Punta di Tschampono

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Punta di Tschampono
La punta di Tschampono con il ghiacciaio di Nétschò
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
  Valle d'Aosta
Provincia  Vercelli
  Valle d'Aosta
Altezza3 233 m s.l.m.
Prominenza303 m
CatenaAlpi
Coordinate45°49′11.68″N 7°51′43.16″E / 45.81991°N 7.86199°E45.81991; 7.86199
Altri nomi e significatiTschampònòhòre
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Punta di Tschampono
Punta di Tschampono
Mappa di localizzazione: Alpi
Punta di Tschampono
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Pennine
SottosezioneAlpi del Monte Rosa
SupergruppoContrafforti valsesiani del Monte Rosa
GruppoCostiera del Corno Bianco
CodiceI/B-9.III-C.6

La Punta di Tschampono (in Greschòneytitsch, Tschampònòhòre[1] - 3.233 m s.l.m.) è una vetta delle Alpi Pennine, nei Contrafforti valsesiani del Monte Rosa facente parte del massiccio del Corno Bianco e situata alla testata del vallone del torrente omonimo (in lingua walser, Tschampònòbach).

Conformazione[modifica | modifica wikitesto]

La vetta si presenta con tre versanti rocciosi e con una cima tozza e pianeggiante, è divisa a nord dalla Punta di Nétschò attraverso la Bocchetta di Nétschò (in walser Nétschòfòrkò - 3107 m), e a sud dal Corno Carro (in walser Charròhòre) attraverso il Passo di Rissuolo (2930 m). La parete più sviluppata è la Nord, in territorio valdostano, è verticale per 400 m e alla base si trova un piccolo ghiacciaio, il Ghiacciaio di Nétschò.

La parete Est valsesiana è leggermente meno sviluppata ed è percorsa da cima a fondo da uno stretto canale; in questo canale si sviluppa la via normale. La terza parete (Sud-Ovest) è detritica e molto franosa, oltre a essere la meno sviluppata. In cima è posta una campana e il libro di vetta. Il panorama è amplissimo e solo in parte occluso dal Corno Bianco.

Valli[modifica | modifica wikitesto]

Da questa vetta si dipartono tre vallate:

Ascensione[modifica | modifica wikitesto]

Il versante valsesiano. Si nota il canalino su cui si sviluppa la via normale.

La via normale alla vetta parte da Sant'Antonio, in Val Vogna; si percorre il sentiero per il rifugio abate Antonio Carestia fino a raggiungerlo, poi si prosegue nel vallone di Rissuolo incontrando i laghi Bianco e Nero, da quest'ultimo (2667 m) ci si stacca dai sentieri per continuare su detriti fino all'imbocco del canalino, che è molto scivoloso e umido. Si percorre il canale quasi totalmente uscendo sulla destra prima di un risalto strapiombante (passaggio chiave); una volta usciti si continua in leggera salita su detriti fino alla vetta. Per tutta la salita si calcolano 6 h, è consigliabile partire molto presto o pernottare al Rifugio Carestia.

Laghi[modifica | modifica wikitesto]

Rifugi e bivacchi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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