Punta Ala

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Punta Ala
frazione
Punta Ala – Veduta
Punta Ala – Veduta
Il porto, con il castello sullo sfondo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Comune Castiglione della Pescaia
Territorio
Coordinate42°48′07″N 10°45′14″E / 42.801944°N 10.753889°E42.801944; 10.753889 (Punta Ala)
Altitudine38 m s.l.m.
Abitanti402 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale58040
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantipuntalesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Punta Ala
Punta Ala

Punta Ala (già Punta Troia) è una frazione del comune italiano di Castiglione della Pescaia, nella provincia di Grosseto, in Toscana.

È una nota località balneare adagiata sulle pendici settentrionali dell'omonimo promontorio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Denominata precedentemente Punta Troia, dal nome dell'Isolotto della Troia, toponimo derivante dalla corruzione fonetica dell'antico Portus Traiani ricordato dalle fonti latine e oggi più conosciuto come Isolotto dello Sparviero; fu l'aviatore italiano Italo Balbo, che aveva acquistato alcune fortificazioni e ville nella zona e che poi divennero sue residenze, a mutare il nome in Punta Ala, traendolo dal gergo aeronautico.

Il moderno centro turistico si è sviluppato nel corso del XX secolo, in particolare negli anni settanta. La località è rinomata per l'attrezzatissimo porto turistico e per le regate veliche che vengono organizzate dal locale Yacht Club Punta Ala, culla di Luna Rossa. Il luogo è meta turistica di élite in ogni stagione, grazie alla presenza di lussuosi residence, seconde case e imbarcazioni ormeggiate presso il porto.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Vista aerea di Punta Ala e del territorio circostante
  • Chiesa della Signora della Consolata, moderno edificio di culto realizzato nel 1961 su progetto degli architetti Walter Di Salvo e Francesco Paolo Piemontese. Si presenta come chiesa a capanna in legno e rame particolare per il suo inusuale e singolare aspetto[1].
  • Cappella di Sant'Antonio, piccolo luogo di culto situato nel castello, risalente al 1707.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Con lo sviluppo di Punta Ala come località balneare nel corso del Novecento, sono stati costruiti numerosi complessi residenziali turistici e di servizi, oltre che numerose lottizzazioni, tra i quali sono da ricordare per il loro contributo alla storia della frazione e all'architettura contemporanea soprattutto i seguenti:

In quanto località turistica di ampio richiamo internazionale, sono da segnalare anche alcune strutture ricettive di interesse architettonico quali il Bar La Vela, primissimo manufatto realizzato a Punta Ala ad eccezione delle case coloniche, costruito nel 1960 su progetto di Walter Di Salvo[11]; il Ristorante La Bussola, risalente al 1965 e sempre opera dell'architetto Di Salvo[12]; e il Punta Ala Club House, grande struttura vasta 60 ettari realizzata nel 1964 su progetto di Francesco Paolo Piemontese[13][14].

Ville[modifica | modifica wikitesto]

Di notevole interesse alcune ville realizzate per un turismo d'élite, delle quali riportiamo le più interessanti dal punto di vista architettonico:

  • Villa Allemandi, realizzata tra il 1959 e il 1961 su progetto di Franco Albini e Franca Helg nel rione Pozzino[15][16][17].
  • Villa Piccioli, risalente al 1961 su progetto di Walter Di Salvo, situata in un'area isolata a picco sul mare denominata Poggio Rio Palma[18].
  • Villa Marzocchi, elegante struttura in legno con pareti a vetrate sul mare nel rione Poggio del Barbiere, realizzata nel 1962 dall'architetto Di Salvo[19], ispirata al linguaggio di Frank Lloyd Wright[20].
  • Villa Nanni, realizzata nel rione Scoglietto su progetto di Di Salvo nel 1963, è interamente impostata su forme planimetriche circolari di raggio differente[21][22].
  • Villa Alilot, un tempo conosciuta come Villa Martinelli, costruita nel 1963 su progetto di Valdemaro Barbetta e Bruno Martini nel rione Pozzino, e rimodernizzata nel 2004 dall'architetto Piemontese[23][24].
  • Villa a ventaglio, costruita nel 1964 nel rione Poggettone, si snoda su diversi piani che seguono la pendenza del terreno[25][26].
  • Villa Lorenzini, suggestiva abitazione costruita sul crinale del promontorio che da Punta Ala scende verso Rocchette, realizzata nel 1965 su progetto di Alfonso Stocchetti[27][28].
  • Villa Di Salvo, villa personale dell'architetto Di Salvo costruita nel 1976 nel rione Scoglietto, che richiama esplicitamente Richard Neutra e che si ispira ad Alvar Aalto per gli arredi interni che, insieme ai divisori, sono costruiti con il mattone smaltato bianco[29][30][31].
  • Villa Rusconi-Quiriconi, realizzata tra il 1977 e il 1980 dall'architetto Di Salvo nel rione Poggettone a strapiombo sul mare, che si sviluppa lungo la grande scala che collega i due piani dell'edificio[32][33][34].
  • Villa Guerrini, realizzata nel 1961 dall'architetto Piemontese, seconda casa realizzata a Punta Ala.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Pur presentandosi come una moderna, funzionale ed esclusiva località balneare, Punta Ala era luogo di confine tra il Principato di Piombino a nord e il Granducato di Toscana a sud. Il timore di invasioni piratesche fece sì che venissero innalzate alcune fortificazioni a difesa di questo tratto costiero.

Aree protette[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Punta Ala e isolotto dello Sparviero.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Panorama di Punta Ala in una cartolina del 1962.

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Punta Ala. Sono indicati gli abitanti del centro abitato e dove è possibile è inserita la cifra riferita all'intero territorio della frazione.

Anno Abitanti
Centro abitato Frazione
1961
21
33
1981
261
264
1991
251
-
2001
319
-
2011
402
-

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Punta Ala si presenta come una moderna località balneare caratterizzata dalla presenza di un attrezzato porto turistico, dotato di numerosi servizi, che funge da nucleo e da vertice per tutte le attività, contorniato da numerose e distinte lottizzazioni residenziali realizzate a partire dagli anni sessanta del Novecento lungo la strada provinciale. È così possibile suddividere facilmente la frazione nei seguenti rioni:

  • Cala del Pozzo
  • Il Fornino
  • Il Gualdo
  • Il Poggettone
  • Il Pozzino
  • Il Renaione
  • La Molletta
  • Lo Scoglietto
  • Poggio alle Mandrie
  • Poggio del Barbiere

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del porto.

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è posizionata lungo la strada provinciale 158 delle Collacchie, già strada statale 322, che collega le città di Follonica e Grosseto attraversando i centri abitati della costa tirrenica. Si raggiunge tramite una deviazione al bivio di Pian d'Alma.

Porti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è servita da un porto turistico denominato Marina di Punta Ala.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La frazione ha una solida tradizione nella vela, in quanto è sede dello Yacht Club Punta Ala, fondato nel 1976 e che ha dato vita al progetto di Luna Rossa, imbarcazione italiana che ha partecipato alle regate di America's Cup nel 2000 e a quattro edizioni della Louis Vuitton Cup. Il paese è noto anche per possedere uno dei campi da golf più grandi della provincia, dove ha sede il Golf Club Punta Ala, fondato nel 1964.

A Punta Ala è presente anche una società calcistica, l'ASD Libero Punta Ala FC, militante in Terza categoria provinciale.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barbara Catalani, Marco Del Francia, Giovanni Tombari, Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e provincia, ETS, Pisa, 2011, p.30.
  2. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.44
  3. ^ Alberto Samonà, Ignazio Gardella e il professionismo italiano, Edizioni Officina, Roma, 1981, pp. 195-196, pp.250-286.
  4. ^ «Il porto di Punta Ala: prima fase», in Domus, n. 464, luglio 1968, pp. 7-14
  5. ^ Complesso residenziale Cala del Pozzo sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  6. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.45
  7. ^ Centro commerciale Il Gualdo sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  8. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.47
  9. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.54
  10. ^ Luigi Rafanelli, Residence "La Sirenetta", in "Architetture Grosseto", n.10, 2010, pp.20-25.
  11. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.29
  12. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.42
  13. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.40
  14. ^ Club House Punta Ala sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  15. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.28
  16. ^ V. Prina, Villa Allemandi, in "Edilizia Popolare", 237, gennaio-febbraio 1995.
  17. ^ Villa Allemandi sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  18. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.31
  19. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.32
  20. ^ Marco Del Francia, Walter Di Salvo. Poetiche wrightiane in Maremma, in "Architetture Grosseto", n.4-5, 2008, pp.39-40.
  21. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.36
  22. ^ Villa Nanni sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  23. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.38
  24. ^ Nella pineta di Punta Ala, in F. Magnani, Ville al mare, Görlich Editore, Milano, 1971, pp.114-120.
  25. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.39
  26. ^ Nella pineta di Punta Ala, in F. Magnani, Ville al mare, Görlich Editore, Milano, 1971, pp.68-76.
  27. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.41
  28. ^ Villa Lorenzini sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  29. ^ Giovanni Klaus Koenig, Casa dell'architetto a Punta Ala, in "L'architettura. Cronache e storia", n.2, febbraio 1983, pp.100-105.
  30. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.48
  31. ^ Villa Di Salvo sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  32. ^ Giovanni Klaus Koenig, Casa a picco sul mare a Punta Ala, in "L'architettura. Cronache e storia", n.2, febbraio 1983, p.97.
  33. ^ B. Catalani, M. Del Francia, G. Tombari, Op. cit, p.51
  34. ^ Villa Rusconi-Quiriconi sul sito L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico
  35. ^ Location di In viaggio con papà

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Un paese nuovo nel cuore della Maremma toscana, di fronte all'isola d'Elba, in "Ville e giardini", febbraio 1968.
  • V. De Dominicis, S. Casini, M. Mariotti, A. Boscagli, La vegetazione di Punta Ala, Siena, Dipartimento di Biologia Ambientale Dell'Università, 1988.
  • Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Firenze, Le Lettere, 1997, p. 30.
  • Enrichetta Zetti, Punta Ala: i fatti, le vicende, i personaggi che ne hanno fatto la storia dagli etruschi ai giorni nostri, Siena, Centroffeset Edizioni, 1998.
  • Alessandro Ancarani, Punta Ala, Grosseto, Editrice Innocenti, 2007.
  • Barbara Catalani, Marco Del Francia, Giovanni Tombari, Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e provincia, Pisa, ETS, 2011.
  • Guide d'Italia. Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2012, p. 891.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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