Regina Pacis (Reggio Emilia)

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Regina Pacis
La chiesa parrocchiale di Regina Pacis
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Emilia-Romagna
Provincia  Reggio Emilia
Città Reggio nell'Emilia
Circoscrizionenessuna (dal 2014 a oggi), Ovest (dal 2009 al 2014), Circoscrizione 3 (dal 1980 al 2009)
DistrettoReggio Ovest
PresidenteFausto Castagnetti, PD (fino al 2014)
Altri quartieriPieve Modolena, Orologio, Bell'Albero-Premuda, Carrozzone, Santo Stefano, San Zenone-Gattaglio
Codice postale42123, 42124
Superficie0,54 km²[1]
Altitudine56 m s.l.m.
Abitanti5 097 ab.[2] (31/12/2017)
Densità9 438,89 ab./km²
Nome abitantidi Regina Pacis
PatronoMaria Regina della Pace, 31 maggio
Giorno festivo24 novembre, san Prospero
Mappa di localizzazione: Reggio Emilia
Regina Pacis
Regina Pacis
Regina Pacis (Reggio Emilia)
Sito webwww.comune.re.it
Coordinate: 44°41′51.79″N 10°36′52.31″E / 44.69772°N 10.61453°E44.69772; 10.61453

Regina Pacis è un quartiere residenziale di 5 097 abitanti della periferia occidentale di Reggio Emilia. È situato sulla sponda sinistra del torrente Crostolo, a meno di 1 km dal centro storico della città.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere si trova in una zona di media pianura a sud della via Emilia, a 56 m s.l.m. È fiancheggiato dal torrente Crostolo ed è attraversato da due canali oggi tombati: la fossetta di Cavazzoli e il cavo Guazzatoio o Guazzatore. Collocato in un ambito totalmente a carattere urbano confina a nord con il quartiere Carrozzone-Betonica, a sud con il quartiere Bell'Albero-Premuda, a ovest con il quartiere Orologio, a est con i quartieri Santo Stefano e San Zenone-Gattaglio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Regina Pacis nacque dopo la fine della seconda guerra mondiale come espansione del centro urbano di Reggio Emilia lungo l'asse viario per la Val d'Enza. Storicamente il territorio faceva parte delle ville di Cavazzoli e San Pellegrino: sino agli anni Venti la zona era a vocazione agricola, costellata principalmente da case coloniche e caseggiati[3] per braccianti e manovali[4], con annessa qualche attività artigianale e, di rado, commerciale (osterie, botteghe...). I primi insediamenti residenziali si collocarono ai margini della via Emilia (rione Bainsizza) e lungo il torrente Crostolo. Il quartiere prese il nome dalla parrocchia, che fu eretta in loco dal vescovo di Reggio Emilia Beniamino Socche nel 1947[5], intitolandola a Maria Regina della Pace (Regina Pacis). In loco, tuttavia, erano già sorti la cooperativa di consumo di Villa Cavazzoli[6] e, durante il fascismo, le case popolari del quartiere Le Delizie[7]. A partire dagli anni Sessanta arrivarono a Regina Pacis molte nuove famiglie provenienti dalle campagne della provincia di Reggio Emilia e dal Sud. La forte crescita demografica indusse la curia vescovile a dar vita ad altre due parrocchie, distaccandole da Regina Pacis: la parrocchia Spirito Santo (che andava a coprire la zona dell'Orologio e parte di via Mascagni) e la parrocchia del Corpus Domini (che aveva giurisdizione sugli insediamenti posti a sud di via Premuda, sul quartiere Bell'Albero e la zona dell'ex mulino di San Claudio)[8]. L'amministrazione comunale, negli stessi anni, realizzò il nuovo polo della scuola dell'obbligo di via Premuda. Il quartiere è da sempre caratterizzato da una rete solida di centri di aggregazione laici e religiosi: la vecchia centrale elettrica dismessa dell'Enel è oggi un centro ricreativo e educativo fondamentale; presso la parrocchia ha sede il gruppo cittadino dell'Agesci e, un tempo, il cinema-teatro Capitol, uno dei luoghi di riferimento per la cultura e il confronto di idee in città. L'agglomerato è a carattere prevalentemente residenziale con terziario e attività commerciali collocati lungo i principali assi di scorrimento. Non sono presenti aree industriali.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è a vocazione prevalentemente residenziale e, in minima parte, terziaria. Lungo la via Emilia e via Mascagni sono presenti villini tipici dell'architettura del primo Novecento, immobili di pregio storico-architettonico e testimoniale posti sotto tutela sia dalla normativa urbanistica che, in alcuni casi, dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Vecchia centrale Enel (dismessa), via Gorizia (anni 1910).
  • Scuola elementare Delizie-Bainsizza (oggi Dante Alighieri), via Puccini (1937), di Prospero Sorgato[9].
  • Quartiere Ifacp Le Delizie di Villa Cavazzoli, via Mascagni (demolito, anni 1930).[10]
  • Centro parrocchiale di Regina Pacis (ex cinema Capitol), via Zandonai, Iotti e Pavarani architetti (2010-2014).[11][12]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

A Regina Pacis sono presenti alcuni assi viari di origine romana come, ad esempio, la Via Emilia e l'asse di via Gorizia. Tuttavia la viabilità storica minore, tutelata anche dagli strumenti di pianificazione urbanistica, include l'asse di via Dalmazia-via Dante Zanichelli (il lungo Crostolo un tempo chiamata la strada delle Delizie) e via Premuda.

Aree Naturali[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è attraversato dalla Cintura verde cittadina, costituita dai parchi fluviali lineari che interessano i tre principali corsi d'acqua che attraversano il territorio comunale. Regina Pacis è lambita a est dal torrente Crostolo, su cui insiste una spina verde ricca di vegetazione spontanea e filari di alberi fiancheggiata da un percorso ciclopedonale, che funge da barriera con il centro della città[13].

I principali parchi pubblici del quartiere sono tre, collegati fra loro da piste ciclabili e percorsi per i pedoni:

Presso la vecchia centrale Enel si trovano gli orti sociali.

Società[modifica | modifica wikitesto]

L'area, nonostante sia de facto ormai satura dal punto di vista urbanistico, fra il 2000 e il 2015 è stata caratterizzata da un aumento dei residenti del 14%. L'indice di vecchiaia è in linea con la media comunale ma il tasso di natalità è di poco superiore. I componenti medi a famiglia sono 2,1, dato simile alla media generale del comune. La popolazione con cittadinanza non italiana residente a Regina Pacis è pari al 25,6%[17] (rispetto al 16% complessivo di tutto il comune) e arriva per la maggior parte da Albania, Ucraina e Romania[18].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere hanno sede diverse istituzioni scolastiche, culturali e ricreative. Le principali sono:

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Scuola dell'obbligo[modifica | modifica wikitesto]

Altre attività educative[modifica | modifica wikitesto]

  • Attività educative pomeridiane al circolo Arca Enel La Centrale[21], via Gorizia.
  • Attività educative pomeridiane alla parrocchia di Regina Pacis[22], via Gorizia.

In zona operano associazioni culturali attive in campo, sociale, culturale e ambientalista[23]. Tuttavia, presso l'area parrocchiale, sino agli anni 2000 era attivo il cinema Capitol il quale, oltre a proiettare lungometraggi in lingua originale, promuoveva rassegne dedicate al cinema d'autore.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

A Regina Pacis è situata la centrale Enel di via Gorizia che, nella seconda metà del Novecento, ha sostituito la vecchia centrale collocata poco più a est, verso il centro della città e oggi adibita a centro ricreativo, sportivo e culturale. La rete ciclabile è molto diffusa, in particolare lungo gli assi stradali di attraversamento del quartiere e a ridosso delle attrezzature pubbliche (scuole, parchi, ecc.). Molto diffusa è anche la rete del trasporto pubblico urbano che, fra l'altro, è ad alta frequenza: sono ben 4 le linee del trasporto pubblico urbano che transitano in loco collegando Regina Pacis al centro cittadino e ai centri abitati della prima cintura, esercite da SETA. La fermata ferroviaria più vicina è quella di Reggio all'Angelo, posta sulla ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Gli impianti sportivi sono prevalentemente pubblici, ad eccezione del circolo Arca Enel La Centrale che, tuttavia, collabora con la pubblica amministrazione e i servizi sociali. Le principali strutture sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Limiti dell'ambito territoriale nel comune di Reggio Emilia
  2. ^ Dato del Comune di Reggio Emilia
  3. ^ https://it.wiktionary.org/wiki/caseggiato
  4. ^ http://www.treccani.it/vocabolario/manovale/
  5. ^ La parrocchia fu stralciata principalmente da porzioni territoriali di Cavazzoli e, in minima parte, da San Pellegrino.
  6. ^ Situata in via Dalmazia, fu una delle prime cooperative di consumo a costituirsi a Reggio Emilia
  7. ^ Il quartiere, oggi demolito, è stato sostituito da nuovi alloggi popolari negli anni 2000.
  8. ^ Oggi Corpus Domini (Bell'Albero-Premuda) è stata riaccorpata a Regina Pacis.
  9. ^ Andrea Zamboni e Chiara Gandolfi, L'architettura del Novecento a Reggio Emilia, Milano-Torino, Bruno Mondadori, 2011.
  10. ^ Antonio Canovi, Abitare il territorio: archivi e ricerche per la storia dell'oggi, Reggio Emilia, Istoreco, 1997.
  11. ^ Il progetto è stato tra i progetti esposti al padiglione italiano con la mostra Innesti - grafting di Cino Zucchi, nell’ambito della 14ª Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia
  12. ^ http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2014/09/13/news/ex-capitol-pronto-il-centro-regina-pacis-1.9923540
  13. ^ https://www.comune.re.it/cinturaverde
  14. ^ https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/AACE3CAEDBA152B5C12578F5002ACAE2?opendocument&FROM=rchv4
  15. ^ https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/175A7A4C7A094343C12578F50052961D?opendocument&FROM=rchv4
  16. ^ https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/CCFF1558967C92C1C12578F5002C156E?opendocument
  17. ^ Dato dell'Ufficio statistica del Comune di Reggio Emilia, aggiornato al 31 dicembre 2017.
  18. ^ https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/9794E355CB06FA8AC12581AF003D745B?opendocument&FROM=TrrtrCntstSnMrzVllggStrnrBzzrl
  19. ^ a b http://www.scuolenidi.re.it/SchedaStruttura.jsp?idServizio=289
  20. ^ Copia archiviata, su iclepido.gov.it. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2018).
  21. ^ Copia archiviata, su polisportivafoscato.com. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2018).
  22. ^ Copia archiviata, su upsantamariadegliangeli.it. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2018).
  23. ^ https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/0422147E30E9A144C1257E2200230D95?opendocument&FROM=Csndllrlg
  24. ^ http://www.fondazionesport.it/ListaImpianti.jsp?idI=19
  25. ^ http://www.fondazionesport.it/ListaImpianti.jsp?idI=58
  26. ^ http://www.fondazionesport.it/ListaImpianti.jsp?idI=75