R.R.D.T.

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R.R.D.T.
Logo della serie televisiva.
PaeseArgentina
Anno1997-1998
Formatoserie TV
Generecommedia
Stagioni1
Episodi33
Durata45 min. ca.
Lingua originalespagnolo
Rapporto4:3
Crediti
Interpreti e personaggi
FotografiaGuillermo Zappino e Oscar Rodríguez
CostumiLaura Singh
ProduttorePol-ka Producciones
Prima visione
Dal7 agosto 1997
Al25 maggio 1998[1]
Rete televisivaCanal 13

R.R.D.T. (titolo completo Rodolfo Rojas Director Técnico) è una serie televisiva argentina prodotta da Pol-ka Producciones e trasmessa tra il 1997 e il 1998 su Canal 13. La fiction è formata da due stagioni, la prima di venti episodi e la seconda di tredici.

La regia è affidata a Jorge Nisco. Gli ideatori sono Ernesto Korovsky e Gustavo Barrios[2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Prima stagione[modifica | modifica wikitesto]

Rodolfo Rojas, un ex giocatore di calcio e attuale presidente di una squadra deve, con i suoi quarant'anni, affrontare alcune situazioni personali e professionali[3]. Rimasto senza soldi, torna a vivere dalla nonna Tina. Grazie a lei, Rodolfo rincontra il padre Isidro, con cui non si parlava da ben vent'anni, da cui viene a sapere dell'esistenza del fratellastro, Miguel, di età più giovane.

Inoltre ha anche un rapporto difficile con la figlia Georgina che è una ribelle. Accetta un lavoro nel club che in passato era stato il suo avversario, dove deve cercare di migliorare il rendimento calcistico. In aggiunta, c'è il cattivo rapporto ex-moglie Lucia ma anche la possibilità di un nuovo rapporto con Carolina[4].

Seconda stagione[modifica | modifica wikitesto]

Rodolfo è sempre più sommerso dai guai e Carolina, intanto, si è trasferita in Europa per un tempo indeterminato, ma un nuovo amore arriva nella vita del dirigente sportivo: è Mariela, una giornalista di un quotidiano sportivo, soprannominata "Polvorita" per la sua goffaggine e impulsività, tanto da sedurre il giocatore. Inoltre, Lucia inizia a frequentarsi con un vecchio compagno di Rodolfo, Víctor Fraquia, che finisce per rivelarsi un uomo pericoloso.

In questa stagione c'è l'entrata di altri personaggi come: Bertuccio e Cilandro, due giocatori di calcio e Delia.

Alla fine, Rodolfo si rende conto di tutto ciò che cercava da molti anni e lo trova in sua figlia e in sua moglie, Lucia. Si trasferisce in Venezuela, accettando un'altra offerta di lavoro[5].

Personaggi ed interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Ex difensore della squadra di calcio Club Atlético Belgrano. Padre di Georgina, marito di Lucia. Ha un fratellastro di nome Miguel

Nonna di Rodolfo, dove il fallimento del nipote, è lei ad ospitarlo in casa.

Padre di Rodolfo, dopo che per vent'anni non parlava con il figlio, i due si rincontrano grazie a Tina.

Moglie di Rodolfo, madre di Georgina.

Amante di Rodolfo. Nella seconda stagione si trasferisce in Europa.

Nuova amante di Rodolfo, entra nella seconda stagione; è una giornalista di un quotidiano sportivo.

Figlia di Rodolfo e Lucia, è molto ribelle.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La serie è stata registrata tra il 1997 e il 1998, rispettivamente, nel primo anno la prima stagione e nel secondo l'ultima stagione.

La serie ha debuttato il 7 agosto 1997 su Canal 13, in questo primo episodio hanno partecipato personalità del mondo calcistico come: Diego Maradona, Héctor Veira, Héctor Enrique, Sergio Batista e la voce di Víctor Hugo Morales[6].

Alla fine del 1997 fu confermata una seconda stagione[7], andata in onda durante il 1998. Alle registrazioni non prese parte l'attrice Nancy Dupláa, poiché abbandonò la serie. Fu rimpiazzata da Andrea Campbell[8], impersonando Polvorita.

Alla conclusione della fiction, nel maggio 1998, l'attore protagonista Calvo dichiarò la conclusione della serie. Durante le riprese della seconda stagione ci furono alcune divergenze tra Adrián Suar e Calvo in quanto, quest'ultimo, non era d'accordo con alcuni libri dell'autore della serie Korovsky nei riguardi del suo personaggio. Questo portò ad alcune voci su un litigio tra Calvo e Suar, affermando che il direttore di Pol-ka Producciones non sopporterebbe alcuni comportamenti dell'attore. Tuttavia entrambi hanno negato le versioni[5]. Calvo comunque decise di lasciare la serie[9] e quindi non fu prodotta una terza stagione.

La serie viene replicata dallo stesso canale tra il 1999 e il 2000, raggiungendo nuovamente un buon successo di rating ed è una delle poche serie in ripetizione ad avere quei risultati. Infatti, ottiene una media di 7 punti con un massimo anche di 8.2[10].

Viene replicata anche dal 12 marzo 2012 sul canale argentino Volver[6].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Hoy por hoy, in La Nacion, lanacion.com.ar, 25 maggio 1998. URL consultato il 31 agosto 2013.
  2. ^ (ES) RRDT, su pol-ka.com.ar. URL consultato il 30 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ (ES) Karina Fernandez, Claudia Oxman, Canciones del Sur para aprender español, Ediciones del Sur. URL consultato il 30 agosto 2013.
  4. ^ (ES) R.R.D.T., su patriciasosa.com. URL consultato il 30 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  5. ^ a b (ES) Pitada final para "RRDT", in La Nacion, lanacion.com.ar, 25 maggio 1998. URL consultato il 30 agosto 2013.
  6. ^ a b (ES) RRDT Rodolfo Rojas DT, elbazardelespectaculo.it, 12 marzo 2012. URL consultato il 30 agosto 2013.
  7. ^ (ES) Canal 13 cambiará su programación, in La Nacion, lanacion.com.ar, 18 dicembre 1997. URL consultato il 31 agosto 2013.
  8. ^ (ES) Marisa Quiroga, Marzo cambia la pantalla, in La Nacion, lanacion.com.ar, 1º marzo 1998. URL consultato il 31 agosto 2013.
  9. ^ (ES) Carlos Calvo: "Fue como volver a vivir", in La Nacion, lanacion.com.ar. URL consultato il 31 agosto 2013.
  10. ^ (ES) La TV se repite a sí misma, in La Nacion, lanacion.com.ar, 27 gennaio 2000. URL consultato il 31 agosto 2013.
  11. ^ a b c d e (ES) 1997 Aire, su aptra.org.ar. URL consultato il 30 agosto 2013 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2012).
  12. ^ (ES) Carlos Polimeni, Entrega de los Martín Fierro, in Pagina 12, pagina12.com.ar, 5 maggio 1998. URL consultato il 30 agosto 2013.
  13. ^ a b (ES) 1998 Aire, su aptra.org.ar. URL consultato il 30 agosto 2013 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2012).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]