[8]

Nel sottosuolo della vicina frazione di Rivara, la società ERG Rivara Storage sta progettando un sito di stoccaggio sotterraneo di gas metano a uso energetico[9], che avrebbe una capacità di 3.700 milioni di metri cubi di gas, di cui circa 3.200 milioni di metri cubi di working gas (il gas iniettato a pressione, e successivamente ri-estratto) e 500 milioni di metri cubi di "cushion gas" (gas cuscinetto, utilizzato per mantenere "isolato" il "working gas"). Il progetto è oggetto di forti contestazioni da parte della popolazione dei comuni interessati, in quanto considerato pericoloso (per la sismicità del sottosuolo e altre motivazioni relative ai gas prodotti in superficie). La polemica sul deposito ha portato alla formazione di un comitato di cittadini "No-Gas"[10]. Anche le amministrazioni locali coinvolte (San Felice Sul Panaro, Camposanto, Mirandola, Crevalcore, Finale Emilia), la Provincia di Modena e la Regione Emilia-Romagna hanno espresso la contrarietà al progetto, supportate anche da nuove perizie tecniche.[11][12]

Evoluzione demografica

Il Teatro Comunale
Casa Comunale

Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

Di seguito viene riportato l'elenco dei dieci gruppi più consistenti della popolazione straniera residente[14]:

Pos. Cittadinanza Popolazione
1 Bandiera del Marocco Marocco 420
2 Bandiera della Romania Romania 193
3 Bandiera della Cina Cina 189
3 Bandiera dell'India India 103
5 Bandiera dell'Albania Albania 81
6 Bandiera della Moldavia Moldavia 74
7 Bandiera dell'Ucraina Ucraina 58
8 Bandiera della Nigeria Nigeria 50
9 Bandiera del Ghana Ghana 48
10 Bandiera della Polonia Polonia 47

Lingua e dialetti

Oltre alla lingua italiana, a San Felice sul Panaro è utilizzato il locale dialetto mirandolese, una variante dell'emiliano.

Amministrazione

La chiesa del mulino (San Giuseppe Artigiano) a San Felice sul Panaro crollata dopo le scosse di terremoto del 20 maggio 2012

Luoghi d'interesse

Vi sono numerosi luoghi d'interesse a San Felice[15]. Tra questi spiccano:

La Rocca Estense al lato sud prima del terremoto del 20 maggio 2012
Rocca Estense lato sud 21 05 2012 dopo il terremoto del 20 maggio 2012
  • La Rocca Estense è il principale monumento di San Felice. Caratterizzata dalla tipica pianta quadrilatera e da quattro torri angolari, fu costruita tra il 1332 ed il 1340 su ordine del marchese Obizzo III d'Este. Nel secolo successivo, fu restaurata e ulteriormente fortificata su ordine del marchese Niccolò III d'Este, che incaricò dei lavori il famoso architetto militare Bartolino da Novara. La rocca è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 20 maggio 2012 che ha provocato il crollo delle coperture delle torri e gravi lesioni al maschio ulteriormente aggravate dal successivo sisma del 29 maggio 2012.[16]


  • Il Teatro comunale, in stile liberty, fu costruito nel 1907 e successivamente completamente trasformato nel 1924: oggetto di importanti restauri, ha ripreso la propria funzione di teatro e sala cinematografica. Ha subito seri danni in seguito ai due terremoti del 20 e del 29 maggio 2012, che lo hanno reso gravemente inagibile provocando crolli nella parte posteriore e profonde crepe ai muri portanti.


  • La Chiesa arcipretale, eretta in epoca medievale e successivamente ricostruita nel 1700 in seguito ad un incendio, accoglie al suo interno numerose opere pittoriche e scultoree, fra le quali spicca un pregevole trittico cinquecentesco, opera di Bernardino Loschi, che raffigura l'Incoronazione della Vergine, San Geminiano, San Felice e, nella lunetta, la Deposizione. È stata completamente distrutta dal terremoto del 20 maggio 2012, che ha provocato anche il crollo del campanile e che ha seriamente danneggiato o distrutto anche le altre chiese più piccole del paese.


  • La Torre dell'Orologio fu costruita nel 1594 e da allora è sempre stata il principale riferimento orario per tutti i Sanfeliciani, specialmente quelli poveri che non avevano altra indicazione oraria nel Seicento e Settecento. È stata seriamente danneggiata durante il terremoto del 20 maggio 2012 e completamente distrutta dal successivo sisma del 29 maggio 2012.

Fiere e manifestazioni

La pluricentenaria Fiera di settembre, che si svolge tra la fine di agosto e l'inizio di settembre.

La Biennale d'Arte Roncaglia, intitolata al sanfeliciano Aldo Roncaglia, artista poliedrico, musicista, architetto e pittore, nata come "Premio Roncaglia" negli anni '50 e che dal 1964 è diventata "Biennale".

Notevole importanza per l'intera bassa modenese ha il "mercato settimanale" di San Felice, che si svolge il lunedì e il venerdì.

Magico carnevale

Nel mese di marzo si svolge la manifestazione Magico. Nato nel 2003 come concorso fotografico con organizzazione a cura del BFI e come sfilata di carnevale, Magico è diventato, con il passare degli anni, una delle principali iniziative culturali della Bassa e della provincia di Modena in generale.[17]

L'edizione 2009, dal titolo Guerra e pace, è stata diretta da Mario Lasalandra ed ha attirato oltre 2.000 fotografi giunti da tutta Italia. Magico rompe gli schemi tradizionali del Carnevale ed è principalmente una brillante rappresentazione teatrale di strada, interpretata da figuranti non professionisti.

L'edizione 2010 ha avuto come tema Marionette, fantocci, burattini ed ha fatto registrare un ottimo successo di pubblico, replicato anche nell'edizione 2011 intitolata Viva l'Italia in occasione del 150º anniversario dell'unità nazionale, mentre l'edizione che si è svolta nel marzo del 2012 è stata intitolata Santi e miracoli.

Personalità legate a San Felice sul Panaro

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Turismo e aziende - San Felice sul Panaro, su turismo.comunesanfelice.net. URL consultato il 16 dicembre 2011.
  4. ^ Salame di San Felice
  5. ^ San Felice 1893 Banca Popolare
  6. ^ Scuola di Volo di San Felice
  7. ^ RFI S.p.A. Circolare compartimentale di Bologna CC 04/2007. pp. 1-7.
  8. ^ La costruenda "Cispadana"
  9. ^ Il sito web del progetto
  10. ^ sito
  11. ^ Gazzetta di Modena
  12. ^ Unione dei Comuni Modenesi Area Nord
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Sono stati omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare Dati Istat al 31 dicembre 2010, su comuni-italiani.it. URL consultato il 3 giugno.
  15. ^ Monumenti importanti di San Felice
  16. ^ Terremoto in Emilia: 7 morti, 50 feriti e 5 mila sfollati. Ancora scosse nella notte – Il Fatto Quotidiano
  17. ^ Magico Carnevale

Voci correlate

Collegamenti esterni

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